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PREVENZIONE NEL TUMORE POLMONARE

PREVENZIONE NEL TUMORE POLMONARE. Dott.ssa Concetta Di Micco U,O,Oncologia Casa Sollievo della Sofferenza San Govanni Rotondo Cerignola, 7 maggio 2011. PREVENZIONE NEL TUMORE POLMONARE. Prevenzione primaria Prevenzione secondaria. Tumori, 93: 329-336, 2007

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PREVENZIONE NEL TUMORE POLMONARE

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Presentation Transcript


  1. PREVENZIONE NEL TUMORE POLMONARE Dott.ssa Concetta Di Micco U,O,Oncologia Casa Sollievo della Sofferenza San Govanni Rotondo Cerignola, 7 maggio 2011

  2. PREVENZIONE NEL TUMORE POLMONARE • Prevenzione primaria • Prevenzione secondaria Tumori, 93: 329-336, 2007 STRATEGIES FOR CANCER CONTROL IN ITALY Andrea Micheli1, Franco Berrino2, Eugenio Paci3, Arduino Verdecchia4, and Marco A Pierotti5 1Unità di Epidemiologia Descrittiva e Programmazione Sanitaria, Fondazione IRCCS “Istituto Nazionale dei Tumori”, Milan

  3. PREVENZIONE:definizione PREVENZIONE PRIMARIA riduce o elimina l’esposizione ambientale ad agenti cancerogeni noti

  4. PREVENZIONE:definizione PREVENZIONE SECONDARIA • identifica la malattia in fase precoce • screening • Riduzione della mortalità

  5. OBIETTIVI DELLA PREVENZIONE • Ridurre Prevenzione primaria l’incidenza • Diminuire Anticipazione diagnostica la mortalità Più efficacia terapeutica • Migliorare la Terapie meno aggressive qualità della vita

  6. PREVENZIONE : PERCHE’? • Neoplasia più diffusa al mondo (Nord-America ed Europa) • Seconda causa di neoplasia negli uomini e nelle donne • Principale causa di morte per cancro in entrambi i sessi • Aumento di incidenza nelle donne e nei paesi in via di sviluppo • Sopravvivenza globale a 5 anni del 10 -15% circa A.J. Alberg et al, Chest 2003; 123:21S-49S

  7. INCIDENZA E MORTALITA’ DEL TUMORE POLMONARE 900.000 nuovi casi 800.000 Decessi Più diffuso nei Paesi sviluppati

  8. EIDEMIOLOGIA DEL TUMORE POLMONARE-ITALIA Più diffusa nel NORD maggiore incidenza nelle persone di basso livello socio-economico

  9. PREVENZIONE NEL TUMORE POLMONARE

  10. PREVENZIONE NEL TUMORE POLMONARE il tasso di sopravvivenza a 5 anni per tutti i soggetti in cui è diagnosticato il CP è del 15%, contro il 61% per il cancro del colon, l’86% per il cancro della mammella e il 96% per il cancro della prostata. American College of Chest 2003

  11. TUMORE POLMONARE: Sopravvivenza e stadio 73% IA 58% IB 46% IIA 36% IIB 24% IIIA 13% IIIB 9% IV GOLDSTRAW 2007

  12. PREVENZIONE : PERCHE’? • Neoplasia più diffusa al mondo (Nord-America ed Europa) • Seconda causa di neoplasia negli uomini e nelle donne • Principale causa di morte per cancro in entrambi i sessi • Aumento di incidenza nelle donne e nei paesi in via di sviluppo • Sopravvivenza globale a 5 anni del 10 -15% circa A.J. Alberg et al, Chest 2003; 123:21S-49S

  13. PREVENZIONE NEL TUMORE POLMONARE Se aboliamo cause esterne PREVENZIONE PRIMARIA • Cause esterne • fumo • alcool • dieta • stili di vita… Se troviamo tumore piccolo PREVENZIONE SECONDARIA TUMORE PICCOLO

  14. Come si fa prevenzione primaria? Cosa richiede? Sensibilizzazione e informazione Ruolo delle Istituzioni Implementazione di campagne di screening Strumenti diagnostici all‟avanguardia Facile accesso ai trattamenti e alle cure Come fare prevenzione? Assunzione di comportamenti e stili di vita sani Adesione a campagne di screening

  15. Come si fa prevenzione primaria? Adottare un corretto STILE DI VITA Eliminare i FATTORI DI RISCHIO

  16. PREVENZIONE PRIMARIA FATTORI DI RISCHIO • Fumo di tabacco; • Fattori genetici; • Fattori occupazionali; • Inquinamento ambientale; • Dieta; • Patologie broncopolmonari quali BPCO, esiti di TBC, silicosi, sarcoidosi, fibrosi polmonare idiopatica, bronchiectasie.

