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02. Ed. di Thewrewk de Ponor del 1893 del Codex Farnesianus di Festo (Cod. Neapol. IV. A. 3). ( http://search.books2ebooks.eu/Record/8783781 ).
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02 Ed. di Thewrewk de Ponor del 1893 del Codex Farnesianus di Festo (Cod. Neapol. IV. A. 3). (http://search.books2ebooks.eu/Record/8783781) Un singolo manoscritto dell’XI sec. sopravvive del Lessico di Festo, ma parte significativa era già persa prima della sua scoperta, forse nel 1450. Nulla resta nel Farnesianus prima della lettera M, inoltre nel XV secolo il manoscritto ha subito danni da fuoco ed i bordi della colonna esterna sono completamente bruciati. Ha inoltre subito ulteriori perdite quando Pomponio Leto l’ha smontato e conservato, parte per se stesso. Il Farnesianus è stato paragonato “ad un soldato i cui compagni sono stati sconfitti e massacrati ed è per caso sopravvissuto con gli arti mutilati, ma coperto di gloria” [da Festus Lexicon Project (Crawford et alii, 2009 www.ucl.ac.uk/history2/research/festus/index.htm)]
Codex Farnesianus Festo XI sec. 03
Il palinsesto veronese delle Istitizioni di Gaio. Cod. XIII fol. 86 v. Scriptura dell’VIII sec. su di una prior del V sec. d.C. (Immagine semplificata con filtro anti noce di galla. Metodica di F. Briguglio) 04
Trattamento delle immagini del palinsesto veronese delle Istituzioni di Gaio. V sec. d.C. (da F. Briguglio, Le pagine scomparse,MEP, X, 2007) 05
Manoscritto musicale della Biblioteca Reale Danese, acquisito liberamente in rete. 08
P. Reinach 2173. VI d.C. 09 D. 19, 2 (tit.: Locati et conducti ) con commento di Stefano.
15 Bibliotheca Corviniana Digitalis (www.corvina.oszk.hu) Biblioteca Nonantolana virtuale (www. bncrm.librari.beniculturali.it/ index.php?it/175/ biblioteca-nonantolana-virtuale.)
16 Catalogue of digitized medieval manuscripts University of California (http://manuscripts.cmrs.ucla.edu) Consulting Medieval Manuscripts Online University of Tennessee http://www.utm.edu/vlibrary/mdmss.shtml.
Codex Farnesianus (Festo, De verborum significatione 177) f. 7r. int. Niger lapis in Comitio locum funestum significat, ut ali(i dicunt), Romuli morti destinatum, 17 f. 7r ext. sed non usu ob[venisse ut ibi sepeliretur, sed Fau-] stulum nutri[cium eius, ut alii dicunt, Hos-] tilium avum Tu[llii Hostilii regis] . . . La stele nera nel Comizio indica un luogo funesto destinato, come dicono alcuni, alla tomba di Romolo ma che non accadesse più di solito che ivi si seppellisse, ma come dicono altri di Faustolo suo educatore o di Ostilio, avo del re Tullio Ostilio…
Il cippo arcaico del Foro romano rinvenuto sotto il niger lapis Attratte dal rinvenimento, le Autorità visitano gli scavi del Foro (1899), in un dipinto coevo (da: Moatti, Roma antica, ed. Electa, 1992) Frammenti di cratere attico raffigurante il ritorno di Efesto in Olimpo dal niger lapis, utile per la datazione (560/540 a.C.) 18
Varrone, De lingualatina6, 31 (Goetz e Schoell): ... Dies qui vocatur sic ‘quando rex comitiavit fas’, [s]is dictus ab eo, quod eo die rex sacrific[i]ulus dicat ad comitium, ad quod tempus est nefas, ab eo fas: itaque post id tempus lege actum saepe. 19 …Il dies che è chiamato ‘quando rex comitiavit fas’ ècosì detto perché in quel giorno il rex sacrificulusrivolge pronunzie (dicat)al comizio. Fino a quel tempo è nefas, da quel tempo in poi è fas. E perciò dopo quel tempo si è svolta spesso 1'attività del ‘legeagere’.
Varrone, De lingualatina 6, 31 (C. Laurent. 51, 5): ... Dies qui vocatur sic ‘quando rex comitiavit fas’, [s]is dictus ab eo, quod eo die rex <ex> sacrificio ius dicat ad comitium, ad quod tempus est nefas, ab eo fas: itaque post id tempus lege actum saepe. 20 …Il dies che è chiamato ‘quando rex comitiavit fas’ ècosì detto perché in quel giorno il rex in seguito ad un sacrificiorivolge pronunzie (dicat)al comizio. Fino a quel tempo è nefas, da quel tempo in poi è fas. E perciò dopo quel tempo si è svolta spesso 1'attività del ‘legeagere’.
