1 / 48

La transizione al pensionamento: problema o risorsa?

Relazione di Bruno COSTANTINI Segretario Generale FERPA-CES Federazione Europea dei Pensionati e delle Persone Anziane. La transizione al pensionamento: problema o risorsa?. Chi siamo?.

brick
Download Presentation

La transizione al pensionamento: problema o risorsa?

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Relazione di Bruno COSTANTINI Segretario Generale FERPA-CES Federazione Europea dei Pensionati e delle Persone Anziane La transizione al pensionamento: problema o risorsa? Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  2. Chi siamo? • La FERPA, Federazione Europea dei Pensionati e delle Persone Anziane è membro della Confederazione Europea dei Sindacati (CES). E’ stata fondata nel 1993 da pensionati di diversi paesi che volevano rafforzare il sindacalismo degli anziani, sulla base di principi democratici, verso una società inclusiva, nel rapporto con i giovani e con i lavoratori attivi. • Contiamo oggi circa 9 milioni di membri in 21 paesi d’Europa e rappresenta circa 40 Organizzazioni nazionali. • La FERPA coordina le sue politiche con la CES, specialmente per la sicurezza, la protezione e la coesione sociale, concentrandosi in particolare sulle pensioni, sulla sanità e sulle azioni contro l’esclusione e la povertà. • La FERPA lavora per implementare la legislazione e la politica UE rapportandosi (lobbyng) direttamente alle Istituzioni europee. Rivendica il riconoscimento nella procedura (MOC) di consultazione della Commissione Europea affinché “la voce degli anziani venga ascoltata”. • Anche i membri della Federazione a livello nazionale (in Italia SPI-CGIL, FNP-CISL, UILP-UIL) intervengono presso i rispettivi governi, specialmente in occasione di meeting del Consiglio d’Europa in cui si discutono argomenti di interesse dei pensionati e degli anziani. Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  3. Lavoratori anziani come risorsa - Aspetti generali - La transizione • Casi studio in Europa • Proposte e raccomandazioni Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  4. Lavoratori anziani come risorsa Aspetti generali • La protezione occupazionale dei lavoratori anziani registra notevoli differenze nei diversi Stati membri. • L’incentivo verso una maggiore occupazione degli anziani al centro di due target fissati dall’UE già nel 2001: 1) diventare l’economia più competitiva e dinamica del mondo entro il 2010; 2) raggiungere un tasso medio di occupazione del 50% per la popolazione europea tra i 55 e i 64 anni. Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  5. Lavoratori anziani come risorsaAspetti generali • Nel 2002, il Consiglio di Barcellona indicava un incremento graduale dell’età di pensionamento di 5 anni, al 2010. • Nel 2004 la Commissione, rilanciando l’agenda di Lisbona, sottolinea l’importanza dell’allungamento della vita attiva dei lavoratori. • In molti paesi i governi giudicano necessario intervenire di fronte al cambiamento demografico, sostituendo la cultura dell’uscita anticipata dal ciclo produttivo con la cultura del pensionamento ritardato. Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  6. Lavoratori anziani come risorsaAspetti generali • Le 3 fasi • Anni 1980 “young in – old out” Ricorso previdenza sociale; pensionamenti anticipato; meccanismi per assorbimento esuberi • Anni 1990 Fase della transizione Passaggio da pensionamenti anticipati a politiche nazionali per contenimento esuberi; allungamento vita lavorativa; aumento età legale pensionamento • Anni 2000-2004 Fase sperimentale Prime iniziative per mantenere al lavoro i seniors Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  7. La transizione – Aspetti statistici e modificazioniTav. 1 – Tasso di occupazione Over 55 Fonte:Eurostat Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  8. La transizione – Aspetti statistici e modificazioniTav. 2 – Tasso occupazione in Europa nel 2005 (Uomini e Donne tra 55 e 59 anni) Fonte:Eurostat Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  9. La transizione – Aspetti statistici e modificazioni – Tav. 3 Tasso di occupazione 60-64 anni in Europa (Uomini e donne) Fonte:Eurostat Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  10. La transizione – Aspetti statistici e modificazioniTav. 