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I° SEMINARIO PROVINCIALE REGGIO EMILIA

I° SEMINARIO PROVINCIALE REGGIO EMILIA. PROGETTO ELLE EMERGENZA LINGUA I PARTE. Dott.ssa Candiotto Arianna Reggio Emilia, 28 Aprile 2010. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA

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I° SEMINARIO PROVINCIALE REGGIO EMILIA

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Presentation Transcript


  1. I° SEMINARIO PROVINCIALEREGGIO EMILIA PROGETTO ELLEEMERGENZA LINGUAI PARTE Dott.ssa Candiotto Arianna Reggio Emilia, 28 Aprile 2010

  2. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI PRESENTAZIONE PRIMA PARTE IL PROGETTO ELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO QUADRO DI RIFERIMENTO INTERNAZIONALE LE PROVE OCSE - PISA – PIRLS - IEA LE PROVE INVALSI

  3. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI Misurare o Valutare?

  4. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI OBIETTIVI IL PROGETTO “ELLE-EMERGENZA LINGUA” INTENDE: • riflettere sulle difficoltà di apprendimento in lingua italiana • riflettere sul rapporto tra quadri concettuali sottesi alle prove e metodi di insegnamento • contribuire al miglioramento dei livelli di apprendimento/insegnamento della lingua italiana • rappresentare, un condiviso punto di riferimento che assicuri continuità nell’azione di ricerca, studio, formazione.

  5. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI . STRUTTURA DEL PROGETTO GRUPPO DI PILOTAGGIO COMITATO SCIENTIFICO USR G.P. – C.S. USP TUTOR SENIOR TUTOR JUNIOR INSEGNANTI DI OGNI ORDINE E GRADO

  6. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI INDICAZIONI PER IL CURRICOLO LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO IL SENSO DELL’ESPERIENZA L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE LA CITTADINANZA L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA Italiano Lingue comunitarie Musica Arte e immagine Corpo movimento sport AREA STORICO-GEOGRAFICA Storia Geografia AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Matematica Scienze naturali e sperimentali Tecnologia

  7. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEAL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione, scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi. Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura). Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui. Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa.

  8. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINEDELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA Ascoltare e parlare • Interagire in una conversazione formulando domande e dando risposte pertinenti su argomenti di esperienza diretta. • Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. • Seguire la narrazione di testi ascoltati o letti mostrando di saperne cogliere il senso globale. • Raccontare oralmente una storia personale o fantastica rispettando l’ordine cronologico e/o logico. • Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un'attività che conosce bene.

  9. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINEDELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA Leggere • Leggere testi (narrativi, descrittivi, informativi) cogliendo l'argomento centrale, le informazioni essenziali, le intenzioni comunicative di chi scrive. • Comprendere testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, pratici, di intrattenimento e/o di svago. • Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi, mostrando di saperne cogliere il senso globale.

  10. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINEDELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA Scrivere • Produrre semplici testi di vario tipo legati a scopi concreti (per utilità personale, per stabilire rapporti interpersonali) e connessi con situazioni quotidiane (contesto scolastico e/o familiare). • Produrre testi legati a scopi diversi (narrare, descrivere, informare). • Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute, strutturate in un breve testo che rispetti le fondamentali convenzioni ortografiche.

  11. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINEDELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA Riflettere sulla lingua • Compiere semplici osservazioni su testi e discorsi per rilevarne alcune regolarità. • Attivare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi. • Conoscere le parti variabili del discorso e gli elementi principali della frase semplice.

  12. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINEDELLA CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA Ascoltare e parlare • Cogliere l'argomento principale dei discorsi altrui. Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti. • Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo essenziale e chiaro, rispettando l'ordine cronologico e/o logico e inserendo elementi descrittivi funzionali al racconto. • Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni ed esprimere la propria opinione su un argomento con un breve intervento preparato in precedenza. • Comprendere le informazioni essenziali di un’esposizione, di istruzioni per l’esecuzione di compiti, di messaggi trasmessi dai media (annunci, bollettini...). • Organizzare un breve discorso orale su un tema affrontato in classe o una breve esposizione su un argomento di studio utilizzando una scaletta.

