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UROLOGIA . NEOPLASIE VESCICALI ADENOMIOMA PROSTATICO CARCINOMA PROSTATICO IDRONEFROSI COLICA RENALE CALCOLOSI URINARIA NEOPLASIE RENALI ADENOCARCINOMA RENALE TUBERCOLOSI URINARIA NEOPLASIE DEL TESTICOLO CRIPTORCHIDISMO TORSIONE DEL FUNICOLO VARICOCELE FIMOSI IDROCELE CISTITI.
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UROLOGIA • NEOPLASIE VESCICALI • ADENOMIOMA PROSTATICO • CARCINOMA PROSTATICO • IDRONEFROSI • COLICA RENALE • CALCOLOSI URINARIA • NEOPLASIE RENALI • ADENOCARCINOMA RENALE • TUBERCOLOSI URINARIA • NEOPLASIE DEL TESTICOLO • CRIPTORCHIDISMO • TORSIONE DEL FUNICOLO • VARICOCELE • FIMOSI • IDROCELE • CISTITI
NEOPLASIE VESCICALI • Sono per lo più neoplasie uroteliali benigne ( ma con potenzialità maligna) o maligne. Papillomi (anche multipli) villosi, peduncolati, o sessili (questi degenerano + facilmente) si rivelano per ematuria, monosintomatica terminale. Facile diagnosi alla cistoscopia ( biopsia operativa). Urografia e cistoscopia auspicabile.
Neoplasie vescicali • CARCINOMI ( 1/3 dei tumori urologici) per lo più uroteliali. Maschi > 50 anni; Fattori predisponenti: Chimici (anilina), fumo, cistite cronica. Forme piane o vegetanti. Infiltrano la parete della vescica e diffondono per contiguità (prostata, retto, utero), linfatica (catene ipogastriche), o ematica (polmoni, scheletro, fegato). Sintomi: ematuria (capricciosa), polliachiuria, stranguria, tenesmo vescicale (simula cistite). Diagnosi: citologia!!, cistoscopia con biopsie, urografia, TAC pelvica (scinti ossea e Rx torace).
Adenomioma Prostatico • IPERTROFIA PROSTATICA (benigna) trasformazione adenomiomatosa della porzione craniale (periuretrale) della prostata. Ostruzione cervico-uretrale. -età >55 anni, squilibrio rapporto androgeni/estrogeni. Fase del prostatismo: polliachiuria, ritardo dell’ inizio della minzione, mitto ipovalido, nicturia. Fase del residuo vescicale: ↑ dei disturbi precedenti, gocciolamento postminzionale, bisogno di urinare alla fine della minzione ( ritenzione cronica incompleta) Fase della distensione vescicale: globo vescicale, iscuria paradossa, complicanze (cistiti, calcolosi vescicale, diverticoli vescicali, reflusso vescico-uretrale, idro-utero-nefrosi). Ritenzione acuta d’ urina).
Adenomioma Prostatico • Diagnosi: esplorazione rettale, uroflussometria, ecografia addominale e pelvica, ecografia trans- rettale, urografia e.v. con cistografia pre e post minzionale; cistoscopia (anche atto operatorio) • Terapia chirurgica: (oltre al trattamento delle complicanze) Resezione prostata per via trans vescicale (adenomiomectomia); endoscopia (TURP), (catetere lasciato in sede ev. lavaggi). • Complicanze: emorragia. • Terapia medica: ormonale (progestinici, antiestrogeni, finasteride) inib. 5-alfa –riduttasi.
Carcinoma Prostatico • ADENOCARCINOMA:3° causa di morte per neoplasia nel M; anziano > 70 anni. Origina dalla porzione caudale della prostata; androgeno dipendente. Diffonde per metastasi. Per contiguità: vescicole seminali, uretra, trigono, retto. Per via linfatica: iliaci int. ed ext. Per via ematica: bacino e vertebres (osteoaddensanti), polmoni, fegato. Sintomi: simili a quelli dell’ ipertrofia, dolore (locale e lombo-sacrale), calo ponderale e infine anoressia e cachessia. Diagnosi: prostata con nodo duro all’ E.R., ↑PSA, e fosfatasi alcalina (se metastasi ossee) Esami: citologico del secreto dopo massaggio (rettale), Eco t.r. e biopsia transrettale; TAC pelvica, scinti ossea e Rx torace.
Carcinoma Prostatico • Terapia: Prostatectomia radicale e linfadenectomia (nei cancri piccoli). TURP: (a scopo palliativo) disostruzione cervico-uretrale. • Ormonoterapia: (antiandrogene ed estrogeni) La terapia può provocare giencomastia • RT: trattamento completamentare prostatectomia e a scopo antalgico sulle lesioni ossee.
IDRONEFROSI • Dilatazione del bacinetto (pelvi) e dei calici renali dovuta ad ostacolo delle vie escretrici con ristagno di urina asettica. • Se estesa all’ uretere: IDROURETERONEFROSI • Cause intrinseche: litiasi; neoplasie; anomalie congenite della giunzione pielo ureterale, megauretere etc..; fibrosi ureterale ( Rt; tbc) • Cause estrinseche: gravidanza, patologie ginecologiche (anessiti, masse); neoplasie intestinali o retroperitoneali; aderenze post-infiammatorie (diverticoliti, Cronh) o post-chirurgiche; compressione dei vasi anomali, u. retrocavale, aneurismi dell’ aorta; iatrogene (lesioni in corso di interventi intestinali, ginecologici, urologici, vascolari).
