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UNITA’ OPERATIVA COMPLESSA DI CHIRURGIA VASCOLARE AZIENDA OSPEDALIERA “CARLO POMA”- MANTOVA DIRIGENTE RESPONSABILE DOTT . R. PACCHIONI. EMORRAGIA COAGULAZIONE TROMBOSI L’EMERGENZA ED OLTRE MANTOVA- 17 APRILE 2010 LA TROMBOSI ARTERIOSA : COSA DEVE SAPERE IL MEDICO NON SPECIALISTA
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UNITA’ OPERATIVA COMPLESSA DI CHIRURGIA VASCOLAREAZIENDA OSPEDALIERA “CARLO POMA”- MANTOVADIRIGENTE RESPONSABILE DOTT. R. PACCHIONI EMORRAGIA COAGULAZIONE TROMBOSI L’EMERGENZA ED OLTRE MANTOVA- 17 APRILE 2010 LA TROMBOSI ARTERIOSA : COSA DEVE SAPERE IL MEDICO NON SPECIALISTA IL CHIRURGO VASCOLARE ROBERTO PACCHIONI
LA TROMBOSI ARTERIOSA La frequenza dell’ ischemia acuta degli arti è in costante aumento Rappresenta circa il 10% dell’attivita’ di ricovero chirurgico L’incidenza di ischemia da embolia è stabile L’incidenza di ischemia da trombosi e ‘ in aumento parallelamente all’invecchiamento della popolazione.
TROMBOSI ARTERIOSA Classificazione clinica dell‘ischemia acuta degli arti • Segnali DopplerRiempim. Debolezza Perdita Categoria Descrizione capillare muscolare sensibilità Arterioso Venoso • VitaleRischio non IntattoNessuna Nessuna Udibile Udibile immediato (AP> 30 mmHg)A rischio Salvabile intatto, lento Lieve, parziale Lieve, incompleta Non percepibile UdibileIrreversibile Amputazione Assente Profonda, Profonda, anestesia Non percepibile Non percepibile • (cadaverico) paralisi
LA TROMBOSI ARTERIOSA TROMBOEMBOLIA ARTERIOSA Esperienza del Massachusetts General Hospital 1937-53 1954-63 1964~80 Età media dei pazienti 52 63 70 Fonte dell' embolo Patologia cardiaca non reumatica 38% 51% 66% Cardiopatia reumatica 46% 36% 20 % Non cardiaca 3% 6% 9% Sconosciuta 13% 7% 5% 773 pazienti 974 episodi embolici; embolie cerebrali escluse.
LA TROMBOSI ARTERIOSA TROMBOEMBOLIE: CAUSE • CARDIACHE 80% -aritmie (2/3) -IMA (1/3) • ARTERIOSE 10% -aneurismi -placche ulcerate -iatrogene • IDIOPATICHE 10%
TROMBOSI ARTERIOSA TROMBOEMBOLIE : SEDI • Distretto femoropopliteotibiale 50% • Distretto iliaco 22% • Distretto viscerale 7% -mesenteriche (5%) -renali (2%) • Distretto TSA 15% -carotidi (< 5%) -arto sup. (10%) • Altre 6%
TROMBOSI ARTERIOSA TROMBOEMBOLIE DEGLI ARTI • Clinica : dolore pallore impotenza funzionale • Fattore tempo : no circoli collaterali • Diagnostica essenziale : esame clinico, ecodoppler, angio TC solo in casi dubbi • Trattamento piu’ comune ed efficace : tromboembolectomia con catetere a palloncino di Fogarty piu’ Angiografia per operatoria • Tromboaspirazione • Trombodisgregazione con cateteri aspiranti-disgreganti • Trombodigregazione con cateteri aspiranti –idrolizzanti • Trombolisi farmacologica con eventuale tromboaspirazione
LA TROMBOSI ARTERIOSA DIAGNOSTICA
LA TROMBOSI ARTERIOSA DOPPLER C.W.
Arterie sane -Amputazioni 6% -Mortalità 18% Arterie patologiche -Amputazioni 10-20% -Mortalità 10-25% TROMBOSI ARTERIOSA RISULTATI risulta evidente la gravita`della patologia ischemica acuta importanti il riconoscimento e trattamento ENTRO LE 24 ORE
TROMBOSI ARTERIOSA LA TERAPIA RITARDATA DELL EMBOLIA DEGLI ARTI Rabdomiolisi, edema muscolare, sindromi compartimentali Sofferenza irreversibile Insufficienza renale Iperpotassiemia Complicanze cardiorespiratorie
TROMBOSI ARTERIOSA ATEROTROMBOSI • In aumento costante • Clinica talvolta piu’ subdola • Paziente spesso noto quale arteriopatico • Diagnostica : anche angio TC o angio RM • Fattore tempo importante • Mortalita’ 10 % circa • Amputazioni 10 % circa
FATTORI DI RISCHIO • Diabete • ipertensione • ipercolesterolemia • fumo di sigaretta • alterati livelli plasmatici di fibrinogeno • ridotta tolleranza al glucosio • iperomocisteinemia • fattori genetici.
