1 / 35

MANUALE DI RIFERIMENTO PER IL PERSONALE SANITARIO DEGLI OSPEDALI

GESTIONE E SICUREZZA Aggiornamenti sui rischi da gestione del farmaco. a cura di Viviana Cancellieri T&C . MANUALE DI RIFERIMENTO PER IL PERSONALE SANITARIO DEGLI OSPEDALI. Obiettivi degli slide kit. Gli slide kits sono stati costruiti per essere uno strumento didattico a

vlad
Download Presentation

MANUALE DI RIFERIMENTO PER IL PERSONALE SANITARIO DEGLI OSPEDALI

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. GESTIONE E SICUREZZA Aggiornamenti sui rischi da gestione del farmaco a cura di Viviana Cancellieri T&C MANUALE DI RIFERIMENTOPER IL PERSONALE SANITARIO DEGLI OSPEDALI

  2. Obiettivi degli slide kit Gli slide kits sono stati costruiti per essere uno strumento didattico a diposizione del Farmacista che voglia sostenere, promuovendo azioni di Formazione e l’aggiornamento sui differenti aspetti legati alla gestione complessiva del farmaco di tutto il personale, laureato e non dei Reparti e dei Servizi della propria realtà organizzativa. Gli slide kits contengono, per ogni argomento trattato, la normativa più recente di riferimento, i metodi e gli strumenti validati a livello istituzionale e internazionale ed esempi di applicazione, che sono da utilizzare come strumenti ed esercizi didattici. Nella speranza che quest’iniziativa possa essere un valido aiuto per la diffusione in tutti i professionisti sanitari delle conoscenze sulla complessa realtà della Farmacia ospedaliera e territoriale, oltre che delle competenze necessarie per agire in sicurezza, auguro a tutti Voi buon lavoro dr.ssa Viviana Cancellieri 2

  3. Disclaimer Gli autori e redattori del sito “Farmacisti Janssen Cilag” sono Medici, Farmacisti, Ingegneri esperti di rischio clinico e di management sanitario. Quanto riportato deriva da fonti ufficiali del Ministero della Salute, dell’Agenzia italiana del Farmaco e altre fonti istituzionali e da affidabili studi scientifici, accompagnato dai relativi riferimenti bibliografici, oltre che dalla esperienza maturata dagli Autori in oltre 10 anni di formazione rivolta al personale sanitario ospedaliero e territoriale in tutta Italia. In ogni caso, le informazioni fornite, gli esempi costruiti su procedure organizzative e gestionali, sono da intendersi come di natura generale ed a scopo puramente divulgativo ed illustrativo. Gli Autori declinano ogni responsabilità riguardo a possibili errori, dimenticanze o erronee interpretazioni presenti in queste pagine. 3

  4. Cosa troviamo in questo slide Kit GESTIONE DEL RISCHIO DEFINIZIONI E CONTESTO APPROCCIO AL RISCHIO APPROCCIO AL SISTEMA 4

  5. Gestione del rischio La cultura, la struttura, i processi che hanno lo scopo di gestire efficacemente effetti negativi ed opportunità di miglioramento (Risk management Standards Australia 1999 mod.)

  6. Rischio clinico La probabilità che un paziente sia vittima di un evento avverso, subisca un danno o disagio imputabile, anche in maniera involontaria, alle prestazioni sanitarie ricevute durante la degenza e che possano prolungarne la degenza, peggiorare la salute o causare la morte (Bradbury 1989)

  7. Rischio Prodotto della PROBABILITA’e delle CONSEGUENZE(dimensioni e gravità) del verificarsi di un certo evento avverso vale a dire di un pericolo LA FORMULA Rischio = probabilità x gravità del danno x rilevabilità

  8. Incidente Ieri fatalità... Oggi errore I SANITARI PERDONO L’ INSINDACABILITA’ E SONO GIURIDICAMENTE PIU’ RESPONSABILIZZATI “Guarire” diventa un diritto inalienabile del paziente

  9. Perché gestione del rischio Si è assistito alla trasformazione dei rapporti tra ambiente esterno e SSN: siamo passati infatti da un contesto che scaricava sull’esterno le conseguenze delle proprie attività, ad una situazione caratterizzata da un ambiente esterno che esercita grosse pressioni sul SSN. + Complessità del sistema - Tolleranza del cittadino

  10. Frequenza dei sinistri per specialità

  11. Cause più frequenti di eventi avversi

  12. Le basi per un sistema di gestione del rischio clinico • Ambiente per la diffusione di informazioni e creazione di spazi di non punibilità “reporting culture” • Creazione di un sistema informativo per collezionare, analizzare e diffondere i dati relativi alla sicurezza “informed culture” • Sviluppo della capacità di apprendere dalle informazioni raccolte “learning culture” 12

