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Pedagogia Generale Prof.ssa Patrizia De Mennato PEDAGOGIA DELLA CURA PARTE SECONDA

Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010. Pedagogia Generale Prof.ssa Patrizia De Mennato PEDAGOGIA DELLA CURA PARTE SECONDA. Agenzia per la formazione Empoli Dott.ssa Bernardeschi Marta.

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Pedagogia Generale Prof.ssa Patrizia De Mennato PEDAGOGIA DELLA CURA PARTE SECONDA

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Presentation Transcript


  1. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 Pedagogia GeneraleProf.ssa Patrizia De MennatoPEDAGOGIA DELLA CURAPARTE SECONDA Agenzia per la formazioneEmpoli Dott.ssa Bernardeschi Marta

  2. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 NUOVA PEDAGOGIA DONNE E CURA • SPAZIO DELLA CURA COME LUOGO COMUNICATIVO RELAZIONALE • RETE COMPLESSA DI RELAZIONI TRA PAZIENTI E LORO FAMILIARI, LE ISTITUZIONI, LA COMUNITA’ DEI COLLEGHI E DEI CITTADINI • INCONTRO TRA EMOZIONI SOFFERENZE E SPERANZE • PRESENZA DI PLURALITA’ DEI LINGUAGGI SAPERI PROFANI E PROFESSIONALI • DESACRALIZZAZIONE DELLE GERARCHIE PROFESSIONALI • SUPERAMENTO DEI MODELLI CLINICO-GESTIONALI MODELLO DI CULTURA EDUCATIVA DELLA CURA ALLARGATA A TUTTI GLI ATTORI Agenzia per la formazione Empoli

  3. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 MODELLO PEDAGOGICO EDUCATIVO DONNE E CURA VALORE DELLA NEGOZIAZIONE COME PROCESSO DI REGOLAZIONE DELLE RELAZIONI COSTANTE ATTENZIONE ALLA COSTRUZIONE E CONDIVISIONE DEI SIGNIFICATI COMPLESSITA’ DELLA RELAZIONE DI CURA COME SISTEMA RESPONSABILIZZAZIONE DEL PAZIENTE NELLA GESTIONE DEL PERCORSO DI SALUTE MALATTIA E AUTONOMIA NELLE SCELTE DEI PERCORSI CLINICO TERAPETICI INTERPETAZIONE DEI CONTESTI DI CURA COME SPAZI NARRATIVI NECESSITA’ DI SVILUPPARE CAPACITA’ NARRATIVE, SAPERSI RACCONTARE SAPER PARLARE, NARRARE I PROPRI VISSUTI PER ENTRAMBI I SOGGETTI DELLA CURA CAPACITA’ CRITICO-RIFLESSIVA DEGLI ATTORI Agenzia per la formazione Empoli

  4. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 MODELLO PEDAGOGICO EDUCATIVO DONNE E CURA PROFESSIONALITA’ APERTA A PERCORSI FORMATIVI COSTRUITI SULL’APPRENDIMENTO ESPERENZIALE NUOVA COMPETENZA DEGLI OPERATORI : ATTIVITA’ INTERPRETATIVA DELLA STORIA DEI SOGGETTI = UMANIZZAZIONE DELLE CURE PROMUOVERE UNA CURA DELLA CURA RIFLESSIOE SU SE STESSI E SULL’AGIRE PROFESSIONALE : VERBALIZZARE LA PROPRIA STORIA PROFESSIONALE RIFLESSI SULLA FORMAZIONE PRENDERSI CURA DI SE’ E DELL’ALTRO E DEL RELATIVO BENESSERE E PROGETTUALITA’ COMPONENTE EDUCATIVA Agenzia per la formazione Empoli

