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Le Scuole Alcologiche Territoriali di II e III Modulo e gli Interclub

Le Scuole Alcologiche Territoriali di II e III Modulo e gli Interclub Brescia, 16 febbraio 2014 A.Muckermann. Perché le SAT di I – II e III Modulo? Cosa sono? Crescita?…Cambiamento Culturale?….. Empowerment ?…. L’approccio ecologico- sociale ai problemi alcolcorrelati e

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Le Scuole Alcologiche Territoriali di II e III Modulo e gli Interclub

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Presentation Transcript


  1. Le Scuole Alcologiche Territoriali di II e III Modulo e gli Interclub Brescia, 16 febbraio 2014 A.Muckermann

  2. Perché le SAT di I – II e III Modulo? Cosa sono? Crescita?…Cambiamento Culturale?….. Empowerment ?…..

  3. L’approccio ecologico- sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi si basa su due punti imprescindibili: I Club degli Alcolisti in Trattamento e la formazione e aggiornamento continuo di tutti i suoi membri. La formazione prevede anche i tre moduli diversi di SAT Le SAT di 1°, 2° e 3° modulo sono incontri appositamente strutturati dalla metodologia e rivolti in modo specifico alle famiglie dei Club ed alla comunità e rappresentano una parte importante del percorso formativo dell’approccio ecologico sociale La Scuola Alcologica Territoriale è infatti il momento formativo che accompagna il percorso delle famiglie del Club e la maturazione culturale della società a proposito dei problemi legati al bere …. Laura Musso 1997

  4. Le SAT di I e II modulo sono state organizzate affinchè i programmi per la formazione e l’aggiornamento si svolgano in maniera sistematica e non disturbino il regolare lavoro dei Club degli Alcolisti in Trattamento A cosa servono? A far sentire alle famiglie presenti che queste scuole sono organizzate per loro e con loro………... e creare l’aspettativa di poter trovare alcune risposte che rafforzino le loro certezze

  5. Il 2° Modulo è rivolto alle famiglie che fanno parte del Club degli Alcolisti in Trattamento da almeno due anni Funzione: aggiornare e anche rimotivare i membri di Club, possibilità di trovare risposte utili a continuare il cammino con qualche strumento in più (empowerment) Organizzazione : In un fine settimana, meglio con un programma sociale, come suggerito dal Prof.Hudolin. Durata della SAT 4 ore Quando: Ogni anno sarebbe opportuno conoscere il numero dei nuclei familiari che stanno frequentando ciascuno il CAT da circa un paio di anni Chi organizza: Il gruppo di S.I. di un territorio con una rappresentanza delle famiglie per valutare la necessità dell’aggiornamento e per individuare le tematiche dell’aggiornamento, affinchè lo stesso risponda il più possibile alle esigenze dei destinatari .

  6. Il 2° Modulo Qualità del S.I. : Al 2° modulo non si parla con dei principianti, ma con famiglie che hanno esperienza per cui il S.I. che condurrà l’aggiornamento dovrà essere ben aggiornato e sicuramente ben motivato nel suo ruolo di S.I. Non si può riuscire a trasmettere ciò che non si ha dentro Alcuni Esempi in Liguria: ACAT Ponente : “I Club degli Alcolisti in Trattamento” S.I. Gabriele S. ACAT Levante: “Perché continuare?” S.I. Oreste Pittaluga Genova, 8 marzo 2014 .

  7. Suggerimento…… Il S.I. in tutti i 3 moduli della SAT dovrebbe cercare di utilizzare anche un codice visivo: cioè l’immagine, insieme al codice verbale: cioè la parola Ricerche approfondite sulla comunicazione con le immagini hanno dimostrato che una persona “normale” ricorda il 10-15% di ciò che gli viene detto con le parole, il 30-35% di ciò che vede, ma il 50% di ciò che vede e sente contemporaneamente.