IDRONEFROSI • Sintomi: dipendono dalla rapidità, grado di ostruzione e lateralità (bi o mono lateralità) dell’ ostruzione. Se acuta: colica renale, o0liguria, microematuria; Se cronica e bilaterale: prevalgono i segni secondari al danno renale conseguente ( creatinina, clearance) Spesso asintomatica. Diagnosi: ecografia, TAC, urografia e.v., scintigrafia renale (nefroscintigrafia) Complicanze: infezione; idropionefrosi e pielonefrite. Terapia: rimozione chirurgica ostruzione; Stent, dilatazione (retrogada); nefrostomia percutanea (guida ecografica)
Calcolosi Urinaria • Urolitiasi: precipitazione di sostanze o Sali disciolte nell’ urina (soprasaturazione) porta alla formazione dei calcoli. Maschi adulti. Fattori favorenti: alimentari, climatici, dismetabolici, infezioni e stasi urinaria. Dismetabolici: iperossaluria primitiva; Ipercalciuria ( immobilizzazione, osteoporosi, iperparatiroidismo); calcolosi uratica (gotta, emolinfopatie.); calcolosi cistinica, xantinica (infantili)
Colica Renale • Sintomi: dolore irradiato anteriormente fino ai genitali. Spesso esordio violento con vomito e ileo consensuale; ematuria. Può concludersi con l’ espulsione del calcolo o renella. • Calcolosi vescicale: spesso silente, ematuria terminale, polliachiuria, mitto intermittente. • Complicanze della urolitiasi: uropatia ostruttiva, infezioni urinarie. • Diagnosi: Rx addome, urografia e.v. ecografia, cistografia e cistoscopia (se vescicali) • Terapia: idratazione; antispastici; litotrissia extracorporea (ESWL); litotrissia perc. Con Us. (pelvi); endoscopia. • Terapia chirurgica: nefro-,pielo-,uretero-,cisto-litotomia.
Neoplasie renali • Le cisti renali non sono neoplasie (displasie) molto frequenti, sono reperti incidentali di ecografia e TAC, spesso multiple, anche se di cospicue dimensioni non richiedono generalmente un trattamento. • Carcinoma embrionario ( T di Wilms): bimbi <10 anni; voluminoso capsulato, composto da tessuti immaturi, si rivela come massa palpabile addominale; se avanzato infiltra il rene (ematuria) e il retroperitoneo (dolori). Diagnosi: Eco e TAC. Metastasi per via ematogena (polmone, fegato), e per contiguità. Terapia: nefrectomia; Chemio e Radio terapia se infiltrante.
Neoplasie renali • Carcinomi uroteliali (della pelvi e calici renali e dell’uretere) simili a quelli vescicali, vegetanti, prognosi legata al grading. Infiltrano la parete della pelvi e poi il rene; multicentrici. Sintomi: ematuria totale, ostruzione, coliche, febbri urosettiche. Diagnosi: citologia; urografia, cisto-, pielo-grafia asc., cistoscopia, TAC. Terapia: nefrectomia e ureterectomia.
Adenocarcinoma renale • Frequente (3% di tutti i tum.); maschile (3:1) età 50-60 anni, frequente nelle popolazioni urbane del nord. Provvisto di una pseudocapsula, spesso origina dal polo superiore, infiltrante (capsula renale, surrene, psoas, vasi venosi con trombi neoplastici). Metastasi: per via ematica (polmone, fegato, bacino e femori). Sintomi: ematuria (totale), dolore lombare, massa palpabile. Spesso reperti occasionali, o si rivelano con sintomi dovuti alle metastasi. Associati talora a manifestazioni paraneoplastiche (ipercalcemia, ipertensione, policitemia, ginecomastia…). Sopravvivenza: stadio I 60-80%; II 45-70%; III 35-50%; IV 3%. Terapia: nefrectomia, (+ surrenectomia e linfadenectomia se III stadio) Radioterapia (se infiltranti) e Chemioterapia (MPA)
Tubercolosi Urinaria • Urogenitale; secondaria (giunge per via ematogena). Giovani adulti. Propagazione per via discendente ureterale, vescicale, quindi vie seminali (epididimite). Forme: ulcero caseosa (caverne che si aprono nei calici); rene mastice, per occlusioni dell’ uretere (rene escluso); uretere, tubercoli e ulcere che esitano in stenosi; vescica: ulcere e tubercoli (esita in sclerosi vescicale). Spesso scarsi sintomi: cisti ricorrenti (infezioni opportunistiche); piuria asintomatica; microematuria; urine con pH acido (B.K.+urine); pollachiuria, febbricola, astenia.
