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Commissione di lavoro: linee guida per un progetto nazionale su giovani fra disagio e devianza. Coordinatore: Daniela Rossi. progettazione nazionale
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Commissione di lavoro: linee guida per un progetto nazionale su giovani fra disagio e devianza Coordinatore: Daniela Rossi
progettazione nazionale • progetto semplice, modulabile. L’UISP non è ovunque la stessa e il territorio (compreso il Ministero) esprime opportunità, bisogni, sensibilità differenti • al lavoro di ideazione e progettazione nazionale si affianca la consulenza dell’UISP ai comitati territoriali per la riformulazione del progetto sulla base delle caratteristiche locali • il territorio che esprime idee progettuali, trova nell’Ufficio Progetti dell’UISP un supporto • necessario intervento formativo di sistema per l’attuazione del progetto in chiave territoriale
riprogettazione locale in stretto contatto con i CGM e le altre istituzioni: cambiano le condizioni locali anche per effetto di politiche sociali locali differenti • necessario lavorare in termini di alleanze; anche i CGM sono diventati attori della progettazione locale • il tema delle risorse……es. fondazione Vodafone • continuità e riproducibilità: elementi fondamentali. Mettere a bando le risorse locali può essere un rischio, meglio l’accreditamento dei soggetti e la costruzione dei progetti in una logica di partnership forte
cornice di riferimento: il protocollo d’intesa (elemento qualificante e di riconoscimento) • dal protocollo impegni programmatici per UISP e DGM (CCGM) • comunicare e informare: rafforzare i nodi della rete (notiziario Pena e Territorio, UISPRESS) • rafforzare rete informativa interna UISP e utilizzare la “banca dati progetti” • il progetto deve avere strumenti di monitoraggio in corso d’opera e la valutazione dei risultati che vengano determinati insieme da UISP e DGM: deve essere uno degli elementi qualificanti del progetto anche al fine dell’accesso ai finanziamenti
il progetto deve esprimere la natura dell’UISP come associazione di promozione sociale: il nostro intervento deve essere articolato e integrato; lo sport non è l’unico elemento che contraddistingue l’intervento; la capacità di essere attore di politiche sociali integrate e promotore di buone pratiche, basate su competenze multidisciplinari, è un fattore distintivo dell’UISP e deve essere riconosciuto e riconoscibile a tutti i livelli (dalle Istituzioni ai destinatari finali delle azioni) • il tema dell’inserimento lavorativo dei minori non può essere l’orizzonte “standard” al quale guarda il progetto; è un elemento di approfondimento che in alcuni territorio è possibile affrontare, in altri conduce al rischio di snaturamento dell’UISP.