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Dott. Alberto Ferrando Pres. Soc.Italiana di Pediatria, sez. ligure

Dott. Alberto Ferrando Pres. Soc.Italiana di Pediatria, sez. ligure VicePres. Ass. Pediatri Extraospedalieri Liguri Vice Presidente Ordine dei Medici di Genova Presidente Fed. Regionale Ordini dei Medici della Liguria. CONTINUITA’ ASSISTENZIALE: NE PARLIAMO DA ANNI… vedi esempi.

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Dott. Alberto Ferrando Pres. Soc.Italiana di Pediatria, sez. ligure

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Presentation Transcript


  1. Dott. Alberto Ferrando • Pres. Soc.Italiana di Pediatria, sez. ligure • VicePres. Ass. Pediatri Extraospedalieri Liguri • Vice Presidente Ordine dei Medici di Genova • Presidente Fed. Regionale Ordini dei Medici della Liguria CONTINUITA’ ASSISTENZIALE: NE PARLIAMO DA ANNI… vedi esempi Dichiaro assenza di conflitto di interesse con gli sponsor

  2. CONTINUITA’ ASSISTENZIALE DEL NEONATO Alberto Ferrando*, Marcella Zera**, Noemi Boiardi, Maria Elisa Orlando, Giorgio Conforti°°, Michele Fiore^ 13 settembre 2004 *Presidente sezione ligure della Società Italiana di Pediatria (SIP), Consigliere dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Genova ** Presidente della Associazione Pediatri Extraospedalieri Liguri (APELonlus) °° Addetto stampa e responsabile regionale per le vaccinazioni della FIMP ^ Responsabile regionale del Centro Studi della Federazione Italiana Medici Pediatri

  3. Dott. Alberto Ferrando • Presidente Società Italiana di Pediatria, sez. ligure • VicePresidente Ass. Pediatri Extraospedalieri Liguri • Vice Presidente Ordine dei Medici di Genova

  4. La presa in carico del Pediatra di Famiglia Dott. Alberto Ferrando Pediatra di Famiglia Pres. Soc. It di Pediatria (SIP) sez. ligure

  5. Ospedale e territorio: Limiti e Prospettive Dott. Alberto Ferrando Pediatra di Famiglia Pres. Soc. It di Pediatria (SIP) sez. ligure ECC. ECC:

  6. DAMI: dipartimento aperto materno-infantile La prossima riunione dell'APEG avverrà giovedi 27 novembre 1997 alle ore 21 al Gaslini in Aula Magna e conciderà con la riunione del Dipartimento materno infantile (DAMI: dipartimento aperto materno-infantile). L'argomento principale della serata sarà: "Scelta di una attività sportiva in base alle caratteristiche morfo-strutturali del bambino". Relatore dott. S. Becchetti Al termine verrà presentato quanto fatto e cosa potrà offrire il DAMI ai pediatri extra e intraospedalieri.

  7. MOZIONE PRESENTATA AL COMUNE DI GENOVA NEL NOVEMBRE 2000: APPROVATA ALL’UNANIMITA’. • Anche per questo motivo i pediatri hanno organizzato spontaneamente • un gruppo di lavoro, una associazione di fatto, che rappresenta, in modo • qualificato, tutte le figure professionali operanti sul territorio, pediatri di • famiglia e dei consultori materno infantili, in ospedale ed in università. • A codesto gruppo appartengono i Presidenti o delegati delle principali • associazioni culturali italiane, affiliati ad associazioni o società scientifiche • europee: • - SIP (Società Italiana di Pediatria), prof. Aldo Iester, • APEL(Ass. Pediatri extraospedalieri Liguri), Alberto Ferrando • FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), dott. Freschi, • - SIN (Società Italiana di neonatologia), dott.ssa Navone, • - MUP (Medicina di Urgenza pediatrica), dott. Amoretti, • - GENCLIN (genetica), Prof Bonioli.

  8. Ci occupiamo di • TANTI bambini poco malati • POCHI bambini molto malati • TUTTI i bambini da non far ammalare (G. Conforti PdF; APEL) • Asma (%?) • Celiachia (% ???) • Sindr. X-fragile (frequente) • Maltrattamento (%?) • Abuso (%?) • Incidenti (1^ causa di morte) • Obesità (20%) • Disfunzioni neuroevolutive del b. in età scolare (5-15%) • Difetto di IgA (1:400) • ADHD (5-9%) • Dislessia (5-15%) QUALI SONO I PROBLEMI PRINCIPALI DEI BAMBINI??

