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Il Progetto di un prodotto e le tecniche di rappresentazione. Sergio Capone ITP. Perché?. Un tecnico informatico potrebbe trovarsi a gestire il ruolo di Operation manager oppure di Product manager .
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Il Progetto di un prodotto e le tecniche di rappresentazione Sergio Capone ITP
Perché? • Un tecnico informatico potrebbe trovarsi a gestire il ruolo di Operation manager oppure di Product manager. • Quello che troverete nelle prossime slide, altro non sono che indicazioni generiche volte a creare negli studenti una cultura di progetto, indispensabile, per chiunque si trovi a ricoprire un ruolo di PRODUCT MANAGER.
Cultura di progetto sul prodotto • Inizio secolo scorso Henry Ganttmette a punto una tecnica grafica d’analisi dei progetti comunemente chiamato Diagramma di Gantt • negli anni ‘30-’40 (USA) si afferma la figura industriale del product manager • Negli anni ‘55-’60 appaiono numerose tecniche grafiche reticolari pensate per lo sviluppo dei progetti che affiancano l’approccio lineare di Henry Gantt.
Tecniche di approccio ai progetti • Diagramma di Gantt • una tecnica di rappresentazione grafica che segue una logica lineare direzionata. • CPM (CriticalPathMethod) • MPM(MetraPotentialMethod) • Tecniche di approccio reticolare deterministiche • PERT(ProgramEvaluation and ReviewTechnique) • Tecnica di approccio reticolare probabilistico che pone l’attenzione al percorso critico
Altre tecniche probabilistiche • GERT (GraphicalEvaluation & ReviewTechnique) è un PERT avente come probabilistici anche i percorsi, cioè i legami di precedenza fra le attività. • VERT (Venture Evaluation & ReviewTechnique) che considera contemporaneamente come variabili decisionali, tempi, costi, risorse e rischi, risultando particolarmente efficace nelle analisi what-if e nei problemi di valutazione e controllo di nuovi business o iniziative strategiche.
Percorso critico • Il percorso critico è il percorso minimo per finire l’intero progetto, identifica le attività di un progetto con vincoli di tempo del tipo Fine-Inizio. • La catena del percorso critico è composto da attività critiche che si caratterizzano per avere un margine di flessibilità totale uguale a zero. • Margine di flessibilità totale=0 (Total float=0)
Margine di flessibilità • Un margine di flessibilità (float) può essere singolo (free float) o complessivo (total float) • Free float: indica il tempo concesso per uno slittamento in avanti di un’attività rispetto ad un’altra attività. • Total float: indica il tempo concesso per uno slittamento in avanti di una attività rispetto all’intero progetto.
CriticalPathMethod • CPM è una tecnica reticolare che individua le date minime e massime di Inizio e Fine delle attività ottenendo così il percorso critico. • CPM prende in considerazione la durata della singola attività e i rapporti di dipendenza fra le attività certe consideratenel loro legame del tipo Fine- Inizio.
MetralPotentialMethod • MPM aggiunge al CPM la possibilità di gestire diversi legami fra le diverse attività con ulteriori rapporti di dipendenza che si aggiungono al già visto Fine-Inizio con altri legami del tipo Inizio-Inizio eFine-Fine
ProgramEvaluation and ReviewTechnique • PERT, il metodo più noto, è usato spesso come sinonimo di diagramma reticolare ed è un CPM. La sua caratteristica è l’introduzione di elementi di calcolo probabilistico in particolare legato alla stima delle durate delle attività e dei progetti. • I diagrammi reticolari, cioè, aggiungono: l’individuazione del percorso critico, il margine di flessibilità, le dipendenze, i legami e i vincoli fra le attività di un progetto.
Gli ambiti di un prodotto qualsiasi • Un progetto per un prodotto qualsiasi esiste se la sua gestione considera e prende in esame, come minimo, controllando e verificando i seguenti campi d’azione: • L’ambito della qualità • L’ambito temporale • L’ambito del costo
Le attività legate al prodotto • Ogni ambito di un progetto per un prodotto, cioè un progetto composto da molteplici attività, esiste solo se sono prese in esame e sono verificate, come minimo, le seguenti componenti un singolo ambito e una singola attività: • Le risorse umane viste per capacità; • Le risorse tecniche e tecnologiche essenziali; • Il tempo necessario per espletarle; • Il denaro indispensabile per realizzarle.
L’ambito della qualità • Un progetto di un prodotto diventa un prodotto solo se è statopianificato per raggiungere uno specifico livello di qualità, entro una precisa scadenza e se rispetta i limiti consentiti dal budget dato. • La qualità del progetto è la stessa che viene richiesta al prodotto stesso, quindi essa và descritta e deve poter essere misurata.
L’ambito temporale • Il progetto di un prodotto è per definizione temporaneo e quindi delimitato nella durata. • Il tempo è una delle dimensioni che limitano il progetto di un prodotto e quindi ne segnano anche il risultato. • Il tempo pianificato è un tempo accettato e condiviso e quindi è la ragione principale per iniziare un progetto di un prodotto.
L’ambito del costo • I costi del progetto di un prodotto nascono dall’impiego immediato di risorse umane e materiali,a cui potrebbero aggiungersi investimenti in attrezzature, beni durevoli e immobilizzazioni che l’espletamento del progetto comportano. • I costi, visti sopra, in seguito alla nascita del prodotto, ovviamente, non potranno che riconfermarsi.
Concludendo l’abc del progetto • I tre ambiti, sono strettamente collegati e interrelati fra di loro, e sono visti come una sorta di triangolo, da qui la definizione usata frequentemente di triangolo del progetto • Il triangolo del progetto di un prodotto ci obbliga a comprendere che se si interviene su un singolo ambito, automaticamente, anche gli altri ne risulteranno inevitabilmente modificati.
Il ciclo del progetto di prodotto • Nonostante l’so della parola ciclo un progetto per definizione non è circolare. • Il ciclo corrisponde invece ad una sequenza di attività interrelate realizzate con risorse che producono l’avanzamento del progetto. • Le singole attività che compongono la catena sono riconducibili a macrofasi che individuano i momenti salienti della vita del progetto.
La ciclicita nel progetto di prodotto • Sono senz’altro cicliche invece le azioni di verifica degli stadi di un progetto, al minimo con la Pianificazione- Esecuzione- Controllo che più volte ritroviamo in un progetto qualsiasi, ci si riferisce al ciclo di Deming: • il PDCA • PLAN -> DO -> CHECK -> ACTION (Pianifica, Esegui, Controlla e Intervieni per le correzioni)
Il progetto generico di un prodotto • La definizione di un idea; • La pianificazione delle attività, delle risorse, del tempo e dei costi; • L’esecuzione; • Il controllo; • Gli interventi correttivi e preventivi sul progetto del prodotto.
Una possibile pianificazione generica • La programmazione delle attività; • La programmazione delle qualità; • La programmazione delle risorse, • La programmazione dei tempi; • La programmazione delle forniture; • La programmazione degli investimenti; • La programmazione dei costi; • La programmazione dei rischi.
Conclusione • Provate a scrivere un progetto di un prodotto e poi mettetelo alla prova. • L’idea è data dal vostro insegnante. • Rilevazione statistica delle risorse tecnologiche presenti fra gli studenti di un’istituto tecnico superiore. • Realizzazione del progetto del prodotto e realizzazione del prodotto. Buon lavoro.