  13. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINEDELLA CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA Leggere (1/2) • Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l'invenzione letteraria dalla realtà. • Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo che si intende leggere. • Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali parlare o scrivere. • Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (come, ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi ecc.).

  14. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINEDELLA CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA Leggere (2/2) • Seguire istruzioni scritte per realizzare prodotti, per regolare comportamenti, per svolgere un'attività, per realizzare un procedimento. • Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi mostrando di riconoscere le caratteristiche essenziali che li contraddistinguono (versi, strofe, rime, ripetizione di suoni, uso delle parole e dei significati) e di esprimere semplici pareri personali su di essi. • Leggere ad alta voce un testo noto e, nel caso di testi dialogati letti a più voci, inserirsi opportunamente con la propria battuta, rispettando le pause e variando il tono della voce. • Riconoscere la funzione dei principali segni interpuntivi.

  15. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINEDELLA CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA Scrivere • Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare le traccia di un racconto o di un’esperienza. • Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri e che contengano le informazioni essenziali relative a persone, luoghi, tempi, situazioni, azioni. • Produrre testi creativi sulla base di modelli dati (filastrocche, racconti brevi, poesie). • Scrivere una lettera indirizzata a destinatari noti, adeguando le forme espressive al destinatario e alla situazione di comunicazione. • Realizzare testi collettivi in cui si fanno resoconti di esperienze scolastiche, si illustrano procedimenti per fare qualcosa, si registrano opinioni su un argomento trattato in classe. • Compiere operazioni di rielaborazione sui testi (parafrasare un racconto, riscrivere apportando cambiamenti di caratteristiche, sostituzioni di personaggi, punti di vista, riscrivere in funzione di uno scopo dato…). • Produrre testi corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale, in cui siano rispettate le funzioni sintattiche e semantiche dei principali segni interpuntivi.

  16. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINEDELLA CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA Riflettere sulla lingua • Riconoscere e denominare le parti principali del discorso e gli elementi basilari di una frase; individuare e usare in modo consapevole modi e tempi del verbo; riconoscere in un testo i principali connettivi (temporali, spaziali, logici); analizzare la frase nelle sue funzioni (predicato e principali complementi diretti e indiretti). • Conoscere i principali meccanismi di formazione e derivazione delle parole (parole semplici, derivate, composte, prefissi e suffissi). Comprendere le principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) sul piano dei significati. • Comprendere e utilizzare il significato di parole e termini specifici legati alle discipline di studio. • Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici.

  17. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI IL CONCETTO DI COMPETENZA NEL CURRICOLO Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio. Per realizzare queste finalità estese e trasversali, è necessario che l’apprendimento della lingua sia oggetto di specifiche attenzioni da parte di tutti i docenti, che in questa prospettiva coordineranno le loro attività.

  18. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI IL QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO I Ministeri dell’Istruzione dei Paesi membri si sono accordati al fine di traguardare al 2010 i seguenti obiettivi: - almeno l’85% della popolazione ventiduenne abbia completato la secondaria superiore; - i laureati in matematica, scienze e tecnologia si incrementino almeno del 15% e diminuiscano le disuguaglianze di genere; - il tasso medio di abbandono scolastico e formativo sia pari almeno al 10%; - diminuiscano rispetto al 2000 almeno del 20% i quindicenni con livelli bassi di capacità di lettura e di nozioni matematiche e scientifiche; - almeno il 12,5% della popolazione attiva (25-64 anni) partecipi alla formazione permanente.

