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LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO. Fase 1 Accoglienza, informazione e promozione del libretto formativo del cittadino. Fase 1: l’accoglienza, l’informazione e la promozione del libretto formativo del cittadino. ESAME DI REALTA’ E PATTO SERVIZIO.
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LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO Fase 1 Accoglienza, informazione e promozione del libretto formativo del cittadino
Fase 1: l’accoglienza, l’informazione e la promozione del libretto formativo del cittadino ESAME DI REALTA’ E PATTO SERVIZIO PRESENTAZIONE DEL LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO processo di lavoro INDIVIDUAZIONE DEL BISOGNO ACCOGLIENZA Libretto formativo: cos’è? A cosa serve? Come è fatto? 1 Categorie di Utenti e scenari di utilizzo: a chi è utile? 2
Fase 1: l’accoglienza, l’informazione e la promozione del libretto formativo del cittadino Per cominciare gettiamo le basi 1 Libretto formativo: cos’è? A cosa serve? Come è fatto? 2 Categorie di Utenti e scenari di utilizzo: a chi è utile?
1 Libretto formativo: cos’è? A cosa serve? E’ un documento istituzionale nazionale, istituito con il DECRETO Interministeriale del 10 ottobre 2005, pensato per raccogliere, sintetizzare e documentare le diverse esperienze di apprendimento dei cittadini lavoratori nonché le competenze da essi acquisite: nella formazione nella scuola nel lavoro nella vita quotidiana con l’intento di valorizzarli quale patrimonio di competenze comunque acquisite dall'individuo nel suo percorso di apprendimento, crescita e mobilità professionale.
1 Libretto formativo: cos’è? A cosa serve? E’ uno strumento che ha carattere di servizio e di volontarietà per il cittadino. Il titolare del libretto è il responsabile principale della sua manutenzione, spetta a lui il compito di verificare eventuali esigenze di aggiornamento, ampliamento, miglioramento. Punta a sostenere l'identità socio-professionale dell'individuo e la spendibilità delle competenze comunque acquisite nel sistema formazione e lavoro. Si tratta infatti di uno strumento gestito e rilasciato a cura delle Regioni e Prov. Auton., da utilizzare con l’ausilio dei servizi di orientamento e/o formazione a questo preposti.
1 Libretto formativo: cos’è? A cosa serve? E’ coerente con le strategie e le azioni dell’Unione Europea finalizzate alla trasparenza delle competenze e alla mobilità delle persone tanto che il Libretto può essere considerato il corrispettivo italiano di EUROPASS. Europass rappresenta il passaporto delle qualifiche e delle competenze. Favorisce la “portabilità” delle stesse in Europa.Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea relativa al quadro unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze (Europass), del 15 dicembre2004. Il Libretto rappresenta la carta d’identità per muoversi, sia sul territorio nazionale, sia attraverso le diverse esperienze di apprendimento e lavoro.
1 Libretto formativo: cos’è? A cosa serve? Il Libretto si pone in coerenza e sinergia con la Borsa Continua del Lavoro per favorire l’incontro domanda-offerta di lavoro. Il Libretto è dunque utile e fruibile dal mercato del lavoro e dal sistema dell’education, ed è primariamente uno strumento di valorizzazione della persona, che volontariamente sceglie di utilizzarlo.
1 Libretto formativo: come è fatto? Sezione 1 Sezione 2 Competenze acquisite 1. Informazioni personali 2. Esperienze Lavorative / Professionali 3. Titoli di istruzione e formazione 4. Esperienze Formative Tipologia Es. Competenza di base Descrizione Es. Utilizza strumenti informatici Contesto di acquisizione Corso di formazione ECDL Evidenza documentale Attestato ECDL La sezione 1 riporta i dati personali e ricostruisce il curriculum delle esperienze di istruzione, formazione e lavoro. La sezione 2 descrive e documenta le competenze acquisite dall’individuo tramite le sue diverse esperienze di apprendimento. Ogni sezione potrà avere una diversa ampiezza e una composizione variabile a seconda delle informazioni prevalenti e più significative del soggetto, quindi a seconda della tipologia di utente.
1 Libretto formativo: come è fatto? • Le competenze descritte nella sezione 2: • Devono essere supportate da evidenze che ne comprovino il possesso • Possono essere indicate le seguenti tipologie di documenti: • Titoli di istruzione e formazione rilasciati dal MIUR o dalle Regioni • Certificazioni e attestazioni formative • Documenti rilasciati in ambito professionale o lavorativo • Altra documentazione (autodichiarazioni o evidenze proposte dal soggetto titolare del libretto) • Possono essere comunque riportate come “autodichiarazione” se non sono disponibili documenti di supporto E’ possibile prevedere che il Libretto contenga anche in allegato le documentazioni elencate nella sezione 2. Rispetto a questo ogni Regione e Provincia autonoma deciderà in modo specifico.
