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SOCIETA’ TRIVENETA DI CHIRURGIA Policlinico Universitario di Padova 15 dicembre 2007. L’APPROCCIO CHIRURGICO DEGLI ADENOMI INSULARI DEL PANCREAS . DOTT. ERIC CASAL IDE. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE E CHIRURGICHE PATOLOGIA SPECIALE CHIRURGICA
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SOCIETA’ TRIVENETA DI CHIRURGIA Policlinico Universitario di Padova 15 dicembre 2007 L’APPROCCIO CHIRURGICO DEGLI ADENOMI INSULARI DEL PANCREAS DOTT. ERIC CASAL IDE UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE E CHIRURGICHE PATOLOGIA SPECIALE CHIRURGICA DIRETTORE: PROF.SSA M.R. PELIZZO
LA CHIRURGIA DEL PANCREAS ENDOCRINO TRA PASSATO E FUTURO • 1935: WHIPPLE triade classica dell’iperinsulinismo • crisi ipoglicemiche a digiuno o dopo esercizio fisico • glicemia < 40 mg/dl a digiuno o durante le crisi • scomparsa della sintomatologia dopo assunzione di glucosio • Negli anni ’30 viene eseguito il 1° intervento chirurgico in laparotomia • 1942: BECKER correlazione dermatite - voluminosa neoplasia pancreatica a cellule alfa • 1955:ZOLLINGER ed ELLISON sindrome associata a una neoplasia neuroendocrina a cellule G per lo più pancreatica o duodenale (iperincrezione acida gastrica che determina ulcere peptiche, uniche o multiple, e diarrea)
LA CHIRURGIA DEL PANCREAS ENDOCRINO TRA PASSATO E FUTURO Dopo il 1960 • primi dosaggi radioimmunologici degli ormoni e il tipo di neoplasia endocrina che sosteneva il quadro clinico • sviluppo e crescita della diagnostica per immagini • studi anatomo-patologici più dettagliati • definizione di sindromi endocrino-correlate • Scoperta dei tumori endocrini non funzionanti o silenti • APPROCCIO LAPAROSCOPICO (GAGNER 1996)
INSULINOMA • Tumore insulare più frequente e funzionale a carico delle cellule B raccolte nelle isole del Langherans deputate alla secrezione di insulina • Incidenza di 1-2 / 1.000.000 / anno con rapporto M : F = 1 : 2 • Colpisce prevalentemente la IV-V decade di vita • Massa solitaria (85%), piccole dimensioni (< 2 cm), localizzato più frequentemente alla coda nonostante sia la testa ad avere il maggior numero di insule • Più del 90% di tali neoplasie ha carattere benigno • Neoplasia MEN 1-correlata nel 5-10 % dei casi, con fascia di età maggiormente colpita in ambito giovanile e più facilmente presenta multiple localizzazioni intrapancreatiche
INSULINOMA • TRIADE DI WHIPPLE 1. ipoglicemia a digiuno 2. sollievo immediato dopo somministrazione e.v. di glucosio 3. sintomi legati all’ipoglicemia: cefalea alterazioni psicologiche disturbi visivi stato confusionale > > > coma , fino alla morte • L’ipoglicemia induce il rilascio secondario di CATECOLAMINE responsabili di sudorazioni, tremori, pallore, palpitazioni e irritabilità • sintomatologia gastroenterica è più rara (4-8%), legata al cosiddetto “hunger point” che consiste in un esasperato senso di fame che comporta in questi pazienti polifagia la quale, a lungo andare, porta a uno stato di obesità.
INSULINOMA DIAGNOSI • TEST AL DIGIUNO • OGTT (curva da carico con Glucosio) TEST DINAMICI • SOMMINISTRAZIONE DI INSULINA ESOGENA • TEST AL DIAZOSSIDO TEST DI SOPPRESSIONE • TEST DI SOPPRESSIONE CON OCTREOTIDE
INSULINOMA DIAGNOSI • TEST DEL DIGIUNO • Regime di ricovero • Durata: 72 ore ma diagnostico dopo 16-24 ore (70%) • Prelievi ematici seriati ogni 4 ore: • (ma anche 1 ora o 15’ se sintomi da rilascio catecolamine) • - insulina • - glucosio • - peptide-c • Stop, se neuroglicopenia! • Livelli di insulina > 6 U.I./mL (non soppressi) • Ipoglicemia < 45 mg/dL • PEPTIDE-C > 1 ng/mL, diagnostico
DIAGNOSTICA PER IMAGING • Anni ’70 : ARTERIOGRAFIA BISELETTIVA DEL TRIPODE CELIACO + ARTERIA MESENTERICA SUPERIORE (sensibilità circa del 50%) • Anni ’80 : TC / ECOGRAFIA ARTERIOGRAFIA (se TC / Ecografia non diagnostiche) • Anni ’90 : ECOENDOSCOPIA ECOGRAFIA INTRAOPERATORIA (sensibilità 70 - 90%, fino al 100% in associazione alla palpazione chirurgica)
TECNICHE CHIRURGICHELAPAROTOMIA • INTERVENTO RESETTIVO • RESEZIONE “CENTRALE” • DUODENOCEFALOPANCREASECTOMIA sec. TRAVERSO-LONGMIRE • DUODENOCEFALOPANCREASECTOMIA sec. WHIPPLE • SPLENOPANCREASECTOMIA DISTALE • ENUCLEAZIONE LAPAROTOMICA TRADIZIONALE
TECNICHE CHIRURGICHELAPAROSCOPIA • ENUCLEAZIONI • RESEZIONI DISTALI Il tipo di accesso dipende da: - sede - dimensione - sospetto di malignità - plurifocalità (MEN)
LAPAROSCOPIAVANTAGGI • MIGLIOR DEFINIZIONE ANATOMICA D’ORGANO • MAGNIFICENZA DELL’IMMAGINE • RAPIDO DECORSO POST OPERATORIO • DOLORE CONTENUTO • BREVE DEGENZA OSPEDALIERA
LAPAROSCOPIACONTROINDICAZIONI • ASSOLUTE- SOSPETTA MALIGNITA’ ( grandi dimensioni / plurime localizzazioni) • RELATIVE- Nodulo di dimensioni > 2-3 cm • - Localizzazione profonda o posteriore o al processo uncinato • - Stretti rapporti con il dotto di Wirsung o l’asse spleno-mesenterico-portale • - Pregressi interventi chirurgici (?)
