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1.
Corso di Sistemi Organizzativi Complessi
a.a. 2009/2010
NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI
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3. IMPRESE A RETE-definizioni L’organizzazione rete č un modello stabile di transazioni cooperative, tra attori individuali o collettivi, che costituisce un nuovo attore collettivo
(Pichierri, 1999)
Insieme di relazioni relativamente stabili, di natura non gerarchica e interdipendente, fra una serie di attori collettivi, ovvero di organizzazioni di carattere pubblico e privato che hanno in comune interessi e/o norme rispetto ad una politica e che si impegnano in processi di scambio per perseguire tali interessi comuni riconoscendo che la cooperazione costituisce il miglior modo per realizzare i loro obiettivi
(Boerzel, 1998) Pagina 3
4. IMPRESE A RETE-elementi costitutivi La valorizzazione: valore economico e sociale
I processi: interfunzionale interaziendali interistituzionali
I nodi della rete:produttivi ed istituzionale
Le connessioni della rete coesistenti e sinergiche
La struttura creata da reti e connessioni
Le proprietŕ operative:linguaggi, obiettivi, codici, valori, sistemi di pianificazione e controllo, sistemi premianti…
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5. IMPRESE A RETE-caratteristiche Territorializzazione capillare
Presenza di coordinamento orizzontale (connessioni di rete)
Capacitŕ decisionale diffusa
Gestione dei processi di rete
Controllo della “rete del valore”
Decentramento delle attivitŕ produttive in unitŕ organizzative interne autosufficienti (“nodi vitali”)
Č insieme: una struttura gerarchica, un mercato, un sistema informativo, un sistema logistico, un sistema di comunicazione, una cultura, un sistema politico (“strutture composite e coesistenti”)
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6. IMPRESA A RETE-vantaggi/svantaggi VANTAGGI
Elevata flessibilitŕ strategica, gestionale ed operativa
Valorizzazione delle risorse umane e della cultura aziendale
Esistenza di elevati livelli di autonomia
Esternalizzazione dei costi
SVANTAGGI
Problemi di coordinamento
Necessitŕ di risorse centrali altamente qualificate
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7. IMPRESE A RETE-tipologie IMPRESA RETE A BASE GERARCHICA: domina una singola impresa con un alto tasso di subfornitura o outsourcing Pagina 7
8. IMPRESE A RETE-tipologie IMPRESA RETE A CENTRO DI GRAVITA’ CONCENTRATO: una sola agenzia strategica detiene le risorse chiave e detta le condizioni tecniche, procedurali, commerciali, economiche ad una serie di imprese giuridicamente autonome Pagina 8
9. IMPRESE A RETE-tipologie IMPRESA RETE CON CENTRI DI GRAVITA’ MULTIPLI: il sistema ruota intorno a diverse agenzie strategiche, con relazioni di influenza complesse e mobili
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10. IMPRESE A RETE-contesti Mercato altamente concorrenziale
Rapiditŕ dello sviluppo tecnologico
Grandi dimensioni di impresa
Contesto di azione dinamico e instabile
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11. IMPRESE A RETE-esempi Imprese no manufacturing
Joint ventures
Joint programs (es. consorzi del settore pubblico)
Filiere e costellazioni tra imprese
Distretti industriali
Associazioni di categoria
Consorzi
Reti di cittŕ
Reti di franchising
Reti sociali
Cross partnership (es. cooperative di promozione, sviluppo, acquisto)
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12. RETI DI IMPRESE-definizioni Reti di persone e organizzazioni:
“Strutture molto visibili in contesti ad alta innovazione. Reti che legano tra loro scienziati, artisti, professionisti con universitŕ, accademie, imprese. Soggetti individuali in relazione culturale con istituzioni- imprese”
(Butera)
Distretti industriali:
“Entitŕ socio territoriali caratterizzate dalla compresenza attiva, in un’area territoriale circoscritta, naturalisticamente e storicamente determinata, di una comunitŕ di persone e di una popolazione di imprese industriali”
(Beccattini, 1989) Pagina 12
13. RETI DI IMPRESE-definizioni Small Firms Network:
