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Neoplasie della vulva . Prof. Guido Ambrosini. Università degli Studi di Padova. GENITALI ESTERNI FEMMINILI. VULVA. LOGGIA PERINEALE ANTERIORE. ORGANI ERETTILI. ARTERIA PUDENDA INTERNA. A. Pud. int. A. emorr. Inf. A. Dorsale clit. A. bulbo- A. bulbare uretrale.
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Neoplasie della vulva Prof. Guido Ambrosini Università degli Studi di Padova
ARTERIA PUDENDA INTERNA A. Pud. int A. emorr. Inf. A. Dorsale clit. A. bulbo- A. bulbare uretrale
NEOPLASIA INTRAEPITELIALE VULVARE (Wilkinson) Neoplasia intrepiteliale squamosa • VIN I displasia lieve • VIN II displasia media • VIN III displasia grave o Ca in situ Neoplasia intraepiteliale non squamosa • Morbo di Paget • Melanoma in situ
LE VIN III VANNO DISTINTE IN 2 GRUPPI VIN III HPVcorrelate: I GRUPPO VIN III NON HPV correlate: II GRUPPO MAGGIORE TENDENZA ALLA REGRESSIONE SPONTANEA bowenoide o condilomatosa basalioide mista MAGGIORE TENDENZA AD EVOLVERE IN CA INVASIVO differenziata o cheratinizzante
DIAGNOSI ANAMNESI SINTOMATOLOGIA ASPECIFICA ISPEZIONE VULVO-PERINEALE MULTIFORMITA’ CLINICA BIOPSIA/E STRISCIO VAGINALE COLPOSCOPIA PRURITO BRUCIORE UNI /PLURIFOCALI PAPULE NODULI AREE +/- RILEVATE IPERPIGMENTATE BIANCHE ROSSE CONDILOMI
K VULVA prevalenza 1,5/100.000 > 60aa 3-5% TUMORI MALIGNI FEMMINILI Ca epitelio piatto 90% Melanomi 5-6% Adeno Ca 1-2% Sarcomi 1-2%
TUMORI MALIGNI DELLA VULVA Classificazione istologica I. NEOPLASIE EPITELIALI DELLA PELLE E DELLA MUCOSA A. CarcinomaSquamoso Invasivo B. Carcinoma delle c. basali C. Adenocarcinoma II. CARCINOMA GHIANDOLABARTOLINO III.CARCINOMA E SARCOMA DI TESSUTO MAMMARIO ECTOPICO IV SARCOMA DEI TESSUTI MOLLI
CA SQUAMOSO INVASIVO VULVA I tumori associati ad infezione HPV all’esame istologico presentano spesso pattern invasivi tipo: "intraepithelial-like" patterns più o meno differenziati.
CA SQUAMOSO INVASIVO VULVA I tumori associati ad iperplasia cellulare squamosa e a lichen sclerosus hanno patterns invasivi con cheratinizzazione evidente e prognosi peggiore dei tumori HPV positivi. Derivano da alterazioni genetiche, per mutazioni del p53, che determinano l’invasività della lesione.
CARATTERISTICHE CLINICO/ISTOLOGICHE DELLE DUE FORME PRINCIPALI DI CA SQUAMOSO INVASIVOVULVA
SEGNI E SINTOMI Piccola area epiteliale ispessita biancastra, può progredire verso una lesione: A lungo interpretata come: Sintomi: esofitica fissa e dura endofitica ulcerata leucoplachia dermatite eczema dolore, fastidio, prurito essudazione per sovra-infezione secondaria superficiale
Classificazione del Ca della vulva (TNM/FIGO) • Tx il tumore primitivo non può essere valutato • T0 nessun dato a sostegno di un tumore primitivo
TIS Ca in situ T1 I il tumore è limitato alla vulva e/o al perineo estensione fino a 2 cm 0 I il tumore è limitato alla vulva e/o al perineo estensione fino a 2 cm Ia estensione fino a 2 cm con invasione stromale < 1mm Ib estensione fino a 2 cm con invasione stromale > 1mm Classificazione del Ca della vulvaTNM FIGO
T2 il tumore è limitato alla vulva e/o al perineo estensione > 2 cm T3 tumore di qualsiasi dimensione,con infiltrazione uretra, vagina, ano T4 tumore che infiltra la vescica, parte superiore uretra o retto o metastasi ossee II il tumore è limitato alla vulva e/o al perineo estensione > 2 cm III tumore di qualsiasi dimensione,con infiltrazione uretra, vagina, ano IV tumore che infiltra la vescica, parte superiore uretra o retto o metastasi ossee TNM FIGO
TNM • N-Linfonodi regionali • NX i linfonodi regionali non possono essere valutati • N0 assenza di metastasi nei linfonodi regionali • N1 metastasi unilaterali nei linfonodi regionali • N2 metastasi bilaterali nei linfonodi regionali • pN0 asportazione ed esami istologici di almeno 6 linfonodi
Classificazione del Ca della vulva (TNM/FIGO) • M metastasi a distanza • MX non può essere valutata la presenza di matastasi a distanza • M0 assenza di metastasi a distanza • M1 presenza di metastasi a distanza compresi i linfonodi pelvici
Carcinoma squamoso della Vulva • Il rischio di metastatizzazione è correlato a: • Sopravvivenza a 5 aa • I linfonodi : • Dimensioni • Entità invasione • Metastasi linfonodali • 60-80% lesioni < 2 cm: • < 10% lesioni >2 cm + meta linfo • Femorali • Pelvici • Iliaci e paraortici
Ca verrucoso della vulva • Aspetto a cavolfiore • Basso potenziale maligno • Grandi dimensioni • Lenta crescita • Ottima prognosi
Malattia di Paget della vulva • Simile alla m. di Paget del seno • Localizzato alle grandi labbra • Ispessimento sottomucoso palpabile • Area rossa • Irregolare • Ben demarcata • A carta geografica
Malattia di Paget della vulva • La malattia di Paget della vulva è spesso confinata alla cuta e ai suoi annessi. • Può persistere per anni, anche decadi, senza sviluppare invasione. • Le c. di Paget diffondono anche al di fuori dei confini della lesione evidente. • La prognosi è cattiva se associata carcinoma
Melanoma maligno • I Melanomi della vulva sono rari: 2% di tutti i melanomi nella donna < 5% di tutti i cancri della vulva. • Picco d’incidenza: 60-70 anni • Stesse caratteristiche biologiche, istologiche, di diffusione e di metastatizzazione dei melanomi che insorgono in altre sedi. • Inizialmente confinato all’epitelio assomiglia alla malattia di Paget.
Melanoma Maligno • La prognosi è legata principalmente alla profondità dell’invasione: mortalità > 60% per lesioni invasive > 1 mm. • Il trattamento è con ampia escissione o vulvectomia radicale. • La prognosi dei melanomi della mucosa è generalmente cattiva per il ritardo nella diagnosi. Sopravvivenza totale è < 32%.
BASALIOMA • Molto rara la localizzazione vulvare. • Aspetto molto simile ad un’ulcera erosiva del viso. • E’ un carcinoma squamoso invasivo che infiltra il derma e i tessuti in profondità. • Diffonde lentamente e non da metastasi. • L’escissione locale della lesione è curativa.
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