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nella comunicazione assertiva

nella comunicazione assertiva. Vincere è convincere. il giocatore, in ogni contesto, riesce a fare esattamente quello che il gioco richiede. rispettando le regole. gioco e conversazione. giocare per vincere. MA. l’interlocutore ostinato è “un cattivo cavillatore”

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nella comunicazione assertiva

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Presentation Transcript


  1. nella comunicazione assertiva Vincere è convincere il giocatore, in ogni contesto, riesce a fare esattamente quello che il gioco richiede rispettando le regole

  2. gioco e conversazione giocare per vincere MA l’interlocutore ostinato è “un cattivo cavillatore” perché, se non si arrende all’evidenza, blocca la discussione in modo del tutto arbitrario

  3. cosa evitare che le obiezioni mirino all’ostruzionismo con il risultato di paralizzare la conversazione pur di non dichiararsi vinti ignoramento delle regole

  4. conversare senza regole II elemento I elemento III elemento si eviti di discutere con un interlocutore che ignora le regole colui che impedisce un’opera che dovrebbe essere comune è un cattivo collaboratore ogni interlocutore ricorrerà ad ogni mezzo per imporre il proprio punto di vista

  5. conversazione e sociabilità Nella conversazione si mette in gioco la sociabilità. Educare alla conversazione e alla sociabilità significa educare alla negoziazione dei conflitti

  6. la società si rispecchia nella conversazione • La conversazione è il più comune e ordinario • sollievo degli uomini • è lo strumento principale per riposare l’animo • dopo le fatiche del lavoro • (convinzioni dal secondo 700 in poi) La sociabilità si eredita dai salotti francesi del 700. Nei salotti, la nobiltà e al borghesia si riunivano per conversare. La conversazione era intesa come forma di relazione sociale, come migliore esercizio per imparare a comportarsi

  7. i salotti francesi evento civilizzatore erano diretti da donne che determinavano il tono della conversazione davano un prezzo (valore) a molte cose a cui mancava Le Preziose a cominciare da loro stesse

  8. gioco della conversazione si è corretti parlatori quando si è capaci di cedere la parola ascolto voler dire una cosa e non ascoltare niente è una specie di tirannia tra chi dice e chi ascolta: gioco di palla

  9. L'ascolto “Dio ci ha dotato di due orecchie e di una bocca. Probabilmente voleva che ascoltassimo di più e parlassimo di meno” (Armstrong e Lampe, 1983)

  10. Dio ci ha dato due orecchie ma una sola bocca. Alcuni dicono che è perché voleva che passassimo il doppio del tempo ad ascoltare invece che a parlare. Altri sostengono che è perché sapeva che Ascoltare è due volte più difficile che parlare Anonimo

  11. Tempi dedicati ai diversi tipi di comunicazione 45% all’ascolto 30% ad inviare messaggi 16% a leggere 9% a scrivere Dati relativi alla cultura anglosassone (Smith,1968)

  12. DISTINZIONE TRAASCOLTO ATTIVOEASCOLTO PASSIVO Come fa l'emittente ad accorgersi che il destinatario lo sta ascoltando? Si manifesta mediante parole, postura del corpo, orientamento dello sguardo privo di indicatori Il destinatario utilizza molti dei mezzi a sua disposizione per segnalare all’emittente il suo interesse verso i messaggi inviategli

  13. DISTINZIONE TRA SENTIRE ED ASCOLTARE processo sensoriale sentire i suoni pervengono all'orecchio processo psicologico ascoltare i suoni (parole, musica..) vengono convertiti in concetti, sentimenti

  14. Quando si ascolta? gli stimoli sonori raggiungono la soglia della consapevolezza l'ascolto rappresenta un processo mediante il quale selezioniamo, all’interno degli stimoli acustici, informazioni che destano la nostra attenzione ed il nostro interesse

  15. Quando si ascolta? processi di decodifica del messaggio coinvolgimento meccanismi di elaborazione delle informazione sensoriali e sociali e costruzione degli schemi interpretativi

