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Le difficoltà della pianificazione motoria : disprassia e disgrafia

“ I disturbi di apprendimento a scuola, tra ricerca e didattica ”, Locarno 9 e 10 Settembre 2011. Le difficoltà della pianificazione motoria : disprassia e disgrafia. -Indicazioni per il trattamento. A cura di: Lara Malgieri, Valentina Paoli, Elena Mazza e Giovanna Schieroni

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Le difficoltà della pianificazione motoria : disprassia e disgrafia

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Presentation Transcript


  1. “I disturbi di apprendimento a scuola, tra ricerca e didattica”, Locarno 9 e 10 Settembre 2011 Le difficoltà della pianificazione motoria:disprassia e disgrafia -Indicazioni per il trattamento. A cura di:Lara Malgieri, Valentina Paoli, Elena Mazza e Giovanna Schieroni Studio di Riabilitazione (Via Genovesi,15 Torino)

  2. La presa in carico riabilitativa neuropsicomotoria Trattamento riabilitativo neuropsicomotorio Counselling con la famiglia Counselling con la scuola

  3. Difficoltà della pianificazione motoria disprassia - disgrafia Sfera emotivo-relazionale comportamentale Apprendimenti scolastici

  4. Ricadute nell’area grafico-prassica • Lentezza esecutiva e difficoltà nel completare i compiti nei tempi dati; • Difficoltà nel rileggere i propri scritti, dalle comunicazioni sul diario alle pagine di quaderno da studiare; • Scarso controllo ortografico; • Influenza sulla produzione di testi che risultano forzatamente brevi.

  5. Es. Quaderno disgrafico

  6. Ricadute nell’area visuo-spaziale • Difficoltà nell’organizzazione dello spazio- foglio (dall’alto al basso, da sinistra a destra), nella collocazione dei numeri (centinaia, decine..) e nell’orientamento spaziale della scrittura (inversione grafemi e numeri, scrittura speculare); • Difficoltà nel compilare e utilizzare schemi e tabelle; • Difficoltà nell’utilizzare strategie visive per l’apprendimento e per la risoluzione di problemi; • Difficoltà nel disegno geometrico e tecnico e nell’utilizzo degli strumenti tecnici.

  7. Es. Quaderno di matematica

  8. Possibili (frequenti) disturbi associati: Tendenza all’iperattività Inibizione Scarsa autostima Reazioni oppositive/provocatorie, talvolta fobie Labilità attentiva Disagio emotivo-relazionale

  9. La riabilitazione delle disprassie: 1. Aree psicomotorie di base: • Motricità globale; • Motricità settoriale; • Schema corporeo e lateralità; • Organizzazione spaziale e visuo-spaziale. 2.La riabilitazione del gesto: • Progettazione e programmazione del gesto prassico; • Esecuzione del gesto.

  10. La riabilitazione delle disgrafie: • Rilassamento e decontrazione AASS; • Controllo segmentario dell’AS e del tono muscolare; • Scioltezza del movimento (introduzione dello strumento grafico con pennelli su fogli grandi per stimolare il piacere dell’attività grafica); • Tecniche pittografiche (fogli A3, pennelli o matite morbide, esecuzione di linee continue o tracce pregrafiche, ancora in statica eretta); • Tecniche scrittografiche: si passa all’utilizzo della matita e ci si concentra sulla programmazione (direzionalità del tratto) e l’esecuzione (velocità e continuità) dei grafemi.

  11. I campanelli d’allarme in età prescolare: • A livello motorio globale: difficoltà nell’organizzare i movimenti, sopratutto i più complessi ( es. salire e scendere le scale, scavalcare un ostacolo, saltare…), scarso investimento nei giochi con la palla; • Nello sviluppo delle autonomie: lentezza nell’organizzare e memorizzare le sequenze relative alle richieste adattive (es.spostamenti nell’asilo), poca abilità nel vestirsi, spogliarsi; • Scarsa applicazione nelle attività sedentarie e difficoltà in tutti quei giochi che richiedono destrezza manuale (colorare, puzzle, costruzioni); • Scarsa partecipazione ai giochi di movimento, sport.

  12. I campanelli d’allarme in età scolare: • Difficoltà nell’area prassico-manuale, nell’organizzazione dello studio e nell’utilizzo di strumenti tecnici (squadrette, compasso, righello, forbici…); • Difficoltà di orientamento e organizzazione spaziale (quaderni disordinati, difficoltà spazio-foglio, nell’incolonnare i numeri e nei compiti geometrici); • Difficoltà nell’area visuo-costruttiva: nel copiare dalla lavagna e nell’affrontare proposte come schemi e collegamenti con frecce; • Area grafomotoria: nell’apprendere la scrittura, grafia faticosa e illeggibile (disgrafia), disegno scarsamente investito e brutta coloritura.

  13. Direttive MIUR: • Articolo 34 della Costituzione; • Decreto Ministeriale 12 Luglio 2011 “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA”; • Nota del 10 Maggio 2007 “Indicazioni operative”; • Note 5 Ottobre 2004 e 5 Gennaio 2005 “Iniziative relative alla dislessia”; • Nota 1 Marzo 2005 “Esami di stato”.

  14. Alcune strategie consigliate: • Riduzione del carico esecutivo in favore degli apprendimenti: verifiche a scelta multipla, testi di problemi e schede prestampate; • Concedere l’utilizzo dello stampato maiuscolo o lo stile scelto dal bambino (anche misto) purché si mantenga la leggibilità; • Preferire verifiche orali; • Lasciare più tempo per lo svolgimento di lunghe produzioni scritte; • Eventuale utilizzo della calcolatrice e/o del computer.

  15. Materiale didattico speciale: • Quaderni con spazi e righe segnati; • Piano inclinato a 20° per favorire l’igiene posturale nel corso della scrittura; • Facilitatori d’impugantura, per favorire una presa dello strumento grafico più corretta ed ergonomica.

  16. Materiale didattico speciale: • Quaderni con spazi e righe segnati;

  17. Piano inclinato a 20° per favorire l’igiene posturale nel corso della scrittura;

  18. Facilitatori d’impugantura, per favorire una presa dello strumento grafico più corretta ed ergonomica.

  19. Conclusioni

  20. Grazie per l’attenzione

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