4 – Età media di uscita dal mercato del lavoro Fonte:Eurostat Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  11. La transizione – Aspetti statistici e modificazioniTav. 5 – Età legale e età effettiva di uscita dal mercato del lavoro Fonte:Eurostat Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  12. La transizione – Aspetti statistici e modificazioniTav. 6 – La piramide delle età in Europa 2005 – 2050 Fonte:Eurostat Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  13. Casi studio in Europa • Caso ITALIA • Caso FRANCIA • Caso GRECIA • Caso SLOVENIA • Caso GERMANIA • Conclusioni Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  14. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008) • Caso ITALIA Situazione occupazionale lavoratori senior • Mercato del lavoro • Occupazione sostenibile – alcuni orientamenti • Interventi formativi • Casi studio: - settore tessile e moda; - settore bancario - settore costruzioni Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  15. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso ITALIA • Situazione occupazionale lavoratori senior • nel quadro occupazionale europeo degli over 45, l’Italia mostra tassi troppo bassi • contraddizione con il costante aumento età media della popolazione • aspettativa di vita 80 anni (media U/D) uguale alla Svezia • età uscita dal mercato del lavoro (59,9 anni) seconda solo alla Francia (58,8) Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  16. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso ITALIA • Mercato del lavoro • Tasso di attività (forza lavoro/popolazione) nel 2007 pari al 62,5% rispetto al 70,5% dell’UE a 27 - il tasso è crescente fino alla classe di età 35-44 (valore massimo medio U/D 80,9%) per decrescere a 33,8 nella fascia 55-64 (uomini 45% - donne 22,5%) • Tasso di occupazione (persone occupate/popolazione) - grandi differenze a livello di genere e andamento decrescente al crescere dell’età. • Tasso di disoccupazione (persone occupate/forza lavoro). Nel 2007 il tasso medio in Italia è stato del 6,1% con andamento decrescente (per la fascia 55-64 anni è pari al 2,9%). Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  17. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso ITALIA 2) Occupazione sostenibile – alcuni orientamenti • L’abbandono anticipato rispetto a 65 anni di età deriva da una scorretta gestione del personale nella fascia 45-54 • L’investimento in formazione e aggiornamento diminuisce col procedere dell’età (grave errore) • La produttività del lavoratore over 45 è segnata dall’obsolescenza delle conoscenze e dalla poca comprensione (anche autoconsapevole) del potenziale professionale • 3 grandi questioni: i. convincere i lavoratori a prolungare la vita professionale (scontro tra immagine sociale del senior e il suo sentirsi oggettivamente ancora giovane) ii. convincere l’azienda a puntare sul lavoratore adulto (ridisegno organizzazione e prassi consolidate) iii. come armonizzare il sistema degli ammortizzatori sociali, le politiche di welfare e le politiche previdenziali alle mutate esigenze di fondo Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  18. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso ITALIA 3) Interventi formativi • la popolazione italiana in età lavorativa con livello istruzione inferiore alla scuola superiore è del 56% (in Francia 38,3 e in Europa 37,8) • i lavoratori adulti (25-64 anni) interessati a percorsi formativi sono circa il 5% (solo il 2,3% nella fascia 55-64). In Europa, in alcuni casi si suoera il 30% (Svezia 36%) • Serve una massiccia politica di life-long learning (legge quadro per introdurre il principio di diritto-dovere alla formazione permanente) • Ripetere un’esperienza simile alle 150 ore, incentivando i lavoratori over 45 e gli adulti “inattivi” • Utilizzare investimenti finanziari adeguati (Fondi interprofessionali – Fondo sociale europeo) • Introdurre sistemi premianti collegati alla formazione (inquadramento professionale e/o retribuzione), motivare i formandi e conciliare i tempi con le attività tipiche dell’età adulta Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  19. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008) • Caso FRANCIA Misure nazionali pro occupazione senior • Analisi disoccupazione senior • Redditi sostitutivi • Mantenimento indennità • Dispensa dal cercare un lavoro • Prepensionamento totale • Sussidio specifico • AER • Casi studio: - settore metallurgico - settore bancario Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  20. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso FRANCIA • Misure nazionali pro occupazione senior La riforma pensioni del 2003 prevede diverse misure pro occupazione senior, riprese dal Consiglio economico sociale nel 2006 e rafforzate con la legge sul finanziamento della Previdenza Sociale nel 2008: a) Età pensionabile da 60 a 65 (salvo accordi con contropartite diverse); b) superbonus 3% per ogni anno oltre i 60; c) prosecuzione in part-time oltre i 60 e pensione parziale; d) ammissione cumulo e possibilità ripresa attività post pensionamento; e) prepensionamento progressivo oltre i 55; f) obbligo di contrattazione a vari livelli per favorire il prolungamento dell’attività lavorativa; g) organizzazione carriere e gestione anticipata posto di lavoro e competenze (GAEC); h) diritto a formazione professionale per i seniors; i) miglioramento e organizzazione condizioni di lavoro; l) gestione fase finale della carriera professionale; m) piano nazionale di azione per l’occupazione seniors; n) osservatorio “età, lavoro, occupazione”; o) varie misure di previdenza sociale regolate e finanziate Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  21. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso FRANCIA • Analisi disoccupazione seniors Da uno studio del 2004 su “senior in cerca di occupazione” risultano 600.000 persone in cerca di un lavoro (15,2% del totale) in prevalenza operai e quadri (24%). Altre 400.000 persone over 50 godono di indennità di disoccupazione e sono dispensate dalla ricerca di un lavoro. Alla fine del 2005 l’82,1% dei disoccupati over 50 percepiva un sussidio a fronte del 58,7% della fascia 25-49 anni Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  22. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso FRANCIA 2) Redditi sostitutivi Un lavoratore over 50, privo di occupazione per motivi non dipendenti dalla sua volontà, che ha versato i contributi per 27 mesi negli ultimi 36 mesi ha diritto a 36 mesi d’indennità che oscilla tra il 57,4% (norma generale) e il 75% del salario lordo precedente. 3) Mantenimento indennità In deroga alla durata massima di indennità, i disoccupati di una certa età, in presenza di determinate condizioni, continuano a percepire l’assegno fino all’età che darà loro il diritto a riscuotere l’intera pensione e fino a un’età massima di 65 anni. Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  23. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso FRANCIA 4) Dispensa dal cercare un lavoro Per beneficiare dell’assegno di disoccupazione si deve essere alla ricerca di un impiego, ponendo in essere azioni preposte a tale obiettivo e ripetute nel tempo. Tuttavia, esistono varie possibilità di dispensa (over 55 con oltre 160 trimestri di assicurazione vecchiaia – beneficiari senza 160 trimestri e che non hanno 57 anni e 6 mesi – disoccupati senza indennità con età minima di 55 anni) 5) Prepensionamento totale Un sistema che si è molto evoluto negli anni. In particolare con contratti di solidarietà che prevedono un’assunzione in cambio del pensionamento di un over 55. I lavoratori più anziani licenziati per motivi economici esclusi da misure di riconversione ricevono un assegno speciale fino al pensionamento. Si tratta di un’”ultima spiaggia” estremamente selettiva per aziende in gravissime difficoltà o per bacini occupazionali particolarmente deboli. Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  24. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso FRANCIA 6) Sussidio specifico di solidarietà E’ rivolto a persone che non hanno più diritto all’indennità di disoccupazione Devono dimostrare cinque anni di lavoro dipendente nei dieci anni che precedono la fine del contratto di lavoro ante disoccupazione. Devono essere effettivamente alla ricerca di un’occupazione (deroghe per gli over 55). Devono dimostrare di avere un reddito inferiore ad una determinata soglia al momento della richiesta. 