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Le misure di prevenzione ambientale dipendono soprattutto dalle modalità di trasmissione dell’infezione. Trasmissione aerea (influenza, meningite, pneumococco, parotite, morbillo, rosolia, pertosse, varicella, TB) Sessuale e a contatto diretto (HBV,HCV, HDV, sifilide,gonorrea, HIV)
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Le misure di prevenzione ambientale dipendono soprattutto dalle modalità di trasmissione dell’infezione. • Trasmissione aerea (influenza, meningite, pneumococco, parotite, morbillo, rosolia, pertosse, varicella, TB) • Sessuale e a contatto diretto (HBV,HCV, HDV, sifilide,gonorrea, HIV) • Oro-fecale (HAV, Poliomielite,tifo e paratifo,colera) • Vettori e zoonosi (tetano,(suolo contaminato da feci animali),leishmaniosi (insetti ratti, cani),rabbia (cani , lupi, pipistrelli) febbre gialla (zanzara),leptospirosi, pediculosi, psittacosi, malaria) • Verticale toxoplasmosi, rosolia, cytomegalovirus, herpes simplex, epatite B, HIV • Bioterrorismo Antrace,botulismo, vaiolo, peste, ebola virus, lassa virus • Viaggi internazionali Colera, AIDS, HBV,HCV,HAV, E coli
Es. trasmissione aerea: morbillo • Agente: paramyxovirus • Mal. esantematica con possibili complicazioni letali (1-0,1%), colpisce più di 20.000 bambini all’anno ed è più grave tra i piccoli. • Incidenza ciclica e forte sottonotifica sp. in minoranze (es zingari). • Copertura vaccinale ancora carente spec. nel Sud Italia. Ex. Emilia Romania 90%, Basilicata 50% • Secondo la legge dell’azione di massa, una alta copertura riduce il rischio per tutti.
Es. Trasmissione contatto diretto HBV • . • Nel passato non distinzione tra varie epatiti, solo dagli anni 1985 si è potuto distinguere A da B, e ora ache C, D, E, G ecc. • Il HBV ha una struttura antigenica composta da antigene di superficie, del core e centrale, provocando anticorpi in tempi successivi, quindi è possibile capire il momento di inizio dell’infezione. • Colpisce i neonati in zone endemiche,(contatto diretto con la madre o altri adulti infetti) e i giovani adulti (sessualmente o per siringa tatuaggi piercing, agopuntura, o o personale sanitario con contatto con liquidi biologici, punture tagli esposti a sangue infetto) • Altri possibilità di trasmissione: rasoi, spazzolini, e spec. Dentisti (nel passato) • Malattia spessissimo subclinica (90% dei casi), ma con un alta percentuale (5-10%) di postumi tardivi (cirrosi e cancro al fegato) • In Italia negli anni 1990 360.000 casi con 7.000 morti, 36.000 cirrosi e 13.000 cancri al fegato. Un totale di 1.500.000 portatori cronici • Dal 1991 vaccinazione per neonati e per persone a rischio: sanitari, laboratoristi, tossicodipendenti, detenuti, politrasfusi, e dializati, agenti di sicurezza e poliziotti. • Precauzioni simili per la HCV e HDV che ancora più comuni per i politrasfusi e tendono a diventare croniche.
Human Immunodeficiency Virus HIV • Acquired ImmunoDeficiency Syndrome (AIDS) • Trasmissione sessuale e rari casi di trasmissione parenterale o da trasfusione. • In Africa 1 ogni 12 adulti è infetto. • Finora ha ucciso 20 millioni di persone • Il lag time tra infezione è malattie in media è di 10 anni. • 9 su 10 persone infette in Africa non ne sono a conoscenza. In Africa del Sud 25% delle donne incinte sono sieropositive. • La perdita di giovani (insegnanti, infermieri, lavoratori), e la creazione di milioni di orfani ha causato un forte arresto nello sviluppo dell’Africa. • La HIV si è diffusa anche in Cina (1 milione di casi), in India (4-5 milioni), nei paesi del Est Europa. • Nel EU l’epidemia è meno forte e la mortalità sotto controllo (con i farmaci) • In Italia circa negli anni 90, 3.000-4.000 casi all’anno, con circa 3.000 morti. L’epidemia è in diminuzione, e le morti molto limitate. In tutto notificati 41.000 casi (77% maschi), 733 pediatrici. In secondo posto dopo la Spagna e 65% tossicodidendenti.
