1 / 28

Il Bilancio e la contabilità finanziaria negli Enti Locali.

Il Bilancio e la contabilità finanziaria negli Enti Locali. a cura del Dott. Alfonso Di Sabatino Martina. “L’evoluzione” dell’Ente Locale. L’Ente Locale può essere considerato come:. un’azienda. composta. pubblica. nella quale coesiste una gestione erogativa. e una gestione produttiva.

riva
Download Presentation

Il Bilancio e la contabilità finanziaria negli Enti Locali.

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Il Bilancio e la contabilità finanziaria negli Enti Locali. a cura del Dott. Alfonso Di Sabatino Martina

  2. “L’evoluzione” dell’Ente Locale L’Ente Locale può essere considerato come: un’azienda composta pubblica nella quale coesiste una gestione erogativa e una gestione produttiva Attività istituzionali volte al soddisfacimento dei bisogni della popolazione Produzione di pubblici servizi

  3. Caratteristiche EELL • Mancanza di un meccanismo di scambio • Assenza di una correlazione economica tra qualità e quantità dei servizi erogati (i tributi sono una controprestazione indiretta ed indistinta per le prestazioni) • Soggetto economico non ha attese di reddito ma di soddisfacimento dei bisogni della collettività • Usando risorse pubbliche è necessario un intervento di controllo diretto: autorizzazione preventiva dell’impiego delle risorse e autorizzazione del prelievo tributario

  4. Tecnica della partita semplice ogni operazione è rilevante solo come valore di entrata e di uscita e non anche come valore di costo e di ricavo CONTABILITA’ FINANZIARIA Tecnicapartita doppia ogni operazione è rilevante solo come valore di entrata e di uscita e non anche come valore di costo e di ricavo CONTABILITA’ ECONOMICO - FINANZIARIA Tecniche di rilevazione

  5. Momento della rilevazione momento in cui nasce il diritto ad acquisire una entrata e l’obbligo ad effettuare una certa spesa CONTABILITA’ FINANZIARIA Momento della rilevazione momento della variazione della moneta e del credito (a ricevimento fattura) CONTABILITA’ ECONOMICO - FINANZIARIA Tecniche di rilevazione

  6. Finalità a confronto Contabilità Finanziaria Contabilità Economica OGGETTO Entrate e spese Proventi e costi Risponde ad esigenze di autorizzazione della spesa e di accertamento dell’entrata Rileva il risultato economico dell’esercizio e la valorizzazione del patrimonio FINALITÀ’

  7. Relazione previsionale e programmatica I LIVELLO (parte politica) (Pianificazione strategica) Relazione previsionale e programmatica (parte tecnica) Bilancio pluriennale II LIVELLO (Programmazione) Bilancio annuale di previsione III LIVELLO (Budgeting) Piano esecutivo di gestione Sistema dei documenti di programmazione

  8. Le fasi dell’attività dell’Ente Locale Pianificazione: Linee programmatiche di mandato, RPP Bilancio Preventivo (annuale e Pluriennale) Artt. 162 e segg. D. Lgs. 267/2000, RPP Art. 170 Programmazione: Piano Esecutivo di Gestione Art. 169 D. Lgs. 267/2000 Gestione: Gestione finanziaria (fasi delle entrate e delle spese) Artt. 178 e segg. D. Lgs. 267/2000 Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi Art.193, II comma, D. Lgs. 267/2000 Controllo: Controllo di gestione Artt. 196 e segg D. Lgs. 267/2000 Rendicontazione: Conto del Bilancio Art. 228 D. Lgs. 267/2000 Prospetto di conciliazione Conto economico Art. 229 Conto del patrimonio Art. 230

  9. Controllo Attività Pianificazione Il processo circolare del sistema di P&C Programmazione

  10. Fasi e strumenti di P&C nell’ente locale

  11. I soggetti preposti • Linee Programmatiche di mandato • Bilancio di previsione annuale e triennale Consiglio • Relazione Previsionale e Programmatica • Piano Regolatore Generale • Regolamenti Giunta Piano Esecutivo di Gestione Dirigenti Determinazioni

  12. Fasi, attori e strumenti FASI ATTORI STRUMENTI Consiglio/ Giunta • Linee programmatiche per azioni e progetti • Relazione previsionale e programmatica • Bilancio pluriennale di previsione • Programma triennale dei lavori pubblici Pianificazione strategica Programma- zione Consiglio/ Giunta • Relazione previsionale e programmatica • Bilancio annuale di previsione • Elenco annuale dei lavori pubblici

