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Psicopatologia

Psicopatologia. L’ accostamento dei fenomeni psicopatologici consente la costruzione delle sindromi Va precisato che la descrizione disarticolata delle funzioni psichiche è artificiosa perché le varie funzioni sono sempre correlate fra di loro. La coscienza.

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Psicopatologia

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Presentation Transcript


  1. Psicopatologia • L’ accostamento dei fenomeni psicopatologici consente la costruzione delle sindromi • Va precisato che la descrizione disarticolata delle funzioni psichiche è artificiosa perché le varie funzioni sono sempre correlate fra di loro.

  2. La coscienza Si può definire come la consapevolezza di se stessie del mondo esterno Si hanno disturbi dello stato di coscienza e disturbi della coscienza dell’io I primi sono: turbe della lucidità come il torpore , il sopore, precoma , coma stato confusionale, stato oniroide I disturbi della coscienza dell’io sono costituiti dalla depersonalizzazione

  3. La percezione E’ un’attività psichica che integra le informazioni provenienti dall’ esterno attraverso gli organi di senso con l’esperienza appresa consentendo così di conoscere in mondo circostante. Le percezioni possono essere alterate nella loro intensità (iper o ipoestesia), nella loro qualità (gli oggetti possono cambiare di volume,colore, collocazione nello spazio), ma quello su cui ci soffermeremo maggiormente riguarda il loro falsamento consistente nella produzione di illusioni, allucinazioni, allucinosi. Nelle illusioni la realtà viene percepita in modo distorto: questo può succedere per disattenzione o per eccesso di fantasia o per motivazioni affettive. Le allucinazioni invece, sono “percezioni senza oggetto” e a seconda dell’organo sensoriale interessato si possono suddividere in: visive,uditive, olfattive , gustative, somatiche. Nelle allucinosi , a differenza di quanto avviene nelle allucinazioni ,il soggetto riconosce il fenomeno dispercettivo come patologico.

  4. La memoria E’ un’attività psichica che consente di fissare,conservare e rievocare informazioni e esperienze acquisite dall’ambiente interno e esterno. I disturbi della memoria si possono distinguere in qualitativi e quantitativi. Disturbi qualitativi: - allomnesie : rappresentano distorsioni di ricordi (per esempio in chiave pessimistica nei depressi) -pseudomnesie: come i falsi riconoscimenti che si hanno nel déjà vu e i falsi ricordi che vanno a colmare lacune mnesiche (un esempio tipico è la confabulazione) Disturbi quantitativi: -ipermnesia :aumento delle capacità mnemoniche -ipomnesia :diminuzione delle capacità mnemoniche -amnesia: difetto della memoria generalmente circoscritto ad un particolare periodo di tempo e legato ad un evento traumatico Può essere anterograda se riguarda avvenimenti avvenuti dopo l’evento traumatico e retrograda se riguarda avvenimenti verificatisi prima del trauma.

  5. L’attenzione E’ una funzione psichica che indirizza la coscienza su particolari contenuti sia interni che esterni al soggetto. Si possono avere anomalie per difetto o per eccesso . Per difetto: -disattenzione o ipopressia come si può avere ,per esempio, in caso di sonnolenza, noia, disinteresse ma anche negli stati di ebbrezza e in quelli confusionali, nelle insufficienze mentali , negli stati melanconici e schizofrenici (qui è meglio parlare di distraibilità) Per eccesso: -iperpressia si può aver nel caso di intossicazioni e ipomania

  6. L’ideazione E’ un’attivita’ della psiche che per mezzo di idee permette di valutare la realtà e di formulare dei giudizi basandosi sulla logica, l’affettività ,la creatività. Si possono riscontrare disturbi della forma e del contenuto Disturbi della forma: -accelerazione delle idee fino a”fuga delle idee” ,le idee si succedono molto rapidamente e con associazioni superficiali tipicamente negli stati di eccitamento maniacale -rallentamento delle idee fino all’”arresto psicomotorio”,come si può avere per esempio nelle gravi depressioni e nella schizofrenia catatonica, il flusso delle idee è impoverito e rallentato spesso associato a inerzia dell’attività motoria e della mimica Disturbi del contenuto: Delirio: il delirio si può definire secondo Jaspers come un giudizio patologicamente falsato , è caratterizzato dall’assoluta certezza soggettiva incorreggibile di fronte ad ogni confutazione logica. Al delirio può accompagnarsi uno stato di coscienza alterato come si verifica per esempio in caso di dismetabolismi, febbre, intossicazioni ma può anche accompagnarsi uno stato di coscienza vigile(delirio lucido )

