1 / 56

“Il Patto di Stabilità dei Comuni per il triennio 2012-2014. Problemi e strategie ”

Piemonte. “Il Patto di Stabilità dei Comuni per il triennio 2012-2014. Problemi e strategie ”. Pierluigi Ropolo. Il Patto di stabilità interno.

yuki
Download Presentation

“Il Patto di Stabilità dei Comuni per il triennio 2012-2014. Problemi e strategie ”

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Piemonte “Il Patto di Stabilità dei Comuni per il triennio 2012-2014. Problemi e strategie” Pierluigi Ropolo ropol12

  2. Il Patto di stabilità interno • Rappresenta il principale meccanismo volto ad adeguare la struttura della finanza pubblica territoriale italiana alle esigenze imposte dall’appartenenza all’Unione economica e monetaria. • Si tratta, infatti, del più rilevante strumento di coordinamento della finanza di regioni ed enti locali. • È stato introdotto sul finire degli anni ’90, in coincidenza con l’avvio della terza fase dell’UEM. ropol12

  3. Legge 3 novembre 1992, n. 454 Lo Stato italiano ratifica e dà esecuzione al trattato sull’Unione Europea di Maastricht dettando il protocollo sulla procedura per i “disavanzi eccessivi” e fissando i valori di riferimento di cui all’art. 104 C, paragrafo 2, del Trattato, che sono: ropol12

  4. Legge 3 novembre 1992, n. 454 • il 3% per il rapporto tra disavanzo pubblico, previsto o effettivo, e il P.I.L., a prezzi di mercato; • il 60% per il rapporto tra stock di debito e P.I.L., ai prezzi di mercato. ropol12

  5. Legge 23 dicembre 1998, n. 448 “Art. 28: ”1. Nel quadro del federalismo fiscale, che sarà disciplinato da apposita legge sulla base dei princìpi contenuti nel documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 1999-2001, le regioni, le province autonome, le province, i comuni e le comunità montane concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica che il paese ha adottato con l'adesione al patto di stabilità e crescita, impegnandosi a ridurre progressivamente il finanziamento in disavanzo delle proprie spese e a ridurre il rapporto tra il proprio ammontare di debito e il prodotto interno lordo. Il disavanzo è calcolato quale differenza tra le entrate finali effettivamente riscosse e le uscite di parte corrente, al netto degli interessi, effettivamente pagate.” ropol12

  6. Legge 23 dicembre 1998, n. 448 “Art. 28: 4.Gli obiettivi della riduzione del disavanzo annuo e dell'ammontare di debito si applicano distintamente a regioni a statuto ordinario, regioni a statuto speciale, province autonome e province e comuni (tutti !!). 8. Qualora venga comminata la sanzione prevista dalla normativa europea per l'accertamento di deficit eccessivo, la sanzione stessa verrà posta a carico degli enti che non hanno realizzato gli obiettivi di cui ai commi precedenti per la quota ad essi imputabile, secondo modalità da definire in sede di Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e di Conferenza Stato-città ed autonomie locali.” ropol12

  7. LE PAROLE CHIAVE • Competenza • Cassa • Disavanzo (saldo) finanziario ropol12

  8. LE PAROLE CHIAVE COMPETENZA • Accertamenti per l’entrata • Impegni per la spesa = ropol12

  9. LE PAROLE CHIAVE CASSA • Per l’entrata: riscossioni in conto competenza + conto residui • Per la spesa: pagamenti in conto competenza + conto residui = ropol12

  10. LE PAROLE CHIAVE ENTRATE CORRENTI • Per la competenza: gli accertamenti dei Titoli I+II+III • Per la cassa: le riscossioni dei Titoli I+II+III = ropol12

  11. LE PAROLE CHIAVE SPESE CORRENTI • Per la competenza: gli impegni del Titolo I • Per la cassa: i pagamenti del Titolo I = ropol12

  12. LE PAROLE CHIAVE ENTRATE CONTO CAPITALE = • Per la competenza: gli accertamenti del Titolo IV • Per la cassa: le riscossioni del Titolo IV ropol12

  13. LE PAROLE CHIAVE SPESE CONTO CAPITALE • Per la competenza: gli impegni del Titolo II • Per la cassa: i pagamenti del Titolo II = ropol12