Tubercolosi Urinaria • Diagnosi: test tubercolina positivo o Rx torace con esiti di Tbc sono indicativi per un sospetto. Nelle forme aperte: importante ricerca ripetuta di B.acido-alcol resistenti (a fresco); Ecografia; urografia e.v.; cistoscopia (può evidenziare lesioni vescicali, trigono). Terapia specifica: streptomicina, PAS, isoniazide; Nefrectomia: se esteso interessamento del rene; reimpianto ureteri in vescica o resezione tratto stenotico o derivazioni intestinali ureteri o vescica.
Neoplasie del Testicolo • Generalmente di origine germinale; giovane 20-40 anni. • seminoma: e il più frequente • Carcinoma embrionale: rapida aggressività e disseminazione • Teratocarcinoma Diffusione e metastasi: linfatica (lombo-aortici e ascendendo fino ai mediastinici); ematica (polmoni). Sintomi: senso di peso al testicolo; raro dolore (cpl: ematocele). Diagnosi: testicolo con nodo duro, indolente; varicocele; aumento HCG o AFP. Esami: ecografia testicolare; TAC addome e linfografia; Rx torace; biopsia. Terapia: Orchifuniculectomia + RT (se seminomi puri), + linfadenectomia +Chemio.
Criptorchidismo • Testicolo Ritenuto: arresto nella discesa lungo il normale percorso, per lo più inguinale. • Testicolo Ectopico: posizione anomala del testicolo per deviazione durante la discesa ( regione pubica, crurale, perineale). Si associa spesso a pervietà del dotto peritoneo-vaginale e E.I. Trattamento precoce entro il periodo scolare, altrimenti sterilità! Possibile cancerizzazione del testicolo ritenuto. Ecografia localizza la sede di arresto del testicolo. Terapia: ormonale (HCG); chirurgica, orchidopessi; se ectopico orchiectomia.
Torsione del Funicolo • Quadro clinico, spesso iperacuto, causato dalla torsione del funicolo sul suo asse con conseguenti disturbi vascolari e trofici del testicolo. Infantile o giovanile. Facilitato da lassità apparato fissazione e favorito da traumi e sforzi (contrazione del muscolo climastere). Stasi venosa acuta, congestione con infarto e necrosi del testicolo. Sintomatologia: dolore violento al testicolo, poi all’ inguine e Q. addome inferiore; testicolo retratto e molto dolente; vomito. Diagnosi clinica e urgente: esami: ecografia scroto e eco-doppler del funicolo. Terapia: (entro 2-3 ore) detorsione del funicolo e orchipessi; orchiectomia.
Varicocele • Dilatazione varicosa del plesso venoso pampiniforme tributario della vena spermatica. • Idiopatico: (95%) sinistro. ↑ della pressione idrostatica in pos. Ortostatica. (assenza di valvole); giovanile 15-20 anni. • Secondario: per compressione da parte di masse sulla vena spermatica. Può indurre infertilità. Sintomatologia: asintomatico o sensazione di peso in stazione eretta. Obiettivamente in staz. eretta si riscontra il groviglio di vene ectasiche sopra il testicolo che si riducono in clinostatismo. Esami: eco-doppler del funicolo. Flebografia della v. spermatica; spermiogramma. Terapia: embolizzazione della v. spermatica; legatura del plesso pampiforme (inguino scrotale); legatura retroperitoneale della v. spermatica.
Fimosi • Stenosi dell’ orifizio prepuziale con conseguente impossibilità a retrarre il prepuzio per scoprire il glande. • Se Serrata può indurre ostruzioni urinarie. Facilità alle infezioni glande e prepuzio (balanopostiti) Terapia: Circoncisione. • Parafimosi: quando forzando la fimosi si scopre il glande ed il cingolo lo strozza, provocando congestione dolorosa del glande. (riduzione manuale o sezione del cingolo).
Idrocele • Raccolta di liquido sieroso tra i due foglietti della tonaca vaginale. • Secondario: se è espressione di infezione (epididimite) o neoplasia testicolo; Se pervietà del dotto peritoneo-vaginale (i. comunicante) Tumefazione fluttuante, tesa-elastica dello scroto indolente e transilluminabile. Il testicolo è palpabile solo se il versamento è modesto. Puntura ed evacuazione esplorativa (analisi del liquido chimica e citologia) Terapia Chirurgica: eversione della vaginale +/- chiusura del dotto peritoneo-Vaginale.
Cistiti • Infiammazione acuta o cronica della vescica urinaria per l’ azione di germi aspecifici (piogeni, G-) o specifici (B.K.) che provocano congestione della mucosa e sfaldamento dell’ epitelio. Cause favorenti: stasi urinaria, cateterismo, calcoli, traumi. Penetrazione germi: ascendente (uretriti, vaginiti), discendente (pielite, pielonefrite), per contiguità (annessiti, piosalpingiti). Tipi di germi: E. coli, proteus, pseudomonas, strepto, stafilo, enterococchi. Sintomi: polliachiuria, tenesmo vescicale, stranguria (spesso alla fine della minzione), piuria (eventuale) a inizio o fine minzione; ematuria (micro- o meno di frequente cistite emorragica. Urinocoltura e antibiogramma per terapia mirata.