  5. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 NUOVA IDEA DI BENESSERE DONNE E CURA CAPACITA’ DELL’INDIVIDUO DI VIVERE IL PROPRIO AMBIENTE E COSTRUIRE E IMPLEMENTARE IL PROPRIO PROGETTO DI VITA MALATTIA COME DISTURBO A QUESTO EQUILIBRIO CHE L MEDICO CERCA DI ELIMINARE PAZIENTE IN POSIZIONE CENTRALE AUTONOMIA DECISIONALE CHE COMPORTA PER GLI OPERATORI ATTENTA VALUTAZIONE DEI BISOGNI IDEA DI BENESSERE COME CATEGORIA MULTIDIMENSIONALE AUTOREALIZZAZIONE, CURA DI SE’, APPAGAMENTO INDIVIDUALISTICO MA ANCHE OMOLOGAZIONE DEGLI STILI DI VITA BENESSERE COME RESPONSABILITA’ STILI DI VITA EMANCIPATIVI COSTRUITI ATTRAVERSO LA RIFLESSIONE CRITICA BENESSERE COME VISIONE DINAMICA CONTINUA TENSIONE VERSO L’EQUILIBRIO TRA SE E L’ALTRO CORPO E PSICHE AFFETTIVITA’ E RAZIONALITA’ Agenzia per la formazione Empoli

  6. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 PROSPETTIVA PEDAGOGICA E SPAZIO DELLA CURA INCONTRO DI DIALETTI CONTESTO CO-COSTRUITO DINAMICA CONVERSAZIONALE FATTA DI SCAMBIO DI CONOSCENZE PRATICHE PROFESSIONALI E SOCIALI CONOSCENZA SITUATA E CONTESTUALIZZATA DA FAR DIVENIRE CAPITALIZZABILE CIOE’ PATRIMONIO CONDIVISO TRA GLI ATTORI AVVIO DI PROGETTI DI RIFLESSIVITA’ CRITICA LE ESPERIENZE VISSUTE NEI PERCORSI DI CURA NON RIDOTTE A ESPERIENZA PRIVATA SPAZIO DI INCONTRO DI NARRAZIONI DI STORIE UMANE E PROFESSIONALI Agenzia per la formazione Empoli

  7. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 SPAZIO DELLA CURA COME MICRO COMUNITA’ DI PRATICHE DONNE E CURA MICRO SISTEMA CON REGOLE NORME CODICI LINGUAGGI DELLA CULTURA ORGANIZZATIVA SANITARIA MODO PER REGOLARE GLI ACCESSI ALLE INFORMAZIONI ALLE CONOSCENZE E ALLE PRATICHE PROFESSIONALI MA ANCHE LUOGO DINAMICO DI RELAZIONI MICRO COMUNITA’ DIALETTICA E DI PRATICHE CONTESTO PRIVILEGIATO DI ELABORAZIONE DI SAPERI ESPLICITI E IMPLICITI ATTENZIONE AI PROCESSI COMUNICATIVI RELAZIONALI E DI RETE LUOGO DI INNOVAZIONE DEI SAPERI E DELLE PRATICHE TRAMITE LO SCAMBIO E CONDIVISIONE TRA PROFESSIONISTI E TRA QUESTI E I SOGGETTI DELLA CURA SPAZIO CONVERSAZIONALE DI INCONTRO DI STORIE CARATTERISTICHE Agenzia per la formazione Empoli

  8. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 SPAZIO DELLA CURA COME MICRO COMUNITA’ DI PRATICHE DONNE E CURA • NATURA E IDENTITA’ DEI CONTESTI SANITARI DEFINITA DA • ASPETTI TECNICI DEI PROFESSIONISTI • IL SISTEMA DI CREDENZE, ASPETTATIVE RUOLI ESPRESSI • DAL SAPERE PROFANO DEI SOGGETTI • RICONOSCE AGLI INDIVIDUI CHE LO ABITANO IL DIRITTO DI PARTECIPARE ALLE DIVERSE SITUAZIONI CHE VI SI VERIFICANO APERTURA DI SPAZI DI CONFRONTO CRITICO RISPETTO AL DIVERSO MODO DI INTERPRETARE IL CORPO, LA CURA, LA MALATTIA CONFRONTO SULLA GESTIONE DEI PERCORSI CLINICO TERAPEUTICI E SUL VISSUTO PERMETTERE AI SOGGETTI DI AVERE INFORMAZIONI E CONOSCENZE INTORNO AI FENOMENI DELLA CURA NEL QUADRO DELLE LORO ESPERIENZE ACQUISTANO VALORE LE CONOSCENZE TACITE IMPLICITE PER CUI VALORI E NORME SONO STATI INTERIORIZZATI LO SPAZIO DI CURA COME COMUNITA’ DI PRATICHE DIVENTA ANCHE LUOGO PER ESPLICITARE LE CONOSCENZE IMPLICITE Agenzia per la formazione Empoli

