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E N D
1. Un approccio ecologico per una tutela del territorio nelle Valli di Lanzo
2. Lecologia č lo studio degli animali e delle piante in relazione con le loro abitudini e i loro habitat
Charles Elton 1927
3. Lecologia č lo studio degli organismi in relazione con le loro abitudini e i loro habitat
4. Lecologia č lo studio scientifico delle interazioni che determinano la distribuzione e labbondanza degli organismi
Krebs, 1985
5.
Uomo come
animale culturale,
interpreta la cultura
che lo ha generato
Una specie vegetale o animale ha il solo scopo
di interpretare il ruolo ecologico che ha
6. Autoecologia Studio dellecologia di una singola specie
7. Autoecologia Bilancio energetico
8. Popolazione
9. Dinamica di popolazioni
10. Dinamica di popolazioni
11. Strategie di sopravvivenza Strategia r Strategia K
12. Strategie di sopravvivenza Strategia r Strategia K
13. Regolazione della popolazione Legge di Liebig o
legge del minimo
14. Ambiente abiotico Geologia e suolo
Topografia
Variazione latitudinale della luce e temperatura
Clima e condizioni meteorologiche
Eventi catastrofici
(vulcani, terremoti, inondazioni, incendi, frane)
15. Ambiente biotico Effetti intraspecifici
Riproduzione
Cura della prole
Comportamento sociale
Competizione
16. Ambiente biotico Effetti interspecifici
Riproduzione
Disseminazione
Cura della prole
Comportamento sociale
Competizione
17. Habitat egli abita
18. Habitat Descrizione di dove un organismo si trova
19. Nicchia ecologica Conoscere la nicchia ecologica ci permette di capire quale č il mestiere di quellanimale (o essere vivente) e dunque tutto ciň che fa
20. Nicchia ecologica
21. Nicchia ecologica
22. Livelli trofici
23. Cicli e trasferimento energia
24. Cicli e trasferimento energia Ciclo del carbonio
Ciclo dellazoto
Ciclo del fosforo
Ciclo dellacqua
25. Comunitŕ Le comunitŕ sono gruppi integrati di specie che coesistono in un habitat
La ricchezza di specie di una comunitŕ dipende da molti fattori dellhabitat
26. Ecosistemi ( o biocenosi)
27. Successione
28. Successione
29. Successione Successione autogena
( sviluppo del suolo struttura della vegetazione)
Successione allogena
( clima alterazione suolo influenza degli animali patogeni)
Catastrofi
Influenza umana
30. Successione
31. Biomi Ghiacciai
Prateria alpina
Boschi conifere
Boschi latifoglie
Macchia
mediterranea
32. Biogeografia
33. Coevoluzione Coevoluzione uno a uno
(mutualismo, parassitismo, mimetismo, predazione)
Mimetismo mulleriano e mimetismo batesiano
Impollinazione entomofila
Coevoluzione diffusa
Corsa agli armamenti
34. Coevoluzione Ci siamo! Ci siamo! gridň la Regina. Piů svelta, piů svelta! e correvano cosě forte che alla fine sembrava che fendessero laria quasi senza toccare il suolo con i piedi, finché dimprovviso, proprio quando Alice era del tutto esausta, si fermarono e lei si trovň seduta per terra.
Alice si guardň attorno sbalordita. Ehi, ma siamo rimaste per tutto il tempo sotto questo albero! Č tutto esattamente come prima!
Certo rispose la Regina che cosa ti aspettavi?
35. Coevoluzione Beh, nel nostro paese disse Alice ancora un po trafelata di solito si arriva da qualche parte quando si corre per tutto il tempo che abbiamo corso noi
Ma che paese lento! esclamň la Regina Qui invece ti tocca correre piů forte che puoi se vuoi restare nello stesso posto. Se vuoi andare da qualche altra parte, devi correre almeno due volte piů forte!
Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie / Attraverso lo specchio
36. Conservazione Estinzioni
Reintroduzioni
37. Parco Nazionale Gran Paradiso Giŕ nel 1856 il re Vittorio Emanuele II aveva dichiarato Riserva Reale di Caccia Il re aveva poi formato un corpo di guardie specializzate e fatto costruire sentieri e mulattiere.
Nel 1920 il re Vittorio Emanuele III donava allo Stato italiano i 2.100 ettari della riserva di caccia. affinché vi creasse un parco nazionale. Due anni dopo, il 3 dicembre, veniva istituito il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il primo parco nazionale italiano.
38. Art. 9 La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Costituzione
39. Paesaggio Grammatica razionalista scienza cartesiana
Č una realtŕ esistente di per sé ed esterna al soggetto.
