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Medioevo vicino:

Medioevo vicino:. La nascita dello Stato Pontificio. Perché collocarlo proprio nel Medioevo vicino?.

kendis
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Presentation Transcript


  1. Medioevo vicino: La nascita dello Stato Pontificio

  2. Perché collocarlo proprio nel Medioevo vicino? La Città del Vaticano è il più piccolo Stato indipendente del mondo,sia per la sua popolazione sia per la sua estensione territoriale. Ma perché questo territorio che fa parte della penisola Italiana è indipendente da essa ? Spesso per capire il presente è necessario guardarsi alle spalle e ripercorre il passato,alla ricerca delle origini del fatto che ci interessa. In questo piccolo progetto ho fatto proprio in questo modo: ho cercato di andare indietro nel tempo fino alle fondamenta, per poi ripercorre a poco a poco tutti i vari passi della storia fino al giorno d’oggi. Ho scelto di collocare questo argomento,ovvero la nascita dello Stato Pontificio, in un Medioevo vicino a noi perché mi è parso proprio di capire che molte cose che lo hanno caratterizzato tempo fa, sono le stesse cose che oggi caratterizzano ciò che ancora sopravvive di questo Stato della Chiesa, cioè la Città del Vaticano.

  3. Argomenti trattati: • Che cos’è lo Stato della Chiesa? • Scheda tecnica • Perché i Papi esercitarono il loro dominio su alcuni territori dell’Italia? • Gregorio Magno • Le opere di Gregorio • La donazione di Sutri • Le donazioni carolingie • La (falsa) donazione di Costantino (Constitutum Constantini) • A che scopo fu creato questo documento? • Alcuni passi dalla Constitutum Constantini

  4. Lo Stato della Chiesa • Con il nome di stato della Chiesa vengono indicati i territori sottoposti al controllo temporale dei Papi dal 752 al 1870. • Durante quest’arco di tempo i papi hanno esercitato un forte potere spirituale su tutti i cattolici sparsi nel mondo e un potere temporale, ossia giuridico e amministrativo, sui sudditi dello Stato della Chiesa. I papi, quindi, avevano lo stesso potere dei re, anzi un potere maggiore, perché la Chiesa aveva l’intenzione di affermare la propria superiorità in materia ecclesiastica e spirituale in qualsiasi paese, limitando in tal modo il potere degli altri monarchi.

  5. Scheda tecnica

  6. Fonte: Wikipedia

  7. Perché i Papi esercitarono un dominio temporale su alcuni territori dell’Italia? Durante il VI e il VII secolo, Roma apparteneva teoricamente ancora ai Bizantini, infatti il suo vescovo era un suddito dell’imperatore d’Oriente, ma,naturalmente, Roma non era una sede vescovile qualsiasi: per primo motivo perché era l’antica capitale imperiale, poi perché sin dall’epoca delle prime invasioni barbariche il suo vescovo aveva svolto anche un importante ruolo politico-diplomatico, negoziando con i vari condottieri germanici e assicurando,per quanto possibile, la difesa della città e la tutela dei suoi abitanti. Il vescovo di Roma,insomma, era intervenuto laddove il potere in declino degli imperatori romani d’Occidente non riusciva più ad arrivare. Ma c’erano anche altre ragioni che rendevano speciale la figura del vescovo di Roma. La chiesa e la disgregazione dall’impero

  8. Beni materiali,eredità spirituale La chiesa possedeva un patrimonio di beni e terre che incrementava nel corso del tempo,infatti monasteri e chiese divenivano oggetto di donazioni e lasciti di terreno alla morte di un fedele, che si assicurava in tale modo una garanzia della salvezza della propria anima. Questo patrimonio era gestito dal vescovo di Roma, che perciò assumeva le opportune iniziative per salvaguardarlo e renderlo redditizio.In secondo luogo, il prestigio di Roma era legato anche a ragioni più strettamente religiose. A Roma era morto Pietro,l’apostolo al quale Gesù,secondo il racconto dei Vangeli, aveva affidato il ruolo di capo supremo della chiesa; perciò,il vescovo di Roma si considerava in un certo senso come il successore di Pietro, e dunque il depositario di un potere che gli era stato conferito direttamente da Cristo stesso. Proprio per questi motivi l’autorità e il prestigio della chiesa di Roma erano in continua crescita e, soprattutto, sempre meno dipendenti dal controllo dell’imperatore d’Oriente.

