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CENNI STORICI SUI SERVIZI SOCIALI. PROCESSO STORICO. I servizi sociali (sociali, socio-educativi, socio-sanitari, socio-riabilitativi) che costituiscono il sistema italiano dei servizi sociali sono il risultato di un lungo processo storico, legislativo ed organizzativo.
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PROCESSO STORICO • I servizi sociali (sociali, socio-educativi, socio-sanitari, socio-riabilitativi) che costituiscono il sistema italiano dei servizi sociali sono il risultato di un lungo processo storico, legislativo ed organizzativo
LA STORIA ITALIANA: UNO SGUARDO • 1890: Legge Crispi • Segue la creazione del primo sistema di protezione sociale • La povertà è un problema di ordine pubblico • Interventi solo finanziari • Unico modello organizzativo l’istituto residenziale gestito dalle IPAB (Istituto di Pubblica Assistenza e Beneficienza) • 2000: Legge 328
PRIMA DEL 1978 • Sino al 1978 l’erogazione dei servizi e delle prestazioni (in prevalenza economiche e residuali) sociali e sanitarie conservavano la strutturazione data dallo stato fascista • La divisione nell’erogazione delle prestazioni prevedeva da una parte lo stato (famiglia e giovani) e dall’altra la Chiesa (anziani, disabili e malati di mente) (Girotti, 1999)
LEGISLAZIONE DI RIFORMA: DPR 616/77 • Il primo passaggio significativo verso il cambiamento del regime di erogazione fu il decentramento regionale (DPR. 616/77) • Le competenze socio-assistenziali e sanitarie, prima mantenuto dalle stato centrale attraverso un pulviscolo di organizzazioni, vengono trasferite alle Regioni, alle Province ed ai Comuni • Questi enti furono disciolti ed il loro patrimonio e personale passarono, con le nuove competenze, agli enti locali
LEGISLAZIONE DI RIFORMA: L.833/78 • E’ la legge che istituisce il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) • Applica l’articolo 32 della Costituzione • Introduce la concezione universalistica della tutela della salute come contrapposta alla semplice cura della malattia • Fu il risultato di un alto processo di elaborazione politica e culturale
IL PERCORSO VERSO LA RIFORMA SANITARIA • Idee-guida • lotta all’emarginazione • partecipazione • prevenzione • programmazione • integrazione tra servizi • sociali e sanitari • informazione • decentramento Esperienze anticipatorie Consorzi socio-sanitari • Anticipazioni • Legislative • DPR 616/77 • L.405/75 (cons.fam.) • L.180/77 (sal.ment.) • L. 675/75 (td) • Leggi regionali Legge 833/78 Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale La “mancata” riforma dell’assistenza
LIMITI RIFORMA 833 • Il personale – investito del ruolo di innovatore - che la deve implementate proviene da vecchi enti assistenziali • I ministri che si sono succeduti provenivano da orientamenti contrari allo spirito della legge • Il primo Programma Sanitario Nazionale fu posticipato sine die • Per una descrizione degli effetti di queste circostanze sui servizi si veda F.Olivetti Manoukian, Lo Stato dei servizi, Il Mulino, 1988
I SERVIZI SOCIALI NELLA RIFORMA 833 • Il nodo organizzativo della riforma era la USL (Unità Sanitaria Locale) che in quanto organismo strumentale dei Comuni, singoli o associati, e delle Comunità Montane doveva realizzare e gestire i servizi del SSN • La riforma dell’assistenza non segue la riforma sanitaria, i Comuni delegano molte delle funzioni sociali alle USL, che si trasformano in USSL (Unita Socio Sanitaria Locale) • Ecco perché ancora oggi molti servizi sociali si trovano all’interno delle ASL