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83° CONGRESSO SIGO 48 °CONGRESSO AOGOI 15° CONGRESSO AGUI NAPOLI 14-17 OTTOBRE 2007. INCONTINENZA URINARIA. PREVENZIONE : QUALE VIA PERCORRIBILE ?. S.MIELE. Ospedale FateBeneFratelli di Napoli DIRIGENTE U.O.C. P. IACOBELLI U.O.S.UROGINECOLOGIA S.MIELE.
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83° CONGRESSO SIGO 48 °CONGRESSO AOGOI 15° CONGRESSO AGUI NAPOLI 14-17 OTTOBRE 2007 INCONTINENZA URINARIA PREVENZIONE : QUALE VIA PERCORRIBILE ? S.MIELE Ospedale FateBeneFratelli di Napoli DIRIGENTE U.O.C. P. IACOBELLI U.O.S.UROGINECOLOGIA S.MIELE
TUTTI GLI SFORZI RIVOLTI ALLA EDUCAZIONESOCIO SANITARIA ED ALLA DIAGNOSI PRECOCE , PRODUCONO RISPARMIO DELLA SPESA SANITARIA E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA VITA.
PREVENZIONE: VIE PERCORRIBILI REALTA’ SANITARIA SENSIBILITA’ AL PROBLEMA RISORSE E PIANIFICAZIONE
Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD)
ISTAT 2006 • IL 39 % POPOLAZIONE FEMMINILE ITALIANA HA PIU’ DI 50 ANNI • SPESA SANITARIA PER INCONTINENZA URINARIA : 160 MILIONI EURO • 3 MILIONI DI EURO PER TRAVERSE • 23 MILIONI PER CATETERI VESCICALI
ISTAT 2004 • 20.000 INTERVENTI DI ISTERECTOMIA VAGINALE • 2000 INTERVENTI PER IUS
TRE SONO LE ASSOCIAZIONI DI PAZIENTIINCONTINENTI CHE CHIEDONO AL GOVERNO TUTELA ED IL VARO DI UNA LEGGE AD HOC :F.I.NCOA.I.STOMA.I.M.A.R
LA COMMISSIONE AA.SS.DELLA CAMERA HA APPROVATO IL 1\12\2004 IL TESTO UNICO DELLE SEI PROPOSTE DI LEGGE PRESENTATE PER LA TUTELA DEL PAZIENTE INCONTINENTE (PRES.COMMISSIONE PROF.G.PALUMBO-ATTO CAMERA 148 E ABBINATI ) CHE PREVEDE , TRA L’ALTRO , L’ISTITUZIONE DI CENTRI RIABILITATIVI REGIONALI. SPESA PREVISTA NEL 2OO4 : 60 MILIONI DI EURO. SIAMO IN ATTESA DEL VARO DELLA LEGGE.
BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE CAMPANIA FEBBRAIO 2006 • DELIBERA N°2043 : • PROGETTO SPERIMENTALE MENOPAUSA-STUDIO FATTIBILITA’ • PER RAGGIUNGERE 10% POPOLAZIONE FEMMINILE ASL NAPOLI 1-AVELLINO 2 –SALERNO 2 • ( CIRCA 17.000 TRA I 49 E 59 ANNI ) • ALLOCAZIONE RISORSE :150.OOO EURO
BASI DELLA PREVENZIONE • CONOSCENZA DEI FATTORI COINVOLTI NELLA PATOGENESI DELLA CONDIZIONE. • CAPACITA’ DI CONTROLLO E CORREZIONE DEI FATTORI. • INFORMAZIONE SANITARIA CORRETTA. • POLITICA DI SENSIBILIZZAZIONE AL PROBLEMA . • INDIVIDUAZIONE PERSONALE E STRUTTURE DEDICATE • ORGANIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO CONTINUO DEL PERSONALE. • ORGANIZZAZIONE SERVIZI • CONTROLLO DI QUALITA’. • SOSTENIBILITA’ ED ALLOCAZIONE RISORSE.
PREVENZIONE PRIMARIARIVOLTA A TUTTE LE DONNE INFORMAZIONI COMPORTAMENTALI CONTROLLO CONSAPEVOLE DEI MUSCOLI PERINEALI RIFLESSI ANTIGRAVITAZIONALI
PREVENZIONE SECONDARIA • RIVOLTA ALLE DONNE CON DISFUNZIONI VESCICALI-INTESTINALI-SESSUALI
PREVENZIONE TERZIARIA COMPRENDE LE STRATEGIE PER EVITARE LA RECIDIVA DEI DISTURBI ANATOMO FUNZIONALI CHIRURGICAMENTE TRATTATI.
