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Funzioni di un Porto. Presenza del MARE. via di comunicazione. nascita e sviluppo di attività economiche. fonte di risorse naturali. Necessità di difesa del territorio.
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Funzioni di un Porto Presenza del MARE.. via di comunicazione nascita e sviluppo di attività economiche fonte di risorse naturali Necessità di difesa del territorio possibile sede per lo sviluppo di attività turistiche, ricreative e sportive (o comunque connesse allo sfruttamento delle caratteristiche ambientali).
La funzione commerciale comprende tutte le attività di trasporto, sbarco, deposito, trasbordo, imbarco, commercio delle merci, e di trasporto, sbarco, imbarco e trasbordo delle persone, nonché le attività di servizio a quelle menzionate. 1ª funzione del porto COMMERCIALE 1ª funzione del porto COMMERCIALE 2ª funzione del porto INDUSTRIALE • La funzione industriale si estrinseca nella lavorazione delle merci che vengono sbarcate o imbarcate, e nelle industrie più o meno direttamente impegnate nella costruzione dei, o nel servizio ai, mezzi di trasporto. La funzione turistica sfrutta la vicinanza del porto a luoghi di culto o di interesse turistico. Non si parla in questo caso di trasporto di persone da un porto all’altro, ma di sosta nel porto finalizzata alla visita del luogo ad esso vicino. 3ª funzione del porto TURISTICA La funzione militare riguarda pochi porti e sfrutta la loro posizione strategica per potervi ospitare navi militari e strutture finalizzate alla difesa del territorio. Un porto militare può anche essere mercantile ma non il contrario (Es. Taranto ha entrambe le funzioni). 4ª funzione del porto MILITARE La funzione di sfruttamento delle risorse del mare (ittiche, petrolifere, archeologiche….) è spesso precedente a quella commerciale, cioè originariamente quasi tutti i porti sono nati con tale funzione e poi, col passare degli anni, hanno ampliato la loro offerta. 5ª funzione del porto SFRUTTAMENTO RISORSE
Funzioni di un Porto Va sottolineato che le funzioni del porto, viste in precedenza, raramente coesistono tutte nello stesso porto. Al contrario, molti porti si caratterizzano per la presenza di una funzione principale, alla quale se ne associano altre dal carattere accessorio; avremo così porti industriali, commerciali, militari, turistici, pescherecci, e così via, a seconda dell’attività che viene svolta prevalentemente (o esclusivamente).
funzione COMMERCIALE 1) può limitarsi alle attività ausiliarie del trasporto, necessarie a gestire il traffico generato dallo scalo Esempio: fino a 20 anni fa il porto di Civitavecchia era conosciuto come porto di transito delle persone o delle merci da o per la Sardegna 2) quando il porto riveste una certa importanza, l’insieme delle attività economiche che ad esso si collegano diventa più consistente ed articolato. Le attività di manipolazione, deposito e trasbordo di carichi, e le attività di trasporto terrestre sono quantitativamente più importanti e specializzate. Esempio: Il porto di Messina ha notevolmente incrementato il traffico merci e mantenuto quello di trasporto persone Esempio: I porti di Napoli, Genova e Trieste sono diventati centri significativi in campo armatoriale, sedi di grandi società di navigazione 3) Se il porto è anche un significativo centro in campo armatoriale, si sviluppano imprese armatoriali, agenzie marittime, spedizionieri, brokers, servizi legali e assicurativi, provveditori e fornitori di bordo, imprese di import/export, borse merci e uffici consolari Esempio: a Civitavecchia si è sviluppata la funzione turistica (rimanendo comunque presente quella commerciale di trasporto persone) grazie ad un evento religioso (il Giubileo del 2000) che ne ha aumentato in maniera esponenziale l’importanza dal punto di vista crocieristico 4) Se il porto riveste un ruolo significativo anche per il movimento dei passeggeri (traghetti e crociere), a queste attività se ne aggiungeranno altre, quali alberghi, ristorante, agenzie di viaggi, autonoleggi, altre attività turistiche, nonché pubblici servizi del commercio al dettaglio funzione TURISTICA