  13. Un po’ di storia Gli anni 2000 testimoniano la crescita costante della consapevolezza e della preoccupazione per la sicurezza nell’assistenza sanitaria Specialmente le organizzazioni ospedaliere hanno dimostrato evidenti trend in crescita dei contenziosi per errori e incidenti Cinotti et al “La gestione del rischio nelle organizzazioni sanitarie. Pensiero Scientifico ed. 2006

  14. I motivi economici dell’interesse sull’argomento Con l’aumentare del numero delle denunce di sinistri subiti da parte di pazienti, nonché del valore economico dei risarcimenti riconosciuti, le Compagnie di assicurazione hanno incrementato i premi successivi nella quota percentuale da applicare al parametro degli stipendi. Cinotti et al “La gestione del rischio nelle organizzazioni sanitarie. Pensiero Scientifico ed. 2006

  15. I motivi economici dell’interesse sull’argomento Questa condizione ha generato progressivamente un aumento dei premi a carico delle strutture sanitarie, ed in taluni casi, una oggettiva difficoltà a concordare una soluzione assicurativa in grado di rispondere sia alle esigenze del SSN che della Compagnie assicurative Fonte: Ministero della Salute: Rapporto 2006

  16. Iniziative In considerazione della rilevanza di tali aspetti, la Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute ha inteso affrontare le implicazioni dei costi assicurativi nel contesto del rischio clinico

  17. Breve cronistoria: DM 5 marzo 2003il Ministero della Salute ha istituito la “Commissione Tecnica sul rischio clinico” La Commissione ha elaborato il documento di “Risk Management in sanità: il problema degli errori” 23 settembre 2004:prima Consensus Conference Nazionale sugli obiettivi e la metodologia della gestione del rischio nelle aziende sanitarie Le politiche sanitarie regionali si muovono nella stessa direzione: strutturazione del clinical risk management a livello regionale e aziendale Dal 2006Il Ministero della Salute emana raccomandazioniper il contenimento dei rischi clinici e degli eventi sentinella 2010 Parte la rete del sistema informativo per la raccolta degli eventi: SIMES.

  18. I motivi etici dell’interessesull’ argomento La sicurezza dei pazienti e la riduzione degli errori in terapia farmacologica rappresentano una priorità dell’assistenza sanitaria. Gli errori in terapia farmacologica si possono verificare durante tutto il processo di gestione del farmaco in ospedale: approvvigionamento, immagazzinamento, conservazione, prescrizione, preparazione, distribuzione, somministrazione e monitoraggio.

  19. Azioni • Pianificazione di decisioni e azioni finalizzate alla riduzione del rischio clinico attraverso la individuazione e la valutazione dei rischi • La gestione dei successivi processi decisionali • La gestione ed il controllo delle procedure, dei progetti e dei protocolli individuati come quali efficaci a tale scopo

  20. Ospedale come sistema complesso Un sistema è un insieme di elementi interdipendenti che interagiscono per ottenere uno scopo comune. Gli elementi che lo compongono possono essere di natura umana e non (attrezzature, spazi, altri sottosistemi). Joint Commission Resources”Prevenire gli errori in terapia. Strategie per i Farmacisti” Pensiero Scientifico ed. 2005

  21. Gestione del rischio nell’ assistenza sanitaria Attività cliniche gestionali ed amministrative intraprese per identificare, valutare e ridurre rischi di danni per pazienti, operatori e visitatori e il rischio di perdite per l’organizzazione stessa (Joint Commission on Accreditation of Healthcare Organizations)

  22. Dimensioni del rischio Generico: comune a tutte le organizzazioni Specifico: direttamente correlato con le peculiarità organizzative, ambientali e produttive In un sistema complessocome l'ospedale molti fattori influenzano l'incidenza di errore: istituzionali, organizzativi, gestionali, di lavoro, individuali. Esistono fattori evidenti e fattori latenti

  23. Le domande per il risk management Come bilanciare le nuove idee con l’esistente? Come favorire gli scambi informativi tra gli attori e stimolare connessioni creative? Come separare le innovazioni desiderabili dagli errori? Quali sono le regole che possono guidare lo sviluppo a rischi sostenibili?

