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Il Rischio Paese: l’approccio di SACE. Marco Minoretti Desk Europa Emergente e CSI m.minoretti@sace.it Tel: +39.06.6736921. Università del Salento 22 settembre 2007. SACE e la SACE Business School Il Rischio Paese: definire il rischio paese
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Il Rischio Paese:l’approccio di SACE Marco MinorettiDesk Europa Emergente e CSI m.minoretti@sace.it Tel: +39.06.6736921 Università del Salento 22 settembre 2007
SACE e la SACE Business School • Il Rischio Paese: • definire il rischio paese • il Balance Sheet Approach e le crisi finanziarie internazionali • Agenzie di rating e fonti informative • Il rischio paese in SACE: • Categorie OCSE e il CRAM • Le condizioni di assicurabilità • Composizione del portafoglio e principali paesi • Programma Africa • Case Study: Russia e Turchia
Il Gruppo SACE 100% SACE Group 100% 100% “Concerto” 66% 70%
100% 70% Le attività del Gruppo Il Gruppo SACE sostiene la competitività di banche ed imprese, attraverso l’offerta di un’ampia gamma di prodotti e servizi assicurativo-finanziari: assicurazione del credito, protezione degli investimenti, riassicurazione, cauzioni e garanzie finanziarie per operazioni commerciali, finanziarie e di project & structured finance. Assicurazione del credito, protezione degli investimenti, riassicurazione e servizi finanziari Assicurazione del credito a breve termine Cauzioni, assicurazione dei rischi delle costruzioni ed assicurazione vita
Storia societaria • Creazione di SACE come sezione speciale dell’Istituto Nazionale Assicurazioni (INA) per l’assicurazione del credito all’esportazione 1977 • Trasformazione di SACE in Istituto (ente economico) • Trasformazione in Società per Azioni controllata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze • Costituzione di SACE BT: SACE entra nel mercato dell’assicurazione del credito di breve termine • Decreto sulla Competitività: ampliamento del perimetro operativo e dei soggetti assicurabili • SACE BT acquisisce il 70% di Assicuratrice Edile (“Assedile”), società leader nel mercato delle cauzioni • Moody’s assegna a SACE un rating sulla solidità finanziaria pari a Aa2, con prospettive stabili 1998 • Legge Finanziaria 2007: ulteriore ampliamento dell’area operativa e dei soggetti assicurabili. 2004 2005 • Riduzione del capitale sociale per un importo di € 3,5 miliardi • Inizia il processo d’internazionalizzazione del Gruppo: SACE BT acquisisce, congiuntamente a Ducroire Delcredere, il 66% di KUP, società leader nel mercato ceco dell’assicurazione del credito 2006 2007
L’evoluzione dell’operatività Made in Italy Operatività tradizionale • Perimetro di assicurabilità “tradizionale”: • esportatore con sede in Italia che esporta merci prodotte in Italia • esportatore estero che acquista merci italiane destinate alla vendita (ri-esportazione) Made by Italy ed internazionalizzazione 1° ampliamento del perimetro operativo (2004-05) • Estensione del perimetro di assicurabilità a: • operazioni con presenza di componente italiana • garanzia di finanziamenti concessi ad aziende italiane con forte vocazione all’internazionalizzazione Ulteriore ampliamento dell’area operativa e dei soggetti assicurabili per effetto della Legge Finanziaria 2007, che consente a SACE l’emissione di garanzie e coperture assicurative relative a: Made for Italy l’interesse strategico per l’Italia 2° ampliamento del perimetro operativo (2006) • forniture di merci o servizi da parte di imprese estere controllate/collegate a imprese italiane • operazioni di interesse strategico per l’Italia (come finanziamenti per reti, centrali ed infrastrutture) • finanziamenti erogati da banche e istituti finanziari italiani, senza la necessaria presenza di una sottostante operazione di esportazione italiana
La SACE Business School Nell 2004 SACE SpA fonda la Business School, proponendo: • moduli formativi per orientarsi nel mondo dell’exportcredit, diretti agli operatori coinvolti nel processo di internazionalizzazione (banche, aziende, consulenti, associazioni di categoria e di settore) ed agli studenti; • programmi di assistenza tecnica per le ECAs dei Paesi emergenti; • un supporto per il costante aggiornamento del personale, sulle dinamiche evolutive dei mercati finanziari internazionali.
