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U.O di Otorinolaringoiatria Ospedale di Carpi Direttore Dott. Stefano Galli. APPROCCIO CLINICO AL PZ CON ACUFENI (esperienza U.O.ORL Carpi) M.Negri,S.Ponzi,S.Galli. Definizione.
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U.O di Otorinolaringoiatria Ospedale di Carpi Direttore Dott. Stefano Galli APPROCCIO CLINICO AL PZ CON ACUFENI (esperienza U.O.ORL Carpi)M.Negri,S.Ponzi,S.Galli
Definizione La percezione di un suono in uno o entrambi gli orecchi oppure “nella testa”, generata esclusivamente da attività all’interno del S.N.C.in assenza di alcuna attività vibratoria o meccanica collegata a sorgenti esterne. (Jastreboff 1995)
Avvertito dai pazienti come: RONZIO,TINTINNIO,SCROSCIO,FISCHIO,SIBILO, RUMORI COMPLESSI. Colpisce il35% della popolazione (Hazell,Jastreboff1993) Può essere monolaterale, bilaterale o senza riferimento specifico di lato. Ad andamento occasionale, continuo, oppure ricorrente. Spesso correlato a disturbi di pertinenzaORL. In molti casi, cioè nel 60% la causa specifica è ignota (Eggermont 2003) Può associarsi ad altri sintomi quali: otalgia, ipoacusia, “fullness”oppure iperacusia(42%,Hazell) e Vertigini.
Note epidemiologiche In Italia la percentuale di persone affette da acufene si stima intorno al 14%, di cui nel 4% dei casi assume carattere di particolare severità (2.400.000)
patogenesi acufene • Fattori predisponenti • Fattori scatenanti • Cause di natura otologica • Cause di natura extraotologica
Frequenti disturbi comunemente correlati all’acufene • Flogosi acute e croniche dell’orecchio medio e mastoide • Otosclerosi • M.di Meniere • Sordità improvvise • Sordità autoimmuni o immunomediate • Trauma acustico acuto o cronico • Presbiacusia • Sordità ereditarie • Ototox. • Tumori • iatrogeni • Disordini maxillo-facciali • Disturbi cardiovascolari e renali • Malattie metaboliche(diabete,distiroidismi etc…)
Fattori associati Fattori Predisponenti • Età • Abitudine al fumo • Scorrette abitudini alimentari • Esposizione cronica al rumore • Malattie sistemiche concomitanti: malattie cardiovascolari, anemie,ipertensione,malattie metaboliche(diabete, distiroidismi, etc…), stati carenziali, malattie neurologiche,etc.. Fattori scatenanti • Stress • Traumi emotivi • Stati di forte affaticamento
Classificazioni • Classificazione tradizionale: acufene soggettivo e acufene oggettivo • Classificazione da presunto meccanismo fisiopatologico:Acufene di conduzione (obiettivo da tumore glomico oppure soggettivo da alterazioni tubariche o mioclono dello stapedio) , acufene neurosensoriale(da alterazione del sistema efferente, da alterazione del sistema afferente, da disordine della stria vascolare), acufene centrale(tumori , sclerosi multipla, phantom tinnitus),(Zenner e Pfister 1999) • Classificazione basata sull’impatto psicologico:(THI test),(Newman,Jacobson 1996)
Figure professionali coinvolte nell’inquadramento clinico del pz con acufene • MedicoORL,Audiologo,Vestibologo • Audiometrista • Audioprotesista • Psicologo • Neuropsichiatra • Altro specialista (maxillo-facciale • gnatologo,internista,dietista, etc…)
Valutazione e inquadramento clinico del paziente • Colloquio col paziente, raccolta anamnesi:Possibile eziopatogenesi e fattori predisponenti e scatenanti • Es.obiettivo:otoscopia,otomicroscopia,es.obiettivo testa e collo • Es.strumentali:audiometria tonale,vocale,impedenzometria,esami vestibolari, es.elettrofisiologici (ABR),es.radiologici(TC,RMN) • Esami di laboratorio:profilo ematochimico,autoimmunità aspecifica e specifica… • Altra valutazione:Maxillo-facciale,internista,fisiatra,psicologo,neurologo,dietologo,etc…