  17. CLASSIFICAZIONE IARC DEI FATTORI DI RISCHIO Classe 1 • Cancerogeni (fumo, radon, radiazioni ionizzanti, alcuni virus, asbesto, benzene) Classe 2A • Probabili cancerogeni (PCBs, formaldeide) Classe 2B Possibili cancerogeni (DDT, UV) Classe 3 Non classificabile in relazione alla sua cancerogenicità Classe 4 Probabilmente non cancerogena per l’uomo

  18. Più di 4000 sostanze chimiche 55 sono noti cancerogeni

  19. CORRELAZIONE FUMO- TUMORE POLMONARE FUMO DI TABACCO E’ responsabile dell’85% dei casi osservati di tumore polmonare. La mortalità attribuibile al fumo è cresciuta da 500.000negli anni ‘60 ai 2.000.000 nel 2000. R.Peto Br.Med. Bull.; 52 1996 R.Peto Br.Med. Bull.; 52 1996

  20. CORRELAZIONE FUMO- TUMORE POLMONARE FUMO DI TABACCO Il rischio relativo è strettamente correlato con il numero di sigarette fumate/dì, con la durata in anni dell’abitudine al fumo. R.Peto Br.Med. Bull.; 52 1996

  21. CORRELAZIONE FUMO- TUMORE POLMONARE NIH - correlazione tra il fumo di tabacco e il tasso di tumore del polmone nei maschi popolazione degli Stati Uniti.

  22. SMETTERE DI FUMARE RIDUCE IL RISCHIO

  23. CORRELAZIONE FUMO- TUMORE in ITALIA Incidenza e mortalità Consumo di tabacco Tumori, 93: 360-366, 2007

  24. FUMO ATTIVO FUMO PASSIVO • Fumo passivo è un cancerogeno appartenente al gruppo 1 della classificazione IARC • E’ il più importante inquinante dell’aria interna • Aumenta il rischio di sviluppare il tumore polmonare nei non fumatori di 1,5 volte • Stime di decessi per fumo passivo in Italia di 11.000/anno

  25. FUMO ATTIVO FUMO PASSIVO L’ESPOSIZIONE AUMENTA IL RISCHIO DI: Problemi cardiaci + 25% Basso peso alla nascita per esposizione materna + 20% Morte improvvisa nascituri + 100% Nei bambini di genitori fumatori otiti, bronchiti, sibili, crisi d’asma + 14 / + 72%

  26. SMETTO DI FUMARE STRATEGIE EFFICACI per il controllo del fumo • Prevenire l’iniziazione al fumo dei giovani • Aiutare i fumatori a smettere • Proteggere i non fumatori dall’esposizione al fumo di tabacco

  27. SMETTO DI FUMARE STRATEGIE EFFICACI per il controllo del fumo • Prevenire l’iniziazione al fumo dei giovani • Aiutare i fumatori a smettere • Proteggere i non fumatori dall’esposizione al fumo di tabacco

  28. FUMO ATTIVO FUMO PASSIVO

  29. ENTRO 8 ORE • Il livello di monossido di carbonio ritorna ai valori normali • Il livello di ossigeno nel sangue ritorna ai valori normali TRA LE 2 SETTIMANE ED I 3 MESI ALIMENTAZIONE • Migliora la circolazione sanguigna • La capacità polmonare aumenta del 30% • Diventa più facile camminare Ma … smettendo di fumare cosa ci guadagno? TRA IL PRIMO ED IL 9° MESE • Diminuisce la tosse, la congestione nasale, la fatica e l’affanno • Aumenta l’energia corporea • L’apparato di difesa muco-ciliare delle vie respiratorie riprende il suo normale funzionamento, aumentando la capacità di pulizia dei bronchi e la resistenza alle infezioni ENTRO UN ANNO Da 15 a 20 anni di vita ! • Il rischio di malattie cardiache si riduce significativamente rispetto ai fumatori ENTRO 10 ANNI • Il rischio di morte per tumore polmonare si riduce del 75% • Si riduce ulteriormente il rischio di malattie cardiache ENTRO 15 ANNI • Il rischio di morte per tumore polmonare è lo stesso di un non fumatore

  30. LEGGE ANTIFUMO Nel dicembre 2002 il parlamento ha approvato una legge che vieta il fumo nei locali pubblici. Legge 16 gennaio 2003, n.3, art.51 “Tutela della salute dei non fumatori” è entrata in vigore nel gennaio 2005 e l'Italia è stato il primo grande paese europeo ad introdurre una normativa per regolamentare il fumo in tutti i locali chiusi pubblici e privati - compresi i luoghi di lavoro e le strutture del settore dell'ospitalità.

  31. CODICE DI PREVENZIONE EUROPEO • Stile di vita salubre • Non fumare • Ridotto consumo di alcolici • Dieta ricca in frutta e verdura e povera di grassi • Attività fisica • Evitare eccessiva esposizione al sole • Evitare esposizioni a sostanze cancerogene.