La SACE Business School offre dai brevi corsi propedeutici o di approfondimento, ai programmi personalizzati per ogni esigenza, in tre principali aree: Cosa offriamo? • Analisi dei mercati emergenti e valutazione dei rischi • La normativa internazionale e gli effetti sulle condizioni di underwriting • I prodotti e servizi SACE L’obiettivo è quello di ampliare e diffondere le conoscenze dei temi legati all’export credit e di consolidare la cooperazione con le altre ECAs per lo sviluppo di interessi commerciali comuni.
SACE e la SACE Business School • Il Rischio Paese: • definire il rischio paese • il Balance Sheet Approach e le crisi finanziarie internazionali • Agenzie di rating e fonti informative • Il rischio paese in SACE: • Categorie OCSE e il CRAM • Le condizioni di assicurabilità • Composizione del portafoglio e principali paesi • Programma Africa • Case Study: Russia e Turchia
Il rischio paese prima delle crisi anni 90’ In passato, l’analisi di Rischio Paese concentrava la sua attenzione sul rischio sovrano. In pratica, il Rischio Paese era valutato esclusivamente in termini di abilità o volontà di pagamento di un paese e si basava sulla valutazione di variabili di flusso, come il saldo delle partite correnti e il bilancio pubblico. Le crisi finanziarie degli anni ’90 hanno sorpreso tutti gli analisti e gli economisti portando a riconsiderare tale approccio Nel 2002 il FMI (Fondo Monetario Internazionale), al fine di migliorare l’analisi delle economie in difficoltà e a rischio di crisi, ha definito il cosiddetto Balance Sheet Approach
230,0 210,0 Crisi Russa Crisi Asiatiche 190,0 TurchiaArgentina 170,0 Emerging markets’ bond index (EMBI+) 150,0 130,0 Crisi Messicana 110,0 90,0 Crisi Brasiliana 70,0 50,0 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 • Tre tipologie di crisi: • Crisi valutarie: quando si verifica una significativa svalutazione della valuta con una cospicua perdita di riserve e/o un deciso aumento del tassi di interesse nel tentativo di difendere la valuta. Può essere provocata da un attacco speculativo o da un evento inatteso • Crisi bancaria: quando il fallimento di banche (potenziale o effettivo) o una corsa agli sportelli porta a sospendere il ripagamento delle proprie passività. Tale situazione è tipicamente accompagnata dall’insolvenza delle banche • Crisi debitoria: quando un paese non ha la volontà o la capacità di ripagare il proprio debito, pubblico o privato. Il rischio sovrano si concentra proprio sul prospettive di ripagamento del debito pubblico Una passo indietro… cosa è una crisi?
La letteratura economica classifica le crisi secondo tre diversi generazioni di modelli; quello che cambia veramente sono i sistemi economici e finanziari che i modelli descrivono: • Modelli di prima generazione: spiega le crisi valutarie come il risultato di crescenti disavanzi pubblici che hanno portato alla perdita delle riserve internazionali ed eventualmente all’abbandono del cambio fisso. L’accento è posto sui fondamentali macroeconomici • Modelli di seconda generazione: si è sviluppato dopo la crisi dello SME nel 1992 e la crisi messicana del ‘94-95. La crisi in questo caso può essere provocata da una decisione di politica monetaria interna quando le autorità decidono se svalutare. Oltre alla debolezza dei fondamentali, tali modelli notano come i disequilibri valutari e di durata possano portare ad una self-fulfilling currency run, debt rollover crisis o alla corsa agli sportelli. • Modelli di terza generazione: dopo l’esperienza delle crisi delle “Tigri asiatiche” del ’97-’98 si nota che sono le vulnerabilità del settore privato piuttosto che gli squilibri fiscali a giocare un ruolo chiave. Si comincia a parlare di balance sheet approach. In tali crisi vi sono elementi auto-realizzanti insieme alle vulnerabilità nel settore industriale e finanziario. Inoltre le crisi valutarie sono spesso seguite dalla crisi del sistema bancario (crisi gemelle). In tali modelli, quindi, si cerca di comprendere come i movimenti dei capitali possono portare a crisi valutarie e finanziarie. Tre modelli per analizzare le crisi
