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LA SANITA’ CHE OFFRIAMO, LA SANITA’ CHE VORREMMO ( Pavia 6 marzo 2010)

LA SANITA’ CHE OFFRIAMO, LA SANITA’ CHE VORREMMO ( Pavia 6 marzo 2010). I Servizi socio-sanitari nella Provincia di Pavia e le regole di Sistema. G. Pontello. AZIENDA OSPEDALIERA di Pavia ( operativa dal 1/2/2002) : il contesto.

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LA SANITA’ CHE OFFRIAMO, LA SANITA’ CHE VORREMMO ( Pavia 6 marzo 2010)

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Presentation Transcript


  1. LA SANITA’ CHE OFFRIAMO, LA SANITA’ CHE VORREMMO(Pavia 6 marzo 2010) I Servizi socio-sanitari nella Provincia di Pavia e le regole di Sistema. G. Pontello

  2. AZIENDA OSPEDALIERA di Pavia (operativa dal 1/2/2002) : il contesto. • Azienda Ospedaliera con 7 Stabilimenti Ospedalieri articolati in 9 Dipartimenti Sanitari e distribuita in una superficie di Kmq 2965 • Dotazione Posti Letto : n. 989 in DO + n. 99 in DH • Un DSM con 6 strutture territoriali • Poliambulatori Specialistici articolati in 12 sedi territoriali • CAL in 3 sedi territoriali per complessivi 29 letti tecnici

  3. Personale A.O. Pavia31/12/2009

  4. SITRA – DGR n. 7 /14049/2003 Il SITRA è una struttura titolare di indirizzo, direzione, organizzazione e coordinamento del personale infermieristico , ostetrico, tecnico sanitario, riabilitativo, di prevenzione e degli operatori di supporto…….

  5. Il Piano Organizzativo Aziendale (POA) Azienda Ospedaliera di Pavia(16/12/2003 e successivi) In ottemperanza a quanto indicato dalle Linee Guida della Regione Lombardia, viene previsto il : SERVIZIO INFERMIERISTICO, TECNICO E RIABILITATIVO AZIENDALE - SITRA “Struttura semplice, in line alla Direzione Sanitaria Aziendale, dotata di autonomia gestionale e con funzioni di direzione, organizzazione e coordinamento del personale infermieristico, ostetrico, tecnico e della riabilitazione”.

  6. SITRA A.O. Pavia: articolazione organizzativa • Nomina del Responsabile (ai sensi della Legge n. 251/2000) dal 1/1/2006 • Individuazione di Aree di responsabilità così identificate: • Area Ospedaliera Polo Lomellino • Area Ospedaliera Polo Oltrepo • Area della Riabilitazione • Area Tecnico Sanitaria • Area Specialistica Poliambulatoriale,di Salute Mentale e della Sanità Penitenziaria Per ciascuna area è individuato un Responsabile a cui è attribuita la Posizione Organizzativa ai sensi del vigente CCNL.

  7. Obiettivi qualitativi perseguiti nel triennio 2007/09 dal SITRA • Partecipazione attiva del Personale del Comparto alla realizzazione dei requisiti prescritti dalla J.C.I. • Individuazione di un’unica documentazione per le attività infermieristiche e riabilitative e successivo inserimento in tutte le UU.OO. Aziendali (inserimento attuato attraverso l’utilizzo della “formazione sul campo”) • Elaborazione e/o partecipazione alla definizione e diffusione di Linee Guida e Protocolli Aziendali su tematiche di particolare criticità (lesioni da pressione – infezioni ospedaliere – procedure invasive,ecc)

  8. Da una impostazione funzionale ad una impostazione orientata al cliente ed ai risultati : le ragioni di un cambiamento • per il passaggio da un ambiente stabile ad un ambiente dinamico • per l’introduzione di sistemi di controllo della produttività • per la presenza di concorrenza esterna • per un forte orientamento al cliente e ancora… • per una maggiore professionalizzazione degli operatori • per il cambiamento dei parametri di riferimento dei ruoli professionali già esistenti e consolidati • per una impostazione della produzione “per processi”

  9. DA MODELLI ORGANIZZATIVI-ASSISTENZIALI OBSOLETI AD UNA “ ORGANIZZAZIONE OSPEDALIERA PER INTENSITA’ DI CURA O ANCOR MEGLIO PER COMPLESSITA’ ASSISTENZIALE” (Silvestro 2008) • “…dal curare la malattia a farsi carico del malato…

  10. Dal Reparto Dai compiti assegnati e poi controllati Da un utilizzo rigido dei posti letto Da una assegnazione delle persona ricoverata al “posto letto” Da una presa in carico da parte del medico “generica” al Dipartimento alla definizione di risultati in termini di raggiungimento di obiettivi ad un utilizzo flessibile in rapporto alla fluttuazione della domanda ad una assegnazione della persona ricoverata in base alla complessità dell’assistenza medica e infermieristica ad una presa in carico “individuale” del personale medico Dal modello tradizionale …….. Al modello organizzativo basato sulla complessità assistenzialeDal curare ……………al prendersi cura

  11. Da una assegnazione di infermieri ad una U.O Da una cura parcellizzata Da una formazione continua lasciata al singolo Da ruoli prettamente gerarchici ad una attribuzione di responsabilità organizzativa dell’assistenza ad una specifico gruppo di infermieri ad un processo di cura ad una formazione continua che tiene conto anche della formazione sul campo a ruoli che favoriscono l’integrazione e sviluppano la leadership Dal modello tradizionale …….. Al modello basato sulla complessità assistenzialeDal curare ……………al prendersi cura

  12. Da un organizzazione che accoglie le capacità professionali Da una decisionalità tendenzialmente accentrata ad una organizzazione che accoglie e valorizza le capacità professionali ad una decisionalità partecipata Dal modello tradizionale …….. Al modello basato sulla complessità assistenzialeDal curare ……………al prendersi cura

  13. Il modello organizzativo basato sulla complessità assistenziale In questo modello si combinano elementi tipici dell’assistenza centrata sul paziente con quelli del “governo condiviso” I principi guida sono : • semplificazione dei processi • raggruppamento omogeneo di pazienti • ristrutturazione dei servizi per dare risposte efficaci • delega agli infermieri delle scelte per garantire la continuità assistenziale

  14. Modello di gestione tradizionale: ruolo gerarchico-burocratico , con un coordinatore che svolge prevalentemente funzioni di pianificazione, organizzazione, direzione e controllo delle unità e dello staff. Modello di gestione per settori: modalità partecipativa realizzata dalla équipe infermieristica che mantiene in modo sistematico il controllo sulla pratica, le condizioni di lavoro, i problemi professionali garantendo la continuità assistenziale Dal modello di gestione tradizionale al modello basato sulla complessità : il ruolo del coordinatore

  15. Dal modello tradizionale …….. Al modello basato sulla complessità assistenzialeDal curare ……………al prendersi curain sintesi ..dalla rigidità organizzativa con integrazione carente tre le équipe…...

  16. Dal curare ……………al prendersi cura • …ad una maggiore adattabilità dell’offerta in rapporto alla fluttuazione della domanda con forte integrazione tra le équipe…..

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