  9. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 SPAZIO DELLA CURA COME MICRO COMUNITA’ DI PRATICHE DONNE E CURA DONNE E CURA I SOGGETTI DELLO SPAZIO DI MICRO COMUNITA’ SONO INDIVIDUI COMPETENTI IL CONFLITTO SI VERIFICA QUANDO I PROFESSIONISTI RICORRONO A INTERPRETAZIONI NOSOGRAFICHE E I SOGGETTI COSTRUISCONO LA PROPRIA SPIEGAZIONE NAIF DIVERSA DAL LINGUAGGIO SCIENTIFICO L’INCONTRO E IL CONFRONTO TRA RETI SEMANTICHE DIVERSE = PERCORSI DI RIFLESSIVITA’ CRITICA Agenzia per la formazione EmpoliDott.ssa Bernardeschi Marta Agenzia per la formazione Empoli

  10. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 LA COSTRUZIONE DELL’IDENTITA’ PROFESSIONALE NEI PERCORSI DI CURA DONNE E CURA NEL PROCESSO SI INCORPORANO GESTI POSTURE LINGUAGGI CHE FANNO TRASPARIRE L’APPARTENENZA A MODELLI DI CULTURA DELLA CURA PRECISI TRADOTTI POI IN COMPORTAMENTI E IN PRATICHE PROFESSIONALI DUE STILI DI ASSISTENZA: UNO CHE RICHIAMA UNA VISIONE MEDICALIZZATA E BUROCRATIZZATA UNO RIFLESSIVO PER TRASFORMARE LA RELAZIONE CON GLI ALTRI Agenzia per la formazione Empoli

  11. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 L’IDENTITA’ CORPOREA DONNE E CURA IL CORPO COME MEZZO DELLA CURA NON RAPPRESENTA MAI SE STESSO MA SIGNIFICATI E VALORI DI ORDINE MORALE, SOCIALE, POLITICO E CULTURALE PRODUCE UNA ECCEDENZA DI SENSO E’ VEICOLO DI MOLTI LINGUAGGI Non puo’ essere pensato isolato dal contesto di appartenenza LA CAPACITA’ DI RIFLETTERE CRITICAMENTE SUL CORPO E I VISSUTI CORPOREI CI FA PRENDERE COSCIENZA DEL NOSTRO PROGETTO ESISTENZIALE CHE COMPRENDE LA CURA VERSO SE STESSI, NON ESCLUDE LA CURA VERSO GLI ALTRI E LA CURA DELLE COSE DEL MONDO Agenzia per la formazione Empoli

  12. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 RIFLETTERE CRITICAMENTE SU DI SE COME CORPO NON PUO’ RIDURSI A ESPERIENZA PRIVATA RACCONTARE IL PROPRIO COPRO E RACCONTARSI COSTITUISCE UN IMPORTANTE VEICOLO DI SOCIALIZZAZIONE DELLE PROPRIE ESPERIENZE DONNE E CURA IN CIO’ C’E’ UNO SPAZIO DI EDUCABILITA’ PER APRIRE A PROSPETTIVE DI CAMBIAMENTO DEI MODELLI DI CULTURA DEL CORPO IN GRADO ANCHE DI ORIENTARE NUOVI STILI DI VITA Agenzia per la formazione Empoli