  9. La Chiesa cerca delle alleanze Questa situazione instabile entrò definitivamente in crisi con l’arrivo dei longobardi nella penisola Italiana(nel 568). Da quanto si può capire, fu immediatamente evidente che i bizantini non erano in grado di contrastare l’avanzata dei nuovi invasori e di garantire la difesa del territorio; la stessa Roma e il Lazio,dove si concentravano molte proprietà ecclesiastiche, furono più volte attaccati dai longobardi, che erano alla ricerca di un’ ulteriore espansione.Dal momento che l’impero ad Oriente non rappresentava più un affidamento sicuro al quale rivolgersi,per la chiesa divenne urgente trovare nuovi e più potenti alleati: già alla fine del VI secolo, pochi anni dopo la discesa longobarda in Italia, il papa di Roma avviò contatti diplomatici con i sovrano franchi, chiedendo e ottenendo un loro intervento militare in Italia contro i longobardi.I contatti proseguirono nei decenni successivi e si rivelarono determinanti per il futuro del papato e dell’intera storia europea. Fonte : manuale di storia e geografia Ambiente storia

  10. Gregorio Magno Il vero creatore del potere temporale della Chiesa fu Gregorio I, detto “Magno” (cioè il Grande), pontefice tra il 590 e il 640. Egli proveniva dalla famiglia degli Anicii,una delle più antiche dell’aristocrazia senatoria.

  11. Le opere di Gregorio Gregorio è una delle figure più emergenti durante l’età longobarda,infatti egli attese al compito sociale più urgente: la sicurezza delle popolazioni. • Gregorio all’inizio diede impulso ad una separazione dell’autorità pontificia dal controllo dell’imperate bizantino e dal patriarca di Costantinopoli • Ottimizzò l’amministrazione dei vasti averi di cui la chiesa disponeva nell’Italia centro-meridionale e in diverse aree dell’Europa per poterle rendere fruttuose;Grazie ai proventi ricavati dalle ricchezze fondiarie, si poteva mantenere la chiesa di Roma che era quindi in grado di dare il proprio sostegno a chiese e monasteri, fornire approvvigionamento o persino assicurare la difesa militare alle città in caso di pericolo. • Egli non si limitò soltanto ad amministrare questi territori, ma condusse una vera e propria politica estera in piena autonomia, infatti egli ebbe un ruolo importante nello scontro tra Longobardi e Bizantini. Inoltre era in corrispondenza diplomatica con le corti dei regni romano-barbarici e trattava da pari a pari con lo stesso imperatore d’Oriente. • Promosse la diffusione del Cristianesimo dalle campagne alle città, basti pensare solamente alle aperture dei Longobardi verso il Cristianesimo (favorite anche dalla regina bavara Teodolinda) oppure alla conversione di angli e sassoni . Fonte : Polis 2 e Ambiente storia

  12. La donazione di Sutri Sutri in provincia di Viterbo (VT) nel Lazio Un episodio fondamentale per il rafforzamento del potere temporale dei pontefici, avvenne nel 728.La politica di Liutprando fallì perché ostacolata dai bizantini,dall’impero d’Oriente e dallo stesso Papa, però prima di ritirarsi nel nord Italia,Liutprando cedette alla chiesa alcune terre conquistate in precedenza, tra queste terre c’era la rocca di Sutri.Si trattava di territori appartenenti all’impero d’Oriente che però divennero proprietà dei Longobardi per diritto di conquista;Donandoli al Papa, Liutprando permise al Papa di godere di un potere autonomo attraverso la disposizione di territorio che andava a formare il primo nucleo di uno Stato Pontificio. Fonte: Ambiente storia

  13. Le donazioni carolingie Nel 753 Papa Stefano consacrò Pipino il breve re dei franchi, quindi quando i Longobardi posero fine alla presenza bizantina nell’Italia (nel 752) ,Pipino il Breve liberò Ravenna e il suo entroterra dalla dominazione longobarda come ringraziamento di questo riconoscimento. Pipino si comportò proprio come Liutprando trent’anni prima: consegnò i territori liberati dai Longobardi nelle mani dello Stato Pontificio, che incrementò di conseguenza i propri possedimenti in Italia.Grazie a queste consistenze donazioni, la chiesa ormai aveva il controllo di una striscia di terra che si estendeva dal Lazio fino al litorale romagnolo. Questa entità politica sarebbe sopravvissuta fino al 1870, oggi la Città del Vaticano ne rappresenta l’ultimo,minuscolo residuo. Stato della Chiesa dopo le donazioni carolingie Fonte: Ambiente storia

