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EVASIONE FISCALE, QUESTA SCONOSCIUTA. MODENA, 14 MARZO 2013 Anna Paschero - ARDeP. CARTE IN REGOLA. Etica professionale e responsabilità civile. Commissione di Contrasto alle mafie e alla corruzione del Cup di Modena. I dati dell'evasione : fonti.
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EVASIONE FISCALE, QUESTA SCONOSCIUTA MODENA, 14 MARZO 2013 Anna Paschero - ARDeP CARTE IN REGOLA Etica professionale e responsabilità civile Commissione di Contrasto alle mafie e alla corruzione del Cup di Modena
I dati dell'evasione : fonti Corte dei Conti – audizione Commissione Finanze e Tesoro del Senato – ottobre 2012 Terzo Rapporto EURES – ottobre 2012 Centro Studi Sintesi - agosto 2012 Centro Studi e Ricerche Sociologiche “Antonella Di Benedetto” di Krls Network of Business Ethics - febbraio 2013
Krls Network of Business Ethics - febbraio 2013 Italia nel 2012 al primo posto in Unione Europea per evasione fiscale Evasione, in crescita con punte record nel nord Italia Economia sommersa pari al 21,4% (346 miliardi di € all'anno) del PIL Imposte (dirette e indirette) sottratte annualmente allo Stato 181,7 miliardi di €
Economia sommersa 21,4% del PILpari a 346 mld di € all'anno Italia al doppio di quella della Francia e della Germania Italia seguita dalla Grecia con il 19,2%, dalla Romania con il 19,1%, Bulgaria con il 18,5% Slovacchia con il 17,6% e Cipro con il 17,2%.
Statistiche evasione su base regionale A livello regionale prima in classifica per percentuale in aumento degli evasori la Lombardia, secondo e terzo posto Veneto e Valle d'Aosta. A seguire Lazio Liguria, Piemonte, Trentino, Toscana, Marche, Puglia, Sicilia, Emilia Romagna, Campania, Umbria. (da + 16,1% a + 8%) A livello territoriale l’evasione è diffusa soprattutto nel Nord Ovest (32,5% del totale nazionale), seguito dal Nord Est (28,2%). dal Centro (21,1%) e Sud (18,2%).
Evasione per categorie In Italia i principali evasori sono gli industriali (32,5%) seguiti da bancari e assicurativi (32,4%), commercianti (10,7%), artigiani (9,5%), professionisti (7,6%) e lavoratori dipendenti (7,3%).
Aree di evasione fiscale Cinque sono le aree di evasione fiscale analizzate: l’economia sommersa l’economia criminale, l’evasione delle società di capitali, l’evasione delle big company l'evasione dei lavoratori autonomi e piccole imprese.
Lavoro sommerso lavoratori in nero = circa 2,9 milioni di persone, molti dei quali cinesi o extracomunitari; il dato comprende 850.000 lavoratori dipendenti che fanno il secondo o il terzo lavoro. Evasione d'imposta = 34,3 miliardi di € all'anno
Economia criminale Organizzazioni mafiose italiane e straniere (Russia e Cina in testa) nel nord Italia è cresciuta del 18,7%. evasione d’imposta = 78,2 miliardi di euro all'anno
Società di capitali ill 78% circa delle società di capitali italiane dichiara redditi negativi o meno di 10 mila euro o non versa le imposte Molte di queste chiudono nel giro di 5 anni per evitare accertamenti fiscali o utilizzano “teste di legno” tra i soci o amministratori su un totale di circa 800.000 società di capitali operative, il 78% non versa le imposte dovute evasione fiscale = 22,4 miliardi di euro l’anno.
big company. Una su tre ha chiuso il bilancio in perdita e non pagando le tasse il 94% delle big company abusano del “transfer pricing” per spostare costi e ricavi tra le società del gruppo trasferendo fittiziamente la tassazione nei paesi dove di fatto non vi sono controlli fiscali Nel 2012, le 100 maggiori compagnie del paese hanno ridotto del 14,4% le imposte dovute all’erario. Evasione d'imposta = 38,6 miliardi di € all'anno
lavoratori autonomi e piccole imprese mancata emissione di scontrini, di ricevute e di fatture fiscali Evasione d'imposta = 8,2 miliardi di € all'anno
Gli effetti dell'evasione L'elevata evasione si coniuga con : + ELEVATI LIVELLI DELLA PRESSIONE FISCALE (apparente 45,3 % sul PIL nel 2013 ) (effettiva o legale 50%) + DEBITO PUBBLICO (127% sul PIL pari a 2.025 MLD su 1616 MLD) + EFFETTI DISTORSIVI NEI CONFRONTI DEL SISTEMA ECONOMICO - EQUITA', DISTRIBUZIONE DEL REDDITO, EFFICIENTE ALLOCAZIONE DELLE RISORSE, BASSO LIVELLO DI ETICA PUBBLICA E DI COESIONE SOCIALE
Gli effetti dell'evasione Gli effetti sugli equilibri di finanza pubblica: Mancato gettito che si traduce in crescita del debito pubblico Se l'evasione italiana dal 1970 fosse stata pari al livello statunitense (inferiore di tre punti) il debito pubblico sarebbe stato, dopo venti anni, al 76% del Pil e l'aggiustamento fiscale per riequilibrare la finanza pubblica sarebbe stato molto meno impegnativo.