Ha caratteristiche oggettivamente identificabili ed č costituito da elementi (naturali e umani) interconnessi
40. Paesaggio Grammatica umanistica scienza del dubbio
Č una rappresentazione dello spazio esistenziale dellindividuo nel quale i luoghi si ammantano di valori (emozioni simboli) ed aprono finestre emotive attraverso cui lindividuo costruisce visioni del mondo
41. Regio Decreto 3267/1923
Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani
Art. 1 Sono sottoposti a vincolo per scopi idrogeologici i terreni di qualsiasi natura e destinazione che, (omissis), possono subire con danno pubblico subire denudazioni, perdere la stabilitŕ o turbare il regime delle acque Vincolo idrogeologico
42. Regio Decreto 1497/1939
Protezione delle bellezze naturali
Art. 1 Sono soggette alla presente legge a causa del loro notevole interesse pubblico:
Le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolaritŕ geologica
le ville, i giardini e i parchi che, per la loro tutela delle cose dinteresse artistico e storico, si distinguono per la loro non comune bellezza
Le bellezze panoramiche considerate come quadri naturali e cosě pure quei punti di vista o belvedere, accesibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze
Vincolo paesistico
43. Legge 431/1985 Legge Galasso
Disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale
Ex Art. 1 Sono sottoposti a vincolo paesaggistico ai sensi della legge 1497/1939:
d) Le montagne per la parte eccedente 1600 m slm per la catena alpina e 1200 m slm per la catena appenninica e per le isole
e) I ghiacciai e i circhi glaciali
f) I parchi e le riserve nazionali e regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi
g) I territori coperti da foreste o da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento
Vincolo paesaggistico
44. La pianificazione come tutela Quadro di Governo
del Territorio
Piano Territoriale Regionale
Primo Piano
Paesaggistico Regionale
Valutazione Ambientale
Strategica (VAS)
45. Ritorniamo
indietro
46. I Parchi nazionali Il primo Parco nazionale: Yellowstone
Legge del Congresso 1 marzo1872
1914 Parco Nazionale Engadina per il recupero di un ambiente fortemente degradato da attivitŕ umane attraverso la ricostituzione spontanea degli equilibri naturali (Socitŕ Svizzera di Scienze Naturali)
47. Legge 394/1991
Art.1 La presente legge (
) detta principi fondamentali per listituzione e la gestione delle aree naturali protette, al fine di garantire e di promuovere, in forma coordinata, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del paese
Art.1 c.2 Ai fini della presente legge costituiscono il patrimonio naturale le formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche, o gruppi di esse, che hanno rilevante valore naturalistico e ambientale Legge quadro aree protette
48. Art.1 c.3
allo scopo di perseguire le seguenti finalitŕ
Conservazione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o forestali, di singolaritŕ geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunitŕ biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri ecologici
.. Legge quadro aree protette
49.
Art.2 I parchi nazionali sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacuali o marine che contengono uno o piů ecosistemi intatti o anche parzialmente alterati da interventi antropici, una o piů formazioni fisiche, di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici, culturali, educativi e ricreativi tali da richiedere lintervento dello Stato ai fini della loro conservazione per le generazioni presenti e future Legge quadro aree protette
50.
Art.2 c.2 I parchi nazionali regionali sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacuali ed eventualmente da tratti di mare prospicienti la costa, di valore naturalistico e ambientale, che costituiscono, nellambito di una o piů regioni limitrofe, un sistema omogeneo individuato dagli assetti naturali dei luoghi, dai valori paesaggistici e artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali
Legge quadro aree protette
51.
