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Finanziamento pubblico e mutamenti organizzativi nei partiti italiani

Finanziamento pubblico e mutamenti organizzativi nei partiti italiani. di Eugenio Pizzimenti e Piero Ignazi. Autori. Piero Ignazi insegna Politica comparata  presso l'Università di Bologna.

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Finanziamento pubblico e mutamenti organizzativi nei partiti italiani

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Presentation Transcript


  1. Finanziamento pubblico e mutamenti organizzativi nei partiti italiani di Eugenio Pizzimenti e Piero Ignazi

  2. Autori Piero Ignazi insegna Politica comparata presso l'Università di Bologna. Ha scritto vari saggi sui sistemi di partito in Italia e in Europa. Collabora con l'Espresso e Il Sole-24 Ore. Dal 2009 dirige la rivista di cultura e politica Il Mulino. Eugenio Pizzimenti (1978) è Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Pisa.

  3. Introduzione • Partito di quadri: notabili assicuravano risorse personalmente. • Partito di massa: tesseramento formale degli iscritti. La trasformazione dei partiti in professionali-elettorali o in cartel party ha comportato l’espansione dell’apparato organizzativo e l’emergere di nuove spese. • Cartel party: estensione del finanziamento pubblico. Il saggio è articolato in 2 parti: • Realizzazione e modifiche del finanziamento pubblico nel tempo. • Analisi dei dati di bilancio dei partiti e del ruolo delle facce del partito(Ppo,Pco,Pog) nella gestione dei flussi finanziari.

  4. Realizzazione e modifiche del finanziamento pubblico nel tempo Le quattro fasi dell’evoluzione della normativa sul finanziamento dei partiti. • 1945-1973 Vuoto normativo – assenza di una regolamentazione del finanziamento delle attività dei partiti. • 1974-1981 Instaurazione normativa – introduzione di specifiche leggi sulla disciplina del finanziamento delle attività dei partiti. • 1982-1992 Consolidamento normativo – la disciplina del finanziamento delle attività dei partiti non subisce modificazioni. • 1993- Attuale Fluidità normativa – la disciplina del finanziamento delle attività dei partiti viene più volte modificata dal legislatore.

  5. Analisi dei dati di bilancio dei partiti e del ruolo delle facce del partito(Ppo,Pco,Pog) nella gestione dei flussi finanziari 3 ipotesi: • Dipendenza o meno dal finanziamento pubblico rivelata dai bilanci dei partiti. • Accentramento o meno delle risorse nelle strutture centrali(Pco e Ppo) a scapito di quelle locali(Pog). • L’impatto di dipendenza e accentramento sull’assetto organizzativo dei partiti.

  6. Dipendenza dal finanziamento pubblico Le voci dei bilanci dei partiti nell’arco temporale 1994-2004 sono state aggregate in 2 voci principali: Contributi pubblici(CP), e Capacità di autofinanziamento(CA). La tabella riporta i valori percentuali. CP CA

  7. Relazione tra il controllo del tesseramento e il livello di centralizzazione Tab. 9a

  8. Tabella 9b

  9. Punteggi standardizzati dei partiti lungo le 5 dimensioni analitiche (scala 0-10)

  10. Conclusioni Questo lavoro ha analizzato il flusso, la destinazione e l’impatto delle risorse finanziarie nei partiti italiani(An,Fi,Pds-Ds,Ppi-Dl) nel decennio 1994-2004. • L’ipotesi della crescente dipendenza è confermata:le entrate nei partiti provengono dallo Stato in una misura che varia da un minimo dei 2/3 ad un massimo dei ¾. • L’analisi del rapporto orizzontale indica una radicata prevalenza del Pco sul Ppo,ciò vale per tutti i partiti. Il rapporto verticale offre invece un panorama più articolato:Pds e Ds hanno garantito alta autonomia al Pog mentre Fi e Dl risultano essere più accentrati. • Dall’analisi degli statuti e di altri documenti emerge una tendenza verso maggiore decentramento di funzioni e prerogative alla periferia. Solo An rimane ancorato ad una visione fortemente verticista e centralista su tutte le dimensioni.

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