  8. “L’approccio ecologico-sociale è un concetto dinamico in continuo cambiamento, influenzato dai risultati delle ricerche e dalle nuove esperienze. Gli aspetti metodologici cambiano in modo relativamente rapido, se non fosse previsto un aggiornamento continuo degli operatori e delle famiglie, molto presto si bloccherebbe la crescita e lo sviluppo dei programmi . L’esperienza dimostra che alcune conoscenze cambiano nell’arco di due anni; pertanto diventa indispensabile un breve aggiornamento di 4 ore per le famiglie da realizzarsi ogni due anni “ VIHudolin

  9. SAT III Modulo Funzione:Informazione e sensibilizzazione per le famiglie apparentemente senza sofferenze alcolcorrelate, prevenzione condivisione del lavoro del Club e sensibilizzazione della comunità. Utile per modificare la cultura dominante, che provoca tante sofferenze. Organizzazione: Due incontri- stesse modalità dei due moduli precedenti , stesso S.I. formato e aggiornato. Tutti i membri di Club dovrebbero impegnarsi personalmente ad invitare gli amici, i vicini di casa e chiunque loro frequentino. Ricordiamoci di invitare sempre le persone con le loro famiglie. Inoltre si possono e devono fare inviti anche a gruppi e/o associazioni esistenti in quella zona: alle scuole, alle parrocchie, ed a qualsiasi altra realtà organizzata della quale facciano parte molte persone con le loro famiglie e inoltre…….. Quando: Una volta all’anno. Questa sensibilizzazione deve essere continuata nel tempo, in questo modo è possibile modificare il modo di considerare l’uso dell’alcol, i problemi che ne derivano e l’immagine delle persone che vivono questi problemi.

  10. SAT III Modulo Chi: Ogni Club sul territorio potrebbe organizzare una SAT di III modulo o collaborare con altri Club degli Alcolisti in Trattamento dello stesso Territorio per l’organizzazione della stessa. Il Servitore - Insegnante: Data l’eterogenità dei partecipanti è consigliabile che il S.I. oltre alle normali conoscenze sui PAC, abbia una certa esperienza della pratica delle Scuole Alcologiche Territoriali. Pertanto, oltre a possedere i requisiti per l’insegnamento validi per i moduli precedenti, possegga una certa esperienza nella conduzione di incontri pubblici

  11. Argomenti per la SAT di III Modulo • L’Alcol ed i suoi effetti • Il cosiddetto Bere Moderato • I PAC • I CAT • Manteniamo chiaro l’obiettivo che dobbiamo raggiungere: • Sensibilizzare ovvero mettere in discussione le certezze con le quali i nostri interlocutori sono arrivati alla SAT offrendo loro stimoli diversi per dargli la possibilità di cambiare punti di vista • Se non raggiungiamo gli obiettivi cerchiamo di capire gli errori che possiamo avere fatto e lavoriamo affinchè non si ripetano • Nessuno è nato imparato !!

  12. Il terzo modulo serve ad aumentare la consapevolezza fra la popolazione generale che il bere alcolici è un comportamento a rischio. Alcune proposte di SAT di III Modulo : “Meno è meglio!” “ Sai cosa bevi?” “Alcol e Società” “Alcol e Giovani” “Alcol in Rosa” “Alcol …stile di vita”

  13. In conclusione di una SAT di 3° modulo……. • possiamo proporre una collaborazione • fare un invito per qualche iniziativa da tenere sul territorio • o altro. • Se i presenti sono interessati ad approfondire questi argomenti, possono • essere invitati a partecipare ad una settimana di sensibilizzazione. • Talvolta in seguito ad un 3° modulo di SAT sono emerse disponibilità a • coinvolgersi nel ruolo di S.I. per i Club, in altri casi sono nate iniziative • particolari, quando ad esempio erano presenti degli insegnanti, un • allenatore sportivo, un educatore che lavoravano a contatto con i più • giovani. • Ogni partecipante a queste SAT potrebbe diventare promotore di protezione • e promozione della salute nel proprio ambito di vita aumentando così il • coinvolgimento della comunità in un cambiamento dei comportamenti con • l’alcol, in vista del raggiungimento di quel 1% della popolazione coinvolta, • che garantisce un significativo modificarsi della cultura locale a proposito • del bere.

  14. Una Domanda : Possiamo pensare di proporre le SAT di 3° modulo in modo diverso? Esempi……

  15. Un esempio diSAT di 3° modulo proposta in modo diverso Allo scopo di rendere la SAT di 3° modulo più accattivante, l’ARCAT Veneto, nel 2004, aveva sviluppato un interessante progetto chiamato “Un elefante non è una rosa”.