  19. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI PROVE INTERNAZIONALI

  20. QUADRO DI RIFERIMENTO PER LE PROVE INVALSI 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI • Obiettivi Specifici di apprendimento (OSA, Decreto 59, 2004) • Ricerche internazionali (IEA PIRLS 2006, OCSE PISA 2006). • Indicazioni Nazionali per il curricolo, 2007 • Documento tecnico sull’innalzamento dell’obbligo di istruzione, 2007

  21. STRUTTURA DEL QUADRO DI RIFERIMENTO PROVE INVALSI 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI • Definizione di “padronanza linguistica” • Competenze di lettura e conoscenze grammaticali • Tipi di testi e formulazione dei quesiti nelle prove per i vari livelli di scuola • Oggetti linguistici da valutare • Processi di lettura da valutare • Esempi di quesiti 21

  22. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI P.O.F.: PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Occorre operare in modo consapevole e intelligente, in un’ottica di attenzione e di essenzializzazione per ritrovare gli elementi fondanti. E’ necessario puntare su aspetti essenziali che possono essere tra di loro composti secondo quadri di congruità di significato (cfr. E. Morin).

  23. 1. Presentazione 2. Il progetto ELLE 3. Indicazioni per il Curricolo 4. Quadro di riferimento internazionale 5. Le prove IEA PIRLS OCSE PISA 6. Le prove INVALSI P.O.F.: FINALITA’ DEL PROGETTO DI ISTITUTO Riflettere sul rapporto tra quadri concettuali sottesi alle prove e metodi di insegnamento. Contribuire al miglioramento dei livelli di apprendimento e di insegnamento della lingua italiana nelle scuole della nostra regione (a partire dagli ultimi anni del primo ciclo di istruzione).

  24. I° SEMINARIO PROVINCIALEREGGIO EMILIA PROGETTO ELLEEMERGENZA LINGUAII PARTE Dott.ssa Marzani Elisabetta Reggio Emilia, 28 Aprile 2010

  25. LESSICO CONDIVISO (1) Conoscenze, le informazioni, i dati di cui si dispone. Competenze, vale a dire le capacità di selezionare, far interagire ed elaborare conoscenze per la comprensione e la valutazione di una porzione della realtà (nel nostro caso, un testo), o per la soluzione di un problema. elisabetta.marzani@unimore.it

  26. LESSICO CONDIVISO (2) DECLINARE I SAPERI: dal sapere, al saper fare, al saper essere Il sapere (conoscenze codificate storicamente, attinenti a discipline per le quali esistono comunità di studiosi e di esperti). Il saper fare (conoscenza operativa e procedurale, abilità pratiche, capacità di gestione dei problemi che si incontrano nella prassi quotidiana). Il saper essere (capacità di comprendere e valutare il contesto in cui si opera, di gestire le interazioni con gli altri attori sociali presenti nel contesto, di adottare i comportamenti appropriati). elisabetta.marzani@unimore.it

  27. PROVE INVALSI 2009 - QUADRO DI RIFERIMENTO DI ITALIANO La padronanza linguistica consiste nel possesso ben strutturato di una lingua assieme alla capacità di servirsene efficacemente per vari scopi comunicativi; si esplica in tre àmbiti: interazione verbale: comunicare verbalmente in vari contesti; Lettura: comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Scrittura: produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Ma cosa è possibile valutare? elisabetta.marzani@unimore.it

  28. Per motivi di tipo essenzialmente tecnico, è difficile, per una valutazione di tipo censuario, valutare l’interazione verbale e anche la scrittura autonoma. Quindi le prove INVALSI valuteranno: - la competenza di lettura, intesa come comprensione, interpretazione e valutazione del testo scritto - le conoscenze lessicali e grammaticali necessarie al suo sviluppo • IL cui apprendimento è previsto nelle indicazioni curricolari dei vari gradi di scuola elisabetta.marzani@unimore.it