  13. Fasi, attori e strumenti FASI ATTORI STRUMENTI Giunta/ Responsabili della gestione • Piano esecutivo di gestione Budgeting • Stato di attuazione dei programmi • Rendiconto della gestione Consiglio/Giunta Controllo Giunta/ Responsabili della gestione • Controllo di gestione su attività, entrate/spese, • proventi/costi, raggiungimento obiettivi

  14. Visione, mission, obiettivi B Che cosa vogliamo diventare Cosa occorre modificare nella missione, assetto organizzativo, nelle politiche e programmi nelle risorse umane, finanziarie e tecnologiche, conoscenze e competenze A Dove siamo Missione ed obiettivi di fondo Funzioni e compiti attribuiti Modelli organizzativi Servizi Risorse, competenze … Linee programmatiche e Piano generale di sviluppo b C Come dobbiamo muoverci Individuazione del percorso e delle azioni necessarie dalla situazione attuale alla prospettica (piani strategici, generali, tecnologia e logistica, sviluppo risorse umane, ridefinizione dei processi Formulazione strategia Implementazione strategia

  15. La funzione autorizzativa del bilancio di previsione Si propone di far spendere ciò che si ha a disposizione: le entrate connesse alle politiche dell’ente devono coprire tutte le spese Assegna il potere di imporre a priori: - un limite alla spesa complessiva - un limite per ogni specifica voce di spesa predefinendo la natura e la destinazione della spesa

  16. La funzione autorizzativa del bilancio di previsione Il carattere autorizzatorio del bilancio costituisce un principio di controllo finanziario della spesa la quale non può superare i limiti di stanziamento previsti. Termine di approvazione: Il Bilancio di Previsione deve essere approvato dal Consiglio entro il 31 dicembre dell’anno precedente.

  17. LA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA(art. 170) Relazione previsionale e programmatica • è il principale documento politico dell’ente locale • deve essere redatta sulla base del piano di sviluppo regionale • deve collegarsi ai piani urbanistici • deve collegarsi ai piani economico-finanziari delle opere relative ai servizi pubblici produttivi • ha carattere pluriennale • individua le fonti di finanziamento • definisce i programmi e i progetti

  18. IL BILANCIO PLURIENNALE (art. 171) Bilancio pluriennale • traduce in termini finanziari gli obiettivi politici indicati nella relazione previsionale e programmatica • è relativo ad un periodo non inferiore a 3 anni • viene redatto in termini di competenza a valori correnti • è uno strumento di politica economica • viene aggiornato annualmente in relazione al bilancio di previsione • ha carattere autorizzatorio • deve essere redatto per programmi, servizi e interventi

  19. PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE dettaglio completo obiettivi attività ordinarie risorse dettaglio di spesa in funzione risorse e obiettivi assegnati sottoarticolazioni di obiettivi attività rilevanti fuori dalla programmazione quadro analitico risorse umane risorse finanziare risorse strumentali uff. ragioneria uff. personale uff. economato

  20. LA GESTIONE FINANZIARIA • obbligo del pareggio finanziario (E = S) • le spese non coperte dalle entrate correnti devono essere finanziate mediante il ricorso all’indebitamento • le spese che vengono effettuate in eccedenza rispetto agli stanziamenti contenuti nel bilancio di previsione danno luogo ai debiti fuori bilancio(situazione patologica) • il bilancio di previsione deve tenere conto del risultato di gestione dell’esercizio precedente • avanzo di amministrazione esercizio precedente (da iscrivere tra le Entrate) • disavanzo di amministrazione esercizio precedente (da iscrivere tra le Spese)

  21. I PRINCIPI CONTABILI PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE (art. 162) Tutte le Entrate devono essere destinate a finanziare tutte le Spese (si deroga a tale principio solo per le Entrate a destinazione vincolata per funzioni delegate, per i proventi da concessioni edilizie, per i mutui di scopo, per i lasciti) UNITA’ ANNUALITA’ Le previsioni si devono riferire all’anno finanziario UNIVERSALITA’ Tutte le Entrate e le Spese devono essere previste in bilancio (divieto di gestioni fuori bilancio) INTEGRITA’ Tutte le Entrate e le Spese devono essere iscritte al lordo, senza tenere conto rispettivamente di eventuali Spese o Entrate collegate I dati relativi alle Entrate e alle Spese devono essere correlati alla realtà, tenendo conto del trend storico, del tasso di inflazione, delle prospettive di istituzione di nuovi servizi o di potenziamento di quelli già esistenti VERIDICITA’ PAREGGIO FINANZIARIO Il totale delle Entrate deve essere uguale al totale delle Spese PUBBLICITA’ Il Bilancio di previsione deve essere portato a conoscenza della collettività

