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Cosa intendiamo per “romanzo/racconto di genere giallo”?. Definizione di detective story. La detective story o giallo è un testo narrativo (racconto/romanzo) incentrato sulla risoluzione di un mistero legato a un crimine, attraverso la logica concatenazione degli indizi.
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Definizione di detective story La detective story o giallo è un testo narrativo (racconto/romanzo) incentrato sulla risoluzione di un mistero legato a un crimine, attraverso la logica concatenazione degli indizi.
Il romanzo di A.C. Doyle risponde alle caratteristiche del “giallo a enigma” o giallo deduttivo. In che senso?
Giallo a enigma o deduttivo • è il giallo basato essenzialmente sul ragionamento e sulla deduzione logica: un investigatore dalle eccezionali doti intellettive scopre l'autore di un delitto in base a indizi più o meno nascosti, individuandolo all'interno di una ristretta cerchia di personaggi che si muovono in un ambiente altrettanto ristretto.
Quali sono gli elementi tipici della detective story o giallo “a enigma”?
a)Viene commesso un delitto / Un mistero mette in moto la vicenda (furto, omicidio inspiegabile); • b)La vicenda inizia a delitto già compiuto, con il cadavere; il delitto è avvenuto, le cause sono da ricercare nel passato (netta sfasatura tra fabula e intreccio con ricostruzione del movente in flashback di solito alla fine della vicenda narrata); • c)il delitto viene commesso in un ambiente chiuso; • d)la polizia compie le sue indagini; • e)l'investigatore “consulente” collabora in maniera significativa alle indagini, anzi determina la soluzione del caso, mettendo in secondo piano il poliziotto professionista; • f)si arriva a individuare il colpevole interrogando tutti i possibili sospetti, chi cioè aveva un movente valido per uccidere la vittima (?); • g)raccolta e valutazione di tutti gli indizi utili per la soluzione del caso; • h)il movente • i)il sistema dei personaggi ruota sul confronto tra l'intelligenza volta al bene del protagonista-investigatore e quella volta al male dell'antagonista criminale; • l)le differenze tra bene e male sono sempre nette.
La detective story predilige ambienti chiusi o comunque circoscritti (un’isola, un hotel, un treno, a volte addirittura solo una stanza), perché il lavoro dell’investigatore è per eccellenza un lavoro di logica, non di azione e di movimento.
Qual è il ruolo del dott. Watson nella vicenda? Quali funzioni svolge?
a)Egli è l’io narrante della storia. b)Incarna il punto di vista del lettore, in quanto possiede le sue stesse informazioni sui fatti, e quindi, ha analoghe possibilità di risolvere il mistero. c)Pur seguendo passo dopo passo la successione degli indizi e delle testimonianze, Watson, in quanto dotato di media intelligenza, non riesce mai a riunire con esattezza i pezzi del mosaico e viene anticipato e superato dalla logica di Holmes. La sua funzione è dunque quella di esaltare, per contrasto, il carattere eccezionale del segugio di Backer Street.
La detective story rientra nella cosiddetta “letteratura di intrattenimento”, un genere letterario il cui scopo è permettere al lettore di svagarsi, di divertirsi e di evadere dalla quotidianità attraverso la lettura.
È veramente così? Il giallo è solo una gradevole lettura? Vediamo cosa ne pensa il giornalista Corrado Augias.
La letteratura media, alla quale la maggior parte dei gialli appartiene, riflette bene la società e il tempo nel quale viene generata. È facile, per es., capire che Sherlock Holmes può essere solo un personaggio vittoriano, eroe di un’epoca di sovrane certezze. Che l’astuto e bonario Maigret può lavorare solo per quella “Sureté” parigina raramente feroce, raramente efficiente. E un detective come Smiley, personaggio di John Le Carré, poteva venire al mondo solo in un’epoca senza né pace né guerra, senza morale e senza grandi speranze , come la nostra. Per tutte queste ragioni i grandi romanzi polizieschi, purché ben scelti e ben assortiti, non sono soltanto un’ottima e gradevole lettura, funzionano anche da potenti rivelatori sociali, raccontano sì una storia, ma nello stesso tempo fanno intravedere, sullo sfondo, scenari, personaggi, situazioni che aggiungono alle vicende principali connotati e occasioni supplementari di conoscenza.