  29. PROCESSI DI LETTURA DA VALUTARE Per la piena comprensione di un testo, sia continuo sia non continuo, è necessario saper mettere in atto processi di lettura, che possono essere così sintetizzati: • Individuare informazioni date nel testo. • Formulare semplici inferenze. • Elaborare una comprensione globale del testo. • Sviluppare un’interpretazione, integrando informazioni e concetti presentati in diverse parti del testo. • Valutare il contenuto del testo, la lingua e gli elementi testuali. Questi saranno i processi (via via più complesso per i vari livelli di Scuola) che si valuteranno nelle prove. elisabetta.marzani@unimore.it

  30. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA PRIMARIA • Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. • Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO • Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti e le esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici. • Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con compagni e con insegnanti. elisabetta.marzani@unimore.it

  31. LA COMPETENZA DI LETTURA LEGGERE E COMPRENDERE … termini generici ‘Lettura’, ‘leggere’ sono termini polivalenti, che vengono abitualmente applicati ad attività eterogenee accomunate dal denominatore generale del ricavare informazioni percorrendo con lo sguardo dei segni di qualche codice (linguistico, figurativo, o altro) inscritti su un particolare supporto. • Necessità di specificare ed articolare SOTTOCOMPETENZE (sub-competenze) costitutive della capacità di lettura • COMPETENZA GRAMMATICALE (sovrintende a tutti i nessi di coesione fra cui, per esempio, nessi temporali, aspetti modali dei verbi) • COMPETENZA LESSICALE (valutata in termini di ampiezza ma anche di profondità di richiami interni al lessico) • COMPETENZA TESTUALE(organizzazione logica degli argomenti) Da acquisire gradualmente nei 2 gradi scolastici e che hanno come punto d’arrivo l’esame di stato elisabetta.marzani@unimore.it

  32. LA COMPETENZA LESSICALE Per competenza lessicale relativa alla lettura si intende specificamente la capacità di individuare il significato, letterale o figurato, pertinente ad un determinato contesto, di un vocabolo (anche non conosciuto) e le relazioni di significato tra vocaboli in vari punti del testo (sinonimia, contrasto, iperonimia, iponimia). elisabetta.marzani@unimore.it

  33. COMPETENZA LESSICALE • Aspetti morfologici del significato (derivazione, alterazione, composizione); • significato contestuale delle parole, relazioni di significato tra parole (sinonimia e antonimia; iponimia e iperonimia; campi semantici); • uso figurato del lessico. 33 elisabetta.marzani@unimore.it

  34. LA COMPETENZA GRAMMATICALE Per competenza grammaticale relativa alla lettura si intende la capacità di individuare le strutture morfosintattiche della frase/ del periodo e le strutture interpuntive in funzione della loro pertinenza testuale, dal punto di vista cioè del loro apporto alla costruzione e configurazione dei significati del testo. Inoltre di riconoscere registri e varietà linguistiche usate e di individuare lo scopo e la funzione prevalente del testo. elisabetta.marzani@unimore.it

  35. COMP E T E N ZA / C ONO S C E N Z E G R A M MAT I C A L I • O R T O G RA F I A E P U N T E G G I A T U R A. • Divisione delle parole in sillabe; divisione delle parole («ce l’hai», «gliel’hanno» ecc.); • uso specifico e non distintivo delle lettere c e q; • uso dell’accento e dell’apostrofo (ma cautela: sono egualmente corretti «sé stesso» e «se stesso»); • uso dell’h; • nessi consonantici complessi, consonanti doppie, resa grafica di omofoni, uso della lettera i nella formazione dei plurali (-ce/-cie; -ge/-gie – ma cautela: • l’alternanza è attualmente piuttosto fluida) e nei digrammi (sc, n/gn, l/gl ). • Segnali interpuntivi e loro funzioni: • scansione dei sintagmi, delle frasi, dei periodi; • articolazione e gerarchia informativa. 35 elisabetta.marzani@unimore.it

  36. MOR FOL OG I A E S I N T A S S I . • Categorie grammaticali (lessicali: verbo, sostantivo, aggettivo, avverbio; e • funzionali: articolo, pronome, preposizione, congiunzione). • Funzioni sintattiche (soggetto e oggetto sintattici, funzione predicativa, copulativa, attributiva, appositiva), rapporti di reggenza, accordo. • Aspetti sintattici della punteggiatura. 36 elisabetta.marzani@unimore.it