“Inglobano o superano il modello dei distretti”
“Reti d’imprese indipendenti che fanno sinergia per l’innovazione e la competitivitŕ. Clienti finali si rivolgono a una pluralitŕ di produttori, che hanno accesso a una pluralitŕ di fornitori”
“Il sistema di produzione diventa una struttura flessibile, condivisa, con tre attori che cooperano”
“Necessitano di un sistema di fiducia”
(Perrow, 1992)
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14. RETI DI IMPRESE-caratteristiche Nelle reti d’impresa e nelle imprese a rete, per affrontare gli elevati livelli di incertezza e cambiamento, tutti i livelli della rete devono operare come “Comunitŕ che innovano attraverso la Cooperazione e la Comunicazione estesa di Conoscenza condivisa”
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15. RETI DI IMPRESE-caratteristiche Comunitŕ professionale orientata al risultato:
Obiettivi, significati in parte comuni
Valori, interessi condivisi
Comune senso di partecipazione
Lealtŕ multiple ai processi, alla professione, all’organizzazione di appartenenza
Appartenenza sia alla comunitŕ locale che a quella professionale
Comunitŕ come piccola societŕ che sostiene la crescita e le performances delle persone
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16. RETI DI IMPRESE-caratteristiche Cooperazione intrinseca:
Lavorare insieme con obiettivi comuni e condivisi, con comunitŕ di pratiche, con regole sviluppate in parte dai membri stessi dell’organizzazione
Si manifesta attraverso una multipla leadership, con una partecipazione diretta nel definire perché, dove, come, cosa č necessario per realizzare gli obiettivi
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17. RETI DI IMPRESE-caratteristiche Comunicazione estesa:
Flussi a 2 vie di informazioni comprensibili, accessibili e presentati in formato usabile
E’ proprietŕ di persone e gruppi sociali che hanno sviluppato competenze, orientamento, meccanismi sociali per rendere aperta e significativa la comunicazione
Aumenta il “sensemaking” condiviso nel vedere gli obiettivi, i processi, i risultati
E’ una componente del servizio reso ad altre unitŕ o persone
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18. RETI DI IMPRESE-caratteristiche Conoscenza condivisa:
E’ nella testa delle persone
E’ un flusso visibile di condivisione e scambio tra persone e organizzazione
E’ situata nei team, nell’organizzazione, nella rete
E’ un attributo delle comunitŕ
Riconcilia sia conoscenza oggettivata (nei testi, nel software..) e conoscenza personale, sia quella esplicita che quella tacita proveniente dalla pratica
Impegna tutti nei processi di reperimento, acquisizione, distribuzione, condivisione e valorizzazione delle conoscenze
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19. RETI DI IMPRESE-vantaggi/svantaggi VANTAGGI
Sviluppo di nuove competenze o di nuovi prodotti
Valorizzazione delle risorse intangibili
Processi di specializzazione o di diversificazione
Ottenimento di: risorse finanziarie, informazioni, materie prime
Condivisione dei rischi
Riduzione dei costi di transazione e dei tempi del processo produttivo
Flessibilitŕ e capacitŕ di adattamento ai mercati
Coordinamento innovativo nell’uso delle ICT
SVANTAGGI
Difficoltŕ gestionali
Disgregazione della rete per mancata rinuncia di autonomia dei nodi
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20. RETI DI IMPRESE-tipologie RETI DI IMPRESE SENZA CENTRO: Sistema senza alcuna forma di governo centrale (modello presentato da Perrow)
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21. RETI DI IMPRESE-contesti Piccole e medie imprese
Apertura dei mercati
Instabilitŕ della domanda
Incremento della pressione competitiva
Necessitŕ di qualificare i contenuti produttivi
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22. RETI DI IMPRESE-esempi Grandi imprese e filiere di medie piccole imprese operanti su mercati nazionali e internazionali
Distretti industriali (caso Brianza)
Cluster di imprese, istituzioni e comunitŕ
Fiere