Codex FlorentinusLaurentianus (F). Varrone, De Ling. Lat. X, 28-31. Il Laurentianus 51, 10 è dell’XI sec. e proviene da Monte Cassino. E’ fonte unitaria del più lungo frammento pervenuto dell’opera. Il diverso Codex Florentinus 51, 5 del 1427 è la più fedele riproduzione di F e risulta di particolare utilità in casi in cui la scrittura di F sia difficoltosa o impossibile. 21
D. I, 3, 36 – D. I, 5, 4 22 Litera Florentina Riproduzione fotografica del 1988 a cura di A. Corbino e di B. Santalucia
Litera Bononiensis o Vulgata. Biblioteca Malatestiana di Cesena. Pluteo sin. IV, cod. 2, fol. 111. Incipit di D. XXX: De legatis et fideicommissis. 23
24 (da L. Maganzani, Fonti e strumenti di ricerca, Como, 1988.) (XI sec.) D. 23, 3, 69, 7 (in Florentina attribuito a Papiniano l. IVResponsorum) (= in F, con qualche variante) (XII sec.) (XII sec.)
Littera Florentina. D. 8, 2, 5 (Ulpiano, l. XVII ad edictum) 25
Litera Bononiensis. D. 8, 2, 5 (Ulpiano, l. XVII ad edictum) 26 Ulpianus, Invitum autem in servitutibus accipere debemus, non solum eum qui contradicit, sed eum qui non consentit…
D. 1, 4, 1 27
PSI I, 55. Commento del titolo de pactis del Digesto (2, 14), privo del rhéton, da attribuire forse a Cobida. 28
Codice di Giustiniano. XII, 13-16 Biblioteca Malatestiana di Cesena. Cod. I f. 257 recto XIII-XIV sec. 29
Palinsesto del V sec. d.C. delle Istituzioni di Gaio. Biblioteca Capitolare di Verona. 30
Codex Iustinianus (X-XI sec.) (C. 2, 55, 1-2, in una lezioni in molti punti diversa dall’editio Krüger) (C. 5, 12, 20 e 22, manca la cost. 21) (XI sec.) (C.1, 27, 1, 21 e 22, con correzioni) (XI - XII sec.) 31
Digitalizzazione di manoscritti ad opera della Biblioteca di Monaco Un Codex Iustinianus della Biblioteca di Monaco Un sito che da accesso a collezioni di manoscritti: http://bau.unical.it/manoscritti.htm 33
Istituzioni di Giustiniano. Explicit del l. II ed incipit del l. III: Codice I f. 37 v. XIII sec. Biblioteca Malatestiana di Cesena. 34 33
Istituzioni di Giustiniano II, 39-45. Biblioteca comunale di Verona. IX sec. 35
Codex Theodosianus XI, 30, 41 - 44in: Codex Vaticanus Reginae lat. 886 VI sec. 16 dic. 383 . 31 marzo 384 20 ott. 384 29 nov. 384 36
Breviarium Alarici. Cod. Vat. Reg. Lat. 1023, f. 67 verso. X sec. (C. Th. III, 5, 5, con molte varianti rispetto al testo stabilito da Mommsen). 37
Lex Romana Wisigothorum in: Codex Monacensis lat. 22501 VI sec. (C. Th. XVI, 2, 44 = Brev. Alaric. XVI, 1, 6, con relativa Interpretatio e inizio di C. Th. XVI, 8, 7 = Brev. Alaric. XVI, 3, 2). 38
Lex Romana Wisigothorum in: Codex Berolinensis Phillippici 1761 VI sec. (C. Th. XVI, 2, 44 = Brev. Alaric. XVI, 1, 6, con relativa Interpretatio e C. Th. XVI, 8, 5 = Brev. Alaric. XVI, 3, 1). 39
Codex Ambrosianus C29 inf. f. 141 r.: Gesta Senatus Romani de Theodosiano publicando del 25 maggio 438. 40 (Per gentile concessione della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano)
Vaticana fragmenta 281-282 (Vat. Lat. 5766) Palinsesto dell’VIII su scrittura del V sec., con scolii. 41
“Paolo di Leida” Cod. Leid. B.P. L. 2589, recto. Frammento di codice pergamenaceo delle Pauli Sententiae. Fine III/inizi IV sec. d.C. Trattazione della Lex Iulia repetundarum e della Lex Iulia maiestatis. Solo una parte è stata utilizzata dai compilatori della Lex romana Wisigothorum. 42
Basilici: Codex Vaticanus Pii II gr. 15rescriptus 43 Palinsesto con scrittura del XIII sec., che ha coperto quasi del tutto una precedente dell’XI, con parte del testo inedito dei ll. 58-59 dei Basilici e dei relativi scholia.
44 Basilici Codex Vindobonensis Suppl. gr. 200 (Palinsesto della fine XII sec. su testo della prima metà dell’XI sec.) (Da B. H. Stolte)
Biblioteca Nazionale di Vienna. Hist. gr. 10, f. 1r Basilici 45 (Da B. H. Stolte)