  13. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 I MODELLI DI CULTURA DEL CORPO IMPOSTI OGGI TENDONO A PORSI COME CANONI OBBLIGATI CUI PIEGARSI IN TAL MOD PLASMANO IL CORPO SULL’IMMAGINE IDEALE DI CORPO PERFETTO CHE NON CI APPARTIENE IN QUANTO NON AUTENTICAMENTE VISSUTO DONNE E CURA C’E’ UNA ADESIONE ACRITICA A STILI DI VITA ETERODIRETTI: IL RISULTATO E’ LA PERCEZIONE DI UN CORPO ESTRANIATO A NOI STESSI O RICONOSCIMENTO OBBLIGATO NEL CORPO IMMAGINE COME SOLO MODO DI ESSERE RICONOSCIUTI IL NOSTRO VISSUTO CORPOREO DEVE COMPRENDERE INVECE ANCHE I MOMENTI DI DISAGIO CRISI PRECARIETA’ CORPOREI PERCHE’ SOLO NELL’ACCETTAZIONE DELLA FRAGILITA’ SI REALIZZA PIENAMENTE IL PROPRIO PROGETTO DI VITA Agenzia per la formazione Empoli

  14. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 STILE DI VITA E UTLIZZO IN CHIAVE PEDAGOGICA DONNE E CURA CORPO COME ELABORAZIONE E CREAZIONE DEL SAPERE PERSONALE E DELL’IDENTITA’ CHE PORTA ALL’ADOZIONE DI UNO STILE DI VITA STILE DI VITA = INTRECCIO ARTICOLATO E DINAMICO DI CREDENZE COMPORTAMENTI RELAZIONI CHE FONDANO IL PROGETTO DI VITA DI OGNI INDIVIDUO COME PERSONA E PROFESSIONISTA DELLA SALUTE STILI DI VITA E STILI DI ASSITENZA COME NUOVA CATEGORIA PEDAGOGICA PER AZIONI TRASFORMATIVE Agenzia per la formazione Empoli

  15. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 STILE DI VITA E STILE PROFESSIONALE PARADIGMI COMPLESSI DONNE E CURA STILE DI VITA DIMENSIONE COMPLESSA DELL’AGIRE UMANO DOVE LE CONTRAPPOSIZIONI (CORPO-MENTE SANO MALATO ECC) VENGONO VISTE COME COSTRUZIONI E NON DATI DI FATTO STILE DI VITA E DI ASSISTENZA SI VEDONO COME TRADUZONI DI MODELLI DI COMPORTAMENTO E MODI DI VIVERE, DI SCAMBI DI SIGNIFICATI E VALORI SOGGETTO ANALIZZATO COME INSERITO IN UNA SFERA AMPIA , NODO DI UNA RETE SOCIALE DI SIGNIFICATI Agenzia per la formazione EmpoliDott.ssa Bernardeschi Marta

  16. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 Gli stili di assistenza medicalizzati se valorizzano la padronanza dei professionisti nell’uso delle tecniche, risultano incapaci di attribuire attenzione alla qualità e relazione di cura DONNE E CURA TALI MODELLI SONO INCAPACI DI VALORIZZARE IL VISSUTO BIOGRAFICO COSI’ LO SPAZIO DELLA CURA PUO’ DIVENTARE LUOGO DI RIPRODUZIONE DI PRATICHE PROFESSIONALI NON CAPACI DI RISPONDERE AI BISOGNI DEI SOGGETTI I CONTESTI MEDICO SANITARI ORIENTANO GLI ATTORI DELLA CURA A INCORPORARE STILI DI VITA E PRATICHE PROFESSIONALI NON RIFLESSIVE Agenzia per la formazione Empoli

  17. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 SPAZIO DELLA CURA COME LUOGO DI CAMBIAMENTO ORIENTATO A MODELLI CULTURALI EMANCIPATIVI E RIFLESSIVI DONNE E CURA IL COINVOLGIMENTO DEI SOGGETTI = ELEMENTO CENTRALE PER COSTRUIRE SIMILI STILI DI VITA RISPONDENTI ALLE REALI NECESSITA’ LO STILE DI VITA SI STRUTTURA E SI SVILUPPA ENTRO UNA DIMENSIONE DI AGIRE COMUNICATIVO TRAMITE LA PARTECIPAZIONE A MODELLI CHE FANNO PARTE DI PERCORSI PROGETTUALI INDIVIDUALI Agenzia per la formazione Empoli

