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BRONCHIOLITE. LATTANTE CON TOSSE, DISPNEA, WHEEZING, CIANOSI, FEBBRE BRONCHITE ASMATICA : meno grave, tende a recidivare PERTOSSE NEL LATTANTE : anamnesi, crisi di apnea, G.B. aumentati, linfocitosi assoluta
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BRONCHIOLITE • LATTANTE CON TOSSE, DISPNEA, WHEEZING, CIANOSI, FEBBRE • BRONCHITE ASMATICA: meno grave, tende a recidivare • PERTOSSE NEL LATTANTE: anamnesi, crisi di apnea, G.B. aumentati, linfocitosi assoluta • BRONCHIOLITE: infezione virale dei piccoli bronchi (calibro <300 micron) che si verifica nei primi 12 mesi di vita
VRS: 50% di tutte le bronchioliti • sierotipi A più patogeno e frequente • B • ADENOVIRUS • PARAINFLUENZALI A e B • RHINOVIRUS • PARAMIXOVIRUS (parotite) • MIXOVIRUS (morbillo) • VIRUS INFLUENZALE • CLAMIDIA e MICOPLASMA: 5-10% EZIOLOGIA
M/F = 2/1 Epidemie in autunno/inverno/primavera Importanza delle condizioni igieniche e sociali LM fattore protettivo motivi nutrizionali e immunologici FUMO AMBIENTALE Massima gravità nel III mese Massima frequenza VI mese EPIDEMIOLOGIA
PATOGENESI Tropismo del virus per i bronchioli Necrosi epitelio bronchiolare, infiltrazione linfocitaria e di altre cellule della flogosi Edema della mucosa e sottomucosa, aumento delle secrezioni, detriti cellulari BRONCOOSTRUZIONE “AIR TRAPPING” DISTRESS RESPIRATORIO
AZIONE DIRETTA DEL VIRUS • COMPLESSI IMMUNI (Ag virali + Ab anti-virus) • PRODUZIONE IgE specifiche anti VRS • • rilascio mediatori chimici (istamina) • • FLOGOSI MUCOSA TEORIE PATOGENETICHE
Inizialmente subdola (rinite – febbricola) • ISPEZIONE • Quadro di DISTRESS RESPIRATORIO: • POLIPNEA (F.R. fino a 80/min) • DISPNEA prevalentemente ESPIRATORIA • RIENTRAMENTI diaframmatici, al giugulo, intercostali • ALITAMENTO PINNE NASALI SINTOMATOLOGIA
SINTOMATOLOGIA Condizioni generali piuttosto compromesse: • PALLORE • CIANOSI (periorale, estremità) • IRRITABILITA’ (pianto, fame d’aria) • FEBBRE • TOSSE SECCA • ANORESSIA Mancata alimentazione + polipnea (“perspiratio”) DISIDRATAZIONE
ESAME OBIETTIVO A.R. IPERFONESI WHEEZING RANTOLI FINI, “A PIOGGIA”, CREPITANTI su tutto l’ambito polmonare A.C. TACHICARDIA A.D. MILZA e FEGATO frequentemente palpabili (PTOSI)
DETERMINAZIONE della Saturazione di O2 per via percutanea (Saturimetro) Valori <95% Monitoraggio gravità del deficit Respiratorio EMOGASANALISI:ACIDOSI RESPIRATORIA pH pO2 SatO2 pCO2: normale (forme lievi-medie) aumentate (forme gravi) Nelle bronchioliti più gravi l’acidosi tende a diventare mista (respiratoria + metabolica) DIAGNOSTICA DI LABORATORIO E STRUMENTALE
DIAGNOSTICA DI LABORATORIO E STRUMENTALE Rx TORACE: Iperdiafania diametro antero-post. (proiezione lat.) EMOCROMO, VES, PCR: poco significativo ISOLAMENTO DEL VIRUS: Tampone nasale o lavaggio nasale (immunofluorescenza indiretta isolamento in poche ore) VIRAGGIO ANTICORPALE
O2 • UMIDIFICAZIONE AMBIENTALE Tenda a ossigeno (30-50% O2 con 8-12 l/min) Occhialini (1-2 l/min) Mascherina (4-5 l/min) Umidificazione 80% TERAPIA • CORREZIONE DISIDRATAZIONE • VENTILAZIONE ASSISTITA nelle b. gravi (rianimazione) • BRONCODILATATORI (2 stimolanti) per aerosol • Manca il presupposto teorico (broncoostruzione non broncospasmo) • In certi casi servono (ATOPICI?)
TERAPIA • ADRENALINA per via aerosolica • CORTISONICI : azione antiedemigena • sinergismo 2 stimolanti • Ma azione proinfettiva virale • ANTIBIOTICI: “?” • ANTIVIRALI (RIBAVIRINA) per via aerosolica per 12-18 ore/die per 5-7 gg nei pazienti a rischio • NON SEDATIVI DELLA TOSSE • ANTIPIRETICI
SOGGETTI A RISCHIO: • Prematuri • Displasia bronco-polmonare • Cardiopatie congenite • Immunodeficienze • Fibrosi cistica PROGNOSI Mortalità 1-30% SOGGETTI NON A RISCHIO Mortalità 0,005-0,02% PROFILASSI SOGGETTI A RISCHIO PALIVIZUMAB (Ab monoclonali) GUARIGIONE: FASE CRITICA: prime 48-72 h dall’inizio del distress GRAVITA’: F.R. >70/min - SO2<90% BRONCOLABILITA’ indota dalla bronchiolite: 30-50%