Esempio di un programma di prevenzione dell’AIDS:in Sud Africa • Nel 2001, 25% delle morti erano causate da AIDS. • Si stima che nel periodo 1999-2010 saranno morti 7 milioni (quasi la popolazione della Grecia !) • Strategia preventiva: • Trattamento delle donne gravide con AZT (trasmissione avviene durante il parto, ma anche in utero e con l’allattamento) • Campagna di uso di profilattici • Testing dei sospetti, spec. Donne in gravidanza • Cura dei malati
HIV: prevenzione nel periodo di alta infettività • La malattia ha delle fasi: • Fase Primaria Acuta : Il soggetto è sano subito dopo l’infezione e per 6-12 settimane il virus si moltiplica, ma non ci sono ancora anticorpi. Periodo altamente infettante • Fase Primaria Precoce: La comparsa di anticorpi. Periodo infettante • Fase Cronica: meno infettante • Quindi l’importanza dell’ educazione per la prevenzione nei periodi ad alto rischio.
Rischio di Trasmissione del HIV agli operatori sanitari • Evenienza molto rara: da numerosi studi non risulta trasmissione persino per chi si è punto con ago infetto (un caso su 500 punture) • Importante è il principio di precauzione universale per tutte le infezioni
Trasmissione oro-fecale: es. polio • Agente: poliovirus tipi 1,2,3 • Trasmissione attraverso ingestione (sp. piscine, bambini che mettono le mani in bocca). • Su 100 infettati 95 si immunizzano, e solo 1 si ammala, perciò, inizialmente, malattia più frequente tra le classi più “igieniche” La incidenza annullata nel ovest in 10 anni, (dal 1964 e poi) con il vaccino (prima ucciso, poi vivo). In programma la eradicazione dal globo (come il vaiolo) Nel 2006 la malattia è ancora presente in 4 paesi (India, Afganistan, Pakistan, Bangladesh)
Botulismo • Agente: clostridium botulinum diversi tipi sporigeni resistenti al calore (4 min. a 120°) e a condizioni avverse (pH 4,5, e bassa temperatura) • Non provoca sempre proteolisi, quindi subdolo • Produce esotossina molto tossica e molto persistente (settimane) • Effetti neurotossici con paralisi dei muscoli respiratori e cardiaci e letalità 10-30%. • Alimenti implicati: scatolame non adeguatamente trattato, formaggi.
Stafilococchi • Staphylococcus aureus produce enterotossina in condizioni avverse (NaCl, resistente al calore e al invecchiamento.(Si mantiene a 4° per 4 mesi !) Esistono numerosi portatori sani, perciò importante le norme igieniche per alimentaristi Alimenti implicati:prodotti di latte, e carne tritata.
Salmonellosi • Salmonella typhi e paratyphi e molte altre varianti causa del maggior numero di tossinfezioni alimentari. • Infezioni enteriche più o meno gravi secondo la specie. Possono colpire anche altri organi: ossa, SNC. • Alimenti implicati:di origine animale (uova, carne, pollame). Facilmente distruggibile con la cottura (60° per 15 min)
Altre tossinfezioni: • Brucellosi: zoonosi di bovini e altri animali domestici, trasmissibili anche con contatto diretto (veterinari, allevatori) e con alimenti non trattati. Vaccinazione per animali. • Shigellosi simile. • Clostridium perfringens sporigeno anaerobico da contaminazione fecale e da alimenti non tenuti a T° bassa o alta. • Vibrio parahaemoliticus presente nei prodotti marini (non cotti) • Bacillus cereus sporigeno che produce enterotossine in alimenti lasciati a T° ambiente, dove si molteplica rapidamente
Vettori e Zoonosi es. rabbia • Agente:Rhabdovirus lissavirus, più sierotipi, ma in Europa tipo 1. Mortalità 100% • Tipo “urbano” animali domestici • Tipo “silvestre” volpi, moffetta,pipistrelli,vampiri • La forma silvestre esiste ancora nei boschi di Europa centrale. • Prevenzione: abbattimento degli animali sospetti (non dopo una morsicatura !), vaccinazione degli animali domestici, vaccinazione preventiva degli esposti a rischio (veterinari, guardacaccia) • Vaccinazione post-morsicatura
Vettori e Zoonosi es. tetano • Agente: Clostridium tetani anaerobico obbligato,(presente nel terreno), produce tossina che giunge il SNC. • Altissima letalità (40-60%) • Malattia comune tra partorienti in Africa. • Prevenzione: vaccinazione per neonati, e persone a rischio minatori, agricoltori, allevatori.
