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PEDIATRIA (8 ore = 1 CF) Prof. Guido COCCHIProf.ssa Silvana SALARDIMED. DI COMUNITA' (8 ore=1 CF) Prof.ssa M.Pia FANTINI . 13. NOVEMBRE 2007 ore 16-18NATI MORTALITA'MORTALITA' NEONATALEPERINATALE INFANTILE ( SIDS)NOTE GENERALI DI PREVENZIONE E STRATEGIE
E N D
1. Corso di Laurea in Medicina e ChirurgiaAA 2007-2008I SEMESTRE - V ANNO CORSO INTEGRATO DI
PPC (PSICHIATRIA E PSICOLOGIA CLINICA)
MIDV (M. INFETTIVE, DERMATOL. E VENEREE)
TER (TERAPIA IN MED E CHIR),
COM (MEDICINA DI COMUNITA’ E FAMIGLIA)
CANALE A
AULA “CHIANTORE”
2. PEDIATRIA (8 ore = 1 CF) Prof. Guido COCCHI
Prof.ssa Silvana SALARDI
MED. DI COMUNITA’ (8 ore=1 CF)
Prof.ssa M.Pia FANTINI
3. 13. NOVEMBRE 2007 ore 16-18
NATI MORTALITA’
MORTALITA’ NEONATALE
PERINATALE
INFANTILE (+ SIDS)
NOTE GENERALI DI PREVENZIONE E STRATEGIE FINALIZZATE A RIDURRE LE CAUSE DI MORTALITA’
20. NOVEMBRE 2007 ore 16-18
SCREENING NEONATALI
DCA
CC
IPOACUSIE
Prof. Guido Cocchi
5. DEFINIZIONEDI NATIMORTALITA’ n° NATI MORTI
6. NATO VIVO: dopo l’espulsione o la estrazione completa dal corpo materno, indipendentemente dalla durata della gestazione, abbia respirato o manifestato altro segno di vita, anche se morto prima della dichiarazione di nascita.
NATO MORTO: il feto partorito senza segno vita dopo il 180° giorno di amenorrea senza che abbia respirato al momento del parto.
ABORTO: interruzione spontanea della gravidanza fino al 180° giorno di amenorrea.
8. NATO VIVO: espulsione o estrazione completa dal corpo materno di feto di peso > = 500 g con BC, respiro, pulsatilitŕ del cordone ombelicale o netti movimenti volontari
NATO MORTO: feto di peso di 500 g o piů che alla nascita non mostra alcun segno di vita
ABORTO: espulsione o estrazione completa dal corpo materno di embrione o feto di peso <500g
10. CAUSE PIU’ FREQUENTI DI NATIMORTALITA’ MATERNE: gestosi, diabete, s. ipertensiva, m. infettive, postmaturitŕ, incompatibilitŕ materno-fetale, viziature peviche, discinesie uterine.
ALTERAZIONI PLACENTARI E DEL CORDONE OMB.: placenta previa, distacco intempestivo di placenta, giri di funicolo, nodo vero, prolasso del funicolo, poliidramnios
FETALI: gravidanza gemellare, malformazioni congenite
(15%)