2 Libretto formativo: a chi è utile? al Mercato del Lavoro alla PERSONA alle Istituzioni • Perché fornisce informazioni sul suo curriculum di apprendimento formale, non formale e informale, per la ricerca di un lavoro, per la mobilità professionale e per il passaggio da un sistema formativo all’altro. • Per rendere riconoscibili e trasparenti le competenze comunque acquisite e sostenere in questo modo l’occupabilità e lo sviluppo professionale. • Per aiutare gli individui a mantenere consapevolezza del proprio bagaglio culturale e professionale, anche al fine di orientare le scelte e i progetti futuri.
2 Libretto formativo: a chi è utile? al Mercato del Lavoro alla PERSONA alle Istituzioni • Perché evidenzia in modo omogeneo ed attendibile il percorso formativo e professionale del soggetto, dando visibilità del patrimonio complessivo della persona e dei suoi punti di forza. • Per facilitare la riconoscibilità di professionalità e competenze nei processi di inserimento (es. nei contratti di apprendistato) o mobilità lavorativa (es. nelle varie forme di contratto flessibile).
2 Libretto formativo: a chi è utile? al Mercato del Lavoro alla PERSONA alle Istituzioni • Consente di offrire un servizio utile alla concreta valorizzazione delle esperienze e competenze dei cittadini. • Favorisce - anche in una dimensione europea - la trasparenza e la leggibilità delle informazioni e delle caratteristiche professionali della persona, anche attraverso la condivisione di un linguaggio istituzionale delle competenze. • Sostiene la visibilità delle competenze e delle esperienze maturate dagli individui in una logica di mobilità geografica e professionale e di apprendimento lungo tutto l’arco della vita.
2 Libretto formativo: a chi è utile? Quali tipologie di persone I fabbisogni specificilegati all’utilizzo del Libretto formativo possono essere codificati in modo non totalmente sovrapponibile ai bisogni di orientamento. Proviamo dunque ad esplorare in linea teorica tali popolazioni e fabbisogni.
2 Libretto formativo: a chi è utile? La costruzione di una quadro esaustivo delle diverse tipologie di utenza del libretto è un’operazione fondamentale per una promozione mirata e una gestione personalizzata e quindi efficace della funzione di supporto alla compilazione. Cominciamo ad individuarne alcune … Adolescenti in percorsi di diritto-dovere e studenti Universitari … … Adulti in transizione lavorativa volontaria o obbligata …… Le cosiddette “Fasce deboli” del Mercato del Lavoro” ……
2 Libretto formativo: a chi è utile? adolescenti in percorsi formativi di Diritto-Dovere e studenti universitari IL LIBRETTO PUÒ RAPPRESENTARE Per QUESTI UTENTI • studenti frequentanti l’ultimo anno di percorsi del secondo ciclo per l’assolvimento del diritto-dovere nei sistemi d’istruzione o di istruzione e formazione professionale; • giovani in fase di transizione post-diploma/scelta università o formativa professionale e post-diploma/mondo del lavoro • adolescenti apprendisti • uno strumento con una forte valenza educativa in termini di orientamento e auto-rappresentazione personale e pre-professionale; • un importante presupposto per la possibile validazione di competenze non certificate ai fini del reingresso nei sistemi educativi o formativi e il riconoscimento di competenze spendibili per l’acquisizione di crediti; • un modo per mettere in evidenza competenze in via di sviluppo maturati da giovani e giovanissimi apprendisti e rilevanti per successivi percorsi formativi e professionali.
2 Libretto formativo: a chi è utile? adulti in transizione lavorativa volontaria o obbligata Per QUESTI UTENTI IL LIBRETTO PUÒ RAPPRESENTARE • dipendenti pubblici o privati • liberi professionisti • quadri • impiegati • neolaureati • lavoratori interinali • lavoratori a rischio di turn-over • lavoratori autonomi o piccoli imprenditori. • uno strumento fondamentale per rendere trasparenti (e documentare) le competenze significative acquisite nello svolgimento delle proprie mansioni e valorizzare il patrimonio professionale • uno strumento in grado di riassumere e sintetizzare le attività comprese nella mansione, specificando al contempo gli aspetti qualitativi delle performance • un valore aggiunto qualitativo rispetto al semplice CV in relazione anche alla flessibilità e all’alto livello di competitività richiesto dalle imprese.
2 Libretto formativo: a chi è utile? Alle cosiddette “Fasce deboli” del Mercato del Lavoro” Per QUESTI UTENTI IL LIBRETTO PUÒ RAPPRESENTARE disoccupati lavoratori in cassa integrazione o mobilità e persone che hanno avuto solo forme di lavoro flessibili: contratto a progetto, co.co.co, prestazioni occasionali, interinale donne uscite da alcuni anni dal mercato del lavoro e con necessità di riconversione, aggiornamento e ricollocazione categorie di utenza svantaggiate: detenuti ed ex-detenuti, tossicodipendenti, immigrati (con e senza permesso di soggiorno), diversamente abili, … • l’occasione di fruire di un processo fortemente supportivo in termini di autoconsapevolezza e autoriflessione sul personale patrimonio di competenze derivanti da percorsi di apprendimento non formale che il Libretto rende trasparenti e documentabili e potenzialmente riconoscibili dal mercato e dalle Istituzioni; • un presupposto per la validazione di competenze non certificate ai fini del reingresso nei sistemi educativi o formativi e/o finalizzate ad un inserimento lavorativo o ricollocazione.
