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Il diritto alla salute è umano. Progetto di cooperazione internazionale A.C.S.I.M. in favore delle popolazioni africane di Nigeria e Uganda. La Nigeria. Alcune informazioni. Forma di governo: R epubblica Federale (Federal Republic of Nigeria) dell'Africa centro-occidentale.
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Il diritto alla salute è umano Progetto di cooperazione internazionale A.C.S.I.M. in favore delle popolazioni africane di Nigeria e Uganda
Alcune informazioni • Forma di governo: Repubblica Federale (Federal Republic of Nigeria) dell'Africa centro-occidentale. • Superficie: 923.768 km2 • Popolazione: 129.000.000 ca. • Densità: 96 ab./km2 • Capitale: Abuja • Confini: a Nord con Niger e Ciad, a Ovest con il Benin, col Camerun a Est, a Sud si affaccia sul Golfo di Guinea. • Moneta: naira. • Lingua: inglese (ufficiale), dialetti sudanesi. • Gruppi etnici: hausa 21%, yoruba 21%, ibo 18%, fulani 11%, ibibio, anuri, edo. • Religione: musulmani 50%, cristiani 40%, animisti 10%. • Temp. media annua: 30°C • Giorni di pioggia: 137
Alcuni dati sulla situazione Sanitaria. Riportiamo di seguito alcuni dati significativi: • Mortalità infantile nel primo anno di vita: 100 ogni mille nascite • Mortalità infantile entro il 5° anno di vita: 194 ogni mille nati vivi • Speranza di vita alla nascita: 44 anni • Accesso all'acqua potabile: 48% della popolazione (31% nelle aree rurali) • Accesso a servizi igienici adeguati: 44% della popolazione (36% nelle aree rurali) (Fonte dei dati: Rapporto UNICEF "La Condizione dell'infanzia nel mondo 2007”).
Situazione sanitaria • La situazione igienico-sanitaria del Paese è fortemente precaria. Il sistema sanitario nigeriano può essere definito “di qualità medio-basso” nell'ambito del continente africano ( Fonte Viaggiare Sicuri – Ministero degli Affari Esteri /Unità di Crisi). Le cure specialistiche vengono impartite nelle grandi città dove sono presenti gli ospedali. Il Servizio Sanitario di base, fondato nel 1977, dovrebbe essere garantito: di fatto chi accede alle cure mediche ospedaliere deve portarsi da casa coperte, cibo e deve pagare le prestazioni. Nei villaggi la persone si rivolgono a piccoli dispensari o ai guaritori tradizionali .
Le epidemie endemiche • Le epidemie endemiche sono: la tubercolosi, malaria , il tifo e le gastroenteriti. Vi è grave rischio di contrarre l'epatite (A e B), come pure la meningite ( in quanto endemica nel Nord del Paese, inclusa la capitale Abuja) e il colera. L'Aids è in rapida e preoccupante diffusione. La Nigeria è, inoltre, il maggiore “serbatoio” del virus della poliomielite, con oltre il 70% dei casi diagnosticati nel mondo. Non va dimenticate la febbre gialla. • Aids, poliomelite e malaria sono i tre flagelli che stanno devastando il paese. • La malaria (anche nella forma chinino-resistente e soprattutto nel sud-est, del tipo chiamato "malaria cerebrale") è un pericolo mortale per i bambini ma non riceve attenzione. La diffusione di questa parassitosi è legata alla facile modalità di trasmissione. Il livello di endemicità della malaria, la resistenza del parassita ai medicinali disponibili nel paese, l’inadeguatezza dell’accesso ai trattamenti sanitari, fa stimare tra il 25% ed il 30% la mortalità infantile sotto i cinque anni di età circa 300.000 morti all’anno.
Fabbisogno esistente ed insoddisfatto. • Instabilità politica, mancanza di fondi, mancanza di infrastrutture, duplicazione di organismi amministrativi, progetti inefficaci, corruzione e incapacità dei pubblici ufficiali, come già accennato sono solo alcuni dei fattori che hanno frustrato le aspettative degli abitanti della Nigeria tutta. • Secondo i dati diffusi da Alaibe, più del 70% della popolazione vive al di sotto della linea di povertà, poiché, a parte l’industria gas-petrolifera, nessun altro settore produttivo è stato sfruttato, malgrado le grandi potenzialità dell’area che includono agricoltura, risorse minerarie e turismo.