Vecchie Crisi Nuove Crisi Crisi Future? Mercati emergenti: vecchie e nuove crisi Crisi Solvibilità paese Liquidità Mismatch nei bilanci Esempi Africa ’90 America Latina ‘80 Asia ’97, Russia ‘98 Brasile ’99, Turchia e Argentina ’01 (Effetto Domino) Nuove architetture finanziarie e mercato dei capitali Debito Prestiti bancari (pubblici e privati) Azioni/obbligazioni/ strumenti finanziari Principali Player Stati Stati, Banche, Imprese Effetto domino tra settori Indicatori di previsione Servizio del debito (30%) Partite correnti (4%) Riserve (3 mesi) Breve termine / Riserve Flussi di Hot Money Bolle speculative Ristrutturazione del debito Club di Parigi Club di Londra IFIs Ristrutturazioni a BT Accordi tra le parti Recapitalizzazioni Fallimenti (regolam/ corporate governance)
Il Balance Sheet Approach “concentra la sua attenzione sull’esame delle variabili di stock nei bilancio dei diversi settori di un paese e nel suo bilancio aggregato (attività e passività)”. (FMI 2002) • Conseguentemente una crisi finanziaria si genera quando, nel momento di una crescente domanda di attività finanziarie in uno o più settori, i creditori perdono la fiducia nella capacità: • del paese di ottenere valuta forte per onorare il servizio del debito estero • del governo di ripagare il suo debito • del settore bancario di far fronte ai deflussi di depositi • delle imprese di ripagare i propri debiti alle banche o ad altri creditori • Per questo motivo nell’analisi di rischio paese non si deve tener conto esclusivamente dei fondamentali macroeconomici ma anche dei disequilibri di bilancio del settore privato • NB: Tuttavia non bisogna dimenticare anche gli elementi qualitativi (ad esempio la governance) che il balance sheet approach non considera e possono costituire un fattore di vulnerabilità Cosa è il Balance Sheet Approach?
RISCHIO SISTEMICO – EFFETTO DOMINO Il nuovo approccio al rischio paese: dal paese a imprese e banche Governo IMPRESE DEFAULT SUL DEBITO SOVRANO Mismatch di bilancio (tassi di cambio, portafoglio: titoli dello Stato ) RISCHIO PAESE CRISI VALUTARIE BANCHE Restrizione del credito Consumatori
L’IMF ha definito quattro tipologie di squilibri di bilancio che possono portare il paese a non onorare il suo debito quando si trova ad affrontare degli shock: Quali sono gli squilibri di bilancio? • maturity mismatch, quando il gap fra le passività e le attività liquide rende un settore incapace di onorare i suoi impegni contrattuali; • currency mismatches, quando una variazione del tasso di cambio porta ad ingenti perdite di capitali • capital structural problems, quando una forte dipendenza dall’indebitamento o dal finanziamento attraverso il mercato azionariorende un’impresa o una banca incapace di affrontare una riduzione delle entrate • solvency problems, quando le attività sono insufficienti a coprire le passività. Gli altri tre disequilibri possono portare al rischio di insolvenza mentre il rischio di insolvenza può nascere esclusivamente da un eccessivo ricorso al indebitamento o all’investimento in attività a basso rendimento.
sovrano politico economico trasferimento posizione fattori che influenzano la crescita quali la politica economica, il grado di apertura dell’economia, l’andamento delle ragioni di scambio del paese capacità (o volontà) del debitore sovrano di onorare i propri Impegni eventi di natura non economica derivanti da conflitti, mutamenti istituzionali e atti unilaterali dei governi effetti di contagio che possono provenire da paesi vicini o con caratteristiche simili restrizioni sui movimenti di capitali e sul rimpatrio di dividendi e profitti “si intende l’insieme dei rischi che non si sostengono se si effettuano delle transazioni nel mercato domestico, ma che emergono nel momento in cui si effettua un investimento in un paese estero. Tali rischi sono maggiormente imputabili alle differenze di tipo politico, economico e sociale esistenti tra il paese originario dell’investitore ed il paese in cui viene effettuato l’investimento”Meldrum (2000) Ma quindi, cosa è il rischio paese? Meldrum, D.H. (2000). "Country Risk and Foreign Direct Investment." Business Economics, 35, January, pp. 33–40.
