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Cenni di comunicazione canina e comportamento sociale

Cenni di comunicazione canina e comportamento sociale. Silvia Sar Counsellor in problemi comportamentali del cane e del gatto. Comunicazione. I cani sono esseri altamente sociali Una comunicazione efficace è vitale per la formazione e il mantenimento di una relazione

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Cenni di comunicazione canina e comportamento sociale

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Presentation Transcript


  1. Cenni di comunicazione canina e comportamento sociale Silvia Sar Counsellor in problemi comportamentali del cane e del gatto

  2. Comunicazione • I cani sono esseri altamente sociali • Una comunicazione efficace è vitale per la formazione e il mantenimento di una relazione • La comunicazione avviene attraverso tre canali principali

  3. Comunicazione • Il sistema uditivo • Il sistema visivo • Il sistema olfattivo • E ancora: Posture, Distanze, Movimento …

  4. Comunicazione • La comunicazione uditiva: • utilizzata in contesti assai diversi • copre anche lunghe distanze Considerare anche: • Mobilità, ampiezza e posizione del padiglione auricolare • Presenza di corrugazioni sulla parte esterna dell’orecchio che amplificano le onde sonore

  5. Comunicazione

  6. Comunicazione • La comunicazione visiva: Vitale per: - dare informazioni sullo stato sociale ed emotivo Vitale per tenere sotto controllo aggressioni durante le interazioni sociali Considerare anche: Posizione degli occhi Eccellente capacità visive di “prede” a distanza ed in movimento e con luce crepuscolare

  7. Comunicazione • Le posture del corpo, le espressioni facciali, le posizioni della coda sono usate per annunciare la probabilità di scontro ed offrire all’avversario la possibilità di rifiutare il confronto

  8. Comunicazione • In un branco di lupi: • Un soggetto di rango superiore è caratterizzato da: - Postura del corpo eretta - Testa, orecchie e coda erette Questi elementi contribuiscono a fare percepire il soggetto come sicuro e capace di gestire la situazione

  9. Comunicazione • Un soggetto di rango inferiore è caratterizzato da: - postura accucciata - coda e orecchie basse e vicine al corpo Il soggetto adotta questa postura per rendersi più piccolo ed “insignificante”

  10. Comunicazione • Altri segnali si aggiungono a questi di base mostrati dai due soggetti per sottolineare i ruoli all’interno del confronto ed evitare lo scontro diretto • Man mano che la distanza diminuisce, la comunicazione diventa sempre più “genuina”

  11. Comunicazione • Perciò: un soggetto sicuro che, se necessario, ha intenzione di risolvere un conflitto attraverso l’aggressione, utilizzerà: - coda - pelo - spostamento in avanti del peso del corpo - sguardo fisso

  12. Comunicazione - denti anteriori in mostra - curvatura delle labbra - movimento della lingua dentro e fuori (per attirare l’attenzione sulle “armi”) - diminuzione della distanza

  13. Comunicazione Ma la comunicazione e bilaterale, perciò la progressione di questa sequenza avverrà parallelamente ed in risposta a quella dell’altro soggetto. Il soggetto di rango inferiore cercherà di diminuire l’escalation - acquattandosi - ponendo la coda fra le zampe

  14. Comunicazione - abbassando la testa - evitando il contatto visivo - mostrando i denti laterali … se la sequenza progredisce: - rotolamento sulla schiena - mostra dell’area ano-genitale (resa finale) + possibile rilascio di urina

  15. Comunicazione Un subordinato più sicuro, tuttavia: - adotterà una strategia di sottomissione più attiva (approccio “dell’aggressore”, corpo non eretto e scodinzolio) - tentativi di leccare il muso dello sfidante (un po’ come i cuccioli che chiedono cibo)

  16. Comunicazione • In caso di conflitto, un sistema di comunicazione tanto elaborato permette di risolvere lo stesso a distanza. • Importanza della risorsa contesa; motivazione ad ottenerla/difenderla; difficoltà a stabilire i ruoli all’interno della contesa • CONSIDERAZIONE: l’intervento umano in tali situazioni

  17. Comunicazione • Ovviamente, la comunicazione non verbale è utilizzata con una miriade di sfumature e significati diversi (relativamente anche al contesto ed alla relazione tra i soggetti coinvolti)

  18. Comunicazione • La comunicazione non-verbale comprende: • La postura - spostamento del peso; - colonna vertebrale; - zampe; - coda

  19. Comunicazione • Lo sguardo - fisso con pupille dilatate (assertività) - distolto con aumento della frequenza nella chiusura delle palpebre (segnale di calma) • Il volto - bocca; - orecchie; - corrugazione del piano nasale

  20. Comunicazione • Il movimento - più o meno rilassato - più o meno a scatti - lento/veloce • Le distanze - l’approccio corretto avviene compiendo curve

  21. Comunicazione • Il corpo - zampe (richiesta d’attenzione; attenzione) - anche - strusciarsi • Il respiro - come indicatore dello stato emozionale

  22. Comunicazione • Considerare: - l’influenza della selezione delle razze sulla comunicazione visiva • Elementi che rendono difficile la “leggibilità” di un cane da parte di un altro: - orecchie - mantello - mandibola - coda

  23. Comunicazione • Ad esempio un Bob tail sarà caratterizzato da: - scarsa piloerezione - scarsa capacità comunicativa di orecchie e coda - praticamente impossibilitato ad usare la comunicazione visiva

  24. Comunicazione • Ne consegue: - i segnali più utilizzabili saranno quelli di maggiore intensità - hanno minore possibilità di dare segnali di monito a distanza - ciò aumenta le possibilità di contrasti fisici

  25. Comunicazione • Considerare inoltre: - presenza di caratteri neotenici: • correlazione aspetto/interazione: + presenza di caratteri neotenici = + probabilità che le interazioni siano di tipo “adolescenziale/giovanile” (perciò più “fisica”, ovvero “irruente”) • questo potrebbe contribuire a spiegare come mai le razze da compagnia piccole abbiano una reputazione di essere “aggressive”.

  26. Comunicazione • Comunicazione olfattiva: - vantaggio principale: segnali durevoli e efficaci anche in assenza del soggetto che li ha depositati

  27. Comunicazione - deposito di feci, di urina e secrezioni perianali (disponibilità all’accoppiamento, “proprietà” di un’area, frequenza di utilizzo, ecc.) - propagazione nell’ambiente attraverso il raspamento del terreno

  28. Comunicazione - comunicazione para-olfattiva attraverso i feromoni (di adozione, di appagamento, di identificazione, di delimitazione territoriale,di allarme e sessuali) sostanze prodotte da alcune ghiandole e percepite normalmente a livello vomeronasale - DAP: sintesi dei feromoni dell’appagamento

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