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BPCO stabile Terapie non farmacologiche. Riabilitazione Ossigenoterapia lungo termine Ventilazione meccanica a lungo termine Terapia chirurgica. BPCO stabile Terapie non farmacologiche. Riabilitazione
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BPCO stabileTerapie non farmacologiche • Riabilitazione • Ossigenoterapia lungo termine • Ventilazione meccanica a lungo termine • Terapia chirurgica
BPCO stabileTerapie non farmacologiche • Riabilitazione • Il trattamento riabilitativo strutturato è in grado di determinare miglioramento di capacità di esercizio fisico, dispnea e qualità della vita (A) indipendentemente dal livello di ostruzione delle vie aeree (B) e dalla presenza di insufficienza respiratoria (C). • Risultati positivi sono riscontrati in programmi in regime di degenza, di day-hospital e domiciliare (A). L’efficacia dell’intervento è provata quanto più precoce rispetto alle fasi di riacutizzazione (A). • L’opzione “home-based” può avere giustificato impiego nell’ambito di piani di cure integrate e di territorio, per il mantenimento di efficacia e, nei casi di pazienti gravi, può avvalersi di sistemi di tele-assistenza (B). • L’effetto positivo ottenuto in seguito a riabilitazione si osserva in funzione della durata e del numero di sedute e tende a mantenersi almeno entro 1 anno dal termine del programma (B). • Ogni ulteriore beneficio in seguito a ripetizione annuale di riabilitazione si traduce in un possibile vantaggio in termini di ricoveri e riacutizzazioni (B).
BPCO stabileTerapie non farmacologiche Riabilitazione La presenza di comorbilità complesse non influenza sostanzialmente l’esito dei programmi riabilitativi (B). In particolare l’obesità e il sovrappeso associati alla BPCO non influenzano il beneficio ottenibile con l’intervento riabilitativo (B).
BPCO stabileTerapie non farmacologiche • Riabilitazione • Quando indicato il trial di allenamento agli arti superiori può produrre un miglioramento funzionale selettivo e orientato al recupero/miglioramento delle funzioni di vita quotidiane (B). • L’effetto positivo dell’allenamento dei muscoli respiratori appare limitato a pazienti con forza inspiratoria più compromessa ma può essere prolungato nel tempo (B). • L’educazione e il “couselling” sul paziente può avere effetti positivi sul “management” del paziente (B-C).
BPCO stabileTerapie non farmacologiche Riabilitazione L’uso di ossigeno nei pazienti normossiemici a riposo e che desaturano durante l’esercizio migliora i sintomi e la tolleranza allo sforzo, tuttavia non vi è evidenza che migliori gli effetti della riabilitazione (C). Lo stato nutrizionale espresso dal peso corporeo (BMI, IBW) è un fattore indipendente di influenza sulla sopravvivenza e su misure di outcomedi trattamento (A). L’implementazione nutrizionale non appare una componente determinante per la sopravvivenza ed il miglioramento funzionale del paziente (C).
Programmi riabilitativi • “Un programma di riabilitazione deve prevedere un numero di sessioni minime efficaci (per quanto noto ad oggi non inferiore a 12) (B); maggiore è la durata del trattamento più questo risulterà efficace (B)”
BPCO stabileTerapie non farmacologiche Ossigenoterapia a lungo termine L’ossigenoterapia a lungo termine (≥ 15 ore/die) nei pazienti con insufficienza respiratoria cronica si è dimostrata efficace nell’aumentare la sopravvivenza (A). Si suggerisce un utilizzopiùvicinopossibilealle 24 ore/die (A). L’efficacia della OLT in pazienti con ipossiemia intermittente (notturna, da sforzo) non è provata. L’ossigenoterapia a lungo termine consente di ridurre i giorni di ospedalizzazione del 43.5%, le percentuali di ricovero del 23.8% ed il numero di pazienti con almeno un’ospedalizzazione del 31.2%.
BPCO stabileTerapie non farmacologiche • Ventilazione meccanica a lungo termine • La ventilazione meccanica non invasiva a pressione positiva (NPPV) in aggiunta alla OLT può migliorare gli scambi respiratori, e i sintomi, con potenziale ma non univoco impatto positivo anche sulla qualità della vita in pazienti ipercapnici con BPCO stabile (B). • In questa sottopopolazione la sopravvivenza entro 3 anni può essere favorevolmente influenzata dall’utilizzo della NIV (B).
BPCO stabileTerapie non farmacologiche • Terapia chirurgica • La bullectomia può migliorare sintomi e funzione in casi altamente selezionati (C). • La riduzione chirurgica di volume polmonare è controindicata in pazienti ad alto rischio (VEMS <20% e/o DLCO <20% del teorico) (B).Tuttavia, è una terapia che può aumentare la sopravvivenza in pazienti selezionati (con predominanza di enfisema ai lobi superiori associata a ridotta tolleranza allo sforzo) (B). • La riduzione volumetrica di enfisema per via broncoscopica si propone come scelta alternativa (C). • Il trapianto polmonare per enfisema può migliorare la qualità della vita e la funzionalità in casi selezionati (C), ma non migliora la sopravvivenza a lungo termine (C).