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La trattatistica del comportamento. Trattatistica rinascimentale. La trattatistica del 500. Risponde all’esigenza tipica del classicismo di stabilire norme e criterio di giudizi condivisi sui diversi aspetti dell’agire umano Caratteri della produzione sono Uso del volgare
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Trattatistica rinascimentale canana'
La trattatistica del 500 • Risponde all’esigenza tipica del classicismo di stabilire norme e criterio di giudizi condivisi sui diversi aspetti dell’agire umano • Caratteri della produzione sono • Uso del volgare • Impostazione argomentativa • Elaborare modelli a partire dall’analisi dela realtà concreta. • La concezione umanistica secondo cui l’uomo si realizza pienamente solo sul piano sociale spiega l’uso della forma dialogica, perché riflette il confronto con gli altri. canana'
Gli Asolani • Gli Asolani, discorsi filosofici sull'amore platonico, stampati da Aldo Manuzio (Venezia 1505) • Gli Asolani, dialoghi in 3 libri, sono stati composti tra il 1497e il 1502 da Pietro Bembo e costituiscono la sua prima opera importante. La prima edizione fu del 1505, pubblicata da Aldo Manuzio, mentre la seconda edizione fu pubblicata, dopo vari rimaneggiamenti, nel 1530. Si tratta di un dialogo sull'amore, ambientato nella Asolo del XV secolo, presso la corte di Caterina Cornaro. • Asolo (Asol /'azol/ in veneto locale) è un comune italiano di 9.290 abitanti della provincia di Treviso in Veneto. canana'
Amore platonico • Amore platonico è il modo in cui comunemente si definisce una forma di amore sublimata, che esclude la dimensione sessuale e passionale. • Questa formula in realtà scaturisce da un contesto filosofico in cui l'amore, inteso come moto dell'animo, viene interpretato come impulso al trascendimento della realtà sensibile, del mondo delle apparenze, capace di muovere la conoscenza verso l'assoluto, permettendo così all'uomo di ricongiungersi con il divino, attuando cioè un processo di indiamento, come illustrato ad es. nel pensiero di Giordano Bruno. • Questa locuzione prende il nome dalla teorizzazione dell'amore che Platone fa nei suoi dialoghi. Nel Σύμποσιον (Simposio) Socrate, ispirato da Diotima, parla di Eros (Ἔρος) come di un demone figlio di Pòros e Pènia. Pòros, l'espediente, aveva fatto innamorare Pènia, ossia la povertà che genera bisogno. Approfittando di un momento di ubriachezza di Pòros, Pènia giace con lui e dalla loro unione nasce Eros, l'amore. • Il mito mette in luce come Eros, la forza che fa andare avanti il mondo, abbia una natura ambivalente, che partendo dall'amore delle forme, che porta alla procreazione e alla continuazione della razza umana, lo fa arrivare all'amore della conoscenza (letteralmente: "filosofia"). • Sembra che il termine amor platonicus sia stato coniato nel XV secolo da Marsilio Ficino come sinonimo di amor socraticus. Entrambe le espressioni, in Ficino, indicano l'amore diretto alle qualità morali ed intellettuali di una persona piuttosto che a quelle fisiche. I termini si riferiscono al legame affettivo molto speciale che intercorre tra due uomini, maestro e allievo, che Platone aveva descritto nei suoi Dialoghi ed esemplificato dal rapporto tra Socratee i suoi giovani studenti, in particolare Alcibiade. canana'
Indiamento • L'Indiamento è un termine di natura filosofico-religiosa e indica un tipo di unione di genere estatico dell'uomo con Dio. È un ingresso "in Dio", che consente all'uomo di far parte della natura divina, in un ambiente trascendente. L'essere umano può raggiungere questo stato tramite l'amore, inteso in senso platonico, risalendo i gradi delle cose amate, fino ad arrivare all'assoluto. • Il termine si ritrova nella dottrina di Marsilio Ficino e in quella di Giordano Bruno. In quest'ultima l'amore è visto come eroico furore e brama di volersi unire alla cosa bramata. La ricerca della divinità non deve però avvenire all'esterno, ma dentro l'essere umano, che contiene già al suo interno la verità divina. canana'
Il cortegiano • Il Cortegiano, è un trattato scritto da BaldassareCastiglione tra il 1508 e il 1516 e pubblicato definitivamente nel 1528, poco prima della sua morte. • Baldassare trasse l'ispirazione per il Cortigiano dalla sua esperienza come cortigiano della duchessa vergine Elisabetta Gonzaga alla corte di Urbino. I • l libro si presenta come un dialogo in quattro libri, di cui il terzo parla delle regole per diventare una signora perfetta, mentre i rimanenti si occupano di come si diventa un vero cortigiano. • L’opera, sotto forma di dialogo, è divisa in quattro libri e descrive usi e costumi ideali del perfetto cortigiano. • Il libro fu un successo immediato e fu uno dei libri più venduti nel sedicesimo secolo. • Durante la sua vista in Italia Francesco I di Francialo lesse e ne fu così impressionato da farlo tradurre in francese. • Ne fece fare varie copie, che distribuì tra i suoi cortigiani. Pensava che il modello dipingesse il suo modello ideale di corte reale, lo stesso cui cercò di arrivare per la sua. • Al giorno d'oggi il Cortegiano rimane un ritratto della vita di corte rinascimentale. Per questo aspetto è una delle opere più importanti del Rinascimento. canana'
Il Galateo • Trattato nel quale, sotto la persona d'un vecchio idiotaammaestrante un suo giovanetto, si ragionade' modi che si debbono o tenere o schifarenella comune conversazione, cognominatoGalateo overo de' costumi(titolo completo) • Il Galateo overo de' costumi è un breve trattato scritto probabilmente negli anni in cui si ritirò nell'abbazia di Sant'Eustachiopresso Nervesa, nel trevigiano, tra il 1551 e il 1555, e pubblicato postumo nel 1558. L'opera era stata preceduta da un breve trattato in latino sullo stesso argomento, il De officiisintertenuioresetpotentioresamicos (1546). • Allusioni indirette presenti nel testo del Galateo fanno ritenere che il trattato sia stato scritto tra il 1550 e il 1552, in un periodo di tranquillità seguito alla rinuncia di molte sue cariche e precedente la nomina a Segretario di stato voluta da Papa Paolo IV. L'opera fu dedicata a Galeazzo Florimonte, vescovo prima di Aquino e poi di Sessa Aurunca (da ciò il titolo dell'opera, infatti Galatheus è la forma latina del nome del dedicatario). canana'