  9. Rapporto sullo stato di salute • Nel rapporto vengono segnalati, fra gli altri, i seguenti problemi: • la mortalità nella fascia di età 15-24 anni • due problemi di salute emergenti: • asma • obesità • una priorità assoluta:la salute mentale e in generale la sofferenza psico-sociale

  10. Il “problema” va affrontato a 360 ° NON è solo del territorio o dell’ospedale ma richiede una comunicazione e collaborazione tra strutture Sanitarie e sociali e tra Enti ed Istituzioni (continuità dell’assistenza) NON è solo un problema di offrire servizi ma anche e soprattutto dievitare induzione di bisogni o falsi bisogni oppure creando confusione per “cattiva” comunicazione

  11. Il “paradosso della salute” ( Barsky) Offerte disorganizzate di prestazioni e ECCESSO E DUPLICAZIONE DI PRESTAZIONI

  12. Coloro che si credono sani sono malati che non sanno di esserlo La NON Malattia • Passiva : si segue la corrente senza alcun vantaggio per sé e per il pz. • Attiva: si “vende una malattia” per guadagno (DISEASE MONGERING)

  13. Problemi in Sanità: • Risorse limitate (definite) • Richieste in aumento • Organizzazione delle risorse : • Priorità • Rapporto costo/beneficio • Accreditamento ecc. Clinical Governance

  14. Esigenze irrinunciabili: • Aspetti etici della professione • Formazione • Comunicazione • -Chiara ripartizione dei ruoli • Evitare duplicazioni di servizi • Evitare servizi che inducano bisogni

  15. Art. 4 - Libertà e indipendenza della professione - L'esercizio della medicina è fondato sulla libertà e sull'indipendenza della professione che costituiscono diritto inalienabile del medico. Il medico nell’esercizio della professione deve attenersi alle conoscenze scientifiche e ispirarsi ai valori etici della professione, assumendo come principio il rispetto della vita, della salute fisica e psichica, della libertà e della dignità della persona; non deve soggiacere a interessi, imposizioni e suggestioni di qualsiasi natura. Il medico deve operare al fine di salvaguardare l’autonomia rofessionale e segnalare all’Ordine ogni iniziativa tendente a imporgli comportamenti non conformi alla deontologia professionale.

  16. Rapporto tra Sanità e industria Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione. (A. Schopenhauer, Parerga e Paralipomena, II, 2, cap. 30, 396)

  17. I legami dei medici con l’industria sono tali da minare la loro indipendenza e la capacità di fare il meglio per il paziente Negli USA si assiste ad un richiamo a mantenere una maggior “distanza” nei rapporti con l’industria e per avviare forme di formazione e aggiornamento indipendenti. L’Università della California richiama gli studenti americani a fare una attenta valutazione del codice deontologico che proibisce di accettare denaro, regali e ospitalità. Questo dovrebbe essere fatto da tutti i medici del mondo. Kamran Abbasi, deputy editor , BMJ Richard Smith, editor , BMJ

  18. Art. 19 • Aggiornamento e formazione professionale permanente - • Il medico ha l’obbligo di mantenersi aggiornato in materia • tecnico-scientifica, • etico-deontologica • gestionale-organizzativa, Il medico deve altresì essere disponibile a trasmettere agli studenti e ai colleghi le proprie conoscenze e il patrimonio culturale ed etico della professione e dell'arte medica.

  19. SOCIETA’ ITALIANA DI PEDIATRIA – SEZ. LIGURE Le riunioni si terranno nell’Aula Magna dell’ Istituto G.Gaslini “ PERCORSI DIAGNOSTICI TERAPEUTICI” 15 MARZO 2006: COME MANGIA MIO FIGLIO: TROPPO, POCO, MALE ? 5 APRILE 2006 PROBLEMI PRATICI DI CHIRURGIA: PARERI A CONFRONTO CHIRURGO-PEDIATRA MERCOLEDI’ 17 MAGGIO 2006 CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: DAL NEONATOLOGO AL PEDIATRA DI FAMIGLIA MERCOLEDI’ 14 GIUGNO 2006 LA COMUNICAZIONE INTRAFAMILIARE e PATOLOGIE CORRELATE SENZA SPONSOR

