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da entità a identità essere AC in parrocchia oggi. Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana?. « Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia ». Esso include la prospettiva della missione e ne privilegia il compito: si tratta infatti di scorgere l’«oggi di Dio» e le sue attese su di noi.
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Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? «Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia». Esso include la prospettiva della missione e ne privilegia il compito: si tratta infatti di scorgere l’«oggi di Dio» e le sue attese su di noi. (Da “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia” Presentazione)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? dare a tutta la vita quotidiana della Chiesa, anche attraverso mutamenti nella pastorale, una chiara connotazione missionaria, fondaretale scelta su un forte impegno in ordine alla qualità formativa, in senso spirituale, teologico, culturale, umano; favorire, in definitiva, una più adeguata ed efficace comunicazione agli uomini (Da “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia” n°44)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? la rottura tra Vangelo e cultura (è) senz’altro il dramma per eccellenza della nostra epoca. Oggi più che mai i cristiani sono chiamati a essere partecipi della vita della città, senza esenzioni (Da “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia” n°50)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? la creazione di occasioni per approfondire tematiche cruciali alla luce della fede non è una scelta elitaria (Da “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia” n°50 )
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? Occasione importante di apertura alle nuove sfide della pastorale è indubbiamente il dialogo culturale sui grandi temi della nostra società e della vita quotidiana. Incontri di dialogo e di confronto – iniziative da assumere con discernimento – possono essere un grande beneficio per i cristiani. (Da “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia” n°60)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? le parrocchie devono essere dimore che sanno accogliere e ascoltare paure e speranze della gente, e che sanno offrire una coraggiosa testimonianza e un annuncio credibile della verità che è Cristo. (Da “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia” introduzione 1)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? Le parrocchie devono continuare ad assicurare la dimensione popolare della Chiesa, rinnovandone il legame con il territorio nelle sue concrete e molteplici dimensioni sociali e culturali (Da “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia” introduzione 5)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? Una pastorale tesa unicamente alla conservazione della fede e alla cura della comunità cristiana non basta più. È necessaria una pastorale missionaria (Da “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia” n°1)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? La parrocchia è una comunità di fedeli nella Chiesa particolare, senza esclusione di nessuno, senza possibilità di elitarismo… ma ci si fa anche carico degli abitanti di tutto il territorio (Da “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia” n°3)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? Oggi, però, questa figura di parrocchia si trova minacciata da due possibili derive: da una parte la spinta a fare della parrocchia una comunità “autoreferenziale”, dall’altra la percezione della parrocchia come “centro di servizi” (Da “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia” n°4)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? La vita della parrocchia ha il suo centro nel giorno del Signore e l’Eucaristia è il cuore della domenica… È necessario ripresentare la domenica in tutta la sua ricchezza: giorno del Signore (Da “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia” n°8)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? La presenza della parrocchia nel territorio si esprime anzitutto nel tessere rapporti diretti con tutti i suoi abitanti, cristiani e non cristiani, partecipi della vita della comunità o ai suoi margini… Presenza è anche capacità da parte della parrocchia di interloquire con gli altri soggetti sociali nel territorio. (Da “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia” n°10)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? La via della missione ecclesiale più adatta al tempo presente e più comprensibile per i nostri contemporanei prende la forma della testimonianza, personale e comunitaria (Da “Nota pastorale dopo Verona”)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? La testimonianza pertanto è l’esperienza in cui convergono vita spirituale, missione pastorale e dimensione culturale. (Da “Nota pastorale dopo Verona”)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? La parrocchia deve fuggire la tentazione di chiudersi in se stessa… Oltre questa tentazione sta il dovere di attrezzarsi culturalmente in modo più adeguato… Anche in questo caso, più che di iniziative si ha bisogno di persone, di credenti, soprattutto di laici credenti che sappiano stare dentro il mondo e tra la gente in modo significativo. (Da “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia” n°13)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? ci è chiesto un investimento educativo capace di rinnovare gli itinerari formativi, per renderli più adatti al tempo presente e significativi per la vita delle persone, con una nuova attenzione per gli adulti. (Da “Nota pastorale dopo Verona”)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? La vocazione laicale, in modo particolare, è chiamata oggi a sprigionare le sue potenzialità nell’annuncio del Vangelo e nell’animazione cristiana della società. (Da “Nota pastorale dopo Verona”)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? Per questo diventa essenziale “accelerare l’ora dei laici”, rilanciandone l’impegno ecclesiale e secolare… Riconoscere l’originale valore della vocazione laicale significa, all’interno di prassi di corresponsabilità, rendere i laici protagonisti di un discernimento attento e coraggioso, capace di valutazioni e di iniziativa nella realtà secolare (Da “Nota pastorale dopo Verona”)