  14. LE PAROLE CHIAVE ENTRATE FINALI • Per la competenza: gli accertamenti dei Titoli I+II+III+IV (entrate correnti + conto capitale, esclusa l’accensione di prestiti e l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione) • Per la cassa: le riscossioni dei Titoli I+II+III+IV = ropol12

  15. LE PAROLE CHIAVE SPESE FINALI • Per la competenza: gli impegni dei Titoli I+II (spese correnti + spese in conto capitale o di investimento) • Per la cassa: i pagamenti dei Titoli I+II = ropol12

  16. LE PAROLE CHIAVE ALTRE ENTRATE (fuori patto) • Titolo V (mutui e prestiti) • Titolo VI (partite di giro) • AVANZO DI AMMINISTRAZIONE ropol12

  17. LE PAROLE CHIAVE ALTRE SPESE • Titolo III ( rimborso mutui e prestiti) • Titolo IV (partite di giro) (fuori patto) ropol12

  18. LE PAROLE CHIAVE INDEBITAMENTO • Entrate finali (Titoli I+II+III+IV) = - • Spese finali (Titoli I+II)

  19. LE PAROLE CHIAVE SALDO FINANZIARIO • Per la competenza: differenza tra accertamenti e impegni • Per la cassa: differenza tra riscossioni totali e pagamenti totali (comp. + residui) = ropol12

  20. LE PAROLE CHIAVE SALDO DI COMPETENZA MISTA = “La somma algebrica degli importi risultanti dalla differenza tra accertamenti e impegni, per la parte corrente, e dalla differenza tra incassi e pagamenti, per la parte in conto capitale, al netto delle entrate derivanti dalla riscossione di crediti e delle spese derivanti dalla concessione di crediti”. ropol12

  21. … come a dire: Impegni Titolo I Spesa Accertamenti Titoli I-II-III entrata - + Riscossioni Titolo IV entrata Pagamenti Titolo II Spesa - = Saldo di competenza “mista

  22. Patto stabilità 2012 ECCEZIONI Nel saldo finanziario non sono considerate: • le risorse provenienti dallo Stato e le relative spese, correnti e c/capitale, sostenute per l’attuazione delle ordinanze emanate da PCM a seguito dichiarazione stato di emergenza; • idem per gli interventi realizzati direttamente per “grandi eventi” di cui all’art. 5-bis, c. 5, l. 343/2001; • le risorse provenienti direttamente o indirettamente dall’Unione Europea, né le relative spese di parte corrente e in conto capitale sostenute dalle province e dai comuni; • somme assegnate e spese finanziate da ISTAT per censimenti popolazione e agricoltura; • Comuni dissestati in provincia dell’Aquila … • Ag. Sicurezza Aliment. e Scuola per l’Europa di Parma. • per gli anni 2013 e 2014, le spese per investimenti infrastrutturali nei limiti definiti con apposito DM.

  23. Il bilancio del Comune Fuori Patto ropol12

  24. Il bilancio del comune ai fini del Patto valori di competenza (accertamenti e impegni) valori di cassa (riscossioni e pagamenti) ropol12

  25. La disciplina attuale Regioni Enti locali Duplice “tetto” alle spese finali (in termini di cassa e di competenza) Obiettivi di saldo calcolati secondo il criterio della c.d. competenza mista ropol12

  26. … il percorso storico …

  27. IL PERCORSOdel patto di stabilità 1999 - CASSA “ … ridurre progressivamente il finanziamento in disavanzo delle proprie spese …” Il disavanzo è calcolato quale differenza tra le entrate finali effettivamente riscosse e le uscite di parte corrente, al netto degli interessi, effettivamente pagate …” (art. 28, comma 1, legge 23.12.1998, n. 448) ropol12

  28. IL PERCORSO 2000 - CASSA “ i comuni riducono per l'anno 2000 il disavanzo definito dall'articolo 28, comma 1, della legge n. 448/98, in misura pari ad almeno un ulteriore 0,1 punti percentuali del prodotto interno lordo (PIL) (art. 30, comma 1, legge 23.12.1999, n. 488) ropol12

