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La vigilanza delle piccole dighe in Regione Lombardia. Ad 80 anni dal disastro del Gleno A cura dell’ ing. Claudio Merati Vilminore di Scalve (BG) 14/11/2003. TRISTI ANNIVERSARI. 80 ANNI DAL DISASTRO DEL GLENO. 50 ANNI DALLA FRANA DI MONASTEROLO DEL CASTELLO. 18 ANNI DA STAVA.
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La vigilanza delle piccole dighe in Regione Lombardia Ad 80 anni dal disastro del Gleno A cura dell’ ing. Claudio Merati Vilminore di Scalve (BG) 14/11/2003
TRISTI ANNIVERSARI • 80 ANNI DAL DISASTRO DEL GLENO • 50 ANNI DALLA FRANA DI MONASTEROLO DEL CASTELLO • 18 ANNI DA STAVA Una domanda:E’ CAMBIATO QUALCOSA ?
La legislazione regionale in Lombardia: L.R. 23 marzo 1998, n.8 • Sostituisce la L.R. 57 del 1986 • Adegua le competenze alla nuova legge statale 584 del 1994 • Semplifica e riorganizza le procedure • E’ accompagnata da un regolamento e da disciplinari tipo
L.R. 23/3/1998 n. 8 A COSA SI APPLICA ? A sbarramenti di ritenuta, in alveo e fuori alveo, che: non superano i 15 m di altezza determinano un invaso non superiore a 1.000.000 mc
I CONTENUTI • Ammissibilità di nuovi impianti (parere dell’ex Genio Civile e conferenza di servizio) su progetto di massima • Approvazione -dopo istruttoria dell’ex Genio Civile- del Consiglio Regionale LL.PP del progetto esecutivo di nuovi impianti • Denuncia delle opere esistenti e loro regolarizzazione • Perizia giurata nel periodo di regolarizzazione • Sorveglianza dei lavori e delle fasi di collaudo (autorizzazione all’invaso) da parte dell’ex Genio Civile • Disattivazione • Sanzioni per inadempienze
Visite periodiche di controllo IL CONTROLLO PER LA SICUREZZA DI PERSONE E AMBIENTE • Verifica dello stato attuale di sicurezza delle opere
Collaborazione tra Enti a Bergamo: il team di controllo. • La vigilanza sulle dighe (competenza regionale) è esercitata a Bergamo con visite di controllo operate congiuntamente da un team di tecnici di più enti. • Regione Lombardia-Genio Civile sicurezza • Provincia di Bergamo derivazione acque e pesca • Comunità Montana coordinamento territoriale • Comune concessioni edilizie • altri enti (ARPA…) situazioni specifiche • oltre naturalmente ai tecnici del gestore dell’impianto.
Concessionario: Enel GreenPower Vasca di carico in comune di Vilminore (loc. Santa Maria)
Concessionario: Italgen Traversa sul torrente Povo
Concessionario: Italgen Traversa sul torrente Dezzo
Concessionario: Piantoni Lucio Traversa sul torrente Vò
LA DIGA DEL GLENO Concessionario: Enel GreenPower
LA DIGA DEL GLENO Regio Decreto del 1940 Autorizzazione alla derivazione fino al 2029
Quota di massimo invaso: 1516.45 m s.l.m. LA DIGA DEL GLENO OGGI Principali dati caratteristici: • Superficie del bacino direttamente sotteso: 8.5 km2 • Altezza : 7.5 m …basamento? • Invaso: 58000 mc (in corrispondenza del ciglio sfioratore) • Lunghezza: circa 40 m • Scarichi: • di superficie • di fondo
LA DIGA DEL GLENO: istruttoria in corso. • Perizia giurata presentata in data 03/03/2003 attestante l’idoneità statica delle opere e l’assenza, nelle attuali condizioni di esercizio, di situazioni di pericolo per la pubblica incolumità • Incarico di consulenza esterna affidato dalla Regione Lombardia in data 04/11/2002 allo Studio Formis • Documentazione tecnica presentata da Enel GreenPower per la regolarizzazione dell’opera: • Stato di consistenza • Calcolo dell’onda di piena conseguente al collasso della traversa • Sono in corsoindagini geognostiche per l’elaborazione di nuove verifiche di stabilità • Disciplinare
LA SICUREZZA DEL TERRITORIO Sulla base dello studio presentato Individuazione delle aree soggette ad allagamento in caso di crollo • Portata massima dovuta a cedimento dello sbarramento: 350 mc/s
LE DIGHE E LA PROTEZIONE CIVILE La vigilanza non esclude la programmazione di interventi di protezione civile in caso di disastri. ENTE COMPETENTE PREFETTURA Spetta alla Prefettura coordinare le attività di prevenzione e di intervento per gli invasi siano essi controllati dalla Stato o dalla Regione. La pianificazione di emergenza è recepita dal Piano Provinciale per l’emergenza che la Provincia di Bergamo sta per approvare. Questo significa prevedere zone di rischio, risorse di soccorso, modalità di intervento.
PER COMMEMORARE LE VITTIME DI IERI,AGIRE PER LA SICUREZZA OGGI Grazie per l’attenzione Claudio Merati Si ringrazia l’ing.Valentina Passoni