  16. La serata era imperniata su una rappresentazione teatrale in chiave scherzosa. e venivano presentati brevi sketch di personaggi tutti un po’ brilli, che cercavano di spiegare il loro ruolo che, si risolveva in un fallimento, senza che mai il protagonista riuscisse a collegare i motivi del fiasco con il consumo di bevande alcoliche.

  17. C’eral’allenatore della squadretta di provincia che perde tutte le partite, il ragazzo che è convinto di rimorchiare ragazze a tutto spiano, ma resta sempre a mani vuote, ed il centauro che vuole ingaggiare una gara sprint con gli amici e finisce contro un albero

  18. Il tema sottostante (l’alcol come causa di insuccesso) serviva a suscitare un dibattito con gli spettatori, dando così modo al conduttore della serata di affrontare il tema Questo pacchetto ha girato quasi tutto il Veneto, ed in una ventina di rappresentazioni ha raccolto oltre mille spettatori.

  19. Altri esempi?

  20. Interclub Cosa sono? A cosa servono? Quando si organizzano? Chi organizza?

  21. Interclub Momento di scambio tra i Club di una zona, di una provincia, di una regione Occasione di incontro x mantenere i contatti con le famiglie dei diversi Club e di confronto fra Club, consegna attestati di sobrietà Modo semplice per conoscere nuovi amici Opportunità per festeggiare il piacere di stare insieme e di aver migliorato la propria qualità di vita Momenti di scambio e conoscenza con la Comunità locale Obiettivi: dare visibilità ai Club nella comunità e stimolare il cambiamento della comunità stessa

  22. Ma attenzione, l’INTERCLUB……….. E’ un’occasione per invitare persone della comunità locale con le loro famiglie. Persone con le loro famiglie, che siano particolarmente rappresentative della comunità stessa, che siano «opinion leaders», per esempio: I VigiliIl ParrocoIl Direttore del Distretto SocialeIl Responsabile del SerT localeLe Associazioni di volontariato del quartiereI Giornalisti …..ecc

  23. Gli Interclub vengono organizzati una o due volte all’anno • I Club di una zona si riuniscono per questo evento • Nell’organizzazione dovrebbero essere coinvolti tutti i • membri dei Club di una determinata zona per predisporre: • La ricerca del luogo dove si potrà svolgere l’Interclub • La scelta di un argomento da proporre che diverrà il titolo • dell’evento • La proposta di un relatore che presenterà l’argomento alla • popolazione invitata • Ogni famiglia e membro di Club che vive in una determinata • zona, potrà suggerire persone e famiglie di sua conoscenza • da invitare personalmente all’Interclub

  24. Alcuni esempi di Interclub sul territorio Ligure: “Alcol in famiglia…e i figli” (Laura Musso e G.Schiappacasse) “Libertà di cambiare” proiezione video “Alcol senza stagioni e Frontiere” dell’ACAT Vicenza (Gabriele Verrone) “I CAT come cittadinanza attiva ed in salute” (Paolo Barcucci) “Alcol e Società” “Alcol e Giovani” “Alcol in Rosa”, “Alcol …stile di vita” Prossimi Interclub “Cambio musica…..ricomincio da me”domenica 23 febbraio 2014 “Un cammino lungo 50 anni….alcol e stili di vita…..il coraggio di cambiare” sabato 5 aprile 2014

  25. Il Club appartiene alla comunità umana territoriale, i cambiamenti del comportamento non avvengono dunque nel Club, ma nella comunità. Sia la Scuola Alcologica di III Modulo che gli Interclub sono gli strumenti che possono e devono essere utilizzati per testimoniare questi cambiamenti e stimolare e indirizzare la popolazione generale, appartenente alle varie comunità locali, ad un generale cambiamento della cultura sanitaria e generale esistente. V. Hudolin

  26. ”Voi potete sognare, progettare e costruire il posto più bello del mondo………. ma saranno sempre le persone che lo abitano a renderlo ciò che vogliono che esso sia Perché solo le persone, possono fare in modo che i sogni diventino realtà.’” Walt Disney

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