PIANIFICAZIONE SENSIBILIZZARE E COINVOLGERE I MEDICI DI BASE A PARTECIPARE AL PROGRAMMA DI PREVENZIONE ORGANIZZANDO MEETING PLURISPECIALISTICI FORMATIVI. DISTRIBUIRE BROCHURE E MATERIALE DIDATTICO NEI CONSULTORI , NEI LOCALI DOVE CONFLUISCONO DONNE REALIZZARE VIDEO CHE EVIDENZINO LE CARATTERISTICHE POSITIVE-PROPOSITIVE DEL PROGRAMMA DI PREVENZIONE -DIAGNOSI PRECOCE INVIO DI LETTERE DI INVITO PER GRATUITO CONTROLLO CLINICO A TUTTE LE DONNE DI ETA’ SUPERIORE AI 50 ANNI CON L’OBIETTIVO DI RAGGIUNGERE ALMENO IL 10 % DELLA POPOLAZIONE INTERESSATA AL PROGRAMMA APPLICAZIONE DI UNA SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI DISFUNZIONE PERINEALE
FATTORI DI RISCHIO DI DISFUNZIONE PERINEALE • ETA’ • FAMILIARITA’ • INDICE DI MASSA CORPOREA • ALLETTAMENTO • PARITA’ • AFFEZIONI CRONICHE RESPIRATORIE • DIABETE • NEUROPATIA • SCOLIOSI-IPERLORDOSI-VERTICALIZZAZIONE SACRO
FATTORI DI RISCHIO DI DISFUNZIONE PERINEALE • VAGINISMO • IUS IN GRAVIDANZA • INFEZIONI URINARIE RICORRENTI • STIPSI • PESO NEONATALE • DURATA PERIODO ESPULSIVO • KRISTELLER
FATTORI DI RISCHIO DI DISFUNZIONE PERINEALE • DISCONTINUITA’ PERINEALE • PREGRESSI INTERVENTI CHIRURGICI CHE COMPROMETTANO LA CONTINUITA’ FASCIALE ENDOPELVICA. • SCARSA EFFICIENZA DEI RIFLESSI DI DIFESA ANTIGRAVITAZIONALE. • ATTIVITA’ SPORTIVA CON INADEGUATI SINCRONISMI RESPIRATORI-ADDOMINO-PERINEALI • DISTROFIE ORMONALI-IMMUNITARIE.
CORREZIONE FATTORI DI RISCHIO • PESO CORPOREO IDEALE • RIDUZIONE DELL’ALLETTAMENTO • CORREZIONE DISTURBI RESPIRATORI E LORO CAUSE ( ELIMINAZIONE FUMO ) • CONTROLLO DEL DIABETE E NEUROPATIE • CONTROLLO STIPSI ( RIEDUCAZIONE PAVIMENTO PELVICO ) • CORREZIONE LOCALE DISTROFIE DA CARENZA ESTROGENICA • RIPRISTINO RIFLESSI ANTIGRAVITAZIONALI
QUANDO FARE PREVENZIONE ? • ETA’ SCOLARE • GRAVIDANZA • PARTO • MENOPAUSA • INTERVENTI CHIRURGICI PELVICI
PREVENZIONE PRIMARIA IN ETA’SCOLARE • INDIVIDUAZIONE PERSONALE DEDICATO IDONEO • DISTRIBUIRE BROCHURE E MATERIALE DIDATTICO • CAPACITA’ DI SENSIBILIZZARE I GIOVANI AL PROBLEMA. • CAPACITA’ DI ASCOLTO ISTANZE GIOVANILI
PREVENZIONE PRIMARIA IN GRAVIDANZA ABILITARE LA GRAVIDA AL CONTROLLO DEI MUSCOLI DEL PAVIMENTO PELVICO. CORREGGERE IL VAGINISMO
PREVENZIONE IN GRAVIDANZA E PARTO • CONTROLLO PESO • RIDURRE PERIODO DI ALLETTAMENTO • CONTROLLO STIPSI • POSTURA • DURATA PERIODO ESPULSIVO • KRISTELLER • CORRETTA RICOSTRUZIONE DISCONTINUITA’DEL PAVIMENTO PELVICO E MISURE ATTE A PREVENIRNE LE INFEZIONI. • VALUTAZIONE NECESSITA’ DI RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO IN GRAVIDANZA • VALUTAZIONE DEL GRADO DI RISCHIO DI DISFUNZIONE DOPO IL PARTO MEDIANTE SCHEDA DI VALUTAZIONE