Debito pubblico e fiscal compact Due regole: 1) Pareggio di bilancio 2) percorso di riduzione del debito pubblico in rapporto al Pil: dovrà scendere ogni anno di 1/20 della distanza tra il suo livello effettivo e la soglia del 60 per cento. Caso Italia: 127 – 60 = 67 1/20 di 67 = 3,35% 3,35% su valore PIL 1616 = 54 miliardi di EURO DI RIDUZIONE DELLE SPESE O DI AUMENTO DELLE IMPOSTE E TASSE ALL'ANNO OPPURE DI UN AUMENTO DEL PIL DI PARI PORTATA
Gli effetti dell'evasione Gli effetti sull'equità del prelievo e sulla distribuzione del reddito : Sono alterati gli obiettivi del sistema tributario nella ripartizione del carico fiscale Viene intaccata l'equità verticale in quanto è sovvertita la progressività (scala aliquote, detrazioni, deduzioni) voluta dal legislatore Viene meno l'equità orizzontale per effetto della non uniformità dei criteri di accertamento e delle opportunità di evasione (con o senza la ritenuta alla fonte). “Premio” all'evasione: dichiarando un reddito inferiore l'evasore accede a determinate prestazioni dello stato sociale.
Gli effetti dell'evasione Gli effetti sull'allocazione delle risorse fra settori, attività, fattori e territori : I differenziali di evasione inducono a spostarsi verso quelli con maggiore evasione (meno costi fiscali, contributivi, amministrativi e del lavoro) Tassi di evasione differenziati alterano la concorrenza, con perdita dell'efficienza complessiva del sistema economico E' favorito il nanismo imprenditoriale con la sopravvivenza di imprese marginali che trovano spazio a scapito di imprese più efficienti, con minori possibilità di evasione
Gli effetti dell'evasione Gli effetti negativi sull'etica e la coesione sociale Assenza di trasparenza e prevalenza del compromesso nelle relazioni contrattuali Frattura categoriale Invidia o emulazione
Le conclusioni della Corte dei Conti Il recupero dell'evasione è condizione per il riequilibrio della finanza pubblica, per il contenimento delle sperequazioni distributive e per l'avvio della ripresa economica Occorre elevata sensibilità politica e ampio consenso sociale Occorre favorire la spontanea emersione delle basi imponibili (gestione rapporto con il contribuente) Giudica positivamente il ddl delega di riforma fiscale (AC 5261) Occorre destinare parte del recupero alla riduzione del prelievo fiscale complessivo dando concretezza al “patto sociale” che si basa sul consenso nei confronti della riduzione dell'evasione. (Pagare tutti per pagare di meno)
Il punto di vista dei cittadini insoddisfazione per le azioni di contrasto poste in essere dalle Istituzioni deputate richiesta di misure di contrasto più dure ed efficaci Riduzione degli spazi di condiscendenza e/o comprensione (se non di complicità) verso l’evasore fiscale Questione centrale: il tema della pressione fiscale (le “mani nelle tasche degli Italiani”) Evasore sempre più identificato come furbo e parassita
Le ragioni dell'evasione fiscale – viste dai cittadini tasse troppo elevate scarsa cultura della legalità fiscale scarso controllo da parte degli organi competenti cattiva gestione delle risorse pubbliche la crisi l’aspettativa di condoni
Le politiche di repressione e contrasto – suggerite dai cittadini prevale un atteggiamento fortemente orientato a sostenere anche le azioni di contrasto più severe in risposta ad un comportamento ormai considerato lesivo dell’interesse generale: - trasformare l’evasione fiscale in reato penale (punibile cioè anche attraverso la detenzione) - sospendere l’abilitazione ai professionisti che non rilasciano regolare fattura/ricevuta - sospendere la licenza ai commercianti che non rilasciano scontrino o ricevuta - premiare i cittadini che denunciano gli evasori
L'art. 53 della Costituzione TUTTI SONO TENUTI A CONCORRERE ALLE SPESE PUBBLICHE IN RAGIONE DELLA LORO CAPACITA' CONTRIBUTIVA. IL SISTEMA TRIBUTARIO E' INFORMATO A CRITERI DI PROGRESSIVITA'. L'ASSEMBLEA COSTITUENTE DEL 23 MAGGIO 1947
Capacità contributiva e progressività Gli indici tipici della capacità contributiva – nel Diritto Tributario - sono: il reddito Il patrimonio I consumi Progressività significa che l'aliquota dell'imposta aumenta con l'aumentare dell'imponibile
La Legge Delega 825 del 9 ottobre 1971 Approvata dopo 23 anni dall'entrata in vigore della Costituzione: istituisce l'IVA e l'IRPEF delega il Governo ad emanare le disposizioni occorrenti per attuare i principi costituzionali della capacità contributiva e della progressività impartisce i criteri direttivi a cui si deve attenere il Governo nel legiferare
La successiva normativa fiscale DPR 600/1973 chiamata anche “Legge Visentini”, DPR 917/1986 testo unico imposte sui redditi Legge 331/1993 introduzione studi di settore con le loro successive modificazioni intervenute fino ad oggi; Oltre 100 leggi in 50 anni Più di 1000 pagine!