  37. La competenza testuale Per competenza testuale si intende la capacità di individuare, a partire dalla lettura del testo, l’insieme di informazioni che il testo veicola, assieme al modo in cui queste informazioni sono veicolate: cioè il significato del testo e l’organizzazione logico-concettuale e formale del testo stesso. Di questa competenza fanno parte sia il ricavare informazioni dal testo, sia ricostruire il significato del testo ed interpretarlo, sia individuare le modalità di coesione testuale. elisabetta.marzani@unimore.it

  38. ASPETTI DELLA COMPETENZA DI LETTURA TESTUALE INFORMAZIONI DAL TESTO CONOSCENZE ESTERNE AL TESTO Parti specifiche del T. Relazioni nel T. Contenuto Forma INDIVIDUARE INFORMAZIONI COMPRENDERE IL SIGNIFICATO GENERALE FARE INFERENZE RIFLETTERE SUL CONTENUTO VALUTARE LA FORMA INDIVIDUARE INFORMAZIONI SVILUPPARE UN’INTERPRETAZIONE DEL TESTO RIFLETTERE SUL TESTO elisabetta.marzani@unimore.it

  39. 39 elisabetta.marzani@unimore.it

  40. Criteri e “livelli” di comprensione del testo al termine del primo ciclo d’istruzione (dalla PRIMARIA alla SECONDARIA DI PRIMO GRADO) 40 elisabetta.marzani@unimore.it

  41. I° SEMINARIO PROVINCIALEREGGIO EMILIA PROGETTO ELLEEMERGENZA LINGUAIII PARTE Dott.ssa Candiotto Arianna Reggio Emilia, 28 Aprile 2010

  42. 1. Presentazione 2. Contenuti della Prova INVALSI 3. Una prova INVALSI 4. Conclusioni PRESENTAZIONE TERZA PARTE CONTENUTI DELLA PROVA INVALSI UNA PROVA INVALSI CONCLUSIONI

  43. SPECIFICI “OGGETTI LINGUISTICI” VALUTATI 1. Presentazione 2. Contenuti della Prova INVALSI 3. Una prova INVALSI 4. Conclusioni Porzioni locali di testo (es. informazioni esplicite e implicite). Testo completo nella sua globalità (es. tema del testo, messaggio, intenzione comunicativa). Organizzazione logica (es. connettivi, relazioni intra e interfrasali, anafore). Aspetti formali (es. tipologie testuali, generi, registri, scelte di “stile”). Lessico (es. significato contestuale, uso figurato, relazioni semantiche).

  44. PROCESSI DI LETTURA VALUTATI 1. Presentazione 2. Contenuti della Prova INVALSI 3. Una prova INVALSI 4. Conclusioni 1.Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni; riconoscere le relazioni tra parole (ad es. campo semantico, sinonimia e antonimia, ecc.).  2.Individuare informazioni date esplicitamente nel testo, anche se rielaborate in forma parafrastica nella domanda e nella risposta.  3*.Fare un’inferenza diretta, ricavando un’informazione implicita da una o più informazioni contigue date nel testo e/o tratte dall’enciclopedia personale del lettore.  4.Cogliere le relazioni di coesione testuale (organizzazione logica entro e oltre la frase): ad es. connettivi, catene anaforiche, ecc. *NB. La formulazione di inferenze, in senso lato, si ha in ogni processo di comprensione del testo (quindi anche nei processi descritti ai n. 4,5,6 e 7). Il processo n.3 è riferito alla singola inferenza diretta.