  24. Da colpa a responsabilità Bisogna spostare la focalizzazione dalla responsabilità individuale alla ricerca della cause Alla base dell’errore e dell’incidente vi è una complessa concatenazione di eventi e l’attore che compie l’errore, causa diretta del danno, è l’ultimo anello di una lunga catena Joint Commission Resources”Prevenire gli errori in terapia. Strategie per i Farmacisti” Pensiero Scientifico ed. 2005

  25. La sindrome del sistema vulnerabile Tendenza a colpevolizzare gli operatori di prima linea Negare l’esistenza di errori organizzativi causa di fallimenti del sistema Perseguire ciecamente indicatori economici e di produttività (Reason, 2000)

  26. Approccio tradizionale • Teoria della “mela marcia” • L’errore è un marchio • Culto della responsabilità personale • Focus sull’incidente e sulla persona • Provvedimenti disciplinari e rimedi

  27. Approccio tradizionale • Nascondere l’errore quando possibile • Se non è possibile, attribuirne ad altri la responsabilità • Ignorare completamente i mancati incidenti

  28. Una organizzazione pensata sui limiti umani Le persone possono sbagliare nonostante le migliori intenzioni, competenze e la buona volontà É necessario porre il focus sul contesto organizzativo e culturale anziché sulla performance individuale É necessario supportare la motivazione, le abilità e le conoscenze degli operatori sanitari per identificare e gestire il rischio É necessario promuovere una cultura di apprendimento e comunicazione (Reason, 1999)

  29. Approcci teorici al rischio clinico • APPROCCIO REATTIVO • Analisi a posteriori degli eventi: • Eventi dannosi • Perdita dell’opportunità d’individuare i fattori che potrebbero generare un evento potenzialmente dannoso • Focus sulle responsabilità non si impara dall’area “potenziale”

  30. L’approccio alla persona vs sistema Persona Si focalizza su azioni non sicure, errori e violazioni procedurali degli operatori Sistema Gli incidenti o errori sono visti come conseguenze, più che cause, aventi origine nei fattori sistemici

  31. Approcci teorici al rischio clinico APPROCCIO PROATTIVO • Analisi organizzativa preventiva • Individuazione eventi potenzialmente dannosi • Focus sull’organizzazione • Meno resistenze da parte del personale per le segnalazioni si impara dall’area “potenziale”

  32. La cultura della sicurezza • Accettare che le persone possono sbagliare nonostante le migliori intenzioni, le competenze e la buona volontà • Porre il focus sul contesto organizzativo e culturale anziché sulla performance individuale • Supportare la motivazione, le abilità e le conoscenze per identificare e gestire il rischio • Promuovere una cultura di apprendimento e comunicazione

  33. Farmacista e rischio in farmacia • RIVISITAZIONE DEI PROCESSI LOGISTICI • REINGEGNERIZZAZIONE DEI PROCESSI A RISCHIO ELEVATO ( GALENICA, RADIOFARMACIA) • REINGEGNERIZZAZIONE DEI PROCESSI PRESCRITTIVI • RIVISITAZIONE DELLE PROCEDURE INTERNE • REALIZZAZIONE DI AUDIT IL FARMACISTA DEVE ESSERE PARTE ATTIVA NEI PROGRAMMI DI RISK MANAGEMENT DELL’AZIENDA Joint Commission Resources”Prevenire gli errori in terapia. Strategie per i Farmacisti” Pensiero Scientifico ed. 2005

  34. Farmacista e rischio in ospedale PARTECIPA A DEFINIRE I PUNTI DI RISCHIO E LE AZIONI DI CONTENIMENTO NEI: PROCESSI IN AREA CHIRURGICA • VALUTAZIONE DELLE TECNOLOGIE PER COMPETENZA • ALLESTIMENTO KIT CHIRURGICI E MONITORAGGIO DEL CONSUMO E DELLA % DI UTILIZZO • MONITORAGGIO PROFILASSI ANTIBIOTICA E TROMBOEMBOLICA • MONITORAGGIO DELLE INCOMPATIBILITÀ NELLE POLITERAPIE PROCESSI IN AREA MEDICA: • APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA • CORRETTE MODALITÀ DI APPRONTAMENTO E SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI • FORMAZIONE E CONSULENZA SU PROBLEMATICHE FARMACOLOGICHE • ADOZIONE DI SCHEMI TERAPEUTICI CONDIVISI PER PATOLOGIE CRONICHE ALLA DIMISSIONE: • OMONIMIE • PROCEDURE DI CONTROLLO • PROTOCOLLI DI COMPORTAMENTO CONDIVISI CON I SERVIZI FARMACEUTICI TERRITORIALI

  35. Farmacista e rischio sul territorio PARTECIPA NEL DEFINIRE I PUNTI DI RISCHIO E LE AZIONI DI CONTENIMENTO NEI PROCESSI DI: • DIMISSIONI PROTETTE • USO DEI GAS MEDICALI • FARMACOVIGILANZA • CORRETTO USO DEI FARMACI A DOMICILIO Joint Commission Resources”Prevenire gli errori in terapia. Strategie per i Farmacisti” Pensiero Scientifico ed. 2005

More Related