  16. CHI NON ASCOLTA ostacola il flusso comunicativo

  17. STIAMO ASCOLTANDO ????? Quando l’altro ci sta parlando…. …e tendiamo a rispondere immediatamente COMUNICAZIONE Stiamo usando modalità di risposta che ostacolano la

  18. “QUANDO TI DOMANDO DI ASCOLTARMI” E TU COMINCI A DARMI DEI CONSIGLI “NON FAI QUELLO CHE TI CHIEDO”

  19. “QUANDO TI DOMANDO DI ASCOLTARMI” E TU CERCHI DI TROVARE LA SOLUZIONE AL MIO PROBLEMA NON MI AIUTI “NON FAI QUELLO CHE TI CHIEDO”

  20. QUANDO TI DOMANDO DI ASCOLTARMI E MI DICI CHE NON DOVREI SENTIRMI IN QUEL MODO CALPESTI I MIEI SENTIMENTI “NON FAI QUELLO CHE TI CHIEDO”

  21. NON POTRESTI SOLO ASCOLTARE?

  22. Modalità di risposta che impediscono l’ascolto valutazione o giudizio morale interpretazione personale supporto o consolazione investigazione soluzione del problema

  23. provoca in chi parla RISPOSTA DI VALUTAZIONE O GIUDIZIO MORALE in riferimento alle norme del ricevente Approvazione o disapprovazione Non è così... Sai che è tuo dovere... Non pensi da persona matura... E' qui che sbagli... Pensa alla tua responsabilità... Sarebbe opportuno... • Inibizione • Colpa • Ribellione

  24. provoca in chi parla RISPOSTA INTERPRETATIVA secondo la propria visione Analizzare in modo arbitrario Stai facendo l'opposto di quello che dovresti... Sei semplicemente stanco... Ti leggo dentro... So bene perchè... Hemm… volevo dire… • Una rettifica del messaggio • Irritazione • Blocco della comunicazione

  25. provoca in chi parla RISPOSTA DI SUPPORTO SOSTEGNO - CONSOLAZIONE minimizzando l'importanza della situazione ATTEGGIAMENTO PATERNALISTICO Non avere paura... Fatti coraggio... Non è niente... Vedrai che andrà meglio... Non sei l'unico... • Sensazione di non sentirsi compreso • Sentirsi svalutato in ciò che sente

  26. provoca in chi parla RISPOSTA INQUISITORIA per far prevalere la propria idea USO MANIPOLATIVO DELLE DOMANDE E’ chiaro che… …Non trovi? Perché non hai chiesto aiuto?… Perché hai fatto così?… Anche tu pensi che?... introdotte da "perchè?" come segno di disapprovazione domande chiuse o a scelta obbligata "prendere o lasciare" domande doppie "o...o", riduce la libertà di scelta dell'altro domande suggestive, suggeriscono la risposta Reazioni diverse in base alla sua personalità • può adattarsi all’interrogatorio • mostrare un atteggiamento oppositivo

  27. provoca in chi parla RISPOSTA "SOLUZIONE DEL PROBLEMA" considerando la propria soluzione l'unica "giusta" PROPORRE UN'OPZIONE PER USCIRE DALLA SITUAZIONE La cosa migliore da fare è... Al tuo posto ... Perchè tu non... Posso suggerirti... • Un atteggiamento passivo • Si adatta alla soluzione, senza condividerla

  28. Prerequisito all’ascolto efficace: l’ascolto di sè ASCOLTARSI PER SAPERE ASCOLTARE conoscenza di sè obiettivi che si intendono perseguire • processi mentali stati emotivi e aspettative valori culturali di riferimento • convinzioni • nelle diverse • situazioni

  29. Conoscere i propri schemi di riferimento consente Controllare le convinzioni automatiche evitando la distorsione del significato Verificare le impressioni attraverso la decodifica dei feedback COSTRUIRE UN SIGNIFICATO CONDIVISO

  30. Obiettivo dell’ascolto efficace: comprendere i messaggi dell’emittente dal suo punto di vista conoscere dell'altro obiettivi che intende perseguire • processi mentali stati emotivi e aspettative valori culturali di riferimento • convinzioni • nelle diverse • situazioni

  31. Input Comprensione Processo livelli della comunicazione di recezione ascolto elaborazione verifica

  32. comprensione Presupposto: ascolto empatico

  33. livelli di comunicazione non si può non comunicare ogni comunicazione ha un duplice aspetto: contenuto e relazione

  34. recezione dei messaggi inviati dai comportamenti non verbali sistema sensoriale uditivo visivo gustativo olfattivo tattile

  35. modalità visiva ricevente emittente E’’ chiaro che …. guardi come …. brillante … colorato … chiarire … fumoso …. Io vedo che …. a me sembra che ….