Cosa serve • I bambini muoiono a causa della diarrea prima di aver compiuto cinque anni. Il motivo: acqua inquinata, mancanza di infrastrutture sanitarie e mancanza di igiene. Essere costretti ad attingere l’acqua dove capita porta conseguenze per i bambini devastanti: la diarrea e la disidratazione da essa provocata sono causa di denutrizione, disturbi nello sviluppo e morte. • I bambini affetti da hiv/aids ne sono doppiamente colpiti, perché il loro sistema immunitario già debilitato offre scarse resistenze agli attacchi di diarrea. È pure accertato che la mancanza d’igiene è all’origine di infezioni alle vie respiratorie. • Numerosi bambini impiegano molte ore ogni giorno per andare a cercare l’acqua anziché andare a scuola e per di più devono spesso reggere sul capo recipienti pieni d’acqua troppo grandi e pesanti per loro. Un pozzo nel villaggio, una latrina in casa e un pezzo di sapone nella tinozza sarebbero la soluzione. Si tratta di cose semplici, eppure la comunità internazionale non ha saputo garantire l’accesso all’acqua potabile a tutti gli esseri umani.
Abia State • L’A.C.S.I.M intende intervenire in una particolare area geografica della Nigeria situata nel sud est: una comunità autonoma situata all’interno di Abia State. Abia è uno dei 36 stati della Nigeria: fu creato nel 1991 da una parte dello stato di Imo. La capitale è Umuahia, ma il centro economico più importante è Aba, mentre Arochukwu è la terza città più grande. Abia è un acronimo formato dalle lettere iniziali di quattro gruppi etnici: Aba, Bende, lsuikwuato and Afikpo , gruppi etnici maggioritari che hanno partecipato attivamente alla costituzione dello stato. Lo stato si estende su una superficie di circa 5.243 Kmq, che è circa il 5,8 per cento della superficie totale della Nigeria .
Il progetto proposto dalla nostra associazione verrà realizzato nel territorio del “ Local Government Areas” denominata Isiala Ngwa North e precisamente nell’area nominata Eziama Ntigha. Quest’area raccoglie n. 4 “Autonomous Communities” composte da n. 22 villaggi per un totale di 27.280 persone : 1) Eziama Autonomuos Comunity composta dai villaggi a) Obingwua, b) Umuola, c) Umuoshi, d) Umuira; 2) Ugaa Autonomuos Comunity composta dai villaggi: a) Umuogwoka; b) Umuisiukwu, c) Umuwa, d) Umudin, e) Umuoshikaa, f) Umule; 3) Oria-Ugaa Autonomuos Comunity composta dai villaggi: a)Abu, b) Umuololo, c) Umuikea, d) Umuochi-na orie, d) Umuochi Ukwu Orij; 4) Egbeiu Etiti Autonomuos Comunity composta dai villaggi: a) Umuevo, b) Umuama; c) Umuehihie, d)Umuosoo, e) Umuoke, f) Umugwuoli, g) Umuokoro. La popolazione totale di quest’area è pari a 27.280 persone. La crescita demografica si attesta al 3,2% annuo, il tasso di mortalità infantile è pari altissimo. ( Fonte National Population Comission P.M.B. Umuhaia). Eziama Ntigha-Isila Ngwa
Obiettivi specifici saranno: • Fornire alla comunità locale una struttura di riferimento, funzionante ed equipaggiata, che svolga counselling sanitario di emergenza e specialistico per ciò che concerne la cura e la diagnosi ; • Favorire condizioni di sostenibilità in loco del progetto; • Distribuzione dei materiali informativi delle attività ambulatoriali presso la popolazione; • Realizzare materiali informativi per una campagna di informazione sui rischi del contagio delle malattie infettive; • Potenziare le competenze mediche specialistiche degli operatori sanitari nigeriani impegnati nel presidio; • Produzione di materiale per la diffusione del progetto presso l’opinione pubblica, in Italia e Nigeria: montaggio di un video in italiano e inglese e Conferenza sulla realizzazione dell’intervento.