Vettori e Zoonosi es. toxoplasmosi • Agente: Toxoplasma gondii (protozoo) è un parasita obbligato con ciclo riproduttivo con 3 forme: cisti, si diffonde in tutto il corpo, poi si localizza in un organo. E spesso subclinica.(50-70% della popolazione è sieropositiva). • Si trasmette al feto con rischio di malformazioni. • Prevenzione: evitare esposizione in gravidanza,(anche alimenti possibilmente contaminati) in caso di sieroconversione, trattare farmacologicamente
Vettori e Zoonosi es.Echinococcosi • Agente: Echinococco granuloso (metazoo).Vive nell’intestino del cane, e eliminato si disperde nel terreno, ingerito dalle pecore ovini ecc, arriva all’uomo attraverso la carne o vegetali (se non ben cotti) • Penetra attraverso l’intestino e si localizza nel fegato o polmoni e si sviluppa formando una ciste che cresce 2 cm all’anno. • Prevenzione:eliminazione della riserva disinfezione dei cani eliminazione delle carni infestate, trattamento antihelmitico dei cani a rischio.
L’echinococco • Malattie molto diffusa nel mondo e persistente in Italia per la persistenza di macellazioni illegali. • I dati epidemiologici sono carenti perché spesso non diagnosticata. • Da uno studio sistematico, nella sola toscana, risultavano negli ultimi anni circa 100 casi all’anno. • Causa: infestazione dal elminta echinococco granulosus,multicularis e vogeli, normalmente parasita dell’intestino dei cani che forma cisti larvali negli organi di mammiferi, spec.ovini. All’uomo è trasmesso dagli animali per contatto diretto, oppure con l’ingestione di alimenti contaminati dagli escrementi di animali infetti (anche acqua), contenti le uova del parasita. • Le uova persistono nel terreno a lungo possono contaminare anche vegetali oppure contagiare direttamente.Una volta ingeriti, le uova continuano il ciclo biologico nell’ospite, formando cisti che devono essere rimosse chirurgicamente.
Vettori e Zoonosi: BSE • Agente: prioni presenti nelle carni ovini (scrapie) sono passati ai bovini attraverso le farine animale nella loro alimentazione provocando la morte in 180.000 bovini in UK (anni ’90) • La malattie umana assomiglia ad una neuropatia molto rara (Creutzfeldt-Jakob).I casi attribuibili al prione erano forse 130 acquisiti in UK. I casi sono tra soggetti con un polimorfismo genetico che gli rende più suscettibili. • Prevenzione: controlli degli animali prima dell’uso
Il caso della Influenza Aviaria • Una malattia ben nota dal 1878 e concerneva solo uccelli. • Nel 2004 manifestata in uccelli nel Sudest Asiatico con isolamento del virus H5N1. • In tutto 170 casi (90 morti) umani, perché il virus (come tutti) è facilmente mutabile, e può adattarsi all’uomo.(I casi mortali di malaria sono ogni anno 5 milioni) • Il virus è trasmissibile solo da contatto diretto con un uccello malato, e si distrugge a 70 gradi. • Perché il panico ? Forse per vendere antivirali prodotti da multinazionali in crisi.
Infezioni ospedaliere in Italia • Non esiste un sistema di sorveglianza nazionale • Si stima da 5% a 8% dei ricoverati, quindi da 450.000 a 700.000 casi di cui 1340-2100 letali, e 30% sicuramente prevenibili anche se in alcuni ospedali (non Italiani) si è riuciti a prevenire il 70%. • L’agente principale in Italia è il Staphylococcus aureus meticilina-resistente che gira negli ospedali ed è una “spia” di infezione ospedaliera.
Un indagine dell’ISS del 2000 • Solo 50% degli ospedali hanno istituito il Comitato di Controllo e solo 30% avevano un “responsabile”, anche se la legge lo prevede già dal 1985..- • Per cui, nel 2007 ancora si propone: -la rilevazione di dati epidemiologici -la definizione di “Linee Guida” nazionali -la costruzione di sistemi di “allerta” per identificare tempestivamente eventi sentinella -l’inclusione del problema nei criteri di accreditamento e autorizzazione delle strutture sanitarie.
Il problema della resistenza ai farmaci: il caso della TB • Oggi le morti annuali da TB sono 1.7 milioni, mentre i malati sono 15.4 milioni • Questo nella presenza di farmaci miracolosi (che hanno estirpato la malattia in Europa), se usati correttamente. • Il problema principale nei Paesi in via di Sviluppo è la sospensione precoce del trattamento che provoca resistenza. • Il Global Plan to Stop TB lanciato dal OMS nel 2006, prevede “directly observed treatment” o DOT, da parte di un operatore sanitario (o suo delegato), per garantire il completamento del ciclo di trattamento ed evitare lo sviluppo di resistenza. • Il programma DOT è finanziato (56 millioni di dollari), da Bill Gates. • Fonte: The nations Health May 2006, p.23