  22. GLI ALTRI PRINCIPI CONTABILI … FLESSIBILITA’ Possibilità di effettuare in corso d’anno le variazioni di bilancio annuali e pluriennali e le variazioni al PEG COERENZA DELLE PREVISIONI Nella relazione previsionale e programmatica deve essere dimostrata la coerenza delle previsioni con gli atti della programmazione COMPATIBILITA’ DELLA SPESA Il responsabile del servizio finanziario deve verificare le previsioni di spesa comunicate dai responsabili dei servizi e deve coordinare e gestire le attività relative alle entrate SPECIFICAZIONE DELLE ENTRATE E DELLE SPESE Le entrate e le spese devono essere collocate nel bilancio secondo le forme e le modalità previste TRASPARENZA Rispetto di tutti i principi contabili CORRETTA ED ECONOMICA GESTIONE DELLE RISORSE Rispettare il principio costituzionale del buon andamento e imparzialità EQUIVALENZA PER I SERVIZI PER CONTO DI TERZI In qualsiasi momento deve verificarsi l’uguaglianza tra entrate e spese e tra accertamenti e impegni

  23. GLI EQUILIBRI DEL BILANCIO DI PREVISIONE: PAREGGIO FINANZIARIO E PAREGGIO ECONOMICO PAREGGIO FINANZIARIO Totale Entrate = Totale Spese PAREGGIO ECONOMICO Entrate correnti (titoli I+II+III dell’Entrata) – Spese correnti (titolo I della Spesa) – Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari > = 0 AVANZO ECONOMICO (o Avanzo corrente) La differenza può essere coperta con gli oneri di urbanizzazione < 0

  24. GLI ALTRI EQUILIBRI: INTERESSI ED ENTRATE CORRENTI, PARTE STRAORDINARIA, FONDI A DESTINAZIONE VINCOLATA • EQUILIBRIO TRA INTERESSI ED ENTRATE CORRENTI Interessi su mutui + Interessi su garanzie accessorie – Contributi statali e regionali in c/interessi non superiori al 15% delle Entrate correnti accertate dal Rendiconto del penultimo esercizio precedente a quello cui si riferisce il bilancio di previsione EQUILIBRIO DELLA PARTE STRAORDINARIA Spese in c/capitale ( titolo II della Spesa) = Entrate in c/capitale (titoli IV e V Entrata) + Avanzo di amministrazione applicato + Avanzo economico • EQUILIBRIO DEI FONDI A DESTINAZIONE SPECIFICA E VINCOLATA Le Entrate da fondi a destinazione specifica o vincolata e per funzioni delegate dalle regioni devono trovare una corrispondenza in specifici interventi di spesa

  25. IL CONTROLLO DELLE ENTRATE E DELLE SPESE • controllo in fase di predisposizione del bilancio di previsione • verificare la veridicità delle previsioni di entrata e la compatibilità delle previsioni di spesa avanzate dai responsabili degli altri servizi • controllo della gestione finanziaria • verificare periodicamente lo stato di accertamento delle entrate e lo stato di impegno delle spese

  26. IL CONTROLLO NELLA GESTIONE FINANZIARIA • verificare periodicamente che l’accertamento e la riscossione delle entrate avvengano alle scadenze stabilite per far sì che • le entrate di fine esercizio non siano inferiori alle previsioni • le riscossioni siano tali da escludere o limitare la formazione di residui attivi (che incidono sul grado di liquidità dell’ente) • verificare periodicamente che l’impegno e il pagamento delle spese avvengano alle scadenze stabilite al fine di • evitare il contenzioso • evitare il sorgere di oneri accessori connessi ai pagamenti effettuati in ritardo • verificare periodicamente la dinamica degli impegni e dei pagamenti delle spese in c/capitale al fine di • controllare che i programmi di investimento si sviluppino in base ai dati previsti in sede di programmazione (tempi e risorse)

  27. Il RendicontoLa forma e i contenuti Il Rendiconto è uno strumento attraverso il quale gli enti comunicano i risultati gestionali raggiunti sotto il profilo finanziario, economico e patrimoniale.

  28. Il Rendiconto: La forma ed i contenuti Strumento di comunicazione dei risultati gestionali (profili) Finanziario Economico Patrimoniale Conto del Bilancio Conto Economico Conto del Patrimonio Prospetto conciliazione Allegati Iter di approvazione • Relazione Giunta • come nota integrativa c.c. • impatto politiche e servizi • Relazione dei Revisori -verifica principi e risultati -verifica equilibri - proposte miglioramento • Elenco dei residui • Parametri gest. e deficit. • Entro il 10 aprile (giugno) - Il progetto approvato dalla Giunta è sottoposto al Consiglio • Entro il 30 aprile (giugno) - Il Consiglio deve deliberare considerando osservazioni revisori • Invio alla Prefettura: • Certificato del Conto di bilancio • parametri valut. enti deficitari

More Related