PREVENZIONE DISFUNZIONE PERINEALE IN OCCASIONE DI CHIRURGIA PELVICA • L’ASPORTAZIONE DELL’UTERO NON E’STRAPPAMENTO. • PRESERVARE SE POSSIBILE LA FASCIA ENDOPELVICA • RICOSTRUIRE LA CONTINUITA’ FASCIALE • CORREGGERE OGNI DIFETTO DI STATICA ANCHE SE ASINTOMATICO • CORRETTA PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO • CORRETTE INFORMAZIONI ALLA DIMISSIONE • VALUTAZIONE DEL GRADO DI RISCHIO DI DISFUNZIONE PERINEALE • CORREZIONE DEFICIT ESTROGENICO IATROGENO • RIABILITAZIONE
PREVENZIONE TERZIARIA • TRATTAMENTO DELLE CONDIZIONI FAVORENTI • CORREZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO ASSOCIATI • RIPRISTINO DEL TROFISMO PERINEALE • PERSONALIZZARE UN PROGRAMMA DI RIABILITAZIONE PERINEALE
SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI DISFUNZIONE PERINEALE • OBIETTIVO DELLA SCHEDA : • FORNIRE AL MEDICO ED ALLA PAZIENTE OCCASIONE PER L’INFORMAZIONE SUI FATTORI DI RISCHIO. • SELEZIONARE LE PAZIENTI CHE RISULTINO GRAVEMENTE ESPOSTE • GRADUARE IN BASE ALLO SCORE L’INTERVENTO SANITARIO
SCHEDA VALUTAZIONE DEL RISCHIODI DISFUNZIONE PERINEALE SCORE • ETA’ 20-35 0 15-2O OLTRE 35 2 FAMILIARITA’ 1 BMI SOVRAPPESO 1 OBESITA’ 3 AUMENTO PESO IN GRAVIDANZA 13-15 Kg. 1 16-20 Kg. 2 OLTRE 20 Kg. 3 ALLETTAMENTO OLTRE 1 MESE 1
SCHEDA VALUTAZIONE DEL RISCHIODI DISFUNZIONE PERINEALE SCORE Parita’ II PARA 1 III PARA 2 OLTRE 3 BRONCOPATIE CRONICHE 3 FUMO 2 DIABETE 1 SCOLIOSI –LORDOSI 2 SCIATALGIA 1 VAGINISMO 1-2 IUS IN GRAVIDANZA 3 CISTITI RICORRENTI 1
SCHEDA VALUTAZIONE DEL RISCHIODI DISFUNZIONE PERINEALE SCORE STIPSI 3 PERIODO ESPULSIVO OLTRE 1 ORA 3 PESO NEONATALE 3,5-4 Kg. 1 OLTRE 3 KRISTELLER 2 T.C.IN PERIODO ESPULSIVO 1 DISCONTINUITA’ PERINEO 1-2 GRADO 1 3 GRADO 2 4 GRADO 3
SCORE E TRATTAMENTO SCORE BASSO RISCHIO ( 1 – 5 ): -RACCOMANDAZIONI STILE DI VITA - SCORE MEDIO RISCHIO ( 5 – 10 ) : RIVALUTAZIONE A TRE MESI PRESSO STRUTTURA DEDICATA SCORE ALTO RISCHIO:OLTRE 10 RIABILITAZIONEPERINEALE
VALIDITA’ DELLA SCHEDA LA SCHEDA PROPOSTA E ‘ MIGLIORABILE NECESSITA DI VALIDAZIONE
83° CONGRESSO SIGO 48 °CONGRESSO AOGOI 15° CONGRESSO AGUI NAPOLI 14-17 OTTOBRE 2007 INCONTINENZA URINARIA PREVENZIONE:QUALE VIA PERCORRIBILE S.MIELE GRAZIE PER L’ATTENZIONE