LA TASSAZIONE DELLE PERSONE FISICHE Gli scaglioni di reddito e le aliquote: - fino a 15.000 euro 23% -da 15.000 a 28.000 euro 27% -da 28.000 a 55.000 euro 38% -da 55.000 q 75.000 euro 41% -oltre 75.000 euro 43% Vanno inoltre aggiunte le addizionali IRPEF : Regionale (dall' 1,23 base all' 1,73%) dal 2011 Comunale (fino allo 0,8%) Il prelievo massimo IRPEF per la quota marginale di reddito superiore ai 75.000 euro è pertanto sulla carta pari al 45,53%
LA TASSAZIONE DELLE IMPRESE Le imposte dirette che versano le imprese (costituite sotto forma di società di capitali) sono le seguenti: - IRES (imposta sul reddito delle società) : aliquota del 27,50% sul reddito imponibile - IRAP (imposta regionale sulle attività produttive): aliquota del 3,9% sul valore della produzione netta (dal quale non sono deducibili gli interessi passivi e il costo del lavoro) Il dato particolare è che il 35% delle società di capitali italiane dichiara un reddito d'impresa negativo, cioè chiude il bilancio in perdita. E' un'evidente stortura su cui riflettere.
Dal 2008 ad oggi Le manovre economiche per riequilibrare i conti pubblici hanno comportato 180 miliardi di nuove tasse Contemporaneo aumento del volume dei tributi evasi
Come sconfiggere l'evasione ? Ritornare ai principi fondamentali della Costituzione inseriti nell'art. 53: “non si può negare che il cittadino prima di essere chiamato a corrispondere una quota del suo reddito allo Stato per le spese pubbliche, deve soddisfare i suoi bisogni della vita quotidiana e quelli dei suoi famigliari”. (On.le Scoca Assemblea Costituente 23/5/1947) Creare un conflitto di interesse tra chi fornisce una prestazione e chi la paga, consentendo di scalare certe spese e obbligando a rilasciare fatture e ricevute. (il 60% dei cittadini si è dichiarato favorevole a tale sistema in una recente indagine – luglio 2012 - condotta dal SOLE 24ORE)
La proposta ARDEP in sintesi Calcolare l'imposta sul reddito complessivo netto conseguito dai singoli percettori considerato nel suo effettivo ammontare e non in via presuntiva o forfetaria Considerare ai fini della determinazione del reddito complessivo da tassare tutti i redditi senza esclusione alcuna e a prescindere dalla loro natura. Poter dedurre dal reddito complessivo oneri e spese rilevanti che incidono sulla situazione personale del contribuente, allargando la gamma delle spese attualmente deducibili per incoraggiare la richiesta di scontrini fiscali e fatture(in sostituzione dell'attuale sistema di detrazioni che vale 40 miliardi) Aumento del numero degli attuali scaglioni di reddito con aliquote crescenti per garantire la progressività del prelievo(eventuale aumento del valore delle aliquote ove necessario a garantire l'invarianza del gettito tributario a base imponibile ridotta e a sforzo fiscale invariato) Valorizzare buone pratiche dove il rapporto cittadino - fisco è sano e leale (uso di tecnologie in rete)
NOTA@FISCAL PAULISTA TOTAL DISTRIBUÍDO R$ 7.219.786.298,73 Créditos distribuidos R$ 6.437.286.298,73 Prêmios distribuídos 782.500.000,00 Usuários cadastrados 14.158.033 Notas/Cupons Fiscais processados 22.080.806.978
Rivoli sconfigge gli evasori: “Pagare tutti per pagare di meno”
Operazione Rivoli: i numeri dell'operazione 85 x 15 I numeri: 0 costo iniziale per il Comune 23 giovani disoccupati 7 mesi di lavoro 45.000 cespiti immobiliari censiti 2.400 evasori totali scoperti 9 miliardi (lire) su 24 di gettito fiscale recuperato Pressione fiscale locale al minimo per anni
Per concludere : 1) dovere morale di pagare le tasse; 2) esigenza etico sociale che le tasse siano eque; 3) affidabilità delle garanzie offerte da chi governa e dal quadro economico politico generale circa il buon uso del danaro pubblico. 4) esercizio del controllo da parte dei cittadini con un'amminis trazione pubblica aperta e azioni trasparenti