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Scuola Estiva di “comunicazione della ricerca scientifica” Centro Studi Alpino, Pieve Tesino (TN), 21-27 Agosto 2011

Scuola Estiva di “comunicazione della ricerca scientifica” Centro Studi Alpino, Pieve Tesino (TN), 21-27 Agosto 2011. D. Bollati, 21/09/2011. Programma. Introduzione:. genesi e figura della razionalità scientifica moderna. Introduzione: che cosa è la scienza?.

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Scuola Estiva di “comunicazione della ricerca scientifica” Centro Studi Alpino, Pieve Tesino (TN), 21-27 Agosto 2011

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Presentation Transcript


  1. Scuola Estiva di “comunicazione della ricerca scientifica” Centro Studi Alpino, Pieve Tesino (TN), 21-27 Agosto 2011 D. Bollati, 21/09/2011

  2. Programma

  3. Introduzione: genesi e figura della razionalità scientifica moderna

  4. Introduzione: che cosa è la scienza? • dal greco επιστήμη , tradotto in latino con scientia • scienza è ciò che è proprio di colui che sa (da sciens, scienziato) • in senso ampio scienza è sinonimo di conoscenza • la scienza non è la conoscenza empirica,ma una conoscenza più precisa, metodica, che fa un uso sofisticato della ragione • nella modernità il termine scienza è stato opposto non solo alla conoscenza comune, ma anche a quella filosofica Quali sono stati gli sviluppi di scienza e filosofia nel corso dei secoli?

  5. Introduzione: sviluppi storico-semantici Scienza come interesse speculativo e interesse pratico La scienza antica nasce in Grecia nei secoli VII e VI a.C. con i filosofi naturalisti e le scuole pitagorica ed eleatica Elaborazione di un modello del sapere, di una consapevolezza della scienza che prima non esisteva Esigenza di conoscere il perché delle cose, che sottintende l’intervento della ragione e non più solamente dell’esperienza Le ragioni devono essere rese esplicite attraverso una dimostrazione che faccia riferimento a principi universali e non più a raffigurazioni frutto dell’immaginazione

  6. universalità necessità Introduzione: sviluppi storico-semantici Modello greco del sapere Aristotele (384-322 a.C.): «Scienza si ha quando conosciamo la causa per la quale una cosa è e che proprio di tal cosa è causa e che non può essere altrimenti» La conoscenza completa di una realtà si ottiene quando se ne conosce l’essenza e se ne sappiano indicare le cause, in modo che, attraverso una rigorosa dimostrazione, si conosca che la cosa è così come ci appare e non potrebbe essere diversamente

  7. Ragione filosofica filosofia Scienza (ragione scientifica) rinascimento t Introduzione: sviluppi storico-semantici Rinascimento Scienza si profila come tipo di sapere non filosofico, non più volto alla ricerca delle essenze, non più universale e assoluto, ma parziale e relativo/fallibile Galilei (1612): «O noi vogliamo specolando tentar di penetrar l'essenza vera ed trinseca delle sustanze naturali; o noi vogliamo contentarci di venir in notizia d'alcune loro affezioni…

  8. Introduzione: Rinascimento (Galilei) «E quale cosa è più, vergognosa che il sentir nelle pubbliche dispute, mentre si tratta di conclusioni dimostrabili, uscir uno di traverso con un testo, e bene pesso scritto in ogni altro proposito, e con esso serrar la bocca all’avversario? [...]. Però, signor Simplicio, venite pure con le ragioni e con le dimostrazioni, vostre o di Aristotile, e non con testi e nude autorità, perché i discorsi nostri hanno a essere intorno al mondo sensibile, e non sopra un mondo di carta» Opposizione a “ipse dixit” «Mi par che nelle dispute di problemi naturali non si dovrebbe cominciare dalle autorità di luoghi delle Scritture, ma dalle sensate esperienze e dalle dimostrazioni necessarie » Scienza = esperimento

  9. Comunicazione della ricerca scientifica

  10. Scuola di comunicazione della ricerca scientifica Corso caratterizzato da cenni di teoria della comunicazione, laboratori di scrittura e presentazioni orali Perché? Per iniziare a colmare un bisogno formativo diffuso in molte facoltà scientifiche italiane: come comunicare la ricerca tra gli addetti ai lavori Per chi? Ricercatori, dottorandi, borsisti, professori che svolgono ricerca nell’ambito scientifico: parte del loro lavoro comprende la divulgazione delle loro ricerche