18. MORTALITA’ NEONATALE
19. DEFINIZIONEDI MORTALITA’ NEONATALE TOTALE n° MORTI nei primi 28 GG DI VITA
20. MORTALITA’ NEI PRIMI 28 GIORNI DI VITA (% °) PER ANNO E CLASSI DI PESO
34. ELBWI: sopravvivenza per fasce di peso
35. MORTALITA’ PERINATALE
36. MORTALITA’ PERINATALEDEFINIZIONE n° NATI MORTI + n° MORTI NELLA PRIMA SETT.
n° NATI MORTI + n° NATI VIVI
37. Principali lesioni anatomopatologiche riscontrate all’autopsia per frequenza di mortalitŕ perinatale pari a 33.2 per 1000 nati* Malformazioni cong. 5.8
Isoimmunizzazione 1.3
Morte ante-partum senza gravi lesioni 3.4
Anossia prima del parto 3.4
Anossia durante il parto 7.1
Anossia durante il parto + trauma cerebr. da parto 2.1
Trauma cerebrale da parto 1.0
Infezione polmonare (polmonite) 1.5
Membrane jaline 1.6
Emoraggia polmonare massiva 0.6
Emorraggia intraventricolare 0.7
Morte neonatale precoce senza lesioni istologiche 1.0
Rimanente 1.3
Non sottoposti ad autopsia 2.4
38. MORTALITA’ PERINATALE CITTA’ DI BOLOGNA (X 1000 nati)
41. MORTALITA’ PERINATALE ED INFANTILE
42. MORTALITA’ INFANTILE E SUE COMPONENTI
43. DEFINIZIONE DI MORTALITA’ INFANTILE n° MORTI NEL PRIMO ANNO DI VITA
___________________________________
n° NATI VIVI NELL’ANNO
44. DEFINIZIONE
45. ANDAMENTO DELLA MORTALITA’ INFANTILE E DELLE SUE COMPONENTI IN ITALIA DAL 1951 TASSI DI MORTALITA’ PER 1000 NATI VIVI
1951 1961 1971 1981 1991 1995
MORTALITA’ 29,8 23,7 20,2 11,1 6,3 5,1 NEONATALE
MORTALITA’ 36,3 16,9 8,6 3,3 1,8 1,7 POST-NEONATALE
MORTALITA’ 66,1 40,6 28,8 14,4 8,1 6,8 INFANTILE
46. ANDAMENTO DELLA MORTALITA’ INFANTILE E SUE COMPONENTI IN ITALIA
51. Public Health Importance of Birth Defects 1 in every 33 babies is born with a major birth defect each year
30% of admissions to pediatric hospitals
17 most significant birth defects: $6 billion annually
Leading cause of infant mortality
Some causes entirely preventable
52. Public Health Importance of Birth Defects ~3–4% of all births have a major defect
Leading cause of infant mortality
Some causes are entirely preventable Birth defects have significant public health impact.Birth defects have significant public health impact.
54. LA MORTE IMPROVVISA DEL LATTANTE(“Sudden Infant Death Syndrome o SIDS”) Morte improvvisa di un lattante che non sia spiegabile dalla storia e di cui un accurato esame post-mortem non abbia dato una motivazione adeguata.
55. MORTE IMPROVVISA ED INATTESA DEL LATTANTE
56. INCIDENZA DELLA SIDS RIPORTATA IN DIVERSI PAESI
57. Distribution of SIDS deaths by age of weeks, from Los Angeles County.
58. SIDS: FATTORI DI RISCHIO FATTORI SOCIODEMOGRAFICI
razza
ceto sociale
FAMILIARITA’
FATTORI MATERNI
etŕ
paritŕ
intervallo tra gravidanze
uso di psicofarmaci, droghe, fumo
controlli tardivi in gravidanza
59. SIDS: FATTORI DI RISCHIO
FATTORI PERINATALI
basso peso neonatale
prematuranza
parto podalico
ematocrito alterato
ritardato avvio degli atti respiratori
FATTORI POST-NATALI
posizione prona in culla
uso di farmaci
episodi di ALTE
60. RISCHIO DI SIDS IN FRATELLI LATTANTI DECEDUTI PER SIDS
61. SIDS rate as a function of Birth Weight infants (Cook County Infants aged 28 to 364 days , 1975 through 1980)