SACE e la SACE Business School • Il Rischio Paese: • definire il rischio paese • il Balance Sheet Approach e le crisi finanziarie internazionali • Agenzie di rating e fonti informative • Il rischio paese in SACE: • Categorie OCSE e il CRAM • Le condizioni di assicurabilità • Composizione del portafoglio e principali paesi • Programma Africa • Case Study: Russia e Turchia
Agenzie di rating • Cosa è un rating? • Il rating è una valutazione di un emittente o di una emissione espressa in maniera sintetica attraverso una sigla (es. AAA, BB, ecc). • Chi fa i rating? • I rating sono richiesti dalle società emittenti, a pagamento, e vengono analizzate da Agenzie accreditate a livello internazionale: Moody’s, Standard & Poor’s, Fitch • A cosa servono? • Questo processo è utile per mettere a disposizione degli investitori uno strumento oggettivo e riconosciuto di valutazione del merito di credito • Cosa tiene in considerazione un rating? • 1. la capacità dell’emittente di soddisfare gli impegni finanziari presi nei termini concordati;2. la natura dell’impegno finanziario e le garanzie accessorie;3. la protezione e posizione relativa dell’obbligazione nei confronti di altre emissioni della stessa società.
L’utilizzo dei rating in SACE Le classi di rating • In SACE il rating viene utilizzato per la valutazione delle controparti (enti governativi, municipalità, imprese, banche, etc). Inoltre serve per il calcolo del premio che l’assicurato dovrà pagare: più il rating della controparte è negativo è più il premio sarà alto A tale valutazione si aggiunge anche un outlook (stabile, positivo, negativo) che indica un’eventuale variazione positiva del rating (upgrading) o un’eventuale variazione negativa (dowgrading)
Le fonti informative • Oxford Economic Forecasting • Oxford Analytica • Global Insight • Economist Intelligence Unit • Fondo Monetario Internazionale • Banca Mondiale • Banche di Sviluppo Regionali (EBRD, ADB, AfDB, IADB) • Institute of International Finance • Investment Banks Ma non dimentichiamoci di Google!!!!!
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L’analisi Paese è mirata a valutare la possibilità che si verifichino i seguenti eventi Gli eventi generatori di rischio NATURALI MAN-MADE Rischi economici Rischi socio-politici Terremoti, inondazioni, altre calamità naturali • Politici: instabilità politica; atti o provvedimenti delle autorità del paese (es. espropri, nazionalizzazioni e confische). • Macroeconomici: rischi macroeconomici specifici del paese • Microeconomici: rischi microeconomici specifici del paese • Sociali: eventi che influenzino la politica del paese o l’attività economica (guerre, disordini, sommosse)
I fondamenti della valutazione • del rischio paese in SACE: • Condizioni di • Assicurabilità • Categorie OCSE La Valutazione del Rischio Paese in SACE
Determinazione delle Categorie OCSE: definizioni Le Categorie OCSE: • Misurano la probabilità che il Paese non onori il servizio del debito nel medio-lungo termine (probabilità di default). • 8 categorie (0-7): • 0 rappresenta un rischio trascurabile (Paesi UE, USA, Giappone, etc.) • 7 rappresenta il rischio massimo (Argentina, Angola,Zimbabwe, Corea del Nord,Bielorussia…) • Definiscono il MPR (Minimum Premium Rate), ovvero il premio minimo applicabile dalle ECA (Export Credit Agencies) per il rischio sovrano a MLT. Il MPR non si applica ai paesi di categoria 0. • Le ECA possono adottare criteri di classificazione dei paesi diversi da quello OCSE. Tuttavia, esse sono comunque tenute ad applicare il premio minimo legato alla categoria OCSE per la copertura del rischio sovrano a MLT.