  32. Come si fa prevenzione secondaria? SCREENING To screen = setacciare Passo al “setaccio” tutta la popolazione sana finché trovo un tumore piccolo

  33. attenzione attenzione Con lo screening …. troviamo il tumore piccolo Con la prevenzione primaria ... riduciamo la possibilità di avere tumore … riduciamo la possibilità di avere infarto e malattie cardiovascolari, obesità, ictus

  34. Esposizione Inizio Diagnosi Inizio Guarigione malattia precoce sintomi Stabilizzaz. Prevenzione Prevenzione PrevenzioneMorte primaria secondaria terziaria SCREENING

  35. 1.Screening e Rx Torace standard North London Cancer Study, 1959 Erfurt County Study, 1972 John Hopkins Lung project, 1970 Nessuno di questi studi ha rilevato una diminuzione di mortalità per MSKLP, 1970 tumore polmonare Mayo Lung Project, 1971-1983

  36. Perché lo screening con Rx ha fallito? • Difficoltà nel rilevare lesioni del diametro inferiore a 10 mm • Scarsa definizione dei tumori periferici • Elevato indice di accrescimento dei tumori centrali A.Rossi et al, Crit Rev Oncol Hematol 2005, 21 Jun

  37. 2.Screening e analisi citologica dell’espettorato ANNI ’70 E ‘80 John Hopkins MSKLP Nessun decremento della mortalità P.B.Bach et al, Chest 2003;123: 83S-88S

  38. Perché lo screening con l’analisi citologica dell’espettorato ha fallito? • Esame non adeguato per indagare i carcinomi periferici • Individua i tumori centrali ad una stadio troppo avanzato

  39. Early Lung Cancer Action Project (ELCAP) • 1000 volontari di età media 60 aa, fumatori > 10 pack/years • RX torace e TC a bassa dose Rx torace LTC Noduli 196 559 Noduli con calcificazioni benigne 118(60%) 196 (35%) Elevato riscontro di noduli Lancet 1999; 10:99-105

  40. Early Lung Cancer Action Project (ELCAP) • 1000 volontari di età media 60 aa, fumatori > 10 pack/years • RX torace e TC a bassa dose Rx torace LTC Noduli non calcifici 68(23%) 233 (23%) Neoplasie 7(0,7%) 27 (2,7%) Neoplasie resecabili: 26/27 Lancet 1999; 10:99-105

  41. Early Lung Cancer Action Project (ELCAP) CONCLUSIONI • La TC a basso dosaggio incrementa la sensibilità diagnostica dei tumori polmonari in stadio operabile nella popolazione a rischio • Elevata frequenza di falsi positivi Lancet 1999; 10:99-105

  42. IDENTIFICAZIONE DEL TUMORE POLMONARE IN CORSO DI SCREENING • Studi: • Henschke; Lancet 1999 • Sobue; j Clin Oncol 2002 • Nawa ; Chest 2002 • Swensen; Radiology 2003 • Pastorino; Lancet 2003 DIFETTI: Mancanza dei dati relativi alla sopravvivenza New Engl J Med 2005;352:2714-2720

  43. SCREENING E SOPRAVVIVENZA • Studio osservazionale giapponese su 15,342 soggetti • Screening Sopravvivenza a 5 anni Rx torace 49% CT 84% Proceedings of the International Association for the Study of Lung Cancer Workshop 2003 abstract

  44. SCREENING E SOPRAVVIVENZA • International Early Lung Cancer Action Project Studio non randomizzato multinazionale • 19,555 pazienti sottoposti a screening • Identificate 350 tumori polmonari • 82% allo stadio I • Follow-up medio di circa 40 mesi con tasso di sopravvivenza globale del 95% Henschke CI; Radiology 2004; 231:164-168; Clin Imaging 2004;28:317-321

  45. LIMITAZIONE DEGLI STUDI • Lead-Time Bias • Length-Time Bias • Overdiagnosis Bias

  46. LIMITAZIONE DEGLI STUDI • Lead-Time Bias • Length-Time Bias • Overdiagnosis Bias

  47. Lead-Time Bias La diagnosi dil tumore è anticipata nel caso sottoposto a screening rispetto al gruppo di controllo; in tal modo risulta un apparente aumento della sopravvivenza anche se il tempo dell’exitus è lo stesso in entrambi I gruppi Patz, E. F. et al. N Engl J Med 2000;343:1627-1633

  48. LIMITAZIONE DEGLI STUDI • Lead-Time Bias • Length-Time Bias • Overdiagnosis Bias

  49. Length-Time Bias La probabilità di diagnosticare un tumore è in relazione al suo indice di accrescimento. I tumori aggressivi hanno un breve periodo di screening (il tempo tra la possibile diagnosi e la comparsa di sintomi); per tale motivo, I pazienti con tumori aggressivi, anche se indagati frequentemente, hanno più probabilità di essere sintomatici, al contrario dei pazienti con tumori non aggressivi che hanno una maggior probabilità di essere indagati quando ancora sono asintomatici: ne risulta che una maggior percentuale di tumori asintomatici è trovata nei pazienti sottoposti a screening, determinando un apparente aumento della sopravvivenza Patz, E. F. et al. N Engl J Med 2000;343:1627-1633

  50. LIMITAZIONE DEGLI STUDI • Lead-Time Bias • Length-Time Bias • Overdiagnosis Bias

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