  7. Tematiche deliranti deliri di persecuzione: il paziente è convinto di essere oggetto di ostilità da parte dell’ambiente circostante , rientrano in questa tipologia il delirio di riferimento, di nocumento, di persecuzione propriamente detto, di influenzamento, di veneficio, di rivendicazione deliri di trasformazione : il paziente è convinto di assistere a modificazioni di se stesso o dell’ambiente circostante, rientrano in questa tipologia il delirio di trasformazione cosmica, quello palignostico, metempsicosico, zooantropico ,ipocondriaco e nichilistico delirio mistico deliri depressivi: colpa, autoaccusa, ipocondriaco, rovina, nichilistico deliri di grandezza: erotomane, megalomanico, di potenza, genealogico delirio di gelosia

  8. L’intelligenza L’intelligenza si può definire come la capacità di risolvere i problemi. La psicopatologia dell’intelligenza si occupa principalmente della diminuzione quantitativa di questa capacità. Si distinguono: sindromi deficitarie disturbi intellettivi Nelle sindromi deficitarie si ha un deficit dell’intelligenza dipendente da un mancato sviluppo (oligofrenie) o da decadimento di funzioni intellettive in precedenza integre (demenze) Mentre i disturbi intellettivi accompagnano gli stati confusionali o determinate condizioni psicopatologiche di tipo “funzionale” (es. stati depressivi)

  9. L’affettività L’affettività e’ una sfera dello psichismo che riconosce diversi fenomeni come - i sentimenti (es.l’amore, l’odio) - le sensazioni (es il dolore) - le emozioni (es.la paura , la gioia, la fobia, l’ansia) - l’umore Quest’ultimo è stato definito da Lersch come “la tonalità ,il colorito affettivo vitale che condiziona permanentemente in un modo o in un altro la nostra esistenza “

  10. Le alterazioni dell’umore sono: -umore depressivo o depressione : consiste nell’abbassamento del tono dell’umore con tristezza, abbattimento, pessimismo , malessere corporeo diffuso, facile faticabilità. -esaltazione maniacale : consiste in un innalzamento del tono dell’umore con euforia, accelerazione identica, logorrea, eccitamento psicomotorio. -umore irritabile: consiste nell’abbassamento della soglia emotiva con risposta abnorme rispetto allo stimolo -labilità affettiva: consiste nella marcata instabilità del tono dell’umore (oscillazione repentina dalla gioia alla tristezza in risposta a stimoli inadeguati)

  11. Fobia La fobia è una condizione di timore o paura immotivata per situazioni, oggetti, azioni. Le fobie vengono denominate a seconda dell’oggetto o della situazione che le caratterizza: agorafobia (paura degli spazi aperti), claustrofobia (paura degli spazi chiusi), patofobia (fobia delle malattie), ereutofobia (paura di arrossire) ecc.

  12. Ansia L’ansia è uno stato d’inquietudine, di attesa affannosa, di pericolo imminente e indefinibile. Mentre la paura è una risposta emozionale ad una minaccia reale (o che viene riconosciuta come tale dall’individuo) , l’ansia è priva di un oggetto scatenante o meglio, questo non viene chiaramente riconosciuto dall’individuo. All’esperienza emozionale soggettiva dell’ansia si associa un corteo di sintomi neurovegetativi (tachicardia, ipertensione, sudorazione, tremori, ecc.) che esacerbano la turba affettiva.

  13. La volontà Si può definire come un atto decisionale riguardo a tendenze contrapposte, influenzato da valutazioni di ordine affettivo e cognitivo, con la consapevolezza soggettiva della scelta.

  14. Rientrano nei disturbi ascrivibili alla sfera della volontà i seguenti: -abulia: inibizione della volontà (es.il paziente è incapace di prendere decisioni) -impulsività:caratterizzata da azioni improvvise, tumultuose, non mediate dalla riflessione le forme più frequenti sono: piromania(impulso ad appiccare il fuoco) cleptomania (impulso a rubare) fughe impulsive dipsomania (impulso a bere smodate quantità di alcolici) gioco d’azzardo -attivazione psicomotoria: dall’irrequietezza all’eccitamento maniacale - inibizione psicomotoria: dal rallentamento all’arresto psicomotorio -stereotipie: atteggiamenti, posizioni, azioni, espressioni verbali ripetute iterativamente sempre con gli stessi aspetti fenomenici per lunghi periodi di tempo , non adeguati alle circostanze -manierismi: caricature di atteggiamenti normali ,tuttavia adeguati alle circostanze -negativismo:può essere attivo o passivo.Nel primo caso il soggetto compie azioni contrarie a quelle richieste, nel secondo vi è opposizione e resistenza all’esecuzione di qualsiasi atto richiesto -automatismo:esecuzione passiva di comandi e suggerimenti anche illogici(compresi ecoprassia, ecolalia, ecomimia)

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