I paesi sono suddivisi per aree geografiche ed esaminati con cadenza trimestrale nel Gruppo degli Esperti di Rischio Paese. Il processo si articola in 2 fasi: • CRAM (Country Risk Assessment Model), modello che include: • Indicatori economico-finanziari • Esperienza di pagamento delle ECA • Procedura di aggiustamento qualitativo del risultato in base a fattori non considerati nel modello (situazione politica, tensioni sociali, coerenza e sostenibilità della politica economica) Determinazione delle Categorie OCSE: metodologia
Situazione politica Situazione economica Situazionefinanziaria Esperienza di pagamento Determinazione delle Categorie OCSE: il CRAM Potenziale di CrescitaTasso di inv./risparmioPIL procapiteCrescita di lungo periodoAspettativa di vita Policy PerformanceInflazioneSaldo di bil. pubbicoSaldo conto corrente Vulnerab. Shock Est.DimensioniDiversificazione exportImportazioni oilAiuti Sinistri in corso/esposizione Indennizzi pagati/esposizione nei confronti delle ECA, FMI e Banca Mondiale Debito estero/entrate valutarie Debito estero/GDP Servizio debito estero/entrate valutarie Riserve valutarie (in mesi di import) Stabilità politicaTensioni sociali Esproprio, violenza politica, trasferimentoetc… Aggiustamento qualitativo CRAM score (OCSE)valutazione del rischio di credito in un paeseCategoria di rischio da 0 a 7 (0 = rischio minimo)
Determinazione delle Categorie OCSE: l’aggiustamento qualitativo • Elementi considerati per l’aggiustamento qualitativo: • Situazione politica (struttura istituzionale, livello di democrazia, possibilità di conflitti interni-esterni, sistema legale) • Situazione sociale (tasso di disoccupazione, tensioni sociali, rivendicazioni di minoranze etniche o religiose) • Coerenza delle strategie del governo (sostenibilità della politica economica), cooperazione con le Istituzioni Finanziarie Internazionali. • Altri fattori non inclusi nel modello • Sistema finanziario/bancario • Debito pubblico
IERI • OGGI • Le Condizioni di Assicurabilità Definizione: indicano l’atteggiamento assicurativo che SACE adotta verso ciascun paese, suddiviso per rischio sovrano, bancario e corporate. Condizioni rigide: Non era consentito operare al di fuori delle condizioni di assicurabilità Maggiore flessibilità: Possibilità di operare (caso per caso) anche in paesi in sospensiva, revisione dei Paesi in base alla presenza di progetti validi Prevalente attività con debitori sovrani. L’analisi paese era considerata vincolante rispetto all’analisi delle controparti, che rimaneva in secondo piano Valutazione del merito di credito delle controparti
Le Condizioni di Assicurabilità: Classi di Rischio Comprende i Paesi industrializzati e alcuni Paesi emergenti che non presentano aspetti di rischiosità particolarmente rilevanti. • Esempio: • USA e paesi UE, Cina, Kuwait, Russia, Brasile APERTURA • Esempio: • Afghanistan, Bolivia, Libano, Zimbabwe Paesi in sospensiva per i quali non è consentita la normale operatività. CHIUSURA NB! Ci sono comunque delle restrizioni all’apertura…. …come ci sono delle deroghe alla chiusura
Le Condizioni di Assicurabilità: Restrizioni e deroghe TIPI DI RESTRIZIONI CONTROPARTE % COPERTURA IMPORTI DURATE • Limitazioni o particolari condizioni relative alle controparti (sovrane, bancarie, corporate) con le quali SACE è disposta a operare. • Limitazioni complessive per paese (plafond) o per singola operazione. • Dilazioni massime di pagamento previste (solo BT o MLT). • Riduzione della percentuale massima di copertura (di norma 95% del valore del contratto per il rischio politico). DEROGHE ALLA CHIUSURA In caso di chiusura possono essere considerate (caso per caso) operazioni strutturate, project finance, operazioni finanziate da IFI, da altre ECA o da Banche Regionali di Sviluppo investimenti e domande di copertura di rischi accessori
Composizione degli impegni per tipologia di rischio di SACE (1999-2006, %)
Il portafoglio SACE: impegni per area geografica IMPEGNI TOTALI (31.12.2006) € 23,6 mld
Il portafoglio SACE: impegni per paese • Il portafoglio SACE è fortemente concentrato un numero limitato di mercati, in particolare verso i paesi esportatori di petrolio. I primi 3 paesi incidono per circa il 40% degli impegni totali. • Grande incidenza delle operazioni di finanza strutturata
Altri settori Oil&Gas 19,7% 19,2% Servizi finanz. non bancari 3,1% Chimico e Petrolchimico Elettrico 15,0% 6,8% Aeronautico e Navale 9,4% Banche Industria 14,0% metallurgica 12,8% Il portafoglio SACE: impegni in essere per settore Impegni in essere di SACE per settore merceologico (al 31/12/2006)
Iran: numerose op.ni con garanzia sovrana (CIPE). Dal 2004 estesa la copertura a soggetti pubblici senza garanzia sovrana (NPC, NIOC, NISCO). • Principali settori: energia, acciaio, chimica. Il portafoglio SACE: i principali mercati • Russia: preponderanza di rischi privati (Blue Stream). Buona operatività con le banche (Vnesheconombank, Sberbank, Vneshtorgbank). • Principali settori: energia, acciaio, telecomunicazioni.
