220 likes | 428 Views
Fondamenti della Comunicazione Musicale a.a. 201/12 - LGCaprioli Premessa metodologica Corpus di regole dimensione del suono organizzato codice linguistico sviluppo storico funzionalità accordale principio tonale metodo comparatore. Suono
E N D
Fondamenti della Comunicazione Musicalea.a. 201/12 - LGCaprioli Premessa metodologica Corpus di regole dimensione del suono organizzato codice linguistico sviluppo storico funzionalità accordale principio tonale metodo comparatore
Suono • Dal punto di vista fisico (lo stimolo) e psicologico (la percezione) • La definizione di suono include • Suono musicale • Rumore La discriminante tra queste due componenti dipende da variabili di ordine soggettivo, culturale, sociologico, merceologico FCM 2011/12
Discipline di studio • Acustica • Scienza che indaga i fenomeni fisici collegati al suono • Psicacustica • Tutto ciò che concerne il rapporto tra la fisica dei suoni e il percepito FCM 2011/12
Vibrazione di un corpo elastico • processo di susseguenti compressioni e rarefazioni dell’aria circostante • propagazione del suono attraverso i corpi elastici (senza trasporto di materia, ma con trasmissione di energia) • assenza di suono nel vuoto dello spazio FCM 2011/12
La vibrazione del generatore sonoro si imprime all’aria circostante provocando una alternanza di rarefazione e compressione secondo un moto periodico (che può essere più o meno regolare) • La periodicità di tale movimento vibratorio è detta onda sonora: la propagazione fisica del suono avviene secondo impulsi sferici che si dirigono verso le tre dimensioni dello spazio FCM 2011/12
Il suono, propagatosi a distanza, si definisce quale segnale all’interno d’un processo di comunicazione Fasi del processo di produzione, trasmissione e ricezione del suono • variazione d’assetto del corpo messo in vibrazione • trasmissione di tale variazione all’ambiente circostante • vibrazione concomitante • stimolazione d’un corpo elastico (la membrana d’un microfono, l’orecchio) in grado di decodificare tali deformazioni. FCM 2011/12
Il corpo vibrante si comporta generalmente secondo la legge del moto armonico semplice • i corpi elastici messi in vibrazione presentano l’attitudine a tornare allo stato di riposo (per esempio: graduale nel caso di una campana, quasi istantanea nel caso di uno strumento a fiato) • tale regolarità si trasmette all’ambiente circostante, caratterizzandone le variazioni di pressione • in tal caso l’onda sonora è onda sinusoidale. FCM 2011/12
Sinusoide • Rappresentazione grafica del suono puro senza interferenze di altre frequenze simultanee • La forma della sinusoide è misurabile e calcolabile • La sinusoide mette in rapporto tra loro due determinanti del suono: • l’esercizio d’una forza (la pressione) che genera un ciclo vibratorio • la quantità di cicli vibratori nell’unità di tempo (intensità e frequenza). FCM 2011/12
Il movimento vibratorio periodico è rappresentato graficamente da un onda detta sinusoide FCM 2011/12
Intensità: • unità di misura il Decibel (Db) • dal punto di vista percettivo: il volume di un suono • dal punto di vista fisico: la quantità di pressione esercitata sull’unità di spazio “s” Frequenza: • unità di misura l’Hertz (Htz) • dal punto di vista percettivo: l’altezza di un suono • dal punto di vista fisico: la quantità di cicli vibratori nell’unità di tempo “t” FCM 2011/12
I parametri di misura della sinusoide sono: • Ampiezza dell’onda (a) • Lunghezza dell’onda (t) FCM 2011/12
