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La situazione economica italiana: quale ripresa è possibile? - Pietro Modiano. Febbraio 2013. Previsioni di consenso: -1% quest’anno, +0,7% il prossimo, eppure si chiama ripresa …. Fattori di sostegno : contesto esterno (extra-euro) in recupero, ma con interrogativi: Cina? Valute?.
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La situazione economica italiana: quale ripresa è possibile? - Pietro Modiano Febbraio 2013
Previsioni di consenso: -1% quest’anno, +0,7% il prossimo, eppure si chiama ripresa ….
Fattori di sostegno: contesto esterno (extra-euro) in recupero, ma con interrogativi: Cina? Valute?
Fattori di sostegno: indicatori anticipatori hanno smesso di scendere, anche in Europa
Fattori di sostegno: tensioni euro in diminuzione, per l’Italia più che per la Spagna, ma negli ultimi giorni incertezze politiche nei due paesi rialzano gli spread
Bastano questi fattori per la ripresa? Le due facce della recessione italiana: PIL e domanda interna
Le esportazioni italiane sono competitive: reggono sui mercati esteri, è l’interno che va ancora giù
La competitività si concentra nelle medio-piccole imprese, dove l’Italia è anche migliore del benchmark tedesco; il gap italiano è nelle grandi
Caduta della domanda interna trainata dai consumi; potere d’acquisto arretrato di 15 anni; tasso risparmio è sceso a livelli minimi nella storia e nel confronto con i paesi europei, ora si è stabilizzato
La caduta del tasso di risparmio italiano rispetto ai maggiori paesi euro
Riduzione del tasso di risparmio ha “sostenuto” il PIL; se non si fosse verificata, oggi (nel 2012) avremmo un PIL più basso dell’1,5%
Difficoltà dei consumatori/risparmiatori: nel 2012 cade la quota di famiglie che riesce ad accantonare denaro (fino all’11% dei rispondenti a indagine Istat), si impenna (fino a quasi il 35%) la quota che intacca i risparmi o si indebita
Senza domanda domestica, ripresa fragilemercato del lavoro affetto da ciclo e deterioramento strutturale
Senza domanda domestica, ripresa fragilecredito all’economiai flussi calano ancora; fattori di domanda e offerta
Qualche segnale sul fronte mutui: le richieste di perizie abitative stanno lentamente risalendo
ma le imprese industriali non percepiscono la diminuzione dello spread; il credito è giudicato sempre molto oneroso e scarso
Senza domanda domestica, ripresa fragile saldo primario (tasse meno spesa pubblica netto interessi) aggiustamento richiesto per raggiungere il debito al 60% del PIL nel 2030: stime del FMI (ott. 2012)