  20. SENZA SPONSOR

  21. SENZA SPONSOR Sia il sito web che la lista di discussione sono privi di sponsorizzazioni sia farmaceutiche che di altra natura

  22. COMUNICAZIONE RAPIDA IN SANITA’

  23. SENZA SPONSOR

  24. Progetto in corso a Genova Gli operatori sanitari DEBBONO essere messi In condizione di essere informati e di comunicare rapidamente tra loro U.R.M. (Ufficio Relazioni con il Medico)

  25. Ecografie “total body” • Screening udito • Screening oculistico • Screening anche • Screening SIDS • Profilassi con vit. K • - ecc. un comportamento uniforme dovrebbe essere stabilito a livello almeno comunale o provinciale creando, partendo dai punti nascita e dai Pronto Soccorsi una rete sovradistrettuale scientifica ed organizzativa, con la partecipazione dei pediatri del territorio per evitare che un singolo centro metta in atto procedure differenti dalle altre strutture in quanto tale comportamento causa:

  26. Confusione nei genitori di quel punto nascita e nei genitori di altri punti nascita (ma a me fanno questo e perché a te no? Oppure anche io voglio fare quell’esame)

  27. Consul pdf ESEMPIO DI STRUTTURE NON COMUNICANTI: Consul pdf pdf pdf pdf pdf Consul pdf Consul pdf ASL Ospedale Ospedale pdf Ospedale ASL ASL ASL Ospedale Ospedale

  28. CONTINUITA’ ASSISTENZIALE. In situazioni di emergenza/urgenza o di patologie gravi si evidenziano o si accentuano problemi di (dis)organizzazione, di comunicazione, E di integrazione

  29. Esempi di continuità assistenziale • con passaggio diretto di responsabilità da una • figura professionale ad un’altra: • -dalla gravidanza alla nascita (dall’ostetrico al neonatologo) • -dalla nascita all’arrivo a casa (dal neonatologo al pediatra curante) • -dal pediatra al medico di medicina generale

  30. Esempi di continuità assistenziale B) Comunicazione ciclica o bidirezionale - dalla vita in comunità alla vita casalinga (dal pediatra di comunità o dal medico scolastico al pediatra curante) - dal pediatra del consultorio al pediatra curante - dallo specialista al pediatra curante - dall’ospedale al pediatra curante - dal medico della guardia medica al pediatra curante

  31. Operiamo in un SSN ma, per vari problemi in situazioni “gravi” andiamo avanti tramite la buona volontà del singolo o il volontariato -

  32. Art. 5 - Educazione alla salute e rapporti con l’ambiente - Il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. A tal fine il medico è tenuto a promuovere una cultura civile tesa all’utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile. Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva.

  33. SIPPS ?? SICUPP ???

  34. La nostra è una professione in cui la COMUNICAZIONE è elemento essenziale per la qualità dell’intervento. Ci sono situazioni professionali in cui la comunicazione con l’altro è difficile, ma non può essere rinviata, delegata a qualcun altro, evitata o ridotta a un semplice passaggio di informazioni.

  35. Necessità di una vera rete partendo dai Bisogni di base

  36. Presidente: Ferrando • Past President: Iester • Vice Presidente: Di Stefano • Consiglieri: • Napoli • Barabino • Caruso • Giunta • Referenti per ASL • ASL 1: Amoretti • ASL 2: Gaiero • ASL 3: Conforti • ASL 4: Canepa • ASL 5 : Corona

  37. Soprattutto comunicando sinceramente tra noi • - Individuando degli obiettivi comuni • e le strategie per raggiungerli La “presa in cura” del bambino e della famiglia è di tutta la SOCIETA’. Ognuno ha il suo ruolo. Nessuno è più importante dell’altro

  38. BMJ 31 maggio 2003 (Volume 326, Issue 7400) No more free lunchesKamran Abbasi and Richard Smith • TRE FORZE CHE INFLUENZANO LA SANITÀ: • Informatica • Genomica: da medicina preventiva a medicina predittiva? • Consumerismo: • tendenza dei consumatori a organizzarsi in • associazioni per difendersi dalla pubblicità indiscriminata e per tutelare i propri interessi nei confronti dei produttori • Massmediaticità

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