  11. comunicare Introduzione: cosa significa “comunicare”? - Comunicare deriva dal latino communicare, dal significato iniziale di “condivisione di un incarico” = communis, da cum munus (carica, ufficio); - da communicare a communicatio = l’azione di mettere in comune o partecipazione. Il significato di communis richiama, all’origine, al concetto di comunità, società, per evolvere poi verso i concetti di condivisione e di reciprocità e, successivamente, verso quello di trasmissione, in relazione alla trasmissione di un messaggio. Cum munus = mettere in comune, donare Cum moenia = con la difesa, organizzare una difesa

  12. Educare Ex ducere = portare fuori da se’ Il comunicatore è uno strumento per facilitare la comprensione, è il mezzo, non il fine Sedurre Se ducere = portare via, nel senso di far cambiare direzione all’interlocutore Introduzione: cosa significa “comunicare”? La comunicazione è il compromesso, l’equilibrio, tra l’educazione e la seduzione Il comunicatore è colui che opera una mediazione, che si mette nei panni dell’altro = colui che non sa

  13. Indaga quale situazione influenza il significato delle parole Alterità: il valore dato all’altro (da Illuminismo in avanti…) L’altro sono io….. Introduzione: competenze necessarie per comunicare - Competenza sintattica ; - competenza semantica ; - competenza pragmatica. Domanda: per chi sto comunicando? Chi è il mio interlocutore?

  14. trovare le cose da dire mettere in ordine ciò che si è trovato messa in forma, scegliere il modo per dire ciò che si è trovato Costruzione del testo Modello aristotelico: - inventio - dispositio - elocutio Livello 0: prima di organizzare un testo è essenziale la conoscenza, sapere ciò di cui si parla (competenza e obiettività del comunicatore)

  15. - Patto comunicativo veloce • situazioni di precarietà • sfrutta i sentimenti • non favorisce la comprensione ma l’adesione • il patto comunicativo è debole, non regge nel tempo - Necessità di tempo, spazio e uditorio motivato • patto resistente nel tempo, predilige la componente intellettiva della realtà • sfrutta le capacità dell’oratore/scrittore • valorizza gli aspetti positivi della tesi opposta, ma dimostra la superiorità della propria Costruzione del testo: strategia comunicativa In base alla strategia comunicativa si può organizzare il testo in due modi: 1) Per commuovere 2) Per convincere

  16. mettere in ordine ciò che si è trovato 1) esordio 2) narratio 3) confirmatio 4) epilogo Rif. Costruzione del testo secondo Aristotele Costruzione del testo scritto: dispositio dispositio Cosa vuol dire mettere in ordine? Esempio: costruzione articolo

  17. Costruzione del testo scritto: elocutio - elocutio messa in forma, scegliere il modo per dire ciò che si è trovato Esempio: realizzazione poster • identificazione delle sezioni • ideazione titolo • introduzione • materiali e metodi • risultati • conclusioni • bibliografia Suggerimenti per la scrittura (italiano/inglese) e per la grafica

  18. Costruzione del testo orale: videoproiezione • individuare i concetti chiave ed organizzarli • uniformità stile e contenuti concisi • caratteri • effetti grafici ed immagini • colori ed accortezze • tempi per la presentazione • informazioni sul target e professionalità • look

  19. Costruzione del testo orale: videoproiezione Esempio: presentazione ESB • bene dispositio • grafica bianco/nero • scritte piccole • diapositive “piene” • cercare i volti degli interlocutori • chiarezza degli esempi e delle immagini

  20. Conclusioni: messaggi del corso • Origini e semantica storica della scienza • Significato e importanza di comunicare • Il valore dell’ ”altro” • Professionalità e cura dei dettagli • Rigore logico e chiarezza • Personalizzazione e convinzione (passione/stimoli) • Formazione di una “coscienza comunicativa” • Apertura verso altri “mondi”

  21. Programma scuola invernale “CRS 2011” II livello: 27-30 Dicembre Conclusioni: “idea” scuola invernale

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