  36. modalità uditiva ricevente emittente armonioso discordante stridente accordo/disaccordo melodioso lei mi sta dicendo .. quello che mi dice suona …. qualcosa le dice che

  37. modalità cinestetica ricevente emittente fa riferimento alle emozioni, sensazioni, esperienze concrete essere in contatto pugno nello stomaco essere rilassato … Lei sente … Ho la sensazione … quello che sta provando ….

  38. Elaborazione percepire le dimensioni comunicative contenuto autorappresentazione appello relazionale

  39. Dimensione di contenuto riguarda l’insieme delle informazioni Domanda: di che cosa intende parlarmi?

  40. autorappresentazione si riferisce al modo in cui una persona presenta se stessa domanda: che cosa dice di sé?

  41. Dimensione dell'appello riguarda • l’insieme delle richieste • espresse dall’interlocutore • scopo: rendere esplicito ciò che si vuole • raggiungere ed evitare • Domanda: quale è il vero • problema

  42. Dimensione relazionale si riferisce al rapporto tra chi ascolta e chi comunica percezione dell’altro della loro interazione

  43. verifica riformulazione Processo di verifica confronto verbalizzazione domande espolarative verifica No Si

  44. Supporto all'ascolto • INTERVENTI VERBALI • Riformulazione • Verbalizzazione • (restituire con altre parole) • Confronto • Domande esplorative • (vanno oltre il messaggio) TECNICHE DI INCORAGGIAMENTO verbali (ehm, si, capisco,…) non verbali (annuire, cenni del capo, sorridere, ecc.)

  45. Riformulazione esporre all'emittente, con altre parole, quanto ascoltato, mantenendo il focus sui contenuti trasmessi • riformulazione - parafrasi • riformulazione – riepilogo (prolissità) • riformulazione correttiva (focus su alcuni aspetti) a) critica (riesaminare la validità dell’affermazione) b) delucidazione c) figura-sfondo (ribaltamento di prospettiva)

  46. Verbalizzazione si riferisce prevalentemente agli aspetti emozionali Sinonimi(del contenuto emotivo) Antinomi(dello stato emozionale opposto) Optativo verbalizzazione stato emozionale desiderato senza alterare intensità e qualità

  47. consiste nel rimandare all'emittente discrepanze e incongruenze rilevate nella sua comunicazione • Le incongruenze si verificano tra: • azioni • sentimenti • pensieri • due asserzioni verbali si contraddicono (non mi piace il teatro ma ci vado spesso..) • asserzione verbale e comunicazione NV (sono tranquilla …. mentre si agita sulla sedia) • asserzione verbale e un contesto o situazione (non andiamo d’accordo … proviamo con un figlio) confronto

  48. domande esplorative arte di porre domande • Possono avere diverse funzioni: • aggiuntiva(supplemento di informazioni) • precisazione(chiarire il pensiero dell’altro) • estensione(allargare ad altri temi)

  49. tipi di domande • aperte (è possibile dare diverse risposte) • chiuse(si, no) • semistrutturate(con un argomento stabilito) • ad alternative multiple(o … o …)

  50. ascolto attivo segmento Si dimostra di aver compreso il messaggio e di aver colto i sentimenti e le emozioni dell’interlocutore sintesi del contenuto semantico del messaggio la parafrasi Tecniche verbalizzazione dei sentimenti dell’interlocutore rispecchiamento • riduce i rischi di incomprensione reciproca • crea un clima relazionale positivo e favorevole • stimola nell’altro atteggiamenti di ascolto attivo • (per modellamento) Benefici

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