La letteratura media, alla quale la maggior parte dei gialli appartiene, riflette bene la società e il tempo nel quale viene generata. È facile, per es., capire che Sherlock Holmes può essere solo un personaggio vittoriano, eroe di un’epoca di sovrane certezze. Che l’astuto e bonario Maigret può lavorare solo per quella “Sureté” parigina raramente feroce, raramente efficiente. E un detective come Smiley, personaggio di John Le Carré, poteva venire al mondo solo in un’epoca senza né pace né guerra, senza morale e senza grandi speranze , come la nostra. Per tutte queste ragioni i grandi romanzi polizieschi, purché ben scelti e ben assortiti, non sono soltanto un’ottima e gradevole lettura, funzionano anche da potenti rivelatori sociali, raccontano sì una storia, ma nello stesso tempo fanno intravedere, sullo sfondo, scenari, personaggi, situazioni che aggiungono alle vicende principali connotati e occasioni supplementari di conoscenza. 1.Individua la tipologia testuale (espositiva, argomentativa, narrativa, descrittiva). 2.Perché il giallo non è solo una gradevole lettura? Quale importante funzione può assumere ?
Breve storia del genere poliziesco (genere giallo) In che epoca si collocano le origini del genere giallo?
Nella prima metà dell’Ottocento Il creatore del genere è lo scrittore americano E.A. Poe (1841) con i racconti I delitti della Rue Morge (1841), il mistero di Marie Roget (1842) e la Lettera rubata (1845). In questi testi compare per la prima volta, ben delineato e riconoscibile, lo schema narrativo tipico del racconto / romanzo poliziesco.
Dall “Enciclopedia della Letteratura (Garzanti)”, p. 827 1.Viene commesso un delitto o un crimine di altro genere, che non sembra avere una spiegazione logica. 2.In prima battuta il sospetto ricade su persone innocenti che vengono accusate ingiustamente. • 3.I metodi di indagine adottati si dimostrano inadeguati. • 4.L’indagine è condotta da un investigatore esperto, in grado di risolvere qualsiasi enigma. • 5.La soluzione raggiunta risulta l’unica possibile.
Cosa succede nella seconda metà dell’Ottocento (epoca in cui viene composto e pubblicato Uno studio in rosso[1887])?
1.La struttura e i contenuti del romanzo si arricchiscono di altri importanti elementi: a)la polizia di stato; b)la cronaca giudiziaria; c)un metodo investigativo che si ispira al rigore dell’indagine scientifica (in sintonia con la razionalità scientifica dominante dell’epoca: Positivismo). • 2.Il genere conosce uno straordinario successo presso il pubblico, inserendosi nella narrativa di evasione (feuilleton).
Qual è il contributo del primo romanzo di A.C. Doyle, Uno studio in rosso, all’evoluzione del genere?
Il romanzo di Doyle non è il primo della serie in Inghilterra: esso è preceduto infatti dai romanzi di W. Collins (es. La pietra lunare, 1866), il primo ad adottare, nei suoi gialli, un atteggiamento di fair play nei confronti del lettore, il quale, grazie agli indizi disseminati dal narratore, è messo in condizioni di risolvere l’enigma da solo (con grande soddisfazione e piacere).
Doyle riprende questo espediente creando la figura di Watson, il dottore, compagno di indagini del protagonista, nel quale il lettore può identificarsi. Doyle tuttavia va oltre Collins: a)crea il prototipo dell’investigatore privato, un personaggio che in pochi anni diventerà un mito: Sherlock Holmes. B)Nei racconti e nei romanzi di Doyle lo schema “delitto-indagine-scoperta del colpevole” non è fine a se stesso (puro intrattenimento), ma coincide perfettamente con uno schema più profondo costituito da “disordine-paura-ristabilimento del bene e della giustizia”.
Per lunedì 16/04 a.Riguarda il narratore nel testo narrativo in generale e nel romanzo Uno studio in rosso. b.Studia la definizione e le caratteristiche della detective story. c.Studia la breve storia del genere del giallo. D.Svolgi una ricerca sulle origini del genere poliziesco in Italia.