  18. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 COSA E' ACCADUTO NELLA FORMAZIONE • PROFESSIONALIZZAZIONE PENSATA INTORNO ALLA CENTRALITA’ • DELL’ESPERIENZA DEL CORPO COME OGGETTO • SAPERE COME OSSERVAZIONE SUL CORPO, O INSIEME DI ORGANI TRAMITE • PRATICA DI ESPLORAZIONE INTRUSIVA PER RENDERE VISIBILE L’INVISIBILE • TRASCURATEZZA DGLI ASPETTI COMUNICATIVO RELAZIONALI CHE • IMPORTUNANO LA PRATICA MEDICA E SANITARIA Agenzia per la formazione Empoli

  19. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 STILE PROFESSIONALE ATTUALE Marcatamente tecnico L’operatore osserva lo spazio della cura con sguardo distaccato Invarianza dei metodi di intervento Utilizzazione di tecnologie ad hoc Osservazione del paziente tramite la mediazione dello strumento tecnico Permesso di disporre di dati i grado di dare garanzia di certezza LE BUONE PRATICHE LE IDENTITA’ PROFESSIONALI SI SVILUPPANO ENTRO SITUAZIONI CONTINGENTI SONO PROCESSI INNOVATIVI A CARATTERE IMPLICITO CHE NASCONO DALLA CONDIVISIONE DEI SAPERI E VANNO OLTRTE LA FORMAZIONE STRUTTURATA TALE STILE PERO’ NON CONSENTE DI SPIEGARE QUALI CONOSCENZE GLI OPERATORI MATURINO NELLE PRATICHE QUOTIDIANE Agenzia per la formazione Empoli

  20. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 COSTRUIRE UNA RELAZIONALITA’ COMUNICATIVA SVOLTA PER RIPENSARE LA QUALITA’ DEL LAVORO EDUCATIVO TRA RUOLI INTERPROFESSIONAI E SOGGETTI La cultura organizzativa attuale ha modellato la professionalità degli operatori e il loro stile di lavoro ORA DEVE ORIENTARE VERSO NUOVI CORSI DI AZIONE IN CUI IL SAPERE DIVIENE OGGETTO DI ANALISI E RIFLESSIONE Agenzia per la formazione Empoli

  21. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 FOCUS SULL’ESPERIENZA DEL GRUPPO DI LAVORO GRUPPO COME RETE COMPLESSA DI RELAZIONI TRA PAZIENTI, FAMLIARI, COLLEGHI, ISTITUZIONI, COMUNITA’ Primo passo da fare Decostruire la professionalità Rimodellarei profili Partire da nuovi percorsi di professionalizzazione Secondo passo Aprire i percorsi formativi a nuovi tipi di conoscenze Non rifiutare la competenza appresa Utilizzare un’ottica critico trasformativa del lavoro di cura Agenzia per la formazione Empoli

  22. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 Terzo passo Acquisire una competenza riflessiva e situata Dire cosa ognuno porta nella relazione e metterlo a disposizione degli altri Identita’ costruita nel confronto tra reti semantiche Quarto passo Trasfomare l’esperienza professionale con la riflessione su ciò che si fa quotidianamente NUOVO MODELLO COMUNITA’ DI PRATICHE Strumento per analizzare la cultura organizzativa e i gruppi di lavoro nel funzionamento quotidiano Utile a comprendere il processo di condivisione con cui gli operatori attuano strategie di azione e interpretano gli eventi Agenzia per la formazione Empoli

  23. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 CHE TIPO DI SAPERE E’ RICHIESTO OGGI? Non solo possesso di padronanza tecnica o di metodologia standardizzata Esercizio alla pratica riflessiva Sapere costruito nella comunicazione interpersonale tra colleghi e soggetti della cura PEDAGOGIA COSTRUTTIVISTA Il lavoro di cura si costruisce a partire dall’incontro tra identità diverse: quella dell’operatore con il proprio vissuto e cultura organizzativa e quella dei pazienti con i oro legami e sistemi di riferimento Agenzia per la formazione Empoli