TROMBOSI ARTERIOSA Stati di ipercoagulazione • Trombocitopenia indotta dall’eparina • MTHFR omozigote • Iperomocisteinemia • Resistenza alla proteina C attivata • Deficienza di ATIII • LACs • Mutazione del fattore V Leiden • Deficit di proteina C e S
TROMBOSI ARTERIOSA ATEROTROMBOSI: la terapia • Trombolisi farmacologica • Trombectomia meccanica • Trombectomia con catetere di Fogarty • PTA (intraoperatoria o dopo trombolisi) • TEA • By-Pass • Nei quadri clinici lievi: eparina, prostanoidi antiaggreganti
LA TROMBOSI ARTERIOSA LA TROMBOEMBOLECTOMIA Catetere a palloncinodi Fogarty
TROMBOSI ARTERIOSA AGENTI TROMBOLITICI • UROCHINASI: -UK-1 da culture di cellule renali embrionali -UK-2: estratta dall’urina umana. • Rt-PA: da DNA ricombinante ( attivatore fisiologico tissutale del plasminogeno ).
TROMBOSI ARTERIOSA Terapia tromboliticalocoregionale il razionale • Infusione selettiva di farmaco ed attivazione dei substrati all’interno del trombo • Consente alte concentrazioni di farmaco • Ridotti effetti sistemici. • Somministrazione pulse spray -vaporizzazione del farmaco -disintegrazione meccanica del trombo
ASSOLUTE Ictus emorragico nei due mesi precedenti Diatesi emorragica Ipertensione mal controllabile RELATIVE Ischemia avanzata Ulcera peptica Gravidanza Retinopatia emorragica diabetica Recente intervento chir. o traumatismo (10-15 gg. ) TROMBOSI ARTERIOSA TROMBOLISI:controindicazioni
TROMBOSI ARTERIOSA TROMBOLISI: complicanze • Emorragia gastrointestinale ed urologica • Ematoma in sede di puntura • Ematoma spontaneo retroperitoneale
TROMBOSI ARTERIOSA TROMBOSI DI PROCEDURA VASCOLARE • Frequenza del 5-20 % nei primi 6-12 mesi • Gravita’ clinica molto variabile • Il 30% passano inosservate • Il reintervento precoce puo’ prolungare la durata nel tempo della rivascolarizzazione primaria
TROMBOSI ARTERIOSA RUOLO CENTRALE DEL CATETERE A PALLONCINO NELLE CHIRURGIA ENDOVASCOLARE
TROMBOSI ARTERIOSA IL BY PASS • PARETE INTERNA COETRUSA AL CARBONIO • CUFFIA BREVETTATA ALL’ESTREMITA’ DISTALE • DIAMETRO INTERNO DIMINUITO DI 1 MM NEGLI ULTIMI 25 CM PERVIETA’ PRIMARIA: 50 - 70 % a un anno 30 - 50 % a due anni
LA TROMBOSI ARTERIOSA IL BY PASS
LA TROMBOSI ARTERIOSA IL BY PASS
TROMBOSI ARTERIOSA TROMBECTOMIA IDROMECCANICA
Abolizione del fumo diabete mellito: -controllo glicemico appropriato Ipertensione arteriosa Dislipidemia Stati ipercoagulativi Follow up della rivascolarizzazione con esame clinico strumentale ogni 3 -6 mesi nel primo anno TROMBOSI ARTERIOSA CONTROLLO DEI FATTORI DI RISCHIO
TROMBOSI ARTERIOSA Terapia farmacologica Tutti i pazienti affetti da AOCP (sia sintomatici che asintomatici) devono essere sottoposti a trattamento con antiaggreganti piastrinici (salvo controindicazioni) per ridurre l’incidenza di mortalità e morbidità su base cardiovascolare. TAO NEI PAZIENTI CON ARITMIA raccomandazione grado A, livello Ib
TROMBOSI ARTERIOSA CONCLUSIONI • La pronta individuazione dell’ischemia • Una diagnostica clinica e strumentale che consenta una diagnosi rapida e precisa • Una scelta ponderata della tecnica terapeutica • Un’accurato follow up e una adeguata terapia farmacologica Sono gli elementi decisivi per ridurre morbilità , amputazioni e mortalità ancora elevate nei primi 90 giorni dopo trombosi ed embolie arteriose degli arti.