Brasile: Portafoglio sostanzialmente bilanciato. Op.ni di investimento (settore bancario). • Principali settori: telecomunicazioni, chimico (fertilizzanti), energia (Petrobras) Il portafoglio SACE: i principali mercati (2) • Turchia: Maggioranza rischi privati, op.ni strutturate e con banche (Turkiye Garanti Bankasi, Kocbank, Turkiye Bankasi, Yapi). • Principali settori: telecomunicazioni, trasporti, acciaio.
Le trasformazioni in Africa Subsahariana • Dopo un periodo di instabilità politica ed economica, l’Africa sub-sahariana sta attraversando una fase di stabilizzazione economica e di crescita. Al contempo, in taluni paesi si sta assistendo ad un consolidamento della democrazia, anche se numerosi rimangono i casi di paesi privi di strutture democratiche e di stabili sistemi di governo (cosiddetti failed states). • Anche sul fronte del debito estero sono stati compiuti progressi nell’ambito del Programma HIPC di cancellazione del debito. • SACE ha elaborato un nuovo meccanismo, un “Programma Africa”, in linea con la crescente richiesta di copertura assicurativa da parte degli esportatori italiani e come veicolo di penetrazione commerciale per le imprese italiane • L’obiettivo del Programma è di adottare un atteggiamento di maggiore apertura, proporzionata ai progressi compiuti dai singoli paesi e in accordo con le limitazioni imposte dal FMI all’indebitamento sovrano. • .
TUNISIA MAROCCO A L G E R I A L I B I A EGITTO MAURITANIA MALI NIGER CAPO VERDE SENEGAL ERITREA • OPEN: • Cover is available • OPEN WITH RESTRICTIONS: • Cover is available subject to restrictions regarding: • countepart (eg. sovereign) • amount (eg. country ceiling or single transaction limit) • tenor (eg. short term, medium-long term) • OFF COVER: • No cover available. • Neverthless, the following transactions may be considered, on a case by case basis: • transactions with substantial risk-mitigating factors (structured finance or project finance transactions, transactions partly financed by IFIs, regional development banks and other ECAs) • investment projects • transactions involving non-credit risks GAMBIA CIAD S U D A N G.-BISSAU BURKINA FASO GUINEA GIBUTI BENIN SIERRA LEONE NIGERIA TOGO COSTA D’AVORIO ETIOPIA GHANA REPUBBLICA CENTRAFRICANA LIBERIA SOMALIA CAMERUN UGANDA GUINEA EQ. REP. CONGO KENIA SAO TOMÉ GABON REP. DEM. CONGO RWANDA SEICELLE BURUNDI TANZANIA COMORE ANGOLA MALAWI Z A M B I A MAURIZIO MOZAMBICO M A D A G A S C A R ZIMBABWE NAMIBIA BOTSWANA SWAZILAND REPUBBLICA SUDAFRICANA LESOTHO Il Programma Africa africaprogram@sace.it
L’atteggiamento assicurativo di SACE Apertura: Botswana, Gabon, Maurizio, Namibia, Sudafrica e Swaziland. Apertura con condizioni:Capo Verde, (rischio sovrano nel rispetto dei limiti del FMI) Guinea Equatoriale, Lesotho (plafond paese di 10 mln€), Angola e Nigeria (plafond paese 100 mln€ solo rischi privati) Benin, Burkina Faso, Camerun, Eritrea, Etiopia, Ghana, Kenya, Malati Mali, Mauritania, Mozambico, Senegal, Tanzania, Uganda e Zambia (plafond paese 10 mln€ solo rischi privati e durata massima 5 anni). Chiusura: Burundi, Repubblica Centrafricana, Ciad, Comore, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica del Congo, Costa d’Avorio, Gambia, Gibuti, Guinea, Guinea Bissau, Liberia, Madagascar, Niger, Ruanda, Sao Tomè e Principe, Seicelle, Sierra Leone Somalia, Sudan Togo e Zimbabwe. Operatività limitata a progetti che comportino una sostanziale mitigazione del rischio paese, operazioni di investimento (ove esistano accordi multilaterali e bilaterali di protezione degli investimenti) e rischi accessori.