  24. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 COSA CAMBIA CON LA COMUNITA’ DI PRATICHE PROMUOVE UNA FORMAZIONE UMANISTICA COMPENSA UNA PROFESSIONALITA’ TECNICA INCREMENTA UNA PROFESSIONALITA’ RIFLESSIVA DA UNA CULTURA BASATA SUL DOVERE FARE A UNA CULTURA DEL RELAZIONARSI DAL SAPER FARE LE COSE AL SAPERE COME FARE LE COSE E IL GRUPPO ? VIENE VALORIZZATO NELLA SUA DIMENSIONE INFORMALE DOVE SI CONDIVIDE IL MODO DI FARE LE COSE E INTERPRETARE GLI EVENTI PARTECIPAZIONE EFFETTIVA ALLE ATTIVITA’ ORGANIZZATE NELLO SPAZIO DI CURA E LAVORO COMUNICAZIONE COME MEZZO PER AVERE COSE IN COMUNE Agenzia per la formazione Empoli

  25. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 NARRATIVE BASE MEDICINE • FONDAMENTO DI UN NUOVO STILE DI LAVORO • IDENTITA’ DEGLI PERATORI ORIENTATA A IMPARARE A • PRESTARE ATTENZIONE ALLE STORIE DEI PAZIENTI • RIFLETTERE SU SE STESSI E LE PROPRIE EMOZIONI • COMUNITA’ DI PRATICHE • MODELLO CARATTERIZZATO DA • FORMAZIONE IN SERVIZIO SITUATA • PROFESSIONISTI COME PRODUTTORI DI CONOSCENZA • SPAZIO DELLA CURA NON COME REALTA’ DATA UNA VOLTA PER TUTTE • CONTESTO DI PRODUZIONE DI SIGNIFICATI NORME VALORI INCORPORATI • NELLA PRATICA DELLE DINAMIHE RELAZIONALI Agenzia per la formazione Empoli

  26. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 Nuova Identita’ professionale Pratica narrativa e collaborativa Condivisione di storie come nuova buona pratica Condividere le esperienze con il fine di utilizzarle per trarre benefici personali e professionali ATTENZIONE SUI PROCESSI di: COMUNICAZIONE INNOVAZIONE DISTRIBUZIONE DEL POTERE FORMAZIONE ALTRE RICADUTE Agenzia per la formazione Empoli

  27. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 Nuova visione del LAVORO nell’Organizzazione Cultura organizzativa = contesto privilegiato di elaborazione del sapere Riconfigurazione delle identità professionali Riflessione critica sui modelli che finora hanno orientato la cultura organizzativa della cura Attenzione al rapporto tra conoscenza personale accumulata durante il lavoro e quella professionale COSTRUZIONE DELL’IDENTITA’ PROFESSIONALE ALL’INTERNO DI MOMENTI APERTI DINAMICI CHE PERMETTONO ALLA CONOSCENZA DEGLI OPERATORI DI CIRCOLARE, ESSERE CONDIVISA, UTILIZZATA NELLE PRATICHE TUTTO CIO’ COSTRUISCE UNA MEMORIA SEMANTICA CHE PERMETTERE DI PRENDERE LE DECISIONI IN BASE ALLA CULTURA ORGANIZZATIVA DI RIFERIMENTO Agenzia per la formazione Empoli

  28. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 COMPORTAMENTI PROFESSIONALI NON FRUTTO DI APPRENDIMENTO FORMALE MA RISULTATO DI CONDIZIONAMENTI AMBIENTALI CHE ORIENTANO E STRUTTURANO IL TIPO DI FORMAZIONE RICEVUTA NELLE COMUNITA’ DI PRATICHE LE AZIONI E I RISULTATI CONSEGUITI COMPONGONO UN REPERTORIO PERSONALE DI CASI CHE CONSOLIDA UNA IMPORTANTE CONOSCENZA E PRATICHE ESPERTE CHE OGNI PROFESSIONISTA UTILIZZA NEL TEMPO E CONDIVIDE CON GLI ALTRI SI UTILIZZA COSI’ UN DISPOSITIVO FORMATIVO ALTAMENTE FLESSIBILE ATTENTO A VALORIZZARE LA FORMAZIONE INFORMALE CHE SI SVILUPPA QUOTIDIANAMENTE NELLO SPAZIO DELLA CURA E DEL LAVORO Agenzia per la formazione Empoli

