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Nel testo vengono presentati gli scenari della genitorialit
E N D
11. La consultazione terapeutica perinatale Psicologia della genitorialità, della gravidanza e della nascita
12. Lattante
Maternità Famiglia allargata
Membri dell’équipe
Genitorialità:
“insieme delle rappresentazioni, degli affetti e dei comportamenti del soggetto in rapporto al proprio bambino, che sia nato, in gestazione o non ancora concepito” ( Stoleru, Morales-Huet, 1989)
Tre dimensioni (esercizio, esperienza, pratica);
Due evoluzioni (maternalità, paternalità);
Diventare genitori oggi;
Perinatalità psichica: comprende il periodo compreso tra l’ipotetico progetto genitoriale e la fine del secondo anno di vita;.
Post partum relazione e rappresentazione
allattamento
attaccamento del bambino alla madre
13. Psichiatria perinatale
Prevenzione Interdisciplinarietà Rete
Spazio di ascolto e scambio collaborazione specialisti
tra operatori e genitori corpo-psiche
Ecografia incontro tra feto, genitori e operatore.
non ha forza simbolica: mette a nudo, non contiene e non struttura
Festa
Nascita
Lutto
Dolore: - favorevole
- sfavorevole
Disturbi successivi al parto:
Depressione post partum
Depressione post natale
Psicosi post partum
14. Postnatale
CONSULTAZIONI TERAPEUTICHE
PERINATALI Antenatale
Consultazione terapeutica antenatale
Situazioni richiesta spontanea o indicazione di professionisti
causa esplicita somatica, psichica o psicosomatica
situazione madre/feto/coppia/famiglia
Classificazione CTA natura psichica
natura somatica
Setting CTA contenimento
attenzione benevola
presenza empatica
Transfert: variabile evolutiva
donna
Controtransfert
uomo
15. J. Martìn Maldonado- Duràn
Infanzia e salute mentale
Modelli di intervento clinico
Raffaello Cortina Editore
16. Il termine infanzia non indica soltanto uno stadio dello sviluppo umano che inizia dal concepimento e arriva fino ai tre anni , ma anche un segmento di società – un gruppo di esseri umani di una certa età che differisce da alti gruppi di età .
L’infanzia rappresenta un periodo importante per la promozione della salute mentale e per la genesi della psicopatologia nel bambino piccolo .
17. Per la promozione della salute mentale è indispensabile :
1 ) che l’ambiente in cui si provvede all’accudimento sia :
- non permissivo ( la permissività è una forma di abbandono del bambino in quanto persona ; il bambino deve assumere il controllo di se stesso il che è di gran lunga più devastante del controllo materno )
- negoziabile
- rispettoso( se l’ambiente che provvede all’accudimento del bambino non lo rispetta il bambino avrà molte difficoltà in futuro ad essere sensibile ai diritti delle altre persone e allo spazio psicosociale )
Solo se l’ambiente presenta queste caratteristiche il bambino può diventare se stesso , dispiegare le proprie iniziative e compiere le necessarie esperienze di cui le azioni vanno spontaneamente alla ricerca .
- che la figura di accudimento risponda ai segnali di disagio del bambino in maniera adeguata in modo di ripristinare i livelli ottimali di comportamento , di stimolazione e di attivazione psicologica ( Se la madre risponde in maniera inadeguata o non risponde al disagio del bambino il suo cervello si organizzerà in direzione della dissociazione oppure l’angoscia procede all’attivazione del sistema d’allarme attacco-fuga ) .
18. 2 ) che la madre promuova la sicurezza nell’attaccamento ossia deve essere in grado di percepire , entrare in risonanza e rispondere allo stato emotivo del bambino – per poter sviluppare la funzione riflessiva nel bambino . Essa è la predisposizione a comprendere il proprio comportamento e il significato del comportamento altrui in termini di stati mentali .
Essa permette di conoscere se stessi le proprie emozioni , i propri stati interiori ; permette una riconfigurazione flessibile delle rappresentazioni mentali e limita il ricorso al modello attacco-fuga.( Se la relazione madre-bambino presenta delle distorsioni si generano nel bambino sentimenti di insicurezza , insoddisfazione , rifiuto dell’intimità , dipendenza , chiusura emotiva nei confronti dei genitori e delle future relazioni . Inoltre le madri che non si mostrano consapevoli degli stati mentali del proprio bambino minano lo sviluppo della funzione riflessiva ) .
19. 3 ) non sottovalutare la vulnerabilità psicologica della donna durante la gravidanza ; è utile pertanto attuare degli interventi psicologici .( Se questi interventi non vengono attuati è possibile che l’impatto emotivo e psicologico -dovuto al cambiamento di ruolo e alla responsabilità di essere madre- possa determinare alcuni disturbi precoci madre-bambino )
4 ) che i genitori vengano a patto con la loro infanzia piuttosto che agirla attraverso il bambino. Il bambino , infatti , diventa oggetto di un transfert negativo attraverso il quale il genitore ripete un’esperienza di dolore , rabbia e delusione che ha provato nelle primissime relazioni .
20. Eccezionale descrizione di consultazione terapeutica secondo S. Lebovici Prospettiva di lavoro psicodinamico sulle famiglie attraverso le generazioni
utilizzo del “momento sacro” e del corpo del terapeuta come strumenti innovativi
Si rivelano adatti ed efficaci al lavoro con i bambini e i loro genitori soprattutto perché la comunicazione intrafamiliare passa attraverso il corpo, le emozioni e la comunicazione non verbale.
