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L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Laboratorio Prof.ssa Floriana Falcinelli. Tre parole chiave. Inserimento : presenza degli allievi con disabilità nelle scuole comuni, riconoscimento di un diritto
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L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità Laboratorio Prof.ssa Floriana Falcinelli
Tre parole chiave • Inserimento: presenza degli allievi con disabilità nelle scuole comuni, riconoscimento di un diritto • Integrazione : processo bidirezionale per cui la scuola modifica l’organizzazione e la didattica per promuovere progetti educativi personalizzati • Inclusione : allargamento dell’integrazione nel quadro di un’attenzione diffusa ai BES ( bisogni educativi speciali) e nella costruzione di un’alleanza / rete con le realtà esterne alla scuola ( famiglia, servizi, istituzioni, associazionismo, mondo del lavoro )
I ragazzi con BES ( ISCED 97) • Disabilità: presenza di deficit diagnosticabili e misurabili dovuti a carenze organico-funzionali attribuibili a menomazioni e/o patologie organiche ( deficit sensoriali, motori, neurologici): non vedenti o ipovedenti, ipoacusici o non udenti, forme di disabilità mentale e cognitiva, autismo e disabilità multiple • Difficoltà: DSA : dislessia, discalculia, disturbi del linguaggio • Svantaggi di ordine socioculturale
Procedura per l’integrazione scolastica degli alunni disabili • Certificazione da parte di specialisti di formazione socio-sanitaria a seguito di una domanda proveniente dalla famiglia • Nella certificazione c’è la diagnosi funzionale ( oggi secondo ICF) , in base alla quale la scuola può richiedere le risorse educative speciali ( numero di ore docente specializzato , ausili , assistenza ) • Elaborazione , in relazione alla programmazione di classe, del PEI ( Piano Educativo Individualizzato) per obiettivi adattati o diversificati
Modello italiano in materia di integrazione scolastica • Dalla logica dell’esclusione alla logica della medicalizzazione ( RD n. 786/1933 fino alla CM 4525/1962) scuole speciali, disabilità come malattia • Dalla logica della medicalizzazione alla logica dell’inserimento ( L. 118/1971)l’istruzione dell’obbligo deve avvenire nella scuola comune • Dalla logica dell’inserimento alla logica dell’integrazione ( Relazione Falcucci del 1974; Legge 517/1977,Legge 270/1982 scuola materna, CM 129/1982 e CM 163/1983 scuola secondaria, Legge 104 del 1992 • Dalla logica dell’integrazione alla logica dell’inclusione: autonomia scolastica, modello ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health, 2001 adulti, 2007 Children and Youth, CY), Conferenza unificata Stato Regioni 2008, Linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità, 2009
Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate ( L. 104/1992) • Il riferimento al soggetto con disabilità come persona nella pienezza della dignità umana e dei diritti • La visione sistemica dell’integrazione ( accordi di programma) • L’individuazione di strumenti istituzionali e di procedure che la scuola deve seguire ( Costituzione del GLIS, eliminazione delle barriere architettoniche ) • Modalità di accertamento e certificazione ( diagnosi, profilo) di intervento ( PEI) di valutazione • L’allievo è inserito in una classe della quale è responsabile sia il docente curriculare che quello specializzato
Intesa Stato-Regioni ( 2008) • Semplificata la procedura di certificazione per l’avvio delle procedure • Diagnosi funzionale redatta da un’unità multidisciplinare secondo i criteri dell’ICF • Alla redazione concorrono la famiglia ed insegnanti esperti • Il PEI redatto dal Consiglio di classe, verificato e riprogettato ogni anno, in collaborazione con i genitori dovrà prevedere le condizioni di tipo educativo, organizzativo economico entro le quali si muoverà l’azione educativa • Prospettiva verticale del PEI e accompagnamento al progetto di vita • Assegnazione delle risorse materiali e professionali in base alla riflessione pedagogica,alla progettualità, alla concertazione tra istituzioni
Finalità dell’integrazione scolastica • Lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione ( Art.12, comma 3 L. 104/1992) • Oggi vengono indicate le seguenti finalità, sia rispetto all’allievo che alla scuola • Socializzazione, partecipazione sociale, appartenenza e identità sociale • Apprendimento di competenze • Autonomia a livello comportamentale e psicologico • Identità, autostima, personalità e comportamenti positivi • Competenze lavorative e di partecipazione sociale estesa • Arricchimento relazionale, umano e apprenditivo di tutti gli alunni • Collaborazione e sostegno alla famiglia dell’alunno con disabilità • Sviluppo professionale e umano delle varie figure professionali che operano nella scuola • Miglioramento dei processi organizzativi dell’istituzione scuola • Crescita culturale diffusa rispetto alle differenze