LAPAROSCOPIA LIMITI • SANGUINAMENTO DI DIFFICILE CONTROLLO • INESPERIENZA DELL’OPERATORE • PROBLEMI TECNICI (PREGRESSI INTERVENTI ADDOMINALI) • LESIONI MULTIPLE (MEN!) • MANCATA LOCALIZZAZIONE DELLA NEOPLASIA ALLA DIAGNOSTICA PREOPERATORIA • RISCONTRO INTRAOPERATORIO DI ADENOPATIA METASTATICA O ESTENSIONE DI MALATTIA • MANCATO AUSILIO DELLA PALPAZIONE BIMANUALE DEL CHIRURGO
La nostra esperienza L’approccio chirurgico al trattamento degli adenomi insulari del pancreas, forme funzionanti e non funzionanti, nel periodo 1983 - 2006 con particolare riguardo a due metodiche chirurgiche • l’accesso laparoscopico per il trattamento di singole lesioni superficiali • l’enucleazionedi lesioni profonde a sede cefaliche mediante l’utilizzo del dissettore a ultrasuoni C.U.S.A. (Cavitron Ultrasound Surgical Aspiration)
MATERIALI E METODI 33 pazienti (1983-2006) • 10 INTERVENTI RESETTIVIIN LAPAROTOMIA 5 splenopancreasectomie distali 3 pancreasectomie distali 2 corpo-caudopancreasectomie • 9 ENUCLEAZIONI TRADIZIONALI PER VIA LAPAROTOMICA • 6 ENUCLEAZIONI LAPAROTOMICHE DI TUMORI PROFONDI A SEDE CEFALICA CON C.U.S.A. • 8 INTERVENTI IN LAPAROSCOPIA 1 enucleazione 5 pancreasectomie distale “spleen preserving” 2 splenopancreasectomie distali
RISULTATICOMPLICANZE LA FISTOLA E’ UN TRIBUTO QUASI OBBLIGATORIO ALLA CHIRURGIA PANCREATICA MORTALITA’ NULLA!
RISULTATICOMPLICANZE • L’unica vera COMPLICANZA associataalla resezione e/o alla enucleazione è laFISTOLA PANCREATICA • TRATTAMENTO • - Terapia conservativa • - Radiologia interventistica: • drenaggio sotto guida Eco / TC di raccolte addominali • posizionamento di stent nel dotto pancreatico con ERCP
CONCLUSIONI • LA TERAPIA CHIRURGICA DELL’INSULINOMA È STRETTAMENTE CORRELATA ALLA DIAGNOSI DI SEDE è utile ricordare i seguenti steps diagnostici: • I LIVELLO:- TAC ADDOMEcon m.d.c.(intervalli di scansione di almeno 0.5 cm) - RMN ADDOME con m.d.c. - ECO-ENDOSCOPIA se negativi: • II LIVELLO: - TEST di IMAMURA (per la regionalizzazione) Se negativo (in presenza di quadro clinico importante): • III LIVELLO: - Laparotomia esplorativa (Ecografia intraoperatoria e palpazione bimanuale della lesione) • Se l’esplorazione chirurgica è negativa chiusura dell’addome + indagini supplementari / ripetute + follow up
CONCLUSIONI TERAPIA CHIRURGICA • LAPAROTOMIA • > 2 cm • profondo (C.U.S.A.) resezione • multifocale (MEN1) tipica • accertata malignità • LAPAROSCOPIA • < 2 cm • Unica sede • Superficiale enucleazione • e/o visibile • Corpo-coda resezione • profondo (caudectomia spleen-preserving)