inchiesta acufenologica e misura dell’acufene • incontro con il pz e definizione del problema • questinari:THI,Emory test • audiometria,acufenometria standard e secondo metodica di Feldmann,valutazione iperacusia(LDL test) • grading acufene • categorizzazione del paziente Trattamento acufene caso specifico (sound therapy,protesizzazione,counseling)
Esame audiometrico tonale liminare e impedenzometria Acufenometria standard Stima della ‘LOUDNESS’ (Tono puro / NBN) Stima indicativa del ‘PITCH’
GRADING Grado 1 acufene lievissimo THI 0-16 Grado 2 acufene lieve THI 18-36 Grado 3 acufene moderato THI 38-56 Grado 4 acufene grave THI 58-76 Grado 5 acufene catastrofico 78-100
categorizzazione dei pazienti • Categorie secondo Jastreboff Categoria 0:acufene lieve senza impatto sulla quotidianità Categoria 1:acufene parzialmente invalidante,no iperacusia Categoria 2 :acufene parzialmente invalidante,no iperacusia,ipoacusia significativa Categoria 3:acufene grave e iperacusia che non peggiorano dopo esposizione al rumore,presenza o assenza di ipoacusia Categoria 4:acufene e iperacusia che peggiorano dopo esposizione ai rumori
Obiettivi del trattamento • Diminuire l’intensità dell’acufene • Correzione dell’eventuale ipoacusia • Attenuazione dell’impatto psicoemotivo • Controllo dell’ iperacusia e fonofobia se presenti Miglioramento della qualità di vita del paziente
10 pazienti affetti da acufene soggettivo di variabile intensità e di tipo continuo F:3 M:7 • PATOLOGIE OTOLOGICHE ASSOCIATE: • Ipoacusia da rumore:2 • Ipoacusia percettiva:2 • (presbiacusia) • Malattia di Meniere:1 • Otite cronica:2 • Normoacusia:3 Monolaterale: 2 au sx, 3 au dx Bilaterale asimmetrico: 3 Bilaterale simmetrico: 2 Durata del sintomo: media: 5 anni [6 mesi-20 anni] Vertigini:1 oggett. 4 sogg. 5 occasionale instab.
Trattamenti • Counseling+sound therapy:9 pz • Counseling+protesi acustica:1 pz Controlli al 1°,3°,8°mese
Trattamento acustico (sound therapy) Ua stimolazione acustica che prevede l’utilizzo di sequenze sonore opportunamente personalizzate, possibilmenteescludendole frequenze che corrispondono a quelle dell’acufene per non provocare fastidio al paziente
Sequenze sonore (Wa) ACQUA (rumore naturale) dB (WN) RUMORE BIANCO
Materiali utilizzati dai pazienti per la sound therapy • 1 Lettore CD portatile o MP3 • 2 Sequenze sonore registrate su dischetto CD o su MP3 (8pz Wa mod.,1pz WN mod.) • 3 Cuffie per l’ascolto con eventuale alloggiamento retroauricolare
Utilizzo della sound therapy Il trattamento prevede l’ascolto delle sequenze sonore al mixing point dell’acufene mediamente dalle 4-6 ore die, iniziando con 3 step giornalieri da 30-60 minuti per il 1°mese.Successivamente aumentando di circa 30 minuti il mese successivo ciascuna seduta di ascolto raggiungendo gradualmente il tempo suddetto con ascolto continuativo o intervallato a seconda dei casi specifici. Non controindicazioni all’utilizzo del trattamento per un tempo superiore rispetto a quello consigliato se non vi sono fastidi particolari e all’impiego durante il riposo notturno.
Valutazione dei risultati • Trattamento tollerato da tutti i 10 pazienti • Nessun miglioramento oggettivo al1°e 3°mese (acufenometria,loudness) miglioramento soggettivo in 3 pazienti al 3°mese (THI) • Miglioramento soggettivo e oggettivo (acufenometria +THI) all’8°mese in 7 pazienti • Nessun risultato in 3 pazienti (acufeni variati in frequenze)