Dove e come si sta orientando la Chiesa italiana? Occorre pertanto creare nelle comunità cristiane luoghi in cui i laici possano prendere la parola, comunicare la loro esperienza di vita, le loro domande, le loro scoperte, i loro pensieri sull’essere cristiani nel mondo. (Da “Nota pastorale dopo Verona”)
Cosa chiede oggi la Chiesa all’AC? Per la costituzione della Chiesa e lo sviluppo della comunità cristiana, sono necessari vari tipi di ministero, tra essi sono da annoverare i compiti dei sacerdoti, dei diaconi e dei catechisti, e l’azione cattolica. (Da “Ad Gentes” n°15)
Cosa chiede oggi la Chiesa all’AC? Questo è il fine della Chiesa: con la diffusione del regno di Cristo su tutta la terra a gloria di Dio Padre, rendere partecipi tutti gli uomini della salvezza operata dalla redenzione, la Chiesa lo esercita mediante tutti i suoi membri, naturalmente in modi diversi; la vocazione cristiana infatti è per sua natura anche vocazione all'apostolato. (Da “Apostolicam Actuositatem” n°2)
Cosa chiede oggi la Chiesa all’AC? I laici derivano il dovere e il diritto all'apostolato dalla loro stessa unione con Cristo capo. (Da “Apostolicam Actuositatem” n°3)
Cosa chiede oggi la Chiesa all’AC? L'apostolato associato è di grande importanza anche perché sia nelle comunità ecclesiali, sia nei vari ambienti, spesso richiede di essere esercitato con azione comune. Infatti le associazioni sono di sostegno ai propri membri e li formano all'apostolato (Da “Apostolicam Actuositatem” n°18)
Cosa chiede oggi la Chiesa all’AC? C’è bisogno di laici che non solo attendano generosamente ai ministeri tradizionali, ma che sappiano anche assumerne di nuovi… Riconoscendo l’importanza e la preziosità di questa presenza, si provvederà, da parte delle diocesi e delle parrocchie, anche alla destinazione coraggiosa e illuminata di risorse per la formazione dei laici. (Da “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia” n°54)
Cosa chiede oggi la Chiesa all’AC? In questo contesto vogliamo esprimere gratitudine e insieme attesa nei confronti di quelle realtà, prima fra tutte l’Azione Cattolica, che contribuiscono ad arricchire in maniera considerevole la comunità… La fede cristiana, infatti, non pretende di omologare e di appiattire le varie sensibilità religiose dei credenti (Da “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia” n°54)
Cosa chiede oggi la Chiesa all’AC? L’intera società, nei suoi vari ambiti, è attraversata da un processo di cambiamenti profondi e accelerati. Diventa prioritaria, di conseguenza, una lettura attenta di tali contesti, onde poter rilanciare una pastorale d’ambiente (Da “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia” n°61)
Cosa chiede oggi la Chiesa all’AC? intendiamo sostenere con attenzione e speranza il cammino dell’Azione Cattolica, da cui, in particolare, ci attendiamo un’esemplarità formativa e un impegno che contribuisca a rinvigorire il dialogo e la condivisione della speranza evangelica in tutti gli ambienti della vita quotidiana. (Da “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia” n°61)
Cosa chiede oggi la Chiesa all’AC? La formazione deve poi legarsi a una sempre più convinta appartenenza associativa, che valorizzi la scelta di convergere come laici nella comune responsabilità di itinerari formativi, di crescita nella comunione ecclesiale, di impegno per la missione, di servizio per l’animazione della realtà temporale. (Da “Lettera CEI ad AC”, 2002)
Cosa chiede oggi la Chiesa all’AC? Una parrocchia missionaria ha bisogno di “nuovi” protagonisti: una comunità che si sente tutta responsabile del Vangelo, preti più pronti alla collaborazione nell’unico presbiterio e più attenti a promuovere carismi e ministeri, sostenendo la formazione dei laici, con le loro associazioni (Da “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia” introduzione n°7)
Cosa chiede oggi la Chiesa all’AC? Il rapporto più tradizionale della parrocchia con le diverse associazioni ecclesiali va rinnovato, riconoscendo ad esse spazio per l’agire apostolico e sostegno per il cammino formativo. Va ribadito che l’Azione Cattolica non è un’aggregazione tra le altre ma deve essere attivamente promossa in ogni parrocchia. (Da “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia” n°11)
Cosa chiede oggi la Chiesa all’AC? Prima di tutto, vorrei dirvi che la Chiesa non può fare a meno dell'Azione Cattolica. La Chiesa ha bisogno dell'Azione Cattolica, perchè ha bisogno di laici pronti a dedicare la loro esistenza all'apostolato (Dalla lettera di Giovanni Paolo II all’Assemblea nazionale AC 2002)
Cosa chiede oggi la Chiesa all’AC? Proprio perchè la Chiesa ha bisogno di un'Azione Cattolica viva, forte e bella, mi piace ripetere a ciascuno di voi: Duc in altum! (Dalla lettera di Giovanni Paolo II all’Assemblea nazionale AC 2002)