  14. La (falsa) donazione di Costantino Raffigurato in questo dipinto,troviamo la Constitutum Constantini ovvero la Donazione di Costantino: un falso, in cui l’imperatore Costantino afferma di cedere al Papa Silvestro I il palazzo del Laterano,i simboli della carica imperiale, compresa la corona,l’Italia e le provincie occidentali dell’impero,con la città di Roma. Esso fu probabilmente inventato verso la metà del’’ VIII secolo. Sarà il filologo Lorenzo Valla a smascherare,intorno al 1440,la sua falsità: non era possibile che al tempo di Costantino si definisse così chiaramente il papa come “culmine del sacerdozio e capo della religione cristiana”. Il documento servì nei secoli finali del Medioevo a per giustificare il potere temporale della Chiesa,ovvero il possesso di Roma e dell’Italia centrale. . « In considerazione del fatto che il nostro potere imperiale è terreno, noi decretiamo che si debba venerare e onorare la nostra santissima Chiesa Romana e che il Sacro Vescovado del santo Pietro debba essere gloriosamente esaltato sopra il nostro Impero e trono terreno. Il vescovo di Roma deve regnare sopra le quattro principali sedi, Antiochia, Alessandria, Costantinopoli e Gerusalemme, e sopra tutte le chiese di Dio nel mondo... Finalmente noi diamo a Silvestro, Papa universale, il nostro palazzo e tutte le province, palazzi e distretti della città di Roma e dell'Italia e delle regioni occidentali. » Fonte: manuale di storia medievale

  15. A che scopo fu creato questo falso documento? La Constitutum Constantini fu elaborata nella cancelleria papale e fu attribuita all’imperatore Costantino, il primo imperatore cristiano.Lo scopo di questo documento era quello di affermare l’autorità del Papa e il suo diritto ad esercitarlo su certi territori. Esso si rivelò prezioso anche nei successivi secoli,infatti mediante questo documento, anche i successivi Papi motivavano il proprio potere temporale. Il falso creato nel VIII secolo dunque si rivelò fondamentale e condizionò un’intera epoca europea. Fonte: Ambiente storia

  16. Questi sono alcuni dei passi più significativi della Donazione di Costantino: • 11 [...] Abbiamo giudicato utile, con tutti i nostri magistrati e con tutto il senato, con gli ottimati e tutto il popolo romano sottoposto al nostro impero glorioso, che, come San Pietro appare costituito in terra quale vicario del figlio di Dio, così i pontefici, che fanno le veci dello stesso principe degli apostoli, ottengano, concesso da noi e dalla nostra imperiale potestà, un potere sovrano più ampio di quello che è concesso alla terrena mansuetudine della nostra imperiale serenità, scegliendo che lo stesso principe degli apostoli e i suoi vicari siano nostri saldi patroni presso Dio. E, per quanto è possibile alla nostra terrena imperiale potestà, abbiamo deciso di onorare la sua sacrosanta chiesa romana con la dovuta venerazione, e di esaltare gloriosamente, più del nostro impero e del nostro trono terreno, la santissima sede di San Pietro, assegnandole potestà, gloria, dignità, forza e onori imperiali. • 12 Pertanto decretiamo e sanciamo che essa tenga il primato sia sulle quattro principali sedi di Antiochia, Alessandria, Costantinopoli e Gerusalemme, sia su tutte le chiese di Dio esistenti su tutta la terra; e che ogni pontefice della Santa Romana Chiesa sia il più alto e principale di tutti i sacerdoti, e che secondo il suo giudizio siano regolate tutte le cose che attengono al culto di Dio e servono a rendere salda la fede dei cristiani. È infatti giusto che la legge santa abbia la capitale del suo dominio là dove il creatore delle sante leggi, il nostro Salvatore, dispose che San Pietro avesse la cattedra del suo apostolato, dove egli, affrontando il supplizio della croce, bevve il calice della morte beata e imitò il suo maestro e signore; e che le genti chinino il capo confessando la fede di Cristo là dove il loro dottore, l’apostolo San Paolo, ebbe la corona del martirio porgendo il collo [alla spada] [...]. • 17 E affinché la dignità pontificale non sia svilita, ma sia onorata più della dignità e della potenza della gloria dell’impero terreno, ecco che, trasferendo e lasciando al più volte nominato beatissimo pontefice, il padre nostro Silvestro, papa universale, e alla potestà e giurisdizione dei pontefici suoi successori, il nostro palazzo e tutte le province, luoghi e città di Roma, dell’Italia, e delle regioni occidentali, determiniamo, con decreto imperiale destinato a valere in perpetuo, in virtù di questo nostro editto e prammatico costituto, che essi ne possano disporre, e concediamo che [tali possessi] restino sottoposti al diritto della Santa Romana Chiesa. • Fonte : Artblog

  17. FINE Spero che questo lavoro sia stato di vostro gradimento. GRAZIE DELLA VISIONE

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