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Lo screening del cancro colon – rettale nel Triveneto. Esperienze a confronto

SOCIETA’ TRIVENETA DI CHIRURGIA. Lo screening del cancro colon – rettale nel Triveneto. Esperienze a confronto. Lo screening colo-rettale in provincia di Trento Aspetti organizzativi e primi dati. Silvano Piffer – Osservatorio Epidemiologico – APSS, Trento.

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Lo screening del cancro colon – rettale nel Triveneto. Esperienze a confronto

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Presentation Transcript


  1. SOCIETA’ TRIVENETA DI CHIRURGIA Lo screening del cancro colon – rettale nel Triveneto.Esperienze a confronto Lo screening colo-rettale in provincia di Trento Aspetti organizzativi e primi dati Silvano Piffer – Osservatorio Epidemiologico – APSS, Trento Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine S.M. M.  della Misericordia  Udine Udine 6 marzo 2009

  2. Gruppo di lavoro Screening colo-rettale provincia di Trento • Direzione Promozione/Educazione alla Salute: Alberto Betta • Servizio Educazione alla salute: Roberto Pancheri, Anna Maria Moretti • Osservatorio Epidemiologico: Silvano Piffer, Silva Franchini, Elena Barberi • Dipartimento di Medicina di Laboratorio: Patrizio Caciagli • Gastroenterologia: Giovanni de Pretis: Responsabile Scientifico

  3. L’organizzazione sanitaria Una unica ASL Provinciale 223 Comuni 11 Distretti Sanitari Un Dipartimento di Oncologia Tre Direzioni Sanitarie Centrali Direzione Promozione/Educazione alla salute Coordinamento

  4. La popolazione target

  5. Provincia di Trento I dati epidemiologici di base I dati epidemiologici di base - incidenza • La provincia di Trento è un’area a rischio medio-alto, con 146 decessi per neoplasia colorettale nei maschi e nelle femmine nel 2005 (79 maschi, 67 femmine), pari al 10,2% dei decessi per T. nei maschi ed al 10,4% nelle femmine • I casi incidenti, nel periodo 1999-2002, sono pari a 190/anno nei maschi e a 160/ casi per anno nelle femmine. Questi rappresentano, escludendo i tumori della pelle non melanomi, l’11,4% dei T. nei maschi e l’11,1% dei T. nelle femmine. • Il tasso di incidenza è maggiore nei maschi rispetto alle femmine. Il 90% dei casi diagnosticati su base clinica riguarda persone sopra i 55 anni.

  6. Colon-rettoTassi di incidenza per registro e sesso I tumori in Italia – Rapporto 2006. Incidenza, mortalità e stime. Epidemiologia e Prevenzione. Suppl.2, 2006

  7. Colon-rettoLa mortalità per regione Maschi Stime regionali della mortalità Tumorale WWW.registri-tumori.it

  8. Colon-rettoLa mortalità per regione Femmine Stime regionali della mortalità Tumorale WWW.registri-tumori.it

  9. Colon-retto La Sopravvivenza Maschi I Tumori in Italia. Rapporto 2007: Sopravvivenza. Epidemiologia e Prevenzione Suppl.1-2007

  10. Colon-retto La Sopravvivenza Femmine I Tumori in Italia. Rapporto 2007: Sopravvivenza. Epidemiologia e Prevenzione Suppl.1-2007

  11. Tappe di sviluppo del programma di screening colo-rettale in provincia di Trento 2005: Programma Familiari 2006: Bozza programma popolazione generale 2007: Gruppo di lavoro APSS • CRITERI • MODALITA’ 2007 Novembre: PARTENZA ATTIVITA’ Primo distretto sanitario (Giudicarie-Rendena) 2008 Marzo: Partenza Distretti della Valsugana 2008 ottobre Partenza  Vallagarina Conclusione 1° Round: Distretto Giudicarie e Distretto Primiero 2009 ATTIVITA’ PROGRAMMATA NEL 2009 Prevista partenza Valle di Sole aprile 2009 Prevista partenza Fiemme e Fassa giugno 2009 Prevista partenza Valle di Non novembre 2009 Prevista partenza Alto Garda e Trento dicembre 2009 Attualmente circa 2.000 inviti/mese a fronte di un valore ottimale 4-5.000/mese

  12. Campagna Informazione • Operatori sanitari distretti: seminario pre-partenza, materiale informativo • Associazioni più rappresentative del territorio • Popolazione generale: • Opuscolo, poster, locandine… • Numero verde: da Lun-Ven 10-12 • Media locali: giornali, TV, Mezzi trasporto pubblici • Nel 2006: Indagine MMGG percezione-ruolo-supporto

  13. Il modello operativo FOBT biennale con colonscopia quale procedura diagnostica di secondo livello per i positivi al test di screening

  14. Il modello organizzativo • Centro inviti: Servizio Educazione alla salute (anche call center) • Ritiro kit: Farmacie e punti territoriali prelievo • (entro tre mesi dall’invito) • Consegna: punti territoriali prelievo (entro tre gg dal campionamento) • Dipartimento di Laboratorio: Punto S.Chiara-TN e Rovereto • U.O. Multizonale di Gastroenterologia: Per positivi FOBT: contatto da parte Gastroenterologo-appuntamento per counselling appuntamento per colonscopia  colonscopia Casi veri Gestione secondo linee guida Dip. Oncologia Valutazione processo/Esito  O. Epidemiologico (Giscor/ONS)

  15. I primi dati di Processo Riunione GISCOR 19-20 febbraio 2009 Slides da dott. Manuel Zorzi

  16. Livelli di attivazione per Regione

  17. Adesione all’invito per programma e Regione

  18. Primi esami – Test positivi standardizzati per Regione (media, 10° e 90° percentile) Standard accettabile < 6%, desiderabile < 5%

  19. Test inadeguati (media, 10° e 90° percentile) Standard accettabile <1%

  20. Adesione alla colonscopia (media, 10° e 90° percentile) Standard accettabile < 85%, desiderabile < 90%

  21. Colonscopie complete (media, 10° e 90° percentile) Standard accettabile < 85%, desiderabile < 90%

  22. Primi esami - Tassi di identificazione per carcinoma Standard accettabile >2.0‰, desiderabile >2.5‰

  23. Tempo per l’invio della risposta negativa Standard accettabile >90% entro 21 gg, desiderabile >90% entro 15 gg

  24. Tempo per l’esecuzione della colonscopia di approfondimento Standard accettabile >90% entro 30 gg, desiderabile >95% entro 30 gg

  25. Dati di attività Provincia di Trento. 2007/2008

  26. Le criticità

  27. Al pari di altre regioni del nord le neoplasie del colon-retto rappresentano una condizione rilevante per la sanità pubblica Ci confortano i dati sulla sopravvivenza Il programma di screening organizzato in Trentino è partito da poco e i primi dati possono ritenersi soddisfacenti. Va riconosciuta la complessità del programma: popolazione – attori e servizi diversi, strumenti e processi di valutazione La gestione e la validazione dei dati dello screening rappresentano nella nostra esperienza la criticità al momento più rilevante Assicurare l’adeguato timing per gli inviti rappresenta un’altra necessità Conclusioni - Prospettive

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