7) Assegno equivalente alla pensione (AER) Le persone iscritte nelle liste di collocamento che dimostrano, prima dei 60 anni, una contribuzione di 160 trimestri possono richiedere l’AER. La misura sostituisce l’assegno specifico di aspettativa. L’AER può aggiungersi all’indennità di disoccupazione divenendo AER integrativo. Questo dispositivo verrà eliminato da gennaio 2009. Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  25. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008) • Caso GRECIA Normativa per gli over 55 L’occupazione degli over 55 Casi studio: • Settore commercio • Settore bancario • Settore costruzioni Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  26. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso GRECIA Normativa per gli over 55 • Con legge del 2002 introdotto un incentivo a rimanere sul MDL valido per 2 anni • Disincentivo a licenziare i lavoratori più anziani (l’anzianità di servizio viene considerata nella liquidazione). Riduzione di 1/267 delle pensioni corrisposte dal 2003 per ogni mese di contribuzione inferiore al minimo richiesto fino a 60 mesi. • In generale, i pensionati della PA non possono lavorare se sono andati in pensione. Divieto di cumulo (pesanti riduzioni fino al 70% o restituzione somme percepite post pensionamento). • Per i pensionati più giovani assicurati dopo il 1993 che svolgono un’altra attività riduzione di 1/3. • Le gravi incertezze su condizioni e termini del pensionamento non incentivano a rimanere sul mercato del lavoro e molti escono pur in prospettiva di un reddito basso ma garantito. Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  27. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso GRECIA L’occupazione degli over 55 • In generale il numero degli over 55 è molto basso, pur essendo aumentato negli ultimi 5 anni. Alcuni dati: • Occupazione totale over 55 - da 215mila a 771mila, prevalentemente nel terziario • La distinzione per sesso vede una presenza di femminile inferiore al 25% • Prevalenza di lavoro full time (97%) • Occupazione senior per titolo di studio: nessuno (0,07); elementare (41,5); superiore (26,0); università (31,65). Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  28. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008) • Caso SLOVENIA Sicurezza giuridica lavoratore senior Mercato del lavoro e anziani Casi studio: • Settore metalmeccanico • Settore tessile • Settore costruzioni Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  29. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso SLOVENIA Sicurezza giuridica lavoratore senior • Una Legge del 2002 definisce come senior il lavoratore over 55 (soglia unica U/D). Una serie di garanzie volte ad evitare ogni discriminazione. • Divieto di discriminazione (trattamento uguale per tutti indipendentemente dall’età – in caso di violazione il datore ha l’onere della prova e in caso positivo deve risarcire i danni civili). • Età come motivo irricevibile di licenziamento (salvo le condizioni che determinano incapacità ad assolvere una mansione). • Possibilità di disdire il rapporto per ragioni aziendali, con offerta simultanea di altro lavoro più adatto a tempo determinato. • Divieto di svolgere lavoro oltre il tempo pieno (40 ore/settimana). L’assegnazione di lavoro extra al senior sanzionata come reato. • Limitazione lavoro notturno. • Diritto a giorni di ferie supplementari. • Diritto a orario di lavoro ridotto con pensionamento parziale. • Supplemento per anzianità di servizio e buonuscita. • Salvaguardie in materia di sicurezza e salute per i seniors Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  30. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso SLOVENIA Mercato del lavoro e anziani • Il quadro demografico vede un’offerta di manodopera ridotta. Occorre incentivare la permanenza dei seniors. • Dal 2000 più attenzione ai problemi dei senior, ma occorre una politica attiva dell’occupazione coordinata con altre politiche. • Nel life-long learning la Slovenia ha raggiunto il 15,1% (obiettivo UE=12,5%). C’è però un notevole scarto tra chi ha il livello più alto di istruzione e gli altri. • Gli occupati inclusi nel processo educativo sono il doppio rispetto agli altri. Gli anziani sono spesso meno istruiti. • Esistono per i seniors problemi di logoramento, incidenti e lesioni sul lavoro, minacce alla salute. • I sindacati contribuiscono a preservare lo status quo dei lavoratori anziani (la maggioranza dei lavoratori punta alla pensione più presto possibile). • La leva migliore (purtroppo) per prolungare la permanenza sembra essere l’allungamento dell’età legale per il pensionamento. Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  31. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008) • Caso GERMANIA Lavoratori anziani e opportunità sul mercato del lavoro Aggiornamento professionale Misure aziendali Iniziative nazionali e regionali per dipendenti anziani Casi studio: • Settore edilizia • Settore meccanico e elettrico • Settore bancario • Settore tessile Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  32. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso GERMANIA Lavoratori anziani e opportunità sul mercato del lavoro • La quota degli occupati nella fascia 55-64 ha continuato a crescere negli ultimi anni (51,5% nel 2007). La ragione fondamentale è stata la riduzione continua del livello delle pensioni. • I lavoratori più anziani sono maggiormente minacciati dalla disoccupazione e sono al primo posto nella percentuale totale (12,8% nella fascia 50-65 e 12,4% nella fascia 55-65) • La tendenza all’occupazione dei seniors sta aumentando anche per la diminuzione della durata di erogazione delle prestazioni sociali. • Le persone ben formate rimangono più a lungo nella vita lavorativa (i laureati e gli specializzati sono l’89,9% nella fascia 55-59 e il 67,4% nella fascia 60-64). Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  33. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso GERMANIA Aggiornamento professionale • Esiste il “Programma WeGeBau” per l’aggiornamento professionale necessario a contrastare le dequalificazioni derivanti dai cambiamenti strutturali e tecnologici. • La realtà nelle imprese mostra che la propensione all’aggiornamento e alla formazione continua degli occupati diminuisce all’aumentare dell’età. • Già a partire dal 40° anno gli investimenti in formazione non vengono più considerati paganti né dalle aziende né dai singoli. • Mancanza di offerte di aggiornamento professionale adeguate, su misura per le esigenze e le abitudini di apprendimento dei lavoratori più anziani. Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  34. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso GERMANIA Misure aziendali • Azioni specifiche di aggiornamento professionale per anziani esistono solo in pochissime aziende (anno 2006 = 1%) • Considerando le dimensioni, nelle PMI le iniziative per i lavoratori più anziani sono molto meno numerose rispetto alle grandi aziende (oltre i 500 dipendenti = 7%). • I motivi principali per il deficit nella qualificazione sono: a) l’usura precoce del personale più anziano, a seguito di sollecitazioni fisiche e psichiche; b) mancanza di piani aziendali per l’organizzazione lavorativa e per alternative professionali; c) eccessiva segmentazione del personale basata sull’età e trappole di specializzazione; d) in moltissime aziende la maggior parte del personale è nella fascia 30-50 e ciò comporta un invecchiamento compatto delle competenze; e) scarsa politica del personale di tipo trasversale per tutte le generazioni. • Una sfida per il futuro (opinione Min. Istruzione e Ricerca 2005)sarà approntare offerte tagliate su misura e sull esigenze dei lavoratori più anziani. Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  35. Casi studio in Europa (da una ricerca FERPA – 2008)Caso GERMANIA Iniziative nazionali e regionali per dipendenti anziani • Dal novembre 2005 il governo federale promuove il programma “Prospettiva 50più” che da una parte sviluppa le possibilità di occupazione dei più anziani anche mediante incentivi per le aziende (nel biennio 2005-07 62 progetti in 100 comunità locali con 250 milioni di finanziamento). • Nell’ambito dell’iniziativa comunitaria INQA (Nuova Qualità del Lavoro) da settembre 2008 finanziamento di un progetto di 18 mesi per la qualificazione di Esperti Demografici. • Il programma federale WeGebAU sostiene le piccole e medie aziende (fino a 250 dipendenti) nella riqualificazione del personale. Il gruppo target è dai 45 anni in su e per i lavoratori senza qualifica. Il programma rimborsa alle aziende tutti i costi. Nel corso del 2008 circa 19.500 lavoratori interessati e 4.200 incentivi con un onere di circa 200 milioni. • Il programma WeGebAU continuerà anche nell’anno 2009. Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  36. Conclusioni • Tutti gli studi sintetizzano: i. Assunzione di lavoratori anziani ii. Formazione, sviluppo, promozione iii. Modalità flessibili di lavoro iv. Nuova distribuzione carichi di lavoro v. Cambiare atteggiamenti datori di lavoro Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  37. Conclusioni • Modalità di valorizzazione ∆ Orientamento al mercato (limitata protezione previdenza pubblica, elevata età di pensionamento, norme e misure antidiscriminazione) ∆ Politiche pubbliche (misure di incentivazione e promozione, ampliamento spazi di scelta, orientamento culturale, sforzo verso la flessibilità) Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  38. Conclusioni • Quelle più utilizzate: i. Limitazioni alle uscite anticipate ii. Incentivi per il prolungamento dell’età lavorativa iii. Pensione parziale con uscita graduale iv. Promozione del tempo parziale v. Azioni di orientamento culturale vi. Promozione iniziative aziendali vii. Incentivi per formazione, salute e sicurezza Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  39. Conclusioni • Over 55: iniziative e percezione utilità Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  40. Conclusioni • I giovani e il mercato del lavoro • La congiuntura ha aumentato le modalità non definitive • Atipici ad alto rischio disoccupazione • Meno disoccupazione…. più contratti a termine • Difficoltà ad uscire dalla condizione di atipico Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  41. Conclusioni In conclusione • L’occupazione è tuttora un problema comunitario • Tensioni nel Mercato del Lavoro dal punto di vista: • Normativo • Contrattuale con ampie ricadute sulla produttività…. Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  42. Conclusioni • Quale punto in comune? La formazione continua (long life learning) dovrà essere resa: fruibile, obbligatoria, gratuita, riconoscibile, valorizzabile, incentivante Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  43. Proposte e raccomandazioni • a livello europeo • alle istituzioni • alle imprese • ai lavoratori Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  44. Proposte e raccomandazionia livello europeo • I seniors attivi sono un soggetto strategico - occorrono azioni trasversali tra le DG della CE; uscire dai compartimenti stagni; - servono statistiche più dettagliate per tranches d’età di 5 anni; - le vategorie devono essere meglio definite (professioni « non manuali » = 42,5% tra 55-64 anni nel 2006) • I lavoratori della « conoscenza » devono essere chiaramente identificati come un segmento specifico • Le « buone pratiche » devono essere meglio coordinate e facilmente accessibili, in particolare ai dirigenti d’azienda Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  45. Proposte e raccomandazionialle istituzioni • Realizzare piani nazionali di formazione (es. Nuove tecnologie) per i lavoratori anziani, con un sistema di valutazione • Verificare che le strategie spciali, le politiche pensionistiche e il diritto del lavoro siano in sintonia • Migliorare le competenze dei responsabili incaricati di selezionare e consigliare i soggetti anziani che domandano lavoro Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  46. Proposte e raccomandazionialle imprese • Prevedere un sistema di gestione della piramide delle età • Introdurre una politica per i lavoratori anziani • Garantire pari opportunità nella formazione • Organizzare il trasferimento delle conoscenze gestendo le relazioni intergenerazionali Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  47. Proposte e raccomandazioniai lavoratori • Gestite continuamente le vostre competenze…. non dormiteci sopra…. non illudetevi che il datore di lavoro possa pensare a voi per tutto!!! • Studio, formazione e ancora studio e formazione, qualunque sia la vostra età • Valutate regolarmente la vostra professionalità • Aggiornate e sviluppate le vostre conoscenze Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

  48. La risposta alla domanda del panel è La transizione al pensionamento non è un problema, ma una risorsa Grazie per l’attenzione Associazione Nestore - Milano, 11 dicembre 2008

More Related