470 likes | 722 Views
LEGGE DELLA VICINANZA. Nella figura le rette non vengono percepite singolarmente ma in serie di due. Si vedono quindi tre colonne strette e non due larghe. LEGGE DELLA SOMIGLIANZA. Nella figura vediamo delle righe verticali alternate di punti chiari e scuri. LEGGE DELLA DIREZIONE. T. Y. X.
E N D
LEGGE DELLA VICINANZA Nella figura le rette non vengono percepite singolarmente ma in serie di due. Si vedono quindi tre colonne strette e non due larghe.
LEGGE DELLA SOMIGLIANZA Nella figura vediamo delle righe verticali alternate di punti chiari e scuri.
LEGGE DELLA DIREZIONE T Y X Z Nella figura percepiamo T con Z e X con Y e non T con Y e X con Z o ancora T con X e Y con Z.
LEGGE DELLA CHIUSURA Nella figura le curve non vengono percepite singolarmente, ma come parti di un’unica forma: il cerchio.
Quando le due figure (A) vengono unite, vengono percepite come un cerchio e un quadrato sovrapposti (B). LEGGE DELLA BUONA FORMA
REGOLA DEL SENSO Tendenza dopo aver percepito l'essenza di un disegno ad osservarlo secondo la nuova interpretazione e non più come lo si vedeva prima. Cosa rappresentano le immagini in basso?
Secnodo un pfrosseore dlel'Unviesrità di Cmabrdige, non imorpta in che oridne apapaino le letetre in una paolra, l'uinca csoa imnorptate è che la pimra e la ulimta letetra sinao nel ptoso gituso. Il riustlato può serbmare mloto cnofsuo e noonstatne ttuto si può legerge sezna mloti prleobmi. Qesuto si dvee al ftato che la mtene uanma non lgege ongi ltetera una ad una, ma la paolra nel suo isineme. Cuorsio, no?
Guarda la parte grafica e dì ad alta voce il colore, non la parola GIALLOAZZURROARANCIONE NEROROSSO VERDE MARRONEGIALLOROSSO ARANCIONE VERDENERO AZZURROROSSO MARRONE VERDEAZZURROARANCIONE Conflitto destra – sinistra La parte destra del tuo cervello cerca di dire il colore, ma la parte sinistra insiste nel leggere la parola: EFFETTO STROOP
FIGURE AMBIGUE IL FENOMENO PRESO IN CONSIDERAZIONE E' L'INVERSIONE DEL RAPPORTO TRA LA FIGURA E LO SFONDO. LE LINEE CHE DEFINISCONO I MARGINI DI CERTE FIGURE POSSONO DARE ORIGINE A DUE IMMAGINI O A DUE SAGOME DIVERSE. PER LA NOSTRA MENTE E' DIFFICILE PERCEPIRE SIMULTANEAMENTE DUE IMMAGINI SIGNIFICATIVE. PERTANTO, PER PERCEPIRE LE DUE POSSIBILI "SOLUZIONI PERCETTIVE", SI DOVRA' INVERTIRE ALTERNATIVAMENTE CIO' CHE E' VISTO COME "FIGURA" CON CIO' CHE E' VISTO COME "SFONDO".
FIGURA/SFONDO Vedere e distinguere gli oggetti significa organizzare una parte del campo visivo, separata da contorni, come figura in primo piano e spostare il resto in secondo piano, considerato come sfondo. Un ruolo molto importante è svolto dai margini: infatti essi hanno una "funzione unilaterale", servono cioè a delimitare solo quelle parti del campo visivo che hanno carattere di figura, mentre la zona interfigurale, che assume fenomenicamente carattere di sfondo, è priva di forma: non ha cioè margini chiarimenti distinti.
CONTRASTO DEI CONTORNI CONCAVI E CONVESSI A prima vista si focalizzano come figure le parti verdi, perché il nostro cervello dà più importanza alle figure convesse rispetto a quelle concave. Però soffermandosi meglio a osservare, la parte rossa si può considerare anch'essa come figura.
LE FIGURE IMPOSSIBILI La geometria e le sue regole applicate al disegno ci permettono di rappresentare quello che vediamo in modo tale che il cervello lo ritenga simile alla realtà. Questo metodo ci consente anche di "ingannare" l'occhio e di rappresentare oggetti o spazi in false prospettive e renderli "impossibili". La "cosa" che l'occhio percepisce non è una cosa reale e possibile! Per qualche secondo, però l'occhio è riuscito ad ingannare il cervello: è questa la caratteristica delle FIGURE IMPOSSIBILI
LE FIGURE FANTASMA E' proprio vero che i contorni e le superfici che noi percepiamo esistono sempre nella realtà esterna? O siamo noi che, per facilitare la lettura dell'immagine, inseriamo contorni e piani inesistenti? Certe combinazioni di figure incomplete danno luogo a contorni chiaramente visibili anche quando non esistono fisicamente. Tali contorni sono quindi una creazione del nostro sistema visivo.