  29. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 SPAZIO DELLA CURA Comunità come spazio di incontro di storie Narrativita’ utile strategia per tradurre la parte implicita della professionalità in conoscenze esplicite Innovazione co - costruita a partire da una analisi critica delle contraddizioni espresse nelle pratiche professionali Formazione in servizio : negoziazione dei significati nelle pratiche professionali ancorate al contesto di riferimento COMUNITA' DI PRATICHE CULTURA ORGANIZZATIVA COME CONTESTO DI EDUCABILITA’ E DI NUOVI PERCORSI FORMATIVI SUPERAMENTO DELLA FRATTURA TRA CHI PRODUCE INNOVAZIONE E CHI LA APPLICA NELLA PRATICA AFFIDARE IL CAMBIAMENTO E LA TRASFORMAZIONE DELLO SPAZIO DI CURA E LAVORO AGLI OPERATORI Agenzia per la formazione Empoli

  30. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 IL GRUPPO RIFLESSIVO Molti professionisti, chiusi nell’idea di essere degli esperti tecnici, non trovano alcunché nel contesto della pratica che sia occasione di riflessione. Sono diventati troppo esperti di tecniche di disattenzione selettiva, scarto di categorie e controllo delle situazioni, tecniche che essi usano per preservare la stabilità delle loro conoscenza nel corso della pratica. L’incertezza costituisce per loro una minaccia; la sua ammissione è segno di debolezza Shon D.A., Il professionista riflessivo, op. cit., pag 94 COMUNITA' DI PRATICHE Agenzia per la formazione EmpoliDott.ssa Bernardeschi Marta

  31. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 Lo stile professionale di ogni operatore è composto da un sapere relazionale implicito che aiuta a costruire cornici di significato con cui interpretare le situazioni medico sanitarie RIPENSARE LA PROFESSIONALITA’ DEL GRUPPO DA UNA MARCATURA TECNICA A UNA UMANIZZATA COMPRENDENTE LA CAPACITA’ INTERPRETATIVA DELLE AZIONI LE COMPETENZE COMUNICATIVO RELAZIONALI PERMETTONO DI MODIFICARE GLI STILI DI LAVORO E INTERCONNETTERE LE DIVERSE PROFESSIONALITA’ RIFLESSIONE IN GRUPPO SULLE PROPRIE PRATICHE FARE LE STESSE COSE DEGLI ALTRI MA NON NELLO STESSO MODO SOTTOPORRE LE AZIONI A ESAMI E CONTROLLI CHE NON NASCONDONO NULLA A SE STESSI NE’ SI ASSOLVONO BONARIAMENTE COMUNITA' DI PRATICHE Agenzia per la formazione Empoli

  32. Lauree Specialistiche I° anno A.A 2009/2010 STESSE PAROLE NUOVO SIGNIFICATO CAPACITA’ DI INTERDIPENDENZA RISPETTO AL COMPITO E NON AL RUOLO INTERAZIONE TRA DIMENSIONE COGNITIVA E EMOZIONALE EMPATIA PER COMPRENDERE LE PRESSION AFFRONTATE DAGLI ALTRI PREZIOSA RISORSA PER RISOLVERE CONFLITTI DI NUOVI INSERIMENTI CLIMA ORGANIZZATIVO POSITIVO DOVE C’E’ ATTENZIONE ALLE RELAZIONI E ALL’UMORE TROVARE UN ACCORDO COMUNICATIVO CHE CONCILI L’AGIRE ORIENTATO ALLO SCOPO CON UN AGIRE ORIENTATO ALL’INTESA Agenzia per la formazione EmpoliDott.ssa Bernardeschi Marta

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