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23. RETI OLONICHE-definizione “Un olone, in quanto sottosistema, puň essere concepito come elemento (composto e componente) di una rete di relazioni sistemiche orizzontali (con oloni dello stesso livello) che puň essere denominata rete olonica. Le reti oloniche sono unitŕ concettuali, sistemi orizzontali o a reticolo, i cui nodi sono oloni tra loro connessi che trovano significato nelle loro interazioni orizzontali rilevanti per formare un tutto. Difatti il termine olone, dal greco “olon” ossia tutto, č da intendersi come un “insieme di cellule che agiscono in modo autonomo, pur essendo orientate al raggiungimento di un obiettivo condiviso di ordine superiore”
(Arthur Koestler) Pagina 23
24. RETI OLONICHE-caratteristiche Elevati livelli di creativitŕ e versatilitŕ
Forte legame cliente/fornitore
Rapiditŕ nelle risposte come fattore strategico
Flessibilitŕ nella struttura e nella produzione
“Value Driver”, stimolare il cliente a creare valore in modo autonomo
“Knowledge Based”, continua integrazione delle conoscenze base
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25. RETI OLONICHE-vantaggi/svantaggi VANTAGGI
Piena soddisfazione in tempo reale del cliente
Rapida acquisizione delle informazioni
Ripartizione dei costi e dei rischi
Maggiore rapiditŕ di risposta agli stimoli di mercato
Capacitŕ di gestire i cambiamenti
Personalizzazione dei servizi
Maggiore efficienza dei servizi e qualitŕ dei prodotti
Incremento di creativitŕ ed innovazione
Maggiore capacitŕ di accumulazione di conoscenza
SVANTAGGI
Provvisorietŕ
Difficoltŕ di coordinazione
Investimenti iniziali comunque elevati
Necessitŕ di personale altamente qualificato nell’uso delle ICT
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26. RETI OLONICHE-modello Insieme di unitŕ operative autonome che agiscono in modo integrato ed organico nell’ambito si un sistema a rete di tipo olonico per realizzarsi di volta in volta come catena del valore piů adatta per il business Pagina 26
27. RETI OLONICHE-tipologie Reti oloniche aziendali: possono esserlo quelle che collegano le persone all’interno della stessa azienda
Reti oloniche interaziendali: sono formate da aziende autonome variamente localizzate, caratterizzate da ruoli diversi, con differente operativitŕ, ma integrate da missioni e finalitŕ comuni Pagina 27
28. RETI OLONICHE-contesti Alto sviluppo tecnologico
Mercati instabili, in continua evoluzione
Target di mercato con esigenze diversificate
Mercato virtuale
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29. RETI OLONICHE-esempi Reti tra Centri di Ricerca e Universitŕ di paesi diversi
Reti tra persone che condividono comuni interessi
Esempio: la comunitŕ virtuale Brainstorms basata sull’apporto e lo scambio delle conoscenze tra gli utenti, fondata da Howard Rheingold (Universitŕ della California)
Collegamento tra unitŕ della rete olonica: attuato da un’unitŕ guida, interna o esterna alla rete, attraverso accordi con le altre unitŕ
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30. Business, Gaming e Social Network nelle Reti D’Impresa Pagina 30
31. BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA Butera F., Il castello e la rete Impresa, Organizzazione e Professioni, Franco Angeli, Milano, 1990
Becattini G., Il distretto industriale, Rosenberg e Sellier, Torino, 2000
Butera F., Progettazione di organizzazioni complesse: dal castello alla rete, Universitŕ di Milano Bicocca Sito Facoltŕ di Sociologia
Perrow C., "Small-firms network", Harvard Business University Press
Beccattini G., Dal distretto industriale allo sviluppo locale. Svolgimento e difesa di un’idea. Bollati-Boringhieri, 2000
Mella P., La rivoluzione olonica. Oloni, olarchie e reti oloniche. Il fantasma nel kosmos produttivo. Franco Angeli, 2005
Koestler A., Il fantasma dentro la macchina. SEI, Torino, 1971
Butera F., Il cambiamento organizzativo. Analisi e progettazione, La terza, 2009
www.regione.piemonte.it/piemonteinforma/scenari/2007/.../reti.doc
www.retidiimprese.it/
http://www.ea2000.it/file%20per%20numero2-2003/provasi2-2003.pdf
http://twiki.dsi.uniroma1.it/pub/Economia_az/WebHome/EA_Dispensa_3_Modulo_2_AA_2009-10_(organizzazione_delle_aziende).doc Pagina 31