funzione INDUSTRIALE La funzione industriale si estrinseca in due direzioni • 1ª) Le produzioni rivolte al porto, alla nave e, in generale al trasporto. Si sviluppa, al servizio del porto: • l’industria delle costruzioni, manutenzioni e riparazioni navali; • le industrie edilizie per la costruzione delle opere marittime e infrastrutture portuali e di trasporto; • la carpenteria metallica; • le industrie meccaniche, per la produzione di parti e accessori di navi, o strumenti necessari per la costruzione delle opere marittime e infrastrutture portuali e di trasporto; • le industrie meccaniche per la produzione di strumenti necessari alla navigazione, alle funzioni portuali, alla costruzione e riparazione navale; • le industrie petrolifere per la produzione del combustibile necessario alle navi Esempio: i grandi Cantieri navali in prossimità dei porti di Genova, Napoli, Palermo e Trieste. Genova e Trieste per la costruzione di grandi navi mercantili e da crociera, Napoli e Palermo per la costruzione di navi ed imbarcazioni da diporto in legno (old style) Esempio: Alcuni porti, come Gioia Tauro, Genova, Ancona e Ravenna (in maniera marginale anche Civitavecchia), sfruttano la vicinanza con un polo industriale che li utilizza come porti di riferimento per il trasporto e/o trattamento del prodotto grezzo o raffinato 2ª) La funzione industriale si estrinseca nelle industrie per la trasformazione delle grandi rinfusa, che sfruttano i bassi costi del trasporto marittimo delle rinfusa stesse, la possibilità di fruire delle economie di scala della nave e delle catene specializzate nave impianto a terra. E’ il caso, della raffinazione degli oli minerali, dell’industria siderurgica, e di altre industrie di base, ancorché le tendenze recenti abbiano significativamente mutato il quadro di riferimento degli orientamenti localizzativi
funzione MILITARE • La presenza di porti militari in un paese dipende dalla stabilità della zona in cui si trova (esempio il Mediterraneo per l’Italia) ed alla provenienza della possibile minaccia. • Esempio lampante sono i porti militari italiani che hanno avuto questa evoluzione: • Fino alla seconda guerra mondiale: Venezia, La Spezia, Augusta, Taranto, La Maddalena, Napoli (le due guerre vedevano il “nemico” affacciarsi da nord e quindi la maggior parte delle navi erano concentrate a La Spezia e Venezia). • Dal 1946 al 1997: La Spezia, Augusta, Taranto, Brindisi, La Maddalena (Brindisi deve il suo sviluppo per il contrabbando con i paesi dell’est e la crisi dell’Albania) • Dal 1997 ad oggi: Taranto, Augusta (anche se i porti di La Spezia, La Maddalena e Brindisi ospitano ancora navi , arsenali e strutture della Marina Militare, i porti di Taranto e Augusta devono la loro predominanza all’instabilità dei paesi nord-africani e alla presenza di un forte flusso migratorio verso l’Italia, proprio da tali paesi).
Il “Binomio perfetto” Amsterdam - Rotterdam Fino al 1950 il porto principale mercantile dell’Olanda è stato proprio la capitale Amsterdam, grazie alla protezione naturale del golfo di Markermeer. Poi lo sviluppo in dimensioni della città con il conseguente aumento della popolazione, ma soprattutto la crescente importanza storica, turistica e culturale della città, hanno convinto i reali olandesi a dirottare la parte mercantile, sempre in costante aumento (sia come dimensioni di navi , sia come quantità di traffico) al porto di Rotterdam. Rotterdam è stato prima del 1950 un porto mercantile di piccolo-medie dimensioni, una delle sedi della Compagnia Olandese delle Indie Orientali. Poi nel 1950 è stata rasa al suolo nell’ultimo giorno di bombardamenti da parte della Aviazione Tedesca. Nel ricostruire la città è stato pensato di dedicarla completamente alle attività di un nuovo, enorme porto commerciale che potesse ospitare, nella accogliente e tranquilla foce del fiume “Rotte” una grande quantità di navi di grosse dimensioni. C’è da evidenziare il fatto che il porto di Rotterdam, affacciandosi la foce del fiume Rotte direttamente sul Mare del Nord, è meglio raggiungibile del porto di Amsterdam, situato all’interno di un golfo.