Dal lancio del programma Africa, SACE ha approvato nuovi impegni per 480 milioni di euro. Attività assicurativa legata al Programma Africa • L’esposizione verso l’Africa Subsahariana è pari al 5,3% dell’esposizione totale di SACE.
NIGERIAMOZAMBICO ETIOPIA • Policy:Project Finance Project Finance Credito Fornitore • Assicurato: SnamProgetti SinocOil & Gas International Group DUMEC • Copertura: LNG Plant Extension Gas pipeline Export of dumpers • Debitore: Nigeria LNG Ltd. RompCo Construction and Business Bank • Impegni: € 190 milioni € 21,7 milioni € 0.6 milioni • Rischi: politico e commerciale politico politico e commerciale • Copertura: 90% 95% 95% • Periodo: 9 anni 14 anni - Recenti operazioni
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Rischio politico (RP) Rischio economico (RE) Rischio bancario (RB) Rischio operativo (RO) Il rischio paese in SACE: le schede paese Struttura Performance Attivita’ Economica Bil. Pub. e Inflazione Bil. Dei Pagamenti Debito Estero e Riserve Tasso Di Cambio Mercato Azionario Politica Interna Relaz. Internaz. Sistema Legale Attegg. Inv. Esteri Infrastrutture Sicurezza rischio: alto medio bassooutlook: positivo stabile negativo
Il rischio paese in SACE: le schede paese (2) • Alla valutazione dei 4 rischi si aggiungono inoltre: • Il rapporto con le Istituzioni Finanziarie Internazionali • L’interscambio del paese con l’Italia • Commercio • investimenti diretti esteri • L’esposizione di SACE nel paese, composta da: • Impegni in essere • Sinistri in corso • Indennizzi pagati da recuperare
Russia: rischio politico (rischio: medio - outlook: stabile) • Politica interna • situazione politica è stabile • lo Stato ha ripreso il controllo di alcuni settori strategici, ad esempio quello energetico. • conflitto ceceno e rischio attacchi terroristici (attualmente basso) • Successione di Putin (marzo 2008): fattore di incertezza • Relazioni internazionali • l’esportazione di idrocarburi: motore principale della rinascita russa ma anche causa di crescenti tensioni con i paesi della CSI (Comunità degli Stati Indipendenti) • creazione di un piccolo gruppo di fronda anti-russo, il GUAM (composta da Georgia, Ucraina, Azerbaijan e Moldova) • membership, insieme a Cina ed ai paesi dell’Asia centrale (escluso il Turkmenistan), della Shanghai Cooperation Organization • rapporti con USA e UE in peggioramento (nonostante buone relazioni economiche). La decisione della NATO di installare dei sistemi anti-missilistici in Europa centro orientale è stata particolarmente mal vista dal Cremlino. • rivendicazione di un controllo maggiore su alcune aree del circolo polare artico
Russia: principali indicatori economici s: stime p: previsioni. Fonte: : IMF (Country Report, July 2006); * Economist Intelligence Unit
Russia: rischio economico (rischio: medio - outlook: stabile) • Attività economica. • crescita robusta (6,7%) nonostante il rallentamento della produzione nel settore oil&gas. • nel 2006 un’ottima performance per i settori non-tradable. Il settore oil&gas necessita di ingenti investimenti. Il settore manifatturiero soffre la concorrenza internazionale a causa degli scarsi investimenti e dell’apprezzamento del rublo • Bilancio pubblico e inflazione. • avanzi di bilancio consistenti grazie agli introiti per la vendita degli idrocarburi (in peggioramento) • dal 2004 accantonamento di parte dei surplus fiscali in un Fondo di Stabilizzazione, • alta inflazione. La Banca Centrale Russa sembra più concentrata nel mantenimento della competitività • Bilancia dei pagamenti. • consistenti surplus commerciali e di parte corrente • il 2006 è stato un anno record per afflusso di capitali • Posizione debitoria e riserve internazionali. • pagamento anticipato del debito verso il FMI e il Club di Parigi. • riduzione del debito con l’estero del settore pubblico e consistente aumento dell’indeb. del settore privato • elevato livello di riserve (in aumento) • Tasso di cambio. • Spinte all’apprezzamento della valuta generate dalle consistenti entrate petrolifere • Apprezzam. in termini effettivi reali con negative ripercussioni sui settori non-oil in termini di competitività