62. EVENTO APPARENTEMENTE CRITICO PER LA VITA (“Apparent Life-Threatening Event” o ALTE) Ogni episodio che spaventi l’osservatore e che sia caratterizzato da apnea di qualunque tipo, cianosi (o pallore, o anche arrossamento della cute), marcata modificazione del tono muscolare (di solito rilasciamento), espressioni di “strozzamento”; in qualche caso l’osservatore potrŕ avere il timore che il bambino “sia giŕ morto”. Questo termine, ALTE, deve sostituire quelli di “morte abortiva in culla”, o di “near.miss SIDS”
64. ALTE idiopatici N %Episodi apparentemente minori 874 23.0Episodi apparentemente maggiori 570 15.0Totale 1444 38.0 ALTE da causa nota N %
Patologia dell’app.digerente 1107 29.5
Patologia del SNC 683 18.0
Patologia dell’app.respiratorio 353 9.0
Patologia dell’app.cardiovascolare 82 2.0
Patologia metabolica ed endocrina 59 1.6
Miscellanea 71 1.9
Totale 2355 62.0
65. Sintomatologia di esordio. Mod. da Andrč Khan
66. CAUSE DI ALTE SECONDARIO NEL LATTANTE Ostruzione vie aeree superiori
Infezioni (VRS, pertosse, sepsi)
Reflusso G-E
Convulsioni
Spasmi affettivi
Sd da ipoventilazione centrale
Tumori cerebrali
Anemia
Patologia cardiovascolare
68. INDICAZIONI AL MONITORAGGIO DOMICILIARE
Indicazioni assolute:
Bambini con storia clinica di uno o piů episodi di ALTE che hanno richiesto manovre rianimatorie
Pretermine sintomatici
Nati dopo due casi di SIDS in famiglia
Bambini affetti da ipoventilazione centrale congenita (S. di Ondine)
Bambini tracheostomizzati
Bambini affetti da displasia broncopolmonare
69. INDICAZIONI AL MONITORAGGIO DOMICILIARE Indicazioni relative:
Bambini con storia clinica di ALTE meno gravi
Figli di donne tossicodipendenti
Nati dopo un caso di SIDS in famiglia
70. SIDS: FATTORI EZIOLOGICI INFEZIONI VIRALI
BOTULISMO
VACCINAZIONE ANTI-DPT
MALATTIE METABOLICHE (deficit di MACD) *
IPERTERMIA
IPOTERMIA
* Medium Chain Acyl-CoA Dehydrogenase
71. 1) SIDS: IPOTESI RESPIRATORIA CONTROLLO CHIMICO:
? risposta ventilatoria all’ipercapnia (SIDS, ALTE, familiari SIDS)
? risposta ventilatoria all’ipossia (ALTE)
? soglia di risveglio all’ipercapnia (ALTE)
? soglia di risveglio all’ipossia (ALTE)
PATTERN RESPIRATORIO:
? respiro periodico
? apnee (brevi e prolungate)
? variabilitŕ della frequenza respiratoria
72. SIDS: IPOTESI RESPIRATORIA APNEA CENTRALE: interruzione del flusso nasale e cessazione dei movimenti respiratori toracici e addominali
APNEA OSTRUTTIVA: interruzione del flusso nasale e
persistenza dei movimenti respiratori
toracici e addominali
APNEA RESPIRATORIA PROTRATTA: assenza di sforzi inspiratori o espiratori seguiti dopo 10”- 15” da esplosione di sforzi respiratori
73. Disfunzione/Immaturitŕ del tronco-encefalico
74. SIDS: IPOTESI CARDIACA DISORDINI DELLA CONDUZIONE CARDIACA
SQUILIBRIO DELL’INNERVAZIONE CARDIACA SIMPATICA (ipotesi del QT)
75. Ipotesi dello sbilanciamento simpatico DIFETTO PROPOSTO
Sbilanciamento nello sviluppo dell’innervazione simpatica cardiaca tale da creare una dominanza dei nervi di Sn aritmogenici .
Segni di questa situazione:
- Prolungamento dell’intervallo QT all’ECG* (> 0,42 sec)
- Possibili anomalie nel ritmo cardiaco +/- associate a prolungamento dell’ intervallo QT.
MECCANISMO PROPOSTO
Elicitazione di fibrillazione ventricolare da un improvviso aumento dell’attivitŕ simpatica su un cuore elettricamente instabile.
76. ANOMALIA PRIMITIVA DA SBILANCIAMENTO ATTIVITA’ SIMPATICA DA IPERATTIVITA’ DEL GANGLIO STELLATO DI Sn CHE COMPENSA UNA IPOATTIVITA’ DEL Dx.
77. FATTORI DI RISCHIO
79. FATTORI CORRELATI ALLA RIDUZIONE DEI TASSI DI MORTALITA’ INFANTILE