  29. IL PERCORSO 2001 - CASSA “per l'anno 2001 il disavanzo, computato ai sensi del comma 1 dell‘art. 28 della legge n. 448/98, e successive modificazioni, non potrà essere superiore a quello del 1999, al netto delle spese per interessi passivi e di quelle per l'assistenza sanitaria, aumentato del 3 per cento.” (art. 53, comma 1, legge 23.12.2000, n. 388) ropol12

  30. IL PERCORSO 2002 - CASSA “per l'anno 2002 il disavanzo di ciascuna provincia e di ciascun comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti, computato ai sensi del comma 1 dell‘art. 28 della legge n. 448/98, e successive modificazioni, non potrà essere superiore a quello dell'anno 2000 aumentato del 2,5 per cento.” (art. 24, comma 2, legge 28.12.2001, n. 448) MA ANCHE . . . . . ropol12

  31. IL PERCORSO 2002 – COMPETENZA ECASSA “il complesso delle spese correnti, per l'anno 2002, rilevanti ai fini del calcolo del disavanzo finanziario di cui al comma 1, non può superare l'ammontare degli impegni e dei pagamenti a tale titolo assunti ed effettuati nell'anno 2000 aumentati del 6 per cento.” (art. 24, comma 2, legge 28.12.2001, n. 448) ropol12

  32. “PATTO” 2002 DISAVANZO 2002 DISAVANZO 2000 + 2,50 per cento = MA ANCHE … SPESE CORRENTI 2000 + 6 per cento SPESE CORRENTI 2002 = ropol12

  33. IL PERCORSO 2003 – COMPETENZA E CASSA “6. … per l'anno 2003, il disavanzo finanziario di ciascun comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti, computato ai sensi del comma 7, non può essere superiore a quello dell'anno 2001. 7.Il disavanzo finanziario di cui al comma 6 è calcolato, sia per la gestione di competenza che per quella di cassa, quale differenza tra le entrate finali e le spese correnti.” (art. 29, comma 6, legge 27.12.2002, n. 289) ropol12

  34. IL PERCORSO 2004 – COMPETENZA E CASSA “per l'anno 2004, il disavanzo finanziario di ciascuna provincia e di ciascun comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti non può essere superiore a quello dell'anno 2003, determinato secondo quanto previsto nei precedenti commi, incrementato del tasso d'inflazione programmato indicato nel Documento di programmazione economico-finanziaria.” (art. 29, comma 10, legge 27.12.2002, n. 289) ropol12

  35. IL PERCORSO 2005 – COMPETENZA E CASSA “… per l’anno 2005, il complesso delle spese correnti e delle spese in conto capitale non può essere superiore alla corrispondente spesa annua mediamente sostenuta nel triennio 2001-2003, incrementata dell’11,5 … o del 10 per cento” (art. 1, comma 22, legge n. 311/2004) (“golden rule”) ropol12

  36. IL PERCORSO 2006 – COMPETENZA E CASSA “… per l'anno 2006, il complesso delle spese correnti, con esclusione di quelle di carattere sociale, determinato ai sensi del comma 142, per ciascuna provincia e per ciascun comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti non può essere superiore al corrispondente ammontare di spese correnti dell'anno 2004 diminuito del 6,5 per cento limitatamente agli enti locali che nel triennio 2002-2004 hanno registrato una spesa corrente media pro capite inferiore a quella media pro capite della classe demografica di appartenenza e diminuito dell'8 per cento per i restanti enti locali. Per le comunità montane con popolazione superiore a 50.000 abitanti la riduzione è del 6,5 per cento.” (art. 1, comma 139, legge n. 266/2005) ropol12

  37. IL PERCORSO 2007 – COMPETENZA E CASSA “Per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, gli enti devono conseguire un saldo finanziario (entrate finali meno spese finali) sia in termini di competenza che di cassa, pari a quello medio del triennio 2003-2005 migliorato della misura annualmente determinata a sensi del comma 678 lett. c) ovvero del comma 679”. (art. 1, commi 676 e segg., legge n. 296/2006) ropol12

  38. IL PERCORSO 2008 – COMPETENZA MISTA “Per il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno gli enti devono conseguire un saldo finanziario in termini di cassa e di competenza, per l’esercizio 2007, e di sola competenza mista, per gli esercizi 2008, 2009 e 2010, pari al corrispondente saldo medio del triennio 2003-2005 migliorato della misura annualmente determinata ai sensi del comma 678, lettera c), ovvero dei commi 679 e 679-bis.”. (art. 1, comma 379, legge n. 244/2007) ropol12

