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L’UNIONE EUROPEA OGGI. LE ISTITUZIONI DELL’UNIONE EUROPEA. L'UE ha una struttura istituzionale unica nel suo genere: le priorità generali dell'UE sono fissate dal Consiglio europeo, che riunisce i leader politici a livello nazionale ed europeo;
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LE ISTITUZIONI DELL’UNIONE EUROPEA L'UE ha una struttura istituzionale unica nel suo genere: • le priorità generali dell'UE sono fissate dal Consiglio europeo, che riunisce i leader politici a livello nazionale ed europeo; • i deputati europei, eletti direttamente, rappresentano i cittadini nel Parlamento europeo; • gli interessi globali dell'UE sono promossi dalla Commissione europea, i cui membri sono nominati dai governi nazionali; • i governi difendono i rispettivi interessi nazionali in seno al Consiglio dell'Unione europea.
Eletti direttamente a suffragio universale ogni 5 anni, i membri del Parlamento europeo rappresentano i cittadini dell'UE. • Il Parlamento, insieme al Consiglio dell'Unione europea, è una delle principali istituzioni legislative dell'UE. • Il Parlamento europeo ha tre funzioni principali: • - discutere e approvare le normative europee insieme al Consiglio; • - controllare le altre istituzioni dell'UE, in particolare la Commissione, per accertarsi che agiscano democraticamente; • - discutere e adottare il bilancio dell'UE insieme al Consiglio.
La Commissione europea è una delle principali istituzioni dell'Unione europea: rappresenta e tutela gli interessi dell'UE, prepara nuove proposte, gestisce l'assegnazione dei fondi. • La Commissione sovrintende ed esegue le politiche dell'UE: • propone atti legislativi al Parlamento e al Consiglio; • gestisce il bilancio dell'UE e attribuisce i finanziamenti; • vigila sull'applicazione del diritto dell’UE (congiuntamente alla Corte di giustizia); • - rappresenta l'Unione europea a livello internazionale, per esempio nei negoziati con paesi terzi per la conclusione di accordi.
IL PROCESSO LEGISLATIVO Sono 3 le principali istituzioni che partecipano al processo legislativo nell'UE: il Parlamento europeo, il Consiglio dell'Unione europea e la Commissione europea. Queste tre istituzioni elaborano insieme le politiche e le leggi che si applicano in tutta l'UE. In linea di principio, la Commissione propone i nuovi atti legislativi, che il Parlamento europeo e il Consiglio devono adottare. La Commissione e i paesi membri applicano poi le norme, e la Commissione si assicura che vengano applicate e fatte rispettare correttamente.
I DIRITTI FONDAMENTALI L'UE è fondata sui valori della dignità umana, della libertà, della democrazia, della parità, dello Stato di diritto e del rispetto per i diritti umani, tra cui i diritti delle minoranze.
La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea riunisce in un unico testo tutti i diritti personali, civici, politici, economici e sociali di cui godono le persone nell'UE. La Carta è divenuta giuridicamente vincolante nell'UE con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona nel 2009.
In linea con l'attuazione della Carta dei diritti fondamentali , la Commissione promuove la lotta contro razzismo, xenofobia e omofobia e la tutela delle minoranze
CITTADINANZA EUROPEA La cittadinanza dell'UE, conferita automaticamente a ogni cittadino dell'UE, comporta una serie di diritti di importanza essenziale: • Ogni persona che abbia la cittadinanza di uno Stato membro dell'UE è automaticamente anche un cittadino dell'UE. La cittadinanza dell'UE costituisce un complemento della cittadinanza nazionale e non sostituisce quest'ultima. • La cittadinanza dell'Unione è conferita direttamente a ogni cittadino dell'UE.
QUALI DIRITTI HA IL CITTADINO EUROPEO? Il trattato sul funzionamento dell'Unione europea comporta il diritto a: • circolare e soggiornare liberamente nell'Unione europea; • esercitare l'elettorato attivo e passivo per le elezioni del Parlamento europeo e comunali; • essere tutelati da parte delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro; • presentare petizioni al Parlamento europeo. Tali diritti si applicano a tutti i cittadini dell'Unione.
LOTTA ALLA DISCRIMINAZIONE L'UE opera nell'interesse dei cittadini dell'UE per impedire che vengano discriminati in base al sesso, alla razza o all'origine etnica, alla religione o alle convinzioni personali.
La Commissione europea intraprende azioni al fine di: • migliorare la conoscenza della discriminazione mediante un'opera di sensibilizzazione; • sostenere gli attori intermediari quali le ONG e i partner sociali per migliorare la loro capacità di combattere la discriminazione; • sostenere lo sviluppo di politiche a favore delle pari opportunità; • conseguire un reale cambiamento attraverso attività formative anti-discriminazione.
I PROGRAMMI EUROPEI: EUROPA 2020 Europa 2020 è la strategia decennale per la crescita sviluppata dall'Unione europea. Entro il 2020 l'UE è chiamata a raggiungere 5 obiettivi: 1. Occupazione • innalzamento al 75% del tasso di occupazione (per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni) 2. Ricerca e Sviluppo • aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo al 3% del PIL dell'UE 3. Cambiamenti climatici e sostenibilità energetica • riduzione delle emissioni di gas serra del 20%rispetto al 1990 • 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili • aumento del 20% dell'efficienza energetica 4. Istruzione • Riduzione dei tassi di abbandono scolastico precoce al di sotto del 10% • aumento al 40% dei 30-34enni con un'istruzione universitaria 5. Lotta alla povertà e all'emarginazione • almeno 20 milioni di persone a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione in meno
IL FONDO EUROPEO PER L’INTEGRAZIONE • Il Fondo, istituito nel 2007, ha lo scopo di aiutare gli Stati membri dell’Unione europea a migliorare la propria capacità di elaborare, attuare, monitorare e valutare tutte le strategie e le politiche di integrazione dei cittadini di Paesi terzi, lo scambio di informazioni e buone prassi e la cooperazione per permettere ai cittadini di Paesi terzi, che giungono legalmente in Europa, di soddisfare le condizioni di soggiorno e di integrarsi più facilmente nelle società ospitanti.
Sulla base delle priorità di intervento specificate dalla Commissione Europea, il Ministero dell’Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, individuato quale autorità responsabile per l’Italia, ha sviluppato una strategia per l’utilizzo delle risorse del Fondo, predisponendo un Programma pluriennale, relativo all’intero periodo di riferimento (2007-2013).