  45. PROCESSI DI LETTURA VALUTATI 1. Presentazione 2. Contenuti della Prova INVALSI 3. Una prova INVALSI 4. Conclusioni 5 A Ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo (ad es. un periodo, un paragrafo, una sequenza), integrando più informazioni e concetti. 5B Ricostruire il significato globale del testo, integrando più informazioni e concetti (ad es. riconoscerne il tema attraverso una sintesi).  6.Sviluppare un’interpretazione del testo riflettendo sul suo contenuto e/o sulla sua forma (ad es. individuarne la morale, lo scopo, il genere testuale).  7.Valutare il contenuto e/o la forma del testo (individuandone ad esempio plausibilità delle informazioni, efficacia comunicativa, validità dell’argomentazione, ecc.), alla luce delle proprie conoscenze ed esperienze.

  46. LE CONOSCENZE GRAMMATICALI 1. Presentazione 2. Contenuti della Prova INVALSI 3. Una prova INVALSI 4. Conclusioni Categorie grammaticali: lessicali: verbo, sostantivo, aggettivo, avverbio; funzionali: articolo, pronome, preposizione, congiunzione. Funzioni sintattiche: soggetto e oggetto sintattici, funzione predicativa, copulativa, attributiva, appositiva rapporti di reggenza, accordo. Rapporti logico-sintattici tra sintagmi e tra frasi (diversi tipi di complementi, frasi coordinate e subordinate). Aspetti sintattici della punteggiatura. Diversi registri e varietà linguistiche.

  47. 1. Presentazione 2. Contenuti della Prova INVALSI 3. Una prova INVALSI 4. Conclusioni PROCESSI Esempi di consegne specifiche

  48. 1. Presentazione 2. Contenuti della Prova INVALSI 3. Una prova INVALSI 4. Conclusioni PROCESSI Esempi di consegne specifiche

  49. 1. Presentazione 2. Contenuti della Prova INVALSI 3. Una prova INVALSI 4. Conclusioni OPERAZIONI MENTALI PROCESSI COGNITIVI 1. RICORDARE 6. CREARE 2. CAPIRE 5. VALUTARE 3. APPLICARE 4. ANALIZZARE

  50. 1. Presentazione 2. Contenuti della Prova INVALSI 3. Una prova INVALSI 4. Conclusioni PROVA DI ITALIANO - Scuola Primaria - Classe Seconda Leggi questo racconto: GLI ELEFANTI Tanto tempo fa i bambini non vivevano nelle case degli uomini, ma nelle foreste degli elefanti. E lì non avevano paura di nulla. Quando faceva caldo, gli elefanti muovevano forte le orecchie per fare il vento. Se scoppiava un temporale, si mettevano uno accanto all'altro e i bambini correvano fra le loro zampe come tra le colonne di un castello. Ma, se arrivava un animale feroce, gli elefanti alzavano la zampa destra, pronti a mollare una pedata, perché, sia ben chiaro, i re della foresta siamo noi, dicevano a leoni e leopardi. Ma un giorno nella foresta passò un treno che andava in città. Capitò all'improvviso, una mattina di settembre. Trasportava vagoni pieni di quaderni, lettere, pentole, matite, termometri. Anche barattoli di marmellata. - In carrozza, ragazzi, in carrozza! - gridò il capotreno affacciandosi al finestrino con un megafono in mano. Allora i bambini dissero agli elefanti che dovevano partire. - Vado in città a fare il postino - disse uno. - Io vado a fare il maestro - disse un altro. - E io il cuoco - urlò un terzo e salì sul vagone delle marmellate. Ma un bambino più piccolo degli altri esclamò: - Io farò il veterinario e vi porto con me! - e cercò in ogni modo di far salire gli elefanti sul treno. Con le corde, con le scale,persino con una gru, che trovò sull'ultimo vagone. Ma gli elefanti, a ogni mossa, spaccavano qualcosa, e non parevano giganti garbati, ma asini in una cristalleria. Allora i bambini capirono che dovevano partire da soli e abbracciarono forte le zampe dei loro amici. (Da: E. Nava, Quando i babbuini andavano al cinema, Milano, Feltrinelli, 1999)

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