  39. IL PERCORSO 2009 – COMPETENZA MISTA “Per il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno gli enti devono conseguire un saldo finanziario in termini di cassa e di competenza, per l’esercizio 2007, e di sola competenza mista, per gli esercizi 2008, 2009 e 2010, pari al corrispondente saldo medio del triennio 2003-2005 migliorato della misura annualmente determinata ai sensi del comma 678, lettera c), ovvero dei commi 679 e 679-bis.”. (art. 1, comma 379, legge n. 244/2007) ropol12

  40. Patto stabilità 2009 Entrate Titolo IV Riscosse 2007 al netto di riscossionedi crediti - Spese Titolo II pagate 2007 al netto di concessionedi crediti = Differenza Conto capitale ropol12

  41. Patto stabilità 2009 Entrate Titoli I-II-III Accertate 2007 - Spese Titolo I impegnate 2007 = Differenza Parte corrente ropol12

  42. Patto stabilità 2009 Differenza Conto capitale + algebrico Differenza Parte corrente = SALDO COMPETENZA MISTA 2007 ropol12

  43. DATI DI BASE 1999 Disavanzo cassa 1998 2000 Disavanzo cassa 1998 o 1999 2001 Disavanzo cassa 1999 Spese correnti 2000 Competenza e cassa 2002 2003 Disavanzo 2001 Competenza e cassa

  44. DATI DI BASE Disavanzo 2001 Competenza e cassa 2004 Spese finali medie 2001-2003 Competenza e cassa 2005 Spese correnti e c/cap. 2004 Competenza e cassa 2006 Saldo medio 2003-2005 Competenza e cassa 2007 Saldo medio 2003-2005 Competenza “mista” 2008 Saldo 2007 Competenza “mista” 2009-10

  45. Patto stabilità Art. 28, c. 2 e 2-bis legge 23.12.98, n. 448 LE AZIONI UTILI • accertamenti tributari per aumentare la base imponibile; • maggiore finanziamento dei servizi pubblici con prezzi e tariffe; • riduzione della spesa di personale; • limitazione del ricorso a contratti a termine al di fuori della dotazione organica; • efficienza, aumento della produttività e riduzione dei costi di gestione; • contenimento del tasso di crescita della spesa corrente; • dismissioni di immobili non funzionali allo svolgimento dell’attività istituzionale;

  46. Patto stabilità • limitazione delle consulenze esterne; • soppressione degli organi collegiali non ritenuti indispensabili; • sviluppo di iniziative per la stipula di contratti di sponsorizzazione, di accordi e di convenzioni, allo scopo di realizzare maggiori economie nella gestione; • riduzione del ricorso all’affidamento diretto a società controllate o ad aziende speciali della concessione di pubblici servizi; • sviluppo di iniziative per il ricorso, negli acquisti di beni e servizi, alla formula del contratto a risultato; LE AZIONI UTILI

  47. Patto stabilità LE AZIONI UTILI • rimozione degli ostacoli per l’accesso di nuovi soggetti privati nel mercato dei servizi pubblici; • promozione dello sviluppo dei servizi pubblici locali mediante l’utilizzo di tecniche di finanziamento con ricorso esclusivo a capitali privati; • reinvestimento delle somme accantonate per ammortamento.

  48. Patto stabilità 2012-14 BILANCIO ( art. 31, c. 18) “18. Il bilancio di previsione degli enti locali ai quali si applicano le disposizioni del patto di stabilità interno deve essere approvato iscrivendo le previsioni di entrata e di spesa di parte corrente in misura tale che, unitamente alle previsioni dei flussi di cassa di entrata e di spesa in conto capitale, al netto delle riscossioni e delle concessioni di crediti, sia garantito il rispetto delle regole che disciplinano il patto medesimo. A tale fine, gli enti locali sono tenuti ad allegare al bilancio di previsione un apposito prospetto contenente le previsioni di competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilità interno.”

  49. GRAZIE E ARRIVEDERCI Pierluigi Ropolo ropol12

  50. PATTO DI STABILITA’ 2012 - 2014 ropol12

More Related