DESTINATARI: • L’intera popolazione residente nel territorio di Eziama Ntigha Autonomuos Comunities (27.280 persone) nonché di quella residente in Isiala Ngwa North Local Governament Area potrà beneficiare delle prestazioni sanitarie. Attenzione partecolare sarà data alle donne e all’infanzia.
Struttura sanitaria: Azione 1 • L'A.C.S.I.M. ha avviato già nel 2005 una serie di contatti con la comunità di Eziama Ntigha, la quale si è impegnata a mettere a disposizione il terreno ove poter avviare la costruzione della struttura sanitaria che garantisca i servizi sanitari di base al territorio. • Grazie all'impiego della manodopera locale verranno abbassati i costi di realizzazione e si creerà l’ occasione di guadagno per le famiglie dei villaggi limitrofi. • La struttura destinata a presidio socio-sanitario si svilupperà su due edifici e si comporrà di tre zone distinte: • i locali destinati all'erogazione dei servizi sanitari ( n.3 ambulatori, n.1 sala di attesa, n. 1 segreteria, servizi igienici, camera destinata a day hospital, laboratorio analisi, deposito e magazzino); • i locali destinati alle attività di formazione e diffusione di buone prassi per quanto concerne le norme igenico-sanitarie, campagne divulgative di prevenzione ( n. 2 uffici, n.1 sala conferenze, servizi igienici); • Foresteria: destinata ad accogliere ed ospitare i volontari ( medici, paramedici, infermieri, docenti.. ) che periodicamente nell’arco dell’anno si recheranno presso gli ambulatori e la struttura di formazione per le attività di supporto e aggiornamento del personale medico e paramedico operante nonché per le attività di sensibilizzazione, prevenzione formazione …indirizzate alla popolazione.
Struttura Sanitaria Azione 2 • Arredo dei locali destinati ai Servizi Sanitari: • ambulatorio pediatrico; • ambulatorio ostetrico; • ambulatorio medicina generale; • day hospital; • Laboratorio analisi; • segreteria; • sala d'attesa. • Arredo dei locali destinati alla formazione/diffusione/pratiche di prevenzione: • n. 2 uffici; • n. 1 sala conferenze; • attrezzatura: lavagna luminosa, video-proiettore, TV, videoregistratore, lettore cd, computer; • Arredo Foresteria: • n. 4 camere da letto a; • n. 2 zone giorno ( cucina e soggiorno)
Struttura Sanitaria • Azione 3 • Rendere autonoma la struttura per quanto concerne l’approvvigionamento: • idrico con la realizzazione di un pozzo e la potabilizzazione dell’acqua; • elettrico dotando la struttura di pannelli solari.
Struttura sanitaria: Azione 4 • Avvio delle attività di diagnosi e cura del presidio allestito nel corso della prima fase progettuale. • Realizzazione e distribuzione dei materiali informativi delle attività ambulatoriali presso la popolazione nonché produzione di materiale per la diffusione del progetto presso l’opinione pubblica, in Italia e Nigeria: montaggio di un video in italiano e inglese e Conferenza sulla realizzazione dell’intervento. • Avvio delle campagne di informazione sui rischi del contagio delle malattie infettive;
Struttura sanitaria: Azione 5 • Rendere stabile la collaborazione avviata con i partner in loco del progetto, collaborazione che si fonderà sullo scambio e sul potenziamento delle competenze mediche specialistiche sia in Italia, consentendo a personale medico nigeriano di usufruire di periodi di aggiornamento presso ospedali italiani sia garantendo la presenza periodica di personale altamente qualificato che volontariamente nel corso dell’anno affiancherà il personale medico e paramedico locale e svolgerà attività di monitoraggio sull’andamento e sulla qualità delle prestazioni sanitarie offerte dal presidio.
RISULTATI ATTESI • Il miglioramento della qualità della vita, facilitazione dell’accesso alle prestazioni sanitarie di base , soprattutto in ambito materno infantile (ricordando che la donna in Africa rurale costituisce il perno della microeconomia). • Indirettamente ne conseguirà un netto miglioramento produttivo con ricadute estremamente positive sulla scolarizzazione (mamma lavora = bambino va a scuola e non viene impegnato in attività domestiche o agricole di sostegno alla famiglia)
Alcune informazioni GEOGRAFIA • L’Uganda si estende su una superficie di 241.038 Kmq e confina con il Kenya, la Tanzania, la Repubblica Democratica del Congo, il Sudan e il Rwanda. La capitale è Kampala. POPOLAZIONE • La popolazione stimata è di 30.262.610 persone, con un tasso di crescita stimato nel 2007 del 3,572% (CIA World FactBook, 2007) una delle più elevate del continente con un tasso di fertilità del 6,9 (si stima che nel 2050 conterà 101 milioni di abitanti). LA LINGUA • Le lingue ufficiali sono l’inglese e il swahili, sono inoltre presenti altre lingue quali il luganda e altre lingue bantù e nilotiche. Igruppi etnici sono costituiti dai Baganda 30%, Basoga 10%, Banyankore 9%, Kiga 7%, altre tribu bantu, nilotiche e sudanesi 44%. LA RELIGIONE • Le religioni sono così rappresentate: cattolici 46,5%, protestanti 33%, musulmani 10,5%, altre (animistiche) 10%. Prima della loro espulsione dal paese nel 1972, vi erano anche cospicui gruppi sikh e hindu, che ora si stanno ricostituendo grazie anche all'intervento del presidente che li ha invitati a ritornare in Uganda. LA FORMA DI GOVERNO • Il paese ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito nel 9.10.1962, assumendo la forma di Repubblica Presidenziale.
Alcuni dati sulla situazione Sanitaria. • Tasso di natalità: 48,12 nascite/1.000 popolazione (2007 est.) • Tasso di mortalità: 12,64 morti/1.000 popolazione (2007 est.) • Tasso di mortalità infantile: total: 67,22 morti/1.000 feti nati vivi maschi: 70,92 morti/1.000 feti nati vivi femmine: 63,42 morti/1.000 feti nati vivi (2007 est.) • Speranza di vita alla nascita: popolazione totale: 51,75 anni (190° posizione)maschi: 50,78 anni femmine: 52,73 anni (2007 est.) • Nel 2006 la speranza di vita alla nascita per la popolazione totale era di 52,67. • HIV/AIDS - la gente che vive con HIV/AIDS: 530.000 (2001 est.) • HIV/AIDS - morti: 78.000 (2003 est.) • Solo il 49% della popolazione vive ad una distanza inferiore ai 5 km dal più vicino centro sanitario.
Situazione sanitaria • L’Uganda è stata considerata nella comunità scientifica come uno dei casi più significativi nel successo della prevenzione AIDS grazie alla diminuzione dal 18% nel 1992 al 6,2% nel 2002. Tuttavia dati più recenti sui siti sentinella (ANC=Antenatal Care Sentinel surveillance sites) e studi longitudinali evidenziano una stabilizzazione dell’epidemia. In Uganda sono presenti 19 ANC, sia nelle aree urbane (Nsambya, Rubaga-Kampala, Mbarara, Jinjia, Torero, Mbale e Lacor) e nelle aree periferiche (Kisembe, Soroti, Hoima, Lwala, Arua, Matany, Ragadi, Mutolere, Moyo, Masindi, Aber e Nebbi). Cinque ulteriori siti sentinella hanno iniziato ad operare dal 2002 nelle zone rurali. • L’HIV/AIDS è la causa principale di mortalità tra gli adulti, mentre un bambino su 5 è orfano. L’impatto dell’HIV/AIDS, oltre ad avere conseguenze economiche, sta mettendo in ginocchio i servizi sanitari. Nonostante gli sforzi massicci del governo sulla prevenzione degli anni ’90, il virus si sta diffondendo sempre più: si stima che circa l’8% della popolazione sia sieropositiva (circa 1 milione e mezzo di persone), mentre 1.7 milioni di bambini sotto i 15 anni hanno perso almeno un genitore.
Fabbisogno esistente ed insoddisfatto. • Attualmente l’incidenza dell’infezione HIV è del 6,4%, (10% nelle zone urbane e 5,7% nelle zone rurali, 7,5% sono donne, il 5% sono uomini) un dato comunque molto alto considerando il tasso di crescita della popolazione. Al confronto con il passato, non è stato rilevato un trend decrescente dai siti ANC. Al contrario l’incidenza dell’HIV è in crescita tra alcune fasce della popolazione come le persone sposate. E’ inoltre registrato uno slittamento del picco dell’epidemia dalla persone giovani agli adulti di 30-39 anni. Alcune ricerche (Kirungi e al., 2006, Ministry of Health Uganda & ORC Macro, 2006; Uganda Bureau of Statistics & Macro International Inc. 2007) sottolineano l’aumento di comportamenti sessuali a rischio di contagio negli anni recenti. Si evidenzia un urgente bisogno di rivisitare e riadattare le strategie di prevenzione che hanno aiutato l’Uganda a contenere l’epidemia HIV negli anni ’90.
Cosa serve • Il distretto di Kabale è caratterizzato da una popolazione prevalentemente rurale, scadenti infrastrutture, alti livelli di analfabetismo, un basso rapporto medico-pazienti ed da alti livelli di povertà. L’accessibilità dei centri sanitari è molto limitata, soprattutto per chi è più lontano dai centri maggiori. In particolare il tasso di alfabetizzazione è pari al 47,4% (Uganda Bureau of Statistics Demographic and Household Survey 1999/2000), mentre il 76% della popolazione adulta non è andata oltre il primo livello di istruzione. • Il tasso di mortalità tra i bambini al di sotto dei cinque anni è pari a 154/1000 contro il livello nazionale di 122/100 (Kabale district Report 2002).
REGIONE KIGEZI - DISTRETTO DI KABALE • La regione Kigezi comprende quattro distretti, precisamente Kabale, Kisoro, Kanungu e Rukungiri, che costituiscono il bacino territoriale di Kigezi (circa 3.800 kmq), con un popolazione totale (proiezione in base all’ultimo censimento del 2002 in considerazione del tasso di crescita medio annuo del 3,2%) di 1.212.839 abitanti, densità 240 ab/kmq. • Il distretto di Kabale è situato nell’estremo angolo a sud ovest dell’Uganda, nella regione denominata Kigezi, ai confini con il Rwanda, e i distretti di Kisoro e Ntungamo. • Il distretto di Kabale ha un’area di 1.827 kmq, di cui 1695 sono coltivabili, il resto è costituito da aree paludose, laghi. • Il distretto ha una popolazione di circa 512.600 ab. (proiezione in base ai dati del censimento 2002 e i tassi di crescita annuali), di questi soltanto circa il 10% vive in Kabale Municipalità, i rimanenti abitano le zone rurali.
Obiettivi specifici saranno: • Il progetto persegue le seguenti finalità: • - miglioramento delle condizioni sanitarie di base della popolazione della regione Kigezi (Uganda); • - promozione di campagne di sensibilizzazione, prevenzione e informazione contro la piaga dell'AIDS; • - aumento degli indici di speranza di vita alla nascita delle statistiche nazionali ufficiali; • - miglioramento della qualità della vita garantendo il diritto all’accesso alle cure sanitarie. • Il progetto è inoltre vòlto alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica, in Italia e in Uganda, attraverso la produzione di materiale divulgativo quali video in italiano e inglese e una conferenza sulla realizzazione dell’intervento.
DESTINATARI: • I beneficiari diretti dell'intervento sono le persone (bambini ed adulti) affetti da HIV/AIDS, con un utenza possibile fino a 91500 soggetti malati residenti nella regione Kigezi. Il potenziamento dei programmi nutrizionali della Kihefo potranno inoltre raggiungere un maggior numero di bambini orfani di uno o entrambi i genitori (con una utenza possibile fino a oltre 102.000 soggetti). Ulteriori destinatari diretti sono gli adolescenti e le giovani coppie presenti sul territorio attraverso il potenziamento dei programmi della Kihefo a loro diretti. • In generale tutta la popolazione della regione potrà beneficiare direttamente o indirettamente dei servizi di promozione della salute, della prevenzione e cura offerti dalla Kihefo attraverso il cento socio-sanitario Kirigime, l’unità itinerante e i programmi implementati con le scuole, le comunità e i villaggi del territorio attraverso i locali stakeholders.
Struttura sanitaria • Azione 1:– ristrutturazione ed ampliamento • Ristrutturazione ed ampliamento del centro socio-sanitario “Kirigime” di Kabale. • La struttura sarà composta da un edificio comprendente: • tre reparti di degenza differenziati per tipologia di utenza (uomini, donne e bambini); • due ambulatori medici; • una stanza per la sterilizzazione; • un laboratorio medico; • locali adibiti a magazzino; • locali amministrativi ad uso del personale infermieristico; • bagni differenziati per uomini e donne e per lo staff; • aree di attesa; • verande esterne.
Struttura Sanitaria • Azione 2: Struttura sanitaria – arredi ed attrezzature • Arredo dei locali del centro socio-sanitario “Kirigime” e dotazione di attrezzature sanitarie. • Azione 3: Struttura sanitaria – approvvigionamenti • Dotazione di impianti di approvvigionamento per rendere autonoma la struttura a livello: • - idrico: realizzazione di un pozzo e potabilizzazione dell’acqua; • - elettrico: acquisto di pannelli solari
Struttura Sanitaria • Azione 4: Clinica mobile • L’allestimento di una clinica mobile, attrezzata per rispondere alle cure primarie delle principali patologie che si riscontrano nella regione (HIV, malaria, infezioni, carenze vitaminiche, etc.) da parte della popolazione rurale. • Azione 5: Diffusione del progetto • Realizzazione materiale divulgativo per la diffusione del progetto presso l’opinione pubblica (opuscoli, video, ecc.); conferenza sulla realizzazione dell’intervento.
RISULTATI ATTESI • - Aumento delle qualità e della quantità dei servizi e delle prestazioni socio-sanitarie offerti; • - Incremento del numero delle persone che si avvalgono dei servizi socio-sanitari offerti; • - Miglioramento delle condizioni sanitarie di base della popolazione della regione Kigezi (Uganda) • - aumento degli indici di speranza di vita alla nascita delle statistiche nazionali ufficiali • - miglioramento della qualità della vita garantendo il diritto all’accesso alle cure sanitarie
Struttura sanitaria: • Gli obiettivi specifici del progetto riguardano:- ristrutturazione ed ampliamento degli edifici che andranno a costituire la struttura del centro socio-sanitario Kirigime per le prestazioni ambulatoriali e le attività di assistenza, diagnosi e cura; • - attrezzare la struttura con materiale e arredi necessari per il miglioramento del servizio medico-sanitario del dispensario; • - potenziamento e miglioramento delle risorse strutturali, logistiche ed organizzative della Kigezi Healthcare Foundation; • - miglioramento della qualità/quantità e sostenibilità delle prestazioni e dei servizi offerti dalla KIHEFO; • - potenziamento dei programmi implementati dalla KIHEFO a favore della popolazione della Regione Kigezi, in particolare dell’infanzia e dell’adolescenza: • - attività di sensibilizzazione e di prevenzione sulla popolazione attraverso l'informazione, l'educazione e la comunicazione sulle malattie sessualmente trasmissibili (MST) e in particolare sull'infezione da HIV alla popolazione con particolare riguardo agli adolescenti e alle giovani coppie; • - supporto ai bambini affetti da HIV , in larga misura orfani di uno o di entrambi i genitori, finalizzato al trattamento farmacologico, patologie HIV-correlate, malaria, tubercolosi, e la riduzione della malnutrizione attraverso il ricovero presso il centro clinico-nutrizionale; - educazione sanitaria e nutrizionale ai familiari (o altri caregivers) che si occupano dei bambini malati; ed orfani; - servizi di sensibilizzazione, prevenzione, consulenza e testing HIV rivolti ai giovani attraverso colloqui con i consulenti volontari dell’associazione e il testing HIV sia presso le comunità che le scuole locali, gruppi di sensibilizzazione (educazione alla sessualità responsabile e alla salute riproduttiva) e di animazione (post-test clubs) destinati ai giovani in occasione dei quali essi possono scambiare le proprie esperienze e partecipare alle numerose iniziative sportive, musicali, teatrali; • - attività di "counselling" e test presso il centro Kirigime e itinerante sul territorio attraverso l’unità mobile • - somministrazione assistita e controllata del trattamento antiretrovirale alle donne in gravidanza affette da HIV/AIDS, ai loro mariti e ai nascituri; • - sensibilizzare la popolazione rurale in tema di prevenzione socio-sanitaria;