Frequenza cioè la sensazione di altezza del suono • è rappresentata dal periodo T (ripresentazione periodica delle medesime condizioni d’onda) rispetto all’unità di tempo: • maggiore è la quantità di vibrazioni al secondo, più alto è il suono. • La relazione fra frequenza e periodo è f= 1/T e l’unità di misura è l’Hertz. FCM 2011/12
Ampiezza • cioè la sensazione di intensità del suono • è rappresentata dall’altezza dell’onda (maggiore è l’ampiezza, più forte è il suono) • La periodicità (regolare) dell’onda produce suono • L’aperiodicità (l’irregolarità periodica) dell’onda produce rumore • Il modello di ciascuna variazione, il periodo, è detto pattern. FCM 2011/12
La periodicità dell’onda è relativa sia al tempo che allo spazio, il rapporto fra lunghezza dell’onda e periodo dipende dalla velocità di propagazione del suono che nell’aria a 16 c° è pari a circa 340 m/sec.. • Tale velocità non è una costante assoluta perché dipende ovviamente dalla natura del mezzo e dallo stato di questi: per es. all’aumentare della temperatura, cresce anche la velocità di propagazione. • La soglia d’udibilità dell’orecchio umano è compresa tra 16 e 16.000 Hz (25.000 Hz). Nel linguaggio sonoro, la musica, si usano suoni compresi fra 64 e 1.500 Hz. • La risposta dell’orecchio al parametro della frequenza non è lineare, essendo meno sensibile agli estremi del campo uditivo. FCM 2011/12
La soglia d’udibilità dell’orecchio umano è compresa tra 16 e 16.000 Hz (25.000 Hz). Nel linguaggio sonoro, la musica, si usano suoni compresi fra 64 e 1.500 Hz. FCM 2011/12
Ogni elemento concorrente all’emanazione di suono costituisce una variabile d’influenza sull’effetto sonoro stesso • caratteristiche di spazio e di tempo • natura dei mezzi • differenti reazioni al dato energetico implicato nell’emissione. Data la risposta non lineare dell’udito, si è deciso di adottare delle scale compresse di misurazione logaritmica (il Db definisce in effetti una quantità adimensionale) FCM 2011/12
Intensità oggettiva • corrisponde alla misurazione delle variazioni di pressione lungo tutto il percorso dell’onda: si tratta d’una variazione di energia e non di materia Intensità soggettiva • non dipende dall’energia fisica dello stimolo sonoro, in quanto il timpano umano non ha una risposta lineare né alle variazioni di pressione, né a quelle d’altezza verso cui la percezione si pone in maniera discontinua per questioni collegate a • ampiezza di campo • soglia d’udibilità • soglia del dolore FCM 2011/12
phon (Ph) e son Sono le unità di misura relative alla percezione soggettiva • L'orecchio umano reagisce alle diverse frequenze in termini di intensità sonora percepita • una curva isofonica (Fletcher e Munson nel 1937) indica come, a fronte d’un variare di frequenza, è indispensabile variare l’intensità fisica da imprimersi ad un suono affinché rimanga inalterata la sensazione d’intensità soggettiva • (secondo il diagramma delle curve d’isofonia risulta che a 1000 Hz l’intensità soggettiva corrisponde sostanzialmente a quella oggettiva). FCM 2011/12
Curve isofoniche Iso 226 (Robinson e Dadson 1956) FCM 2011/12
Franco Donatoni (1927-2000) Fili per flauto e pianoforte (1981), Sonia Formenti e Kuroda Aki LIMEN Music web tv http://95.110.199.13/ Claude Debussy (1862-1918) Clair de lune (1905), David Oistrack http://www.youtube.com/watch?v=SKd0VII-l3A
Loris Azzaroni, Canone infinito, lineamenti di teoria della musica, CLUEB, Bologna 1997, MUSIC.Teo.103 • Ruggero Pierantoni, La trottola di Prometeo, Edizioni Laterza, Bari 1996 • La percezione musicale, a cura di Liliana Albertazzi, Guerini e associati, Milano 1993, Bibl. Dip. Filosofia, M.H.10849 • Thomas Clifton, Music as Heard, a Study in Applied Phenomenology, Yale Univ. Press, New Haven-London 1983 FCM 2011/12