21. Disturbi psicofisiologici: quando i bambini utilizzano il proprio corpo per dare espressione alle proprie difficoltà IL PIANTO ECCESSIVO E PERSISTENTE:
Perde il valore adattivo
Mette il bambino a rischio di maltrattamenti, trascuratezza e abusi da parte dei genitori frustrati
Non c’è una causa è utilizzato per esprimere difficoltà e disagio
La diagnosi deve progettare interventi per lenire il pianto e fare un’accurata analisi differenziale da altri tipi di cause .
22. I DISTURBI DEL SONNO
Il timore di perdere la PROTEZIONE può essere alla base dei
della maggior parte dei disturbi del sonno determinati da cause
psicologiche
I fenomeni correlati al sonno hanno un significativo IMPATTO
SOCIALE
C’è bisogno di uno sviluppo multidisciplinare della medicina del sonno
La regolazione dei cicli di sonno dipende sin dall’inizio in misura rilevante dall’interazione genitore- bambino
La classificazione dei disturbi del sonno viene fatta attraverso il DIARIO DEL SONNO (Richman e coll., 1995): si raccolgono informazioni sul sonno del bambino per una settimana
La valutazione va fatta con tatto e sensibilità e la difficoltà del bambino va valutata nel CONTESTO FAMILIARE, visto che è una QUESTIONE FAMILIARE
I principali disturbi sono: DISSONNIE o INTERRUZIONI DEI PROCESSI DEL SONNO INTRINSECHE o ESTRINSECHE; PARASSONNIE; DISTURBI DEL SONNO ASSOCIATI A DISTURBI MEDICI
Il trattamento avviene tramite: estinzione rapida; estinzione graduale; routine positive; risvegli programmati e si cerca di investire molto sulla figura del PADRE
23.
UNA SOLUZIONE POSITIVA AI PROBLEMI DEL SONNO DESTA MIGLIORAMENTI ANCHE IN ALTRI COMPORTAMENTI QUOTIDIANI
24. I DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Un bambino ha bisogno di un’alimentazione adeguata per
soddisfare le esigenze della crescita in generale e quelle del cervello
in particolare = UNA VALUTAZIONE ADEGUATA PORTA ALLA
MESSA A PUNTO DI ADEGUATE STRATEGIE DI TRATTAMENTO
TERAPEUTICO
Il DSM-IV-TR (2000) e l’ICD-10 (1992) definiscono i disturbi alimentari nell’infanzia esclusivamente in riferimento alla quantità di elementi nutrizionali assunti
Nel libro, invece, si vedono i disturbi alimentari come collegati alla DIFFICOLTA’ DI CHIEDERE, RICEVERE, INGERIRE, ELABORARE E MANTENERE SUFFICIENTE CIBO PER IL TEMPO NECESSARIO A CONSENTIRE AL CORPO DI CRESCERE = APPROCCIO FENOMENOLOGICO
CLASSIFICAZIONE DIAGNOSTICA 0-3 ( Zero-to-three, 1994 ); ogni asse va valutato separatamente:
-ASSE 1: difficoltà osservate nel bambino
-ASSE 2: disturbo relazionale correlato all’alimentazione
-ASSE 3: le condizioni mediche come causa o conseguenza delle difficoltà correlate all’alimentazione
-ASSE 4: fattori di stress collegati alla famiglia e a questioni culturali
25. Ricorso ad un TEAM MULTIDISCIPLINARE che mette in gioco tutta una varietà di competenze complementari
REQUISITI PER LA VALUTAZIONE: anamnesi dei problemi correlati all’alimentazione, diario del cibo, curva della crescita, osservazione diretta, osservazione della relazione correlata all’alimentazione, valutazione delle interazioni immaginarie e fantasmatiche
Necessità di stabilire un’ALLEANZA TERAPEUTICA
L’intervento più importante è innanzitutto quello di NON COMUNICARE IL MESSAGGIO CHE L’ESPERTO SA TUTTO E CHE QUANTO FANNO I GENITORI E’ DEL TUTTO SBAGLAITO= SCAMBIO POSITIVO TRA IL CLINICO E I GENITORI
26. IL CASO DI JACOB
Visione psicodinamica e sistemica
INTERVENTO: agire col bambino in modo diverso attraverso un lavoro con tutta la famiglia; questione biologica; sottolineare le risorse dei genitori, farli sentire accolti nella loro difficoltà= SEMEIOTICA POSITIVA
IL CASO DI KATIE
Si sottolineano i FATTORI PROTETTIVI: miglioramenti nella risposta emotiva e nella capacità di provare piacere nella relazione con gli altri
27. Per ulteriori approfondimenti G. FAVA VIZZIELLO, “Psicopatologia dello sviluppo”, 2003, Il Mulino, Bologna
D. MARCELLI, “Psicopatologia del bambino”, 2000, Masson, Milano
P. DI BLASIO, “Contesti relazionali e processi di sviluppo”, 1995, Raffaello Cortina Editore, Milano
A. LIS, S. STELLA, G.C. ZAVATTINI, “Manuale di psicologia dinamica”, 1999, Il Mulino, Bologna
L. CAMAIONI, “Manuale di psicologia dello sviluppo”, 1993, Il Mulino, Bologna
N. McWILLIAMS, “La diagnosi psicoanalitica”, 1999, Astrolabio- Ubaldini Editore, Roma
28. Siti web consultati www.who.int/en/
www.ministerosalute.it
www.abusi.it
www.behavenet.com
www.psych.org
www.hbsc.org
29.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!!!!!!