Art.2 c.2 Le riserve naturali sono costituite da aree terrestri, fluviali, lacuali o marine che contengono una o piů specie naturalisticamente rilevanti della flora e della fauna, ovvero presentino uno o piů ecosistemi importanti per le diversitŕ biologiche o per la conservazione delle risorse genetiche. Le riserve possono essere statali o regionali in base agli interessi in essi rappresentati Legge quadro aree protette
52. Art. 9 Sono organi dellEnte Parco:
Presidente
decreto ministro ambiente dintesa con i presidenti regioni su cui parco ricade
Consiglio Direttivo
(5 Comunitŕ del parco, 2 associazioni ambientaliste, 2 istituti locali di ricerca, 1 ministro agricoltura, 2 ministro ambiente
Giunta Esecutiva
Collegio dei Revisori dei Conti
Comunitŕ del Parco
organo consultivo
Art. 12 Piano per il Parco Legge quadro aree protette
53. Piemonte Dal 1975 sono state istituite con legge regionale 69 aree protette per una superficie complessiva di 280.000 ettari gestiti da 29 enti
54. Piemonte Cinque aree protette sono gestite dalla Provincia di Torino
Sono presenti due parchi nazionali
55. Piemonte Parco Naturale
Riserva Naturale Integrale
Riserva Naturale Speciale
Riserva Naturale Orientata
56. Piemonte Consiglio regionale
Promulga la Legge istitutiva
Verifica le delibere e i bilanci
Provvede ai finanziamenti e alle spese
57. Piemonte Consiglio direttivo del Parco
Rappresentanti dei comuni che hanno
territori nellArea Protetta
2 rappresentanti delle Associazioni Ambientaliste
2 rappresentanti delle Associazioni dei Coltivatori
2 Esperti
58. Piemonte Consiglio direttivo del Parco
Eleggono il Presidente e La Giunta Esecutiva
Dettano gli indirizzi generali della gestione
Approvano i bilanci
59. Piemonte Dipendenti del Parco
Direttore
Funzionario contabile
Personale amministrativo
Personale Tecnico
Personale Turismo e Fruizione
Guardiaparco
Operai
60. Piemonte Testo unico sulla tutela
delle aree naturali e
della biodiversitŕ
L.R. n.19 del 29/6/2009
61. Ritorniamo
indietro
62. Convenzione Biodiversitŕ Rio de Janeiro1992
La conservazione della diversitŕ biologica,
L'uso durevole delle sue componenti, e
La giusta ed equa ripartizione dei benefici
derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche,
grazie a un giusto accesso alle risorse
genetiche, attraverso un appropriato
trasferimento delle tecnologie pertinenti in
considerazione di tutti i diritti su tali risorse e
tecnologie
63. Direttiva Habitat Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche
salvaguardare la biodiversitŕ mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli stati membri al quale si applica il trattato
64. Direttiva Habitat A tal fine ogni Stato membro propone alla Commissione europea lelenco dei Siti di Importanza Comunitaria
I SIC sono individuati per contribuire a mantenere o ripristinare almeno un tipo di habitat naturale o almeno una specie presente al loro interno, o per contribuire al mantenimento della diversitŕ biologica nella regione biogeografica in questione (nel caso italiano alpina, continentale o mediterranea)
65. Direttiva Habitat Quando un Sito viene inserito nellElenco comunitario lo Stato membro designa tale Sito come Zona di Speciale di Conservazione (ZSC) e stabilisce le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino delle specie o degli habitat per cui il Sito č stato individuato.
66. Direttiva Habitat
ŤQualsiasi piano o progetto non direttamente connesso o necessario alla gestione del sito, ma che possa avere incidenze significative su tale sito, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti, forma oggetto di unopportuna valutazione dellincidenza che ha sul sito, tenendo conto degli obiettivi di conservazione del medesimo.
67. Direttiva Habitat Attuazione attraverso Rete Natura 2000 una rete ecologica europea coerente di Zone Speciali di Conservazione
Siti di Importanza Comunitaria (SIC)
Zone Protezione Speciale (ZPS) ai sensi della Direttiva Uccelli 79/409/CEE individuate per la conservazione dellavifauna in via di estinzione e quella migratrice
68. Direttiva Habitat In Piemonte 123 SIC
di cui 60 SIC inseriti totalmente o parzialmente nel Sistema delle Aree Protette della Regione Piemonte
2 coincidono quasi completamente con i Parchi Nazionali
69. Piemonte
70. Direttiva Habitat Europa
http://ec.europa.eu/environment/nature/home.htm
http://europa.eu/sacdplus/leg/it/lvb/128076.htm
Italia
http://minambiente.it/index.php?id_sezione=1475
Piemonte
http://regione.piemonte.it/sit/argomenti/parchi/index.htm
Elenchi aggiornati
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CONSLEG:1992L0043:20070101:IT:PDF
71. Direttiva Habitat In Piemonte 123 SIC
di cui 60 SIC inseriti totalmente o parzialmente nel Sistema delle Aree Protette della Regione Piemonte
2 coincidono quasi completamente con i Parchi Nazionali
74. Adesso vi faccio prendere fiato!
75. Bibliografia Chapman,Reiss, 1994 Ecologia principi e applicazioni
Zanichelli
Sindaco, Mondino, Selvaggi, Ebone, Della Beffa, 2003
Guida al riconoscimento di Ambienti e Specie della Direttiva
Habitat in Piemonte. Regione Piemonte
Sindaco,Savoldelli,Selvaggi, 2009 La Rete Natura 2000 in
Piemonte I Siti di Importanza Comunitaria. Regione
Piemonte
www.parks.it www.regione.piemonte.it
76. GIOCO DI RUOLO Č proposto come uno strumento per la gestione attiva delle conoscenze, nella risoluzione di una questione ambientale complessa e controversa
80. Convocazione Tutti coloro portanti interessi o contrari allistituzione della Riserva Naturale dellOrrido di Foresto sono invitati alladunanza pubblica in sede e luogo indicati dal funzionario regionale incaricato dellistruttoria