Fase 1. L’accoglienza, l’informazione e la promozione del libretto formativo del cittadino Passiamo ora al processo di lavoro dell’operatore ESAME DI REALTA’ E PATTO SERVIZIO PRESENTAZIONE DEL LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO INDIVIDUAZIONE DEL BISOGNO ACCOGLIENZA
Fase 1. L’accoglienza, l’informazione e la promozione del libretto formativo del cittadino ESAME DI REALTA’ E PATTO SERVIZIO Output Patto di servizio Output Potenzialità/ Utilizzo del libretto rispetto al bisogno descritto PRESENTAZIONE DEL LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO Output Fabbisogno connesso all’uso del Libretto identificato INDIVIDUAZIONE DEL BISOGNO Input L’utente si rivolge Al servizio Output Clima relazionale funzionale al servizio costruito ACCOGLIENZA
Il processo di lavoro : step 1 ACCOGLIENZA E’ il primo impatto che il cittadino ha con il servizio, diventa quindi fondamentale che l’operatore si metta nei panni dell'utente e cerchi di costruire le condizioni ambientali, umane e relazionali affinché la persona si senta a proprio agio. L’efficacia della prestazione tecnico professionale dell’operatore può essere notevolmente condizionata dal tipo di relazione che si instaura fin dai primi momenti di contatto e dal valore aggiunto che ogni operatore riuscirà a mettere nel rapporto con l'altro, ponendosi in una posizione di ASCOLTO
Il processo di lavoro : step 1 ACCOGLIENZA avendo chiari i confini della tipologia di intervento l’operatore deve provvedere a: • creare un clima di fiducia e di disponibilità • verificare che non ci siano ostacoli fisici o di comunicazione es. preventivare la presenza di un mediatore interculturale per gli utenti stranieri • esplicitare gli obiettivi dell’incontro e l’indicare tempi e modalità del colloquio
Il processo di lavoro : step 2 INDIVIDUAZIONE DEL BISOGNO • E’ la fase di esplorazione delle caratteristiche e degli orientamenti della persona, al fine di identificarne il bisogno prioritario, tenendo conto che potrebbero emergere dei bisogni “altri”, rispetto a quelli connessi all’uso del Libretto: • bisogno di essere orientato • bisogno di informazioni specifiche (di percorsi formativi, annunci, ecc., di assistenza sociale: sussidi, ecc.) • bisogno di sostegno psicologico o sociale • E’ una fase delicata perché segna l’impatto con il vissuto dell’ utente; in essa la persona potrà apparire curiosa o con una serie di confuse aspettative legate alla “novità” del Libretto.
Il processo di lavoro : step 2 INDIVIDUAZIONE DEL BISOGNO Chiedendosi sempre di che cosa ha veramente bisogno l’utente l’operatore deve provvedere a: • raccogliere i dati generali relativi al cliente/utente e al suo problema, idee sul lavoro, aspettative, ecc. • approfondire le motivazioni, il fabbisogno formativo e la progettualità individuale • approfondire le motivazioni che spesso non sono esplicitate, o sono ambivalenti, o cariche di aspettative irrealistiche
Il processo di lavoro : step 3 PRESENTAZIONE DEL LIBRETTO FORMATIVO In questa fase il Libretto Formativo del Cittadino viene presentato come strumento pensato per raccogliere, sintetizzare e documentare le diverse esperienze di apprendimento dei cittadini lavoratori nonché le competenze da essi comunque acquisite. E’ la fase in cui l’operatore evidenzierà le funzionalità del libretto rispetto al progetto del utente. E’ in questo senso fondamentale che l’operatore sia preparato circa i modi in cui le diverse tipologie di utenti possono utilizzarlo nel loro personale percorso formativo, professionale e di vita.
Il processo di lavoro : step 3 PRESENTAZIONE DEL LIBRETTO FORMATIVO tenendo conto del bisogno espresso (formativo, di primo inserimento, outplacement, ecc,) l’operatore deve provvedere a : • descrivere le finalità (individuali e istituzionali), gli effetti potenziali, il valore rispetto alla persona e l’utilizzo nel Mercato del Lavoro del Libretto • descrivere approfonditamente le caratteristiche del servizio di affiancamento alla compilazione, descrivendo le fasi e le modalità di azione previste
Il processo di lavoro : step 4 ESAME DI REALTA’ E PATTO DI SERVIZIO E’ la fase strettamente “contrattuale”, di verifica, di condivisione di intenti e di presa di decisione fra l’operatore e l’utente
Il processo di lavoro : step 4 ESAME DI REALTA’ E PATTO DI SERVIZIO sollecitando l’attiva collaborazione dell’utente l’operatore deve provvedere alla Definizione del patto di servizio: • ridefinizione degli obiettivi e del metodo • riformulazione della funzione del Libretto • sintesi degli elementi emersi • dichiarazione degli impegni reciproci