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Ulcere Traumatiche. Cosa si intende per ulcera. Deficit epiteliale che determina una profonda interruzione dell’integrità cutanea. Più comunemente. Ferita che tende a non guarire spontaneamente. Lesione ulcerosa traumatica. trauma acuto trauma cronico
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Cosa si intende per ulcera Deficit epiteliale che determina una profonda interruzione dell’integrità cutanea.
Più comunemente Ferita che tende a non guarire spontaneamente
Lesione ulcerosa traumatica trauma acuto trauma cronico sfregamento pressione combinato
Le ulcere cutanee post traumatiche possono rappresentare una complicanza di eventi infortunistici.A volte l’ulcerazione compare a seguito di traumi semplici e si manifesta nel tempo con difficolta’ riparative.
Meccanismo del danno trauma edema e rilascio di fattori piastrinici ed infiammatori microtrombosi arteriose e venose ischemia e stasi (venosa e linfatica) necrosi tessutale
In particolare, quando sono interessati gli arti inferiori, l’evoluzione sfavorevole è dovuta soprattutto all’edema locale (per le alterazioni vascolari e linfatiche che si verificano dopo l’evento traumatico).
L’eziopatogenesi della difficile guarigione va ricercata tra le possibili patologie internistiche a cui questa può associarsi
Cause etiopatogenetiche • Patologie vascolari • Malattie metaboliche • Malattie genetiche • Malattie autoimmuni • Malattie mieloproliferative
Malattie vascolari • Insufficienza venosa cronica (IVC) • Arteriopatie croniche periferiche (AOCP)
Malattie metaboliche • Diabete mellito • Obesità • Iperuricemie
Malattie autoimmuni • LES • Dermatomiosite • Periarterite nodosa
Intossicazioni croniche • Etilismo • Tossicodipendenze
Malattie mieloproliferative • Leucemie • Poliglobulia • Linfomi • Anemie emolitiche • Trombocitemia rubra • Mieloma multiplo.
Cosa fare nel paziente che presenta un’ulcera traumatica • Chiedere informazioni sul trauma (come si è procurata la lesione) • Anamnesi (diabete, insufficienza venosa o arteriosa, artrite, anemia, deficit di vit C) • Considerare abitudini di vita (fumo, sedentarietà, tossicodipendenza) • Valutare situazione sociale (trascuratezza personale per disagio, depressione) • E.O. del paziente e della lesione
Come guardare 1. Osservare l’area lesa e cercare di definirla rispetto alla cute integra (edematosa, con essudazione sierosa, siero/ematica, purulenta, etc)
2. Identificare eventuali detriti sul fondo o margini dell’ulcera (fibrina,coaguli, materiale necrotico)
3. Valutare la cute circostante la lesione (sana, arrossata, presenza di vescicole, ecchimosi, secca, traslucida)
In presenza di dolore ed arrossamento Da prendere in considerazione: • Infezione • Flebite • Se all’arto inferiore TVP • Reazione all’eventuale bendaggio e/o trattamento locale praticato (pomata miracolosa) • Linfangite
GestioneSi articola in 4 fasi • Detersione (che serve ad allontanare eventuali residui necrotici e/o residui di medicazioni precedenti) • Antisepsi • Favorire processo riparativo (stimolazione dello sviluppo di tessuto di granulazione e cicatrizzazione, in ambiente umido) • Medicazione (mantenere umida e protetta da infezioni l’area ulcerata con medicazioni occlusive, facilmente rimovibili senza traumi)
Trattamento locale • Debridement (ovvero rimozione del materiale necrotico che interferisce con i meccanismi di guarigione ed è un terreno di coltura per i batteri). Può essere chirurgico, meccanico, enzimatico o autolitico. • Wond bed preparation (preparazione del letto della lesione) • Disinfezione (da attuarsi con agenti non lesivi del tessuto di granulazione) • Detersione post disinfezione (con soluzione fisiologica sterile) • Applicazione di medicazioni avanzate
Se lesione agli arti (soprattutto inferiori) Utile bendaggio elasto-compressivo da praticare non solo in pazienti affetti da IVC ma